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Teheran 3

Lend Lease North American B-25 Mitchell



Conferenza dei rappresentanti militari

29 novembre 1943, ore 10,30

 

 

L'ammiraglio Leahy propone al generale Brooke di riferire sul teatro mediterraneo delle operazioni militari.

 

 

Il generale Brooke dice che il compito pi ú importante degli anglo-americani consiste nell'esercitare una pressione sul nemico ovunque ciò sia possibile. Nel medesimo tempo è de­siderabile contenere l'afflusso delle divisioni tedesche che po­trebbero essere dirette verso il nord della Francia, ove il loro aumento sarebbe inopportuno.

 

L’operazione Overlord tratterrà un grande numera di divi­sioni tedesche. Ma non potrà aver luogo prima del 1° maggio, data pi ú adatta per lo sbarco. Perciò vi sarà una interruzione di cinque o sei mesi prima dell'inizio di questa operazione, durante i quali bisogna fare qualche cosa per allontanare le divi­sioni tedesche. Brooke fa osservare che gli inglesi dispongono di importanti forze nel Mediterraneo che sono desiderosi di utilizzare nel modo migliore.

 

Rivolgendosi al generale Marshall, Brooke dichiara che se ha detto qualche cosa che non corrisponde all'opinione degli americani lui, Brooke, chiede che lo s'interrompa.

 

 

Il generale Marshall prega Brooke di proseguire la sua relazione.

 

 

Il generale Brooke dice che i piani elaborati dagli anglo-americani prevedono operazioni attive su tutti i fronti compreso quello dei Mediterraneo. Vi sono attualmente ventitré divisioni te­desche nel centro e nel nord dell'Italia. Gli anglo-amnericani hanno forze sufficienti per spostare il fronte nell'Italia setten­trionale, ma, date le condizioni del terreno, le truppe anglo­americane non possono esercitare una pressione sufficiente sulle ruppe tedesche; sarà dunque necessario procedere a una ope­razione sui fianchi partendo dal mare. Questa operazione tra­scinerà probabilmente in combattimento da undici a dodici divi­sioni e il comando tedesco sarà costretto a completarle. Grazie a queste operazioni, il numero di divisioni tedesche che si trovano adesso in Italia vi verrà mantenuto e esse saranno con­siderevolmente indebolite.

 

Passando alla questione della Turchia, Brooke dice che, se si lasciano da parte le considerazioni puramente politiche, l'en­trata in guerra della Turchia sarebbe molto desiderabile dal punto di vista puramente militare e procurerebbe grandi van­taggi. In primo luogo, si aprirebbero le comunicazioni marittime attraverso i Dardanelli. Ciò avrebbe una grande importanza, poiché permetterebbe alla Romania e alla Bulgaria di ritirarsi dalla guerra. Inoltre, sarebbe possibile stabilire il contatto con la Russia, attraverso il mar Nero, e rifornirla lungo questa via. Infine, l'impianto di basi aeree alleate in Turchia darebbe il mezzo di effettuare incursioni su importanti obiettivi te­deschi, in particolare sulle fonti di petrolio della Romania, ecc. La diminuzione della distanza, ottenuta grazie al trasporto dei rifornimenti attraverso il mar Nero, evitando il lungo giro attraverso la Persia, libererebbe il tonnellaggio di navi che si potrebbero utilizzare altrove. Per aprire la via del mar Nero, basterebbe occupare alcune isole delle coste turche, a comin­ciare dall'isola di Rodi. Questa operazione non sarà difficile e non richiederà forze importanti. Brooke dice che gli inglesi dispongono nel Mediterraneo di chiatte speciali da sbarco che potrebbero essere impiegate per le operazioni esposte da lui, Brooke. Bisognerebbe soltanto differire l'Overlord per il tempo necessario all'utilizzazione di queste navi nel Mediterraneo.

Queste operazioni fisserebbero egualmente le truppe tedesche che, in caso contrario, potrebbero essere utilizzate dai tedeschi in occasione dell'Overlord. Brooke dice che bisognerà curare l'impianto di aerodromi militari per poter intraprendere in­cursioni dirette contro l'industria del sud della Germania. Que­ste operazioni aeree, collegate con i voli effettuati partendo dall'Inghilterra, avrebbero una grande importanza per la con­dotta della guerra nel 1944. Se si adotta la proposta formulata ieri di porsi sulla difensiva in Italia fino alla fine delle opera­zioni in questo paese, bisognerà mantenervi importanti forze per fissare le truppe tedesche. Pertanto solo forze limitate po­trebbero essere destinate alle operazioni nel mezzogiorno della Francia. Brooke afferma che è perfettamente d'accordo con la strategia proposta dal maresciallo Stalin che cioè i colpi siano portati all'avversario da due lati. Ma è più facile far ciò quando l'operazione si sviluppa sul continente che quando si tratta di uno sbarco. In questo caso queste due operazioni non pos­sono sempre appoggiarsi l'un l'altra, poiché non è senza diffi­coltà che si riesce a inviare rinforzi ora all'uno ora all'altro gruppo. Se noi sbarcassimo attualmente sei o otto divisioni nel mezzogiorno della Francia, i tedeschi potrebbero sopraffarle senza difficoltà. Le due operazioni debbono dunque essere in­traprese in date più vicine l'una all'altra. Ma ci vorranno per questo molti mezzi da sbarco. Brooke dice che gli alleati si proponevano di procedere durante l'Overlord a una piccola ope­razione di sbarco nel Mediterraneo per distogliere dall'Overlord una parte delle truppe tedesche. Ma la difficoltà consiste nel fornire a tempo i complementi di truppa a questo sbarco ausi­liario. Il fatto è che non si potranno sbarcare, tutte in una volta, altro che tre o quattro divisioni e che bisognerà portare ulteriormente il loro numero a trentacinque. È  necessario che i tedeschi non possano aumentare i loro effettivi fintanto che le forze alleate saranno ancora poco considerevoli. Brooke dice che ciò è tutto quel che riguarda le operazioni tedesche, e propone al maresciallo Portal di riferire sulle operazioni aeree.

 

 

Il maresciallo Voroscilov dice che sarebbe preferibile ascol­tare dapprima la relazione degli americani sulle operazioni ter­restri e passare in seguito alle operazioni aeree.

 

 

Marshall dice che vorrebbe esporre la situazione militare cosi come essa si presenta dal punto di vista americano. Attual­mente, gli americani hanno da lottare su due teatri d'opera­zione, nell'Atlantico e nel Pacifico. Il principale problema è dato dal fatto che le operazioni degli americani comprendono due immensi oceani. Contrariamente a quello che di solito accade, gli americani non difettano né di truppe né di riforni­menti. Marshall dice che oltre le divisioni già entrate in azione vi sono negli USA più di cinquanta divisioni che gli americani vorrebbero utilizzare il più presto possibile. Ma il problema che si pone è quello del tonnellaggio e delle navi da sbarco. Marshall dichiara che gli americani possono tuttavia dire di aver conseguito notevoli successi e che sono già pronti ad accen­tuare ancor più la loro pressione sul nemico. Gli americani vorrebbero far entrare in azione il più presto possibile la tota­lità delle forze disponibili. Per navi da sbarco si intendono, in primo luogo, i bastimenti destinati al trasporto dei mezzi corazzati e delle unità motorizzate. Sono proprio queste navi che mancano per effettuare con successo quelle operazioni nel Mediterraneo delle quali ha parlato il generale Brooke. Mar­shall ripete che gli americani non difettano né di truppe né di rifornimenti. Marshall fa osservare che gli americani sono interessati al più alto grado alla riduzione della durata dei tra­sporti e del tempo di permanenza delle navi nei porti. Mar­shall fa osservare che l'operazione Overlord ha il grande van­taggio di presentare la distanza più corta da percorrere all'inizio. In seguito, ci si propone di trasportare truppe in Francia diret­tamente dagli Stati Uniti. Si pensa di trasferire in Francia una sessantina di divisioni americane. Marshall dice che non si è ancora presa una precisa decisione a proposito del Mediter­raneo, perché ci si proponeva di esaminare tale questione a Teheran. La questione che si pone adesso è: che cosa bisogna fare nel corso dei prossimi tre mesi e, in funzione di questo, nei prossimi sei mesi. Marshall dice che è molto pericoloso intraprendere un'operazione nel mezzogiorno della Francia, due mesi prima dell'Overlord. È tuttavia completamente giusto che un'operazione nel mezzogiorno della Francia contribuirebbe al successo di quella del nord. Marshall è del parere che lo sbarco nel mezzogiorno della Francia dovrebbe aver luogo due o tre settimane prima dell'operazione Overlord. Bisogna tener pre­sente che queste operazioni incontreranno un ostacolo serio, poiché i tedeschi distruggeranno tutti i porti. Sarà necessario rifornire per molto tempo gli eserciti da una costa scoperta. Le unità del genio americano hanno una grande esperienza della ricostruzione dei porti, ma Marshall dice che si dovrà tener conto di un certo ritardo. Egli dice che, in occasione dello sbarco a Salerno, non è stato possibile effettuare la ma­nutenzione, durante i primi diciotto giorni, che di 108 tonnel­late di approvvigionamenti. In tutto, sono stati sbarcati sulla costa scoperta 189 mila uomini. Bisogna egualmente tener pre­sente che è necessaria una forte copertura di caccia aerea. Marshall dice che a Salerno gli aeroplani anglo-americani non avevano che da quindici a venti minuti di tempo per agire. Nell'operazione Overlord gli aerei disporranno forse di trenta minuti. Marshall riafferma che per gli americani il problema non consiste nella mancanza di truppe e di rifornimenti, ma nell'insufficienza dei mezzi da sbarco. Marshall dice che vor­rebbe che il maresciallo Voroscilov comprendesse che gli ameri­cani procedono in questo momento nel Pacifico a cinque ope­razioni di sbarco che si svolgono in concomitanza con violenti combattimenti aerei. Quattro altri sbarchi verranno intrapresi in gennaio. Marshall dichiara che questo è tutto ciò che vo­leva dire.

 

 

Leahy propone al maresciallo dell'aria, Portal, di comple­tare le relazioni di Brooke e di Marshall.

 

 

Il maresciallo Portal dichiara che parlerà soltanto delle operazioni aeree. Finora i principali voli sulla Germania si ef­fettuavano partendo dall'Inghilterra. Adesso, questi voli comin­ciano a partire dalla regione del Mediterraneo. Attualmente, gli anglo-americani lanciano sulla Germania da quindici a trentamila tonnellate di bombe al mese e il loro obiettivo princi­pale è quello di distruggere l'industria, le comunicazioni e le forze aeree dell'avversario. Inoltre, una considerevole parte della caccia tedesca viene distrutta in combattimento aereo. Bisognerà sostenere ancora una lotta dura; ma si può dire con certezza che il piano anglo-americano di distruzione delle forze aeree tedesche è coronato da successo. La dislocazione delle forze del­l'avversario ne costituisce la prova. Attualmente, si contano nell'ovest e nel sud della Germania da 1.650 a 1.700 aerei da caccia, mentre non vi sono che 750 caccia tedeschi su tutti gli altri fronti. Una sola incursione dell'aviazione anglo-ameri­cana sulla Germania meridionale, partita dalla regione del Me­diterraneo, ha costretto i tedeschi a trasferire 300 caccia dalla Germania centrale, il che dimostra a quale punto i tedeschi siano sensibili alle incursioni. Portal dice che comprende che l'aviazione sovietica sia quasi esclusivamente impegnata in com­battimenti terrestri, ma sarebbe bene che il comando sovietico avesse la possibilità di destinare una parte dell'aviazione al bombardamento della Germania orientale. Ciò influirebbe for­temente sulla situazione di tutti gli altri fronti. Portal dice che ciò è tutto quel che voleva dire.

 

 

Leahy dice che bisognerebbe ascoltare l'opinione del maresciallo Voroscilov.

 

 

Voroscilov dice che, secondo quel che ha compreso, ri­sulta dalla comunicazione del generale Marshall che gli ame­ricani dispongono di cinquanta o sessanta divisioni che vorreb­bero utilizzare in Francia e che il ritardo è dovuto soltanto a un difetto di mezzi di trasporto e da sbarco. Voroscilov chiede che cosa si fa per risolvere questo problema, Voroscilov dice che ha compreso, dalla relazione del generale Marshall, che gli americani considerano l'Overlord come la principale operazione; egli domanda se il generale Brooke, nella sua qualità di capo dello stato maggiore britannico, la considera anche lui come tale e se non è del parere che le si possa sostituire un'altra operazione nella regione del Mediterraneo o altrove.

Marshall dice che vorrebbe rispondere alla domanda del maresciallo Voroscilov riguardante i preparativi dell'operazione Overlord. Attualmente tutto è posto in opera per attuarla, ma essa dipende dai mezzi di trasporto e da sbarco. Marshall ag­giunge che se in agosto non vi era che una divisione americana in Inghilterra, ve ne sono attualmente già nove e che nuove divisioni vi giungono.

 

 

Voroscilov riferendosi alle relazioni svolte dai generali Dean e Ismay alla Conferenza di Mosca, nelle quali era detto che l'Inghilterra e gli USA procedono su una vasta scala alla fabbricazione di mezzi da sbarco e che si preparano egualmente alla costruzione di porti provvisori galleggianti, chiede se è possibile dire fin da adesso se questi lavori permetteranno di fornire la indispensabile quantità di navi da sbarco quando l'operazione Overlord dovrà essere sferrata.

 

 

Marshall risponde che il generale Brooke potrà rispondere più particolareggiatamente sui porti. Ma, per quel che riguarda gli Stati Uniti, tutto è posto in opera perché gli indispensabili preparativi siano terminati al momento dell'inizio dell'opera­zione Overlord. In particolare, si fabbricano chiatte da sbarco capaci di trasportare ognuna fino a quaranta carri armati.

 

 

Brooke dice che desidera anzitutto rispondere alla prima domanda del maresciallo Voroscilov sul modo con il quale gli inglesi considerano l'operazione Overlord. Brooke dice che gli inglesi le attribuiscono una grande importanza e la considerano come una parte essenziale di questa guerra. Ma il successo di questa operazione dipende da determinate condizioni, per impe­dire che i tedeschi inviino rinforzi utilizzando le buone strade del nord della Francia.

 

Brooke dice che, secondo le previsioni degli inglesi, tutte queste condizioni si verificheranno nel 1944. Tutte le forze britanniche sono state riorganizzate in vista delle prossime ope­razioni. Divisioni speciali vengono addestrate a tale scopo. Attualmente quattro divisioni sono già state trasferite dall’Ita­lia e dall’Africa. È stata egualmente inviata una parte delle navi da sbarco del Mediterraneo. Gli inglesi fanno di tutto per attuare le operazioni previste per il 1944. Ma gli anglo-ame­ricani incontrano difficoltà per quel che si riferisce alle navi da sbarco. Per esser pronti entro il 1° maggio, bisogna già da ora, trasferire la massa essenziale delle navi da sbarco dal Me­diterraneo. Questo però arresterebbe le operazioni in Italia. Ora, gli inglesi vogliono che il maggior numero di divisioni tedesche siano continuamente impegnate nella battaglia. Ciò è necessario, non solo per distogliere le forze tedesche dal fronte russo, ma anche per il successo dell'operazione Overlord.

 

In quanto alla costruzione dei porti provvisori galleggianti, Brooke dice che alcune prove sono in corso in questo momento. Alcune prove non sono state così conclusive come si era pen­sato, ma in ogni caso le cose vanno bene. Brooke dice che il successo o il fallimento della progettata operazione dipenderà per molta parte da questi porti.

 

 

Voroscilov dice che vorrebbe domandare ancora una volta al generale Brooke se gli inglesi considerano Overlord come l'operazione principale.

 

 

Brooke risponde che si aspettava questa domanda. Lui, Brooke, deve dire che non vorrebbe vedere l'operazione andare incontro a un fallimento né nel nord né nel mezzogiorno della Francia. In alcune circostanze queste operazioni sono destinate al fallimento.

 

 

Voroscilov dice che il maresciallo Stalin e lo stato mag­giore generale sovietico considerano le operazioni nella regione del Mediterraneo come secondarie. Il maresciallo Stalin stima tuttavia che, iniziata due o tre mesi prima di Overlord, l'ope­razione nel mezzogiorno della Francia potrebbe esser decisiva per la sua riuscita. L’esperienza della guerra e i successi regi­strati dalle truppe anglo-americane nell’Africa del nord e gli sbarchi in Italia, le incursioni dell'aviazione anglo-americana contro la Germania, il grado d'organizzazione delle truppe degli USA e del Regno Unito, la tecnica degli USA, la potenza na­vale degli alleati, e in particolare il loro dominio sul Mediter­raneo, dimostrano che, se lo vogliono, l'operazione Overlord può essere attuata con successo. Quel che è necessario è volerla.

 

Voroscilov dice che i militari debbono pianificare l'ope­razione in modo che le azioni ausiliari, lungi dal disturbare l'operazione principale, la favoriscano con tutti i mezzi. Voro­scilov dice in seguito che la proposta del maresciallo Stalin prevede che l'operazione attraverso la Manica sia sostenuta dall'azione delle truppe alleate nel mezzogiorno della Francia. Egli ammette per questo la possibilità di porsi sulla difensiva in Italia e di sbarcare le forze, in tal modo rese libere, nel mez­zogiorno della Francia per attaccare il nemico contemporanea­mente da due lati. Se lo sbarco nel mezzogiorno della Francia non può essere effettuato due o tre mesi prima dell’Overlord, il maresciallo Stalin non insiste su questo punto. Tale sbarco può verificarsi sia simultaneamente, sia anche un po’ più tardi dell'operazione Overlord. Ma deve, obbligatoriamente, aver luogo.

 

In quanto all'aviazione sovietica, come è noto, essa com­batte unitamente alle truppe terrestri. Attualmente, si contano sul fronte sovietico tedesco 210 divisioni tedesche soltanto, e in totale 260 divisioni avversarie, così, come è stato esposto dal maresciallo Stalin. Perciò l'intensità dei combattimenti impegna tutta la nostra aviazione sul fronte e sulle retrovie dell'avver­sario, il che ci vieta di utilizzare forze aeree di qualsiasi natura per incursioni sulla Germania orientale. Naturalmente, appena ciò sarà possibile, il nostro Alto comando prenderà una deci­sione appropriata.

 

Voroscilov dice che l'operazione attraverso la Manica non gli sembra facile. Comprendiamo che è un'operazione più dif­ficile di quella del forzamento dei fiumi; tuttavia fondandoci sulla nostra esperienza del passaggio di fiumi grandi quanto il Dniepr, la Desna, la Sozh, la cui riva destra era elevata e ben fortificata dai tedeschi, noi possiamo dire che l'operazione nella Manica, se fatta con tutta la serietà richiesta, sarà coronata da successo. I tedeschi avevano costruito, sulla riva destra dei corsi d'acqua ora ricordati, fortificazioni moderne di cemento armato, le avevano dotate d'una potente artiglieria e potevano tenere sotto i loro fuochi, per una grande profondità, la riva sinistra più bassa, impedendo alle nostre truppe di avvicinarsi al fiume. Eppure, dopo un fuoco concentrato di artiglieria e di mortai, dopo efficaci incursioni dell'aviazione, le nostre truppe sono riuscite a forzare questi fiumi e il nemico è stato cacciato.

 

Sono persuaso, dice Voroscilov, che, ben preparata e so­prattutto interamente protetta da un’aviazione importante, l'ope­razione Overlord conseguirà un pieno successo. Va da sé che l'aviazione alleata deve dominare interamente i cieli, già prima dell'entrata in azione delle truppe terrestri.

 

 

Brooke dice che gli anglo-americani considerano anche loro coane secondarie le operazioni nel Mediterraneo. Ma, poiché vi sono importanti effettivi nella regione del Mediterraneo, esse possono e debbono essere attuate per favorire l'operazione prin­cipale. Esse sono strettamente legate alla condotta della guerra, e in particolare, al successo dell'operazione nel nord della Francia.

 

Brooke dice che, a proposito delle informazioni del ma­resciallo Voroscilov sulle difficoltà dell'operazione nella Manica, vorrebbe dire che gli inglesi hanno seguito, con molto interesse e molta ammirazione, le operazioni dell'Esercito rosso che è riuscito a forzare i corsi d'acqua. Gli inglesi considerano che i russi hanno conseguito grandi successi nelle operazioni di sbarco. Ma l'operazione attraverso la Manica esige mezzi speciali e an­che una preparazione accurata e particolareggiata. Gli anglo­americani studiano tutti i particolari necessari da molti anni. Grandi difficoltà provengono dal fatto che la costa francese è Piatta e che vi sono grandi banchi di sabbia. Perciò, in numerosi luoghi le navi non possono avvicinarsi a riva. Bisogna prepa­rarsi a tutto questo.

 

 

Voroscilov dice che gli inglesi hanno compiuto alcune manovre in agosto e in settembre nella regione della Manica. Egli, Voroscilov, vorrebbe sapere come gli inglesi ne valutano i risultati.

 

 

Brooke dice che quelle manovre miravano a provocare combattimenti aerei con i tedeschi. Si trattava inoltre di adde­strare le truppe. Naturalmente non erano manovre di sbarco. Gli inglesi procedono a questo tipo di addestramento sulle coste dell'Inghilterra.

 

 

Voroscilov chiede come i tedeschi abbiano reagito a queste manovre.

 

 

Brooke risponde che i tedeschi non hanno reagito a esse nella misura prevista dagli inglesi.

 

 

Marshall dice che deve muovere una obiezione al mare­sciallo Voroscilov a proposito della sua opinione sullo sbarco attraverso la Manica. Egli, Marshall, ha studiato le operazioni terrestri. Conosce egualmente il modo di forzare i fiumi, ma quando ha affrontato le operazioni di sbarco attraverso l'ocea­no, gli è stato necessario tornare a scuola. Se, durante il pas­saggio di un fiume, un fallimento delle truppe sbarcate non è che un insuccesso, in un'operazione attraverso l'oceano esso diventa una catastrofe.

 

 

Voroscilov dice che non è d'accordo. In un’operazione seria quanto l’Overlord, il punto principale risiede nell'orga­nizzazione, nella pianificazione e in una tattica ben concepita. Se la tattica corrisponde all'obiettivo da conseguire, anche l'in­successo degli elementi avanzati non sarà che un insuccesso, ma non una catastrofe. L’aviazione deve dominare i cieli e distrug­gere l’artiglieria dell'avversario. Gli elementi avanzati non ven­gono inviati che dopo una intensa preparazione di artiglieria. Quando queste unità avranno preso terra e si delineerà il successo, si comincerà a sbarcare il grosso delle forze.

 

 

Marshall dice che bisogna tener conto egualmente che il sostegno dell'artiglieria è più complicato dal mare che dall'altra riva di un corso d'acqua.

 

 

Voroscilov è d'accordo e chiede quale rapporto sia stato previsto fra l’aviazione tedesca e quella anglo-americana al mo­mento dell'invasione.

 

 

Portal risponde: questo rapporto sarà di cinque o sei a uno.

 

 

Voroscilov dice che bisogna mettersi d'accordo sulla deci­sione da adottare in questa conferenza.

 

 

Brooke dice che considera che non tutte le questioni sono state ancora esaminate nella presente seduta e propone di rin­viarla all'indomani. Si stabilisce un accordo per rinviare la seduta al 30 novembre.

 

 

Il colloquio è durato tre ore.

 

 

 

Lend Lease piloti americani e sovietici davanti a Bell P-62 Kingcobra 

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