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Carteggio Churchill Stalin - II semestre 1943

— 68 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

L'operazione "Husky" é ormai imminente. Essa comporta il trasporto via mare di mezzo milione di uomini con l'impiego di 1.600 grandi navi e di 1.200 mezzi speciali da sbarco. Nella zona di "Husky" il ne­mico mantiene una forza di 300.000 uomini. Molto dipende dal primo urto.

Vi terrò informato sull'anda­mento della battaglia appena io stesso potrò vederci chiaro.

 

2. Frattanto abbiamo affondato 50 U-boats di si­curo in 70 giorni.

 

3. Spero che tutto vada bene sul vostro fronte. I bollettini tedeschi denotano confusione ed imbarazzo.

 

8 luglio 1943

 

 

 

— 69 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Sembra che lo sbarco delle armate anglo-americane stia andando magnificamente. Le condizioni atmosferi­che vanno migliorando.

 

10 luglio 1943

 

 

 

— 70 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Torno in questo momento dal fronte ed ho letto il messaggio del 7 agosto del Governo britannico.

 

Sono d'accordo con voi che un incontro dei tre capi di Governo è altamente auspicabile. L'incontro do­vrebbe essere fissato al più presto possibile nel luogo e nel momento concordato col Presidente.

 

Nello stesso tempo devo dire che data la situa­zione al fronte russo-tedesco, mi trovo purtroppo nell'impossibilità di partire e di perdere, anche per una sola settimana, i contatti col fronte.

Sebbene recente­mente siano stati conseguiti alcuni successi sul fronte stesso, è in questo momento che le truppe ed il Co­mando sovietico devono esercitare il massimo sforzo e mostrare particolare vigilanza contro le nuove azioni che il nemico potrebbe intraprendere. In vista di ciò

sono obbligato a rimanere con le truppe ed a visitare, pii spesso di prima, questo o quel settore del nostre, fronte. Perciò, non posso ora muovermi per incontrarmi col Presidente e con voi a Scapa Flow o in qualsiasi altra località lontana.

 

Nondimeno, per non lasciare senza chiarimento i problemi che interessano i nostri Paesi, sarebbe racco­mandabile tenere una conferenza tra rappresentanti autorizzati dei nostri Stati e potremmo accordarci sulla località e la data di un incontro a scadenza ravvicinata.

 

Inoltre, dovremo preventivamente accordarci sull’'elenco dei problemi da discutere e sulle bozze delle proposte da approvare. Senza di che, ben difficilmente l'incontro potrebbe avere risultati tangibili.

 

Colgo l'occasione per congratularmi col Governo britannico e con le truppe anglo-americane per il bril­lantissimo successo delle operazioni in Sicilia, circe hanno già provocato la caduta di Mussolini ed il crollo della sua gang.

 

9 agosto 1943

 

 

 

— 71 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Il vostro telegramma del 9 agosto mi dà l'occa­sione di porgervi le mie cordiali congratulazioni per i recenti importantissimi successi ottenuti dalle armate russe a Orel e Byelgorod, che aprono la via all'ulteriore avanzata verso Bryansk e Kharkov. Le sconfitte dei tedeschi su questo fronte sono una pietra miliare verso la nostra vittoria finale.

 

2. Sono arrivato alla Cittadella di Quebec e parto oggi pomeriggio per incontrarmi col Presidente nella sua residenza privata. Frattanto gli Stati Maggiori rimarranno qui, in conferenza, ed il Presidente ed io li raggiungeremo alla fine della settimana. Mostrerò al Presidente il vostro telegramma relativo all'incontro, in un prossimo futuro, di nostre rappresentanze auto­rizzate; incontro che appare molto auspicabile. Mi ren­do perfettamente conto della vostra impossibilità di lasciare il fronte in questo critico periodo nel quale state dirigendo i vittoriosi movimenti delle vostre armate.

 

3. Grazie delle congratulazioni per i nostri successi siciliani. Noi dovremmo insieme tentare di sfruttarli al massimo senza pregiudizio per "Overlord". Sicura­mente ora i nostri affari vanno, in ogni settore, molto meglio di quando ci incontrammo a Mosca esattamente un anno fa.

 

4. Vi spedisco un piccolo proiettore stereoscopico, insieme a un gran numero di diapositive dei danni causati dai nostri bombardamenti alle città tedesche. Esse danno una impressione più vivida di qualsiasi altro tipo di fotografia. Spero riuscirete a trovare mezz’ora per guardarle. Sappiamo per certo che l'80% delle case di Amburgo sono andate distrutte. Ora è solo questione di attendere un po' che si allunghino le notti e distruzioni ancora più gravi si abbatteranno su Berlino. Ciò dipende, solo dalle condizioni atmo­sferiche. I bombardamenti saranno reiterati per pa­recchie notti e parecchi giorni e saranno i più massicci che si ricordino.

 

5. Per finire: nella guerra ai sommergibili, durante i mesi di maggio, giugno, luglio abbiamo distrutto U-boats alla media di almeno uno al giorno, mentre le nostre perdite sono state molto inferiori a quelle pre­viste. Il guadagno netto in nuovo tonnellaggio è molto rilevante. Tutto ciò faciliterà gli anglo-americani nella costituzione di estesi fronti contro i tedeschi, il che a mio avviso, è essenziale per abbreviare la guerra.

 

12 agosto 1943

 

 

 

— 72 —

Messaggio segretissimo e personale
del presidente Roosevelt e del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Il 15 agosto l'ambasciatore britannico a Madrid ha informato che il generale Castellano era stato inviato da Badoglio con una lettera di presentazione del rappresentante britannico al Vaticano. Il generale ha dichiarato che egli aveva l'autorizzazione di Bado­glio a trattare la resa incondizionata dell'Italia, a patto che quest’ultima potesse unirsi agli Alleati. Il rappresentante britannico presso il Vaticano aveva già ricevuto una dichiarazione scritta del maresciallo Badoglio nella quale si autorizza debitamente il ge­nerale Castellano. Questa è pertanto una proposta precisa.

 

Noi non intendiamo concludere nessun accordo con il governo Badoglio per indurre l'Italia a passare dall'altra parte; d'altronde da tutto questo potrebbero derivare molti vantaggi e una maggiore rapidità nello svolgimento della campagna. Noi inizieremo l'inva­sione dell'Italia continentale probabilmente prima della fine di questo mese e circa una settimana più tardi la grande offensiva su larga scala « Avalanche ». È molto probabile che il governo

Badoglio non duri a lungo. I tedeschi dispongono di una o più di­visioni corazzate fuori Roma, e, non appena penseranno di es­sere stati giocati dal governo Badoglio, saranno perfettamente in grado di rovesciarlo e di metter su un governo fantoccio di ele­menti fascisti capeggiato, per esempio, da Farinacci. Oppure lo stesso Badoglio può fallire e tutta l'Italia trovarsi in preda al caos.

 

Data la situazione, i capi dello Stato Maggiore congiunto han­no preparato, con l'approvazione del Presidente e del Primo mi­nistro, le seguenti misure di diplomazia militare, che sono state inviate al generale Eisenhower per essere messe in pratica:

 

« Con l'approvazione del Presidente e del Primo ministro, i capi dello Stato Maggiore congiunto vi ordinano di inviare im­mediatamente a Lisbona due ufficiali di Stato Maggiore, uno bri­tannico e uno americano. Essi dovranno presentarsi al loro arrivo all'ambasciatore britannico. Essi devono avere con sé le condizioni dell'armistizio già stabilite e che voi avete già ricevuto. Secon­do le istruzioni, l'ambasciatore britannico a Lisbona avrà organiz­zato un incontro con il generale Castellano. I vostri ufficiali di Sta­to Maggiore saranno presenti all'incontro.

In questo incontro sarà consegnata al generale Castellano una comunicazione del seguente tenore:

 

1. a) La resa incondizionata dell'Italia viene accettata secondo i termini contenuti nel documento che gli verrà consegnato. (Si dovrà consigliargli le condizioni dell'armistizio per l'Italia già stabilite e precedentemente inviatevi. Egli dovrà essere avvertito che queste non comprendono le condizioni politiche, economiche o finanziarie, che verranno comunicate in seguito con altri mezzi).

 

b) Queste condizioni non prevedono una partecipazione attiva dell'Italia nella lotta contro i tedeschi. La misura in cui queste condizioni verranno modificate in favore dell'Italia dipende dalla misura in cui il governo e il popolo italiano aiuteranno effetti­vamente le Nazioni Unite durante il rimanente periodo della guer­ra. Le Nazioni Unite, tuttavia, dichiarano senza riserve che, do­vunque le truppe italiane o gli italiani combattano contro i te­deschi, o distruggano delle proprietà tedesche, ostacolino i mo­vimenti tedeschi riceveranno tutto l'aiuto possibile da parte delle truppe delle Nazioni Unite. Nel contempo, se le informazioni sul nemico verranno fornite con tempestività e con regolarità, i bom­bardieri alleati verranno diretti possibilmente su obiettivi che osta­colino i movimenti e le operazioni delle truppe tedesche.

 

c) La cessazione delle ostilità tra le Nazioni Unite e l'Italia avrà luogo nella data e nell'ora che verranno comunicate dal ge­nerale Eisenhower.

 

d) Il governo italiano dovrà proclamare l'armistizio immediata­mente dopo che questo è stato annunciato da Eisenhower, e ordinare alle proprie truppe e al popolo che devono collaborare con gli Alleati e opporre resistenza ai tedeschi.

 

e) Al momento dell'armistizio, il governo italiano deve ordina­re alla marina italiana e al maggior numero possibile di navi mer­cantili di prendere il mare in direzione dei porti alleati. Il mag­gior numero possibile di aerei militari deve raggiungere le basi al­leate. Tutte le navi o gli aerei che corrano pericolo di venire cat­turati dai tedeschi devono essere distrutti.

 

2) Si deve comunicare al generale Castellano che nel frattempo vi è molto da fare per Badoglio, senza che i tedeschi vengano a conoscenza di ciò che si sta preparando. Il tipo e l'ampiezza del suo operato devono essere lasciati al suo giudizio, tuttavia questi sono i nostri suggerimenti:

 

a) Resistenza passiva generale in tutto il Paese, se quest'ordine può venire trasmesso alle autorità locali senza che i tedeschi ne vengano a conoscenza.

 

b) Atti di sabotaggio minore in tutto il Paese, specialmente rivolti alle comunicazioni e agli aeroporti usati dai tedeschi.

 

c) Protezione dei prigionieri di guerra alleati. Se i tedeschi esercitano una pressione troppo forte per ottenerne la custodia, essi devono venire rilasciati.

 

d) Non bisogna permettere che nessuna nave da guerra ita­liana cada in mano dei tedeschi. Si devono prendere misure per assicurare che tutte le navi possano dirigersi immediatamente ai propri porti designati da Eisenhower non appena egli ne dia l'or­dine. I sommergibili italiani non devono essere richiamati dalle loro azioni di pattuglia, poiché ciò rivelerebbe al nemico il no­stro scopo comune.

 

e) Nessuna nave mercantile deve cadere in mano ai tedeschi. Le navi mercantili che si trovino nei porti settentrionali devono possibilmente dirigersi verso i porti a sud della linea Venezia-Livorno. In casi estremi esse devono venire affondate. Tutte le navi devono tenersi pronte a salpare per i porti indicati dal ge­nerale Eisenhower.

 

f) Non bisogna permettere che i tedeschi assumano il con­trollo delle difese costiere italiane.

g) Impartire istruzioni al momento opportuno alle formazioni italiane nei Balcani affinché raggiungano la costa per essere tra­sportate in Italia dalle unità delle Nazioni Unite.

 

3) I rappresentanti del generale Eisenhower devono organiz­zare con il generale Castellano una linea di comunicazioni sicura tra il generale Eisenhower e il Quartier Generale italiano. »

(Fine del messaggio del generale Eisenhower)

 

Per passare a un altro argomento, il Governo di Sua Maestà in seguito alle decisioni prese alla « Trident », ha iniziato trattative con il Portogallo per ottenere i mezzi opportuni, navali e ma­rittimi, per istituire una « cintura di sicurezza ». A questo fine, l'ambasciatore di Sua Maestà a Lisbona ha fatto appello all'allean­za anglo-portoghese che dura ormai da seicento anni, e ha invi­tato il Portogallo a garantire tali mezzi. Naturalmente, il dottor Salazar temeva una possibile rappresaglia aerea da parte dei tedeschi, nonché un possibile movimento ostile degli spagnoli. In vista di tutto questo, gli abbiamo fornito dei mezzi anti-aerei e ap­parecchi da caccia che sono già in viaggio, inoltre lo abbiamo informato che in caso di un attacco spagnolo, noi dichiareremo immediatamente guerra alla Spagna e gli forniremo tutto l'aiuto possibile. Dato che noi non consideriamo probabile nessuna di queste due ipotesi, non abbiamo ancora concluso nessun accordo militare che preveda un invio di truppe. Il dottor Salazar ha ora consentito di usare una « cintura di sicurezza » ai britannici, in collaborazione con i portoghesi, per i primi di ottobre. Appena ci saremo stabiliti in quella zona, e appena egli si sarà liberato dai suoi timori, chiederemo che queste facoltà vengano estese alle navi e agli aerei americani.

Nella guerra navale la « cintura di sicurezza » è della pii grande importanza. I sommergibili hanno lasciato il Nord-Atlantico, dove i convogli hanno operato senza perdite già dalla metà di maggio, e si sono spostati lungo la rotta meridionale. L'impiego della «cin­tura di sicurezza » sarà del massimo aiuto negli attacchi aerei ad essi. Altra cosa molto importante è il trasporto dei bombardieri pesanti americani all'Europa e all'Africa. Tutto quanto sopra esposto deve essere considerato assolutamente segreto.

 

19 agosto 1943

 

 

 

—38 —

Dal presidente Roosevelt e dal Primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Il signor Churchill e io siamo qui, accompagnati dai nostri col­laboratori, e terremo delle conversazioni per circa dieci giorni.

 

Desideriamo molto richiamare ancora la vostra attenzione sull’importanza di un incontro a tre. In pari tempo ci rendiamo per­fettamente conto delle gravi ragioni che vi  obbligano a rimanere vicino ai fronti di combattimento, dove là mostra presenza è stata tanto determinante per la vittoria.

 

Secondo noi, né Astrakan né Arcangelo sono indicate. Siamo tuttavia disposti a recarci, con ufficiali al nostro seguito, a Fair­banks, nell'Alaska. Lì potremo esaminare tutti i problemi insieme con voi.

 

Ci troviamo attualmente in un momento decisivo della guerra, che offre una possibilità unica per un incontro. Sia il signor Chur­chill che io speriamo sinceramente che voi esaminiate ancora una volta questa possibilità.

Se non siamo in grado di trovare un accordo su questo incontro importantissimo tra i capi dei nostri tre governi, Churchill e io siamo d'accordo con voi che è necessario organizzare nell'imme­diato futuro un incontro dei rappresentanti degli Affari Esteri.

Naturalmente, le decisioni definitive dovranno essere lasciate ai nostri rispettivi governi, e l'incontro avrebbe cosi un carattere esplorativo.

 

Il generale Eisenhower e il generale Alexander hanno com­piuto la conquista della Sicilia in 38 giorni.

 

I difensori dell'Asse ammontavano a un totale di 405.000 uo­mini così ripartiti: 315.000 italiani e 90.000 tedeschi. Abbiamo at­taccato con 13 divisioni britanniche e americane, con circa 18.000 perdite, tra morti e feriti. Le forze dell'Asse hanno subito una perdita di 30.000 morti e feriti: 23.000 tedeschi e 7.000 italiani, raccolti e contati. Vi sono stati 130.000 prigionieri.

Le forze italiane in Sicilia sono state spazzate via, ad eccezione di pochi che si sono dispersi nelle campagne in abiti civili. Abbia­mo trovato un enorme; bottino, armi, aerei e munizioni di tutti i tipi sparsi dappertutto, compresi 1.000 aeroplani catturati, diversi campi.

Come vi abbiamo in precedenza comunicato, sferreremo pre­sto una potente offensiva sulla penisola italiana.

 

19 agosto 1943

 

 

 

— 39 —

Personale e segreto da Stalin a Roosevelt e Churchill

 

1. Ho ricevuto il vostro messaggio circa le trattative con gli italiani e i nuovi termini dell'armistizio con l'Italia. Vi ringrazio per le informazioni.

 

Il signor Eden ha comunicato a Sobolev che Mosca è stata tenuta pienamente informata delle trattative con l'Italia. Devo dire, tuttavia, che la dichiarazione del signor Eden non corri­sponde ai fatti, poiché io ho ricevuto il vostro messaggio con ampie lacune e privo di paragrafi finali. Si direbbe perciò che il gover­no sovietico non è stato tenuto al corrente delle trattative anglo­americane con gli italiani. Il signor Kerr mi assicura che egli ri­ceverà ben presto il testo integrale del vostro messaggio, ma sono passati tre giorni e l'ambasciatore Kerr deve ancora consegnarmelo. Non riesco a spiegarmi questo ritardo nel trasmettere delle infor­mazioni di così grande importanza.

 

2. Ritengo che sia giunto il momento di organizzare una com­missione politico-militare di rappresentanti delle tre Potenze, Stati Uniti, Gran Bretagna e Russia, per esaminare i problemi deri­vanti dalle trattative con i vari governi che si staccano dalla Ger­mania. Finora le cose si sono svolte così: gli Stati Uniti e la Gran Bretagna raggiungono un accordo tra di loro, mentre l'Unione Sovietica viene informata dall'accordo tra le due Potenze come se fosse un osservatore passivo. Devo dire che questa situazione non si può tollerare oltre. lo propongo di creare la commissione e di stabilire la sua sede in Sicilia per il futuro.

 

3. Aspetto di ricevere il testo integrale del vostro messaggio sulle trattative con l'Italia.

 

22 agosto 1943

 

 

 

— 40 —

Personale e segreto da Stalin a Churchill e al presidente Roosevelt

 

Ho ricevuto il vostro messaggio comune del 19.

 

1. Condivido pienamente l'opinione vostra e del signor Roose­velt sull'importanza di un incontro tra noi tre. Nello stesso tempo vi prego sinceramente di voler tener conto della mia posizione in un momento in cui le nostre truppe stanno esercitando il loro massimo sforzo contro le principali forze di Hitler, e nel mo­mento in cui Hitler, lungi dal ritirare una sola divisione dal no­stro fronte, ha già fatto affluire, e fa affluire nuove divisioni al fronte sovietico-tedesco. In un momento come l'attuale, secondo il parere dei miei colleghi, non posso lasciare il fronte senza arrecare un grave pregiudizio alle nostre operazioni militari, per recarmi in un luogo così distante come Fairbanks, sebbene, se la situazione del fronte fosse diversa, Fairbanks sarebbe stata senza dubbio una località perfettamente adatta per un nostro incontro, come in­fatti pensavo in precedenza.

 

Per quanto riguarda un incontro tra rappresentanti dei nostri Paesi, e forse tra rappresentanti degli Esteri, condivido la vostra opinione circa l'opportunità di un tale incontro nel prossimo fu­turo. Tuttavia, tale incontro non dovrebbe avere un carattere strettamente esplorativo, ma consistere in preparativi pratici in modo che dopo la conferenza i nostri Governi possano prendere delle decisioni specifiche e non rimandare così l'adozione di mi­sure su problemi urgenti.

 

2. Ho ricevuto ieri le aggiunte e le correzioni del messaggio comune, nel quale voi e il signor Roosevelt mi informavate delle istruzioni inviate al generale Eisenhower in occasione delle con­dizioni di resa elaborate per l'Italia durante le trattative con il generale Castellano. Io e i miei colleghi riteniamo che le istruzioni date al generale Eisenhower sono in accordo con il principio della resa incondizionata dell'Italia, e perciò non vi possono essere obie­zioni da fare.

Tuttavia ritengo che le informazioni ricevute sono del tutto insufficienti per indicare i passi compiuti dagli Alleati nelle trat­tative con l'Italia. Questo conferma che è necessario che un rap­presentante sovietico partecipi alle trattative per giungere a una decisione. Considero inoltre che sia giunto il momento di creare la commissione politico-militare dei rappresentanti delle tre Po­tenze, di cui vi avevo scritto il 22 agosto.

 

24 agosto 1943

 

 

 

— 41 —

Da Roosevelt e Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 26 agosto 1943

 

Quanto segue riguarda le decisioni, relative alle operazioni militari da svolgere durante il 1943 e il 1944, prese nel corso della nostra conferenza a Quebec, testé conclusa.

Continueremo i bombardamenti contro la Germania sempre su più vasta scala, partendo dalle basi in Inghilterra e in Italia. L'obiettivo di questa offensiva aerea sarà quello di distruggere l'aviazione da combattimento tedesca, di disorganizzare il suo si­stema militare, economico e industriale, e di preparare la strada per un'invasione attraverso la Manica.

 

È attualmente in corso un concentramento di forze americane in Gran Bretagna. Verrà crea­to in questo modo un contingente di divisioni americane e bri­tanniche per operare al di là della Manica. Non appena verrà assicurata una testa di ponte sul continente, si procederà a un suo rinforzo permanente per mezzo di ulteriori truppe americane, a un ritmo di tre a cinque divisioni il mese. Questa operazione sarà la principale offensiva, aerea e terrestre, americana e britannica contro la potenza dell'Asse. La guerra nel Mediterraneo dovrà essere condotta con energia. In questo settore i nostri obiettivi sa­ranno l'eliminazione dell'Italia dall'alleanza dell'Asse e l'occupa­zione della stessa, come pure della Corsica e della Sardegna, che serviranno come basi di operazioni contro la Germania.

 

Le ope­razioni nei Balcani verranno limitate a un invio per mare e per aria di rifornimenti ai partigiani balcanici, a piccole operazioni di «commandos », e al bombardamento di obiettivi strategici. Nel Pacifico e nell'Asia sud-orientale intensificheremo le nostre opera­zioni contro il Giappone. Il nostro scopo è quello di fiaccare le risorse aeree, navali e di trasporto del Giappone, di tagliare le sue comunicazioni e di assicurarci delle basi adatte per il bombarda­mento di quest'ultimo.

 

 

 

— 42 —

Da Churchill e Roosevelt a Stalin

 

Ricevuto il 29 agosto 1943

 

Stiamo esaminando le vostre proposte e siamo quasi certi che si potranno elaborare piani soddisfacenti per tutti noi per organiz­zare un incontro dei rappresentanti dei ministeri degli Esteri e per combinare una commissione delle tre Potenze. Il Primo mi­nistro e io ci incontreremo di nuovo la settimana prossima e vi informeremo ancora telegraficamente.

 

 

 

— 43 —

Messaggio personale e segretissimo

da Churchill e Roosevelt al maresciallo Stalin

 

Sareste favorevole all’ammissione dei rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale Francese in seno alla commissione per i negoziati con l’Italia? In caso affermativo lo proporrò io stesso qui. Senza dubbio essi hanno un grande interesse, e ciò li porterebbe maggiormente alla ribalta.

 

30 agosto 1943

 

 

 

— 44 —

Personale e segreto del al maresciallo Stalin al Presidente e dal Primo ministro

 

Sono d’accordo per l’ammissione di un rappresentante del Comitato di Liberazione Nazionale Francese in seno alla commissione per i negoziati con l’Italia. Se ritiene opportuno potete renderlo noto a nome dei nostri governi.

 

31 agosto 1943

 

 

 

— 45 —

Personale e segreto dal Presidente e dal Primo ministro al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 4 settembre 1943

 

Il generale Charlie ha dichiarato che gli italiani sono disposti a firmare e che egli è pronto a firmare, ma non sappiamo con certezza se egli si riferisce alle condizioni militari sommarie, che voi avete visto, o alle condizioni più complete ed esaurienti che voi avete specificato di essere disposto a firmare.

 

La situazione militare in quel settore è nello stesso tempo cri­tica e incoraggiante. L'invasione della penisola comincerà quasi immediatamente, mentre l'offensiva chiamata « Avalanche » verrà sferrata circa nella prossima settimana. Le difficoltà a cui andran­no incontro il governo e la popolazione italiana per sfuggire agli artigli di Hitler, rendono forse necessarie delle misure ancora più audaci, e a questo scopo il generale Eisenhower cercherà di otte­nere il maggior aiuto possibile dagli italiani. L'accettazione delle clausole da parte degli italiani è largamente giustificata dal fatto che noi lanceremo una divisione di paracadutisti su Roma per aiutarli a trattenere i tedeschi, che hanno concentrato forze coraz­zate nelle vicinanze della capitale, e che potrebbero sostituire al governo Badoglio un governo fantoccio, capeggiato probabilmente da Farinacci. Noi riteniamo, dal momento che gli avvenimenti si susseguono in quella zona così velocemente, che il generale Eisen­hower dovrebbe avere la facoltà di non far ritardare l'accordo con gli italiani a causa di una differenza tra le clausole sommarie e quelle definitive. Le clausole sommarie, è chiaro, sono incluse in quelle definitive, che sono basate sul principio della resa incon­dizionata, e la clausola 10 stabilisce che l'interpretazione delle clausole sommarie è affidata al comandante in capo delle forze alleate.

 

In conseguenza di ciò, noi riteniamo che siate d'accordo che il generale Eisenhower firmi a nome vostro le clausole sommarie, se questo risulterà necessario, in modo da evitare un ulteriore viag­gio a Roma del generale Charlie con il conseguente ritardo e le incerte ripercussioni sull'andamento delle operazioni militari. Na­turalmente noi desideriamo vivamente che la resa incondizionata dell'Italia sia verso la Russia come verso gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. L'annuncio della resa dovrà naturalmente coin­cidere con l'inizio delle operazioni.

 

3 settembre 1943

 

Roosevelt – Churchill

 

 

 

— 46 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

La commissione militare.

Ho discusso col Presidente la vostra proposta di costituire una commissione politico-militare con rappre­sentanti dei nostri tre paesi. Il Presidente vi farà cono­scere le sue idee in proposito.

 

2. Se una commissione ufficiale deve essere costi­tuita propongo quanto segue in relazione alla sua costituzione ed ai suoi scopi. Ritengo che il Presidente non dissentirà; egli comunque vi telegraferà diretta­mente.

 

3. Quanto alla sede, accetterò la Sicilia, se questa è la vostra decisione; a mio parere però sarebbero più adatte Tunisi o Algeri, dove hanno sede i Comandi alleati. Non sarebbe male sperimentare l'una e l'altra.

 

4. Propongo che i membri della commissione siano esponenti politici nominati dai tre Governi e che cia­scuno dipenda direttamente dal proprio Governo. La commissione non potrà ovviamente sostituire o scaval­care l'autorità dei Governi interessati. I membri potran­no richiedere l'assistenza di esperti militari. I rappre­sentanti politici dovranno essere tenuti al corrente dai propri Governi circa gli sviluppi militari e politici riguardanti il loro lavoro, a loro volta dovranno infor­mare i propri Governi sull'attività della commissione. Essi potranno presentare proposte congiunte ai loro Governi, ma non avranno la facoltà di prendere deci­sioni definitive. Non dovranno ovviamente interferire con le funzioni militari del Comandante in Capo alleato.

 

5. Sono stato lieto di constatare che avete accettato l'inclusione di un rappresentante francese. Anche il Presidente, al quale ho sottoposto l'idea, sembra disposto ad accettarla, pur con qualche riserva. Dobbiamo ricordare che ben presto i francesi avranno presumibil­mente dieci o più divisioni perfettamente equipaggiate che avremo certamente bisogno di impiegare.

 

6. Vi sono poi altri diretti interessati, in particolare i greci e gli jugoslavi, ed io propongo di studiare una procedura che renda possibile interpellarli quando si esaminano problemi che li riguardano direttamente.

 

7. A mio avviso la commissione dovrebbe comin­ciare con l'occuparsi unicamente della questione italiana. Presentandosi altri casi, l'esperienza ci avrà dimostrato se questo o qualche altro organismo sia il più adatto a coordinare i nostri punti di vista e i nostri piani.

 

8. Il Presidente vi fa la diversa proposta che voi possiate trovare sufficiente inviare un ufficiale al quar­tiere generale di Eisenhower. Considerato che la com­missione, se costituita, verrebbe a trovarsi quasi in con­correnza con la conferenza dei Ministri degli Esteri, può darsi che siate d'accordo sulla convenienza del progetto del Presidente.

 

9. Nell'eventualità che venga decisa la creazione della commissione mi sarebbe gradito sapere se siete d'accordo sulle proposte da me sopra avanzate. La com­missione, volendolo, potrebbe entrare in funzione nel mese in corso; vogliate però vedere prima il mio tele­gramma che seguirà immediatamente.

 

5 settembre 1943

 

 

 

— 47 —

Messaggio personale e segretissimo
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

In riferimento al mio ultimo telegramma.

 

Segreto - Personale - Operativo.

Il generale "C" dopo una lunga lotta, ha firmato il "testo breve" ieri notte (3 settembre) e sta cercando con il generale Eisenhower ed il generale Alexander il modo migliore per tradurlo in atto. Ciò senza dubbio porterà all'immediata apertura delle ostilità tra italiani e tedeschi e noi aiuteremo gli italiani in ogni maniera possibile. Nella prossima settimana vi saranno notevoli sviluppi.

 

L'invasione della punta dello stivale ha avuto suc­cesso e procede; sia l'operazione "Avalanche" che l'azione delle truppe aviotrasportate sono imminenti. Sebbene pensi che con "Avalanche" potremo sbarcare in forze, non posso prevedere che cosa succederà a Roma e in Italia. Lo scopo principale sarebbe di am­mazzare i tedeschi e fare in modo che gli italiani ne ammazzino il maggior numero possibile.

 

2. Io resterò da questa parte dell'Atlantico fino a che tutto sia chiaro. Nel frattempo vogliate accettare le mie più calorose congratulazioni per la vostra nuova serie di vittorie e di avanzate sul fronte principale.

 

5 settembre 1943

 

 

 

— 48 —

Messaggio personale e segretissimo
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Conferenza dei Ministri degli Esteri.

Sono lieto di aver ricevuto il vostro messaggio del 25 agosto in cui siete d'accordo su un prossimo incontro fra le delegazioni incaricate degli affari esteri, dell'Unione Sovietica, degli U.S.A. e della Gran Bretagna. Se verrà il signor Motolov noi manderemo il signor Eden.

2. La conferenza così costituita non potrà naturalmente sostituire l'autorità di tutti i Governi interessati. Noi siamo ansiosi di conoscere quali sono i vostri desideri per il futuro e vi esporremo immediatamente i nostri punti di vista. Dopo di che i Governi dovranno decidere e io spero che potremo incontrarci personal­mente da qualche parte. Se necessario verrei a Mosca.

 

3. I rappresentanti politici potrebbero avere biso­gno di essere assistiti da consiglieri militari. Penserei ad un generale, sir Hastings Ismay, che è il mio rap­presentante personale presso il Comitato dei Capi di Stato Maggiore e dirige il segretariato del Ministero della Difesa. Egli potrebbe fornire argomentazioni, fatti e cifre riguardanti le questioni militari. Credo che gli Stati Uniti manderanno un ufficiale ugualmente quali­ficato. Penso che ciò sia sufficiente per un incontro tra i Ministri degli Esteri.

 

4. Comunque se voi volete entrare in dettagli tec­nici sul perché non abbiamo ancora invaso la Francia attraverso la Manica o perché non possiamo farlo im­mediatamente o con maggior forza di quella ora propo­sta, io accoglierei volentieri una missione tecnica sepa­rata di vostri generali e ammiragli che vengano a Londra o a Washington o in entrambi i luoghi, quando potrà essere loro sottoposto un quadro il più completo possibile delle nostre risorse congiunte e delle nostre intenzioni. Sarei veramente molto lieto che voi poteste avere questa spiegazione cui avete pieno diritto.

 

5. Riteniamo che l'Inghilterra, essendo in una posizione intermedia, sia il luogo più adatto per l'in­contro, anche se io preferirei tenerlo fuori Londra. Ho fatto questa proposta al Presidente ma non mi ha dato una risposta definitiva. Se l'Inghilterra vi va bene, sarei lieto del vostro appoggio.

 

6. Spero che potremo riunire la conferenza ai primi di ottobre.

 

5 settembre 1943

 

 

 

— 49 —

Messaggio riservato e personale del premier Stalin
al presidente Roosevelt e al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 4 settembre. Alla domanda che voi mi ponete, cioè se il Governo sovietico è d'accordo che il generale Eisenhower firmi anche a suo nome il "testo breve" dell'armistizio ita­liano, mi sembra che sia già stato risposto nella lettera che V. M. Molotov, Commissario del Popolo per gli Affari Esteri, ha scritto il 2 settembre u. s. all'amba­sciatore inglese a Mosca, signor Kerr. La lettera diceva che i poteri attribuiti al generale Eisenhower si esten­devano anche alla firma del "testo breve" dell'armistizio.

 

7 settembre 1943

 

 

 

— 50 —

Messaggio riservato e pérsonale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 5 settembre.

Come ho scritto anche al Presidente, ritengo che il problema più urgente sia quello della commissione politico-militare di cui ho scritto il 22 e 24 agosto. Dopo aver ricevuto il vostro precedente messaggio mi aspettavo che il problema di costituire la commissione politico-militare tripartita si risolvesse positivamente e senza rinvii. Invece la soluzione di questo problema tanto
urgente è stata rimandata. Non si tratta ovviamente, di discutere su questo o quel particolare che possiamo facilmente risolvere. L'invio di un ufficiale sovietico al generale Eisenhower non può in ogni modo sostituire la commissione politico-militare che dovrebbe già essere al lavoro, mentre non esiste ancora.

 

Vi ho già informato della mia opinione sulla pre­senza di un rappresentante francese. Comunque, se il Presidente è incerto, la questione della partecipazione francese può essere rimandata.

 

2. La data proposta per l'incontro dei tre Capi di Governo, primi di ottobre, mi va bene. Propongo che si tenga a Mosca. Il problema ora è di metterci d'ac­cordo in anticipo sull'elenco dei problemi che interes­sano i nostri Governi e sulle proposte per risolverli. Credo che ciò sia essenziale per il successo dell'incontro, che dovrebbe portare ad uno schema di decisioni con­cordi per la successiva attuazione da parte dei Governi; per le altre questioni relative alla convocazione della conferenza, ritengo che non sarà difficile raggiungere un accordo.

 

3. Quanto all'incontro personale dei Capi dei tre Governi, ho informato il Presidente che anch'io desi­dero che si tenga al più presto possibile e che la data da lui proposta, novembre o dicembre, mi va bene, ma che sarebbe consigliabile tenerlo in un paese dove tutti e tre siamo rappresentati, come l'Iran. Ho fatto la riserva che la data effettiva dovrebbe essere precisata più tardi, tenendo conto della situazione sul fronte russo-tedesco, dove più di 500 divisioni sono impegnate dai due lati e dove la supervisione del Comando Supre­mo dell'U.R.S.S. è necessaria quasi giornalmente.

 

4. Grazie delle congratulazioni per le vittorie ot­tenute dagli eserciti sovietici. Vi prego accettare le mie congratulazioni per gli splendidi successi delle truppe anglo-americane in Italia e i migliori auguri per ulteriori affermazioni nell'attuare i piani previsti per altre ope­razioni.

 

8 settembre 1943

 

 

 

— 51 —

Messaggio personale
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Messaggi dal generale Eisenhower hanno segnalato che gli italiani hanno motivo di credere che i tedeschi potrebbero ricorrere alla guerra con i gas contro l'Italia se questa dovesse ritirarsi dall'Asse.

 

2. Il Presidente ed io siamo d'accordo che il gene­rale Eisenhower rivolga uno speciale monito alla Ger­mania minacciando quelle rappresaglie che può aspet­tarsi nel caso che usi di questa forma di guerra.

 

3. A causa dell'urgenza di questo problema non c'era il tempo di consultarvi in anticipo ma, in seguito all'atteggiamento da voi tenuto in altre occasioni, siamo certi che sarete d'accordo.

 

8 settembre 1943

 

 

 

— 52 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio dell'8 settembre, in cui mi avvertivate dell'ordine che voi ed il Presidente avete dato al generale Eisenhower di ammonire i tede­schi della rappresaglia che essi devono aspettarsi se useranno i gas contro l'Italia.

 

Da parte mia ritengo che fosse la cosa migliore da farsi e non ho obiezioni da muovere alle istruzioni appropriate che voi e il Presidente avete già dato.

 

8 settembre 1943

 

 

 

— 53 —

Messaggio riservato e personale
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

All'ultimo momento il Governo italiano si è sot­tratto all'armistizio sostenendo che i tedeschi sarebbero entrati immediatamente a Roma e avrebbero formato un Governo collaborazionista. Ciò non può essere vero. Noi comunque stiamo per annunciare l'armistizio all'ora stabilita, cioè alle 16,30 di oggi, ora di Greenwich e naturalmente "Avalanche" comincia stanotte.

 

Spero che mi farete sapere se avete ricevuto questo telegramma. Sarebbe bene se mi poteste comunicare quando credete di essere in grado di rispondere ai miei telegrammi relativi alla conferenza dei Ministri degli Esteri e alla Commissione per il Mediterraneo, in modo che tutti questi problemi possano essere molto più facilmente risolti mentre il Presidente ed io siamo insieme qui.

 

8 settembre 1943

 

 

 

— 54 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Il 9 settembre ho ricevuto il vostro messaggio dell'8 settembre. Sembra che quando lo avete scritto voi non aveste ancora ricevuto il mio messaggio dell'8 settembre.

 

Spero che ora l'abbiate letto, poiché risponde alle domande che vi interessano, relative all'incontro dei tre Ministri degli Esteri e alla Commissione tripartita.

 

9 settembre 1943

 

 

 

— 55 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ho ricevuto il vostro messaggio dell'8 settembre. Il Presidente mi comunica che vi telegraferà separata­mente. Il Governo di Sua Maestà è d'accordo sulla formazione immediata della Commissione politico-mili­tare delle tre Potenze con sede in Sicilia o Algeri. Noi accettiamo che il Comitato Nazionale Francese di Libe­razione mandi un quarto membro. Credo che anche il Presidente Roosevelt sarà d'accordo su questo. Il dele­gato del Governo di Sua Maestà è il signor Harold Mac­millan, mio rappresentante personale presso il generale Eisenhower in Algeri; egli continuerà a svolgere i suoi attuali incarichi. Il signor Macmillan è un membro del Parlamento e Ministro della Corona ed ha acquisito una completa conoscenza dell'intera situazione del Medi­terraneo. Egli gode della fiducia del Ministero degli Esteri ed è autorizzato a comunicare con me in qualsiasi momento.

 

2. Non propongo di nominare un rappresentante militare poiché il signor Macmillan sarà in stretto con­tatto con il Quartier Generale anglo-americano. Gli assegnerò comunque un ufficiale di Stato Maggiore con il rango di generale di brigata. Penso che il rappresen­tante americano avrà l'identica posizione, anche se non so quali accordi prenderanno. Ci rendiamo conto che la vostra delegazione, essendo lontana dalla patria, possa aver bisogno di una più forte rappresentanza militare.

 

3. Il Governo di Sua Maestà pensa che le fun­zioni della Commissione debbano essere le seguenti: tutti i suoi membri saranno immediatamente forniti di tutte le informazioni a disposizione dei tre Governi e del Comitato Nazionale Francese di Liberazione, ri­guardanti le relazioni presenti e future con il Governo italiano o con ogni altro Governo nemico che in futuro si possa trovare nella stessa situazione. Essi si incon­treranno a loro piacimento per discutere questi proble­mi. Essi dovranno comunicare costantemente con i loro Governi e consigliarli collettivamente o singolarmente. Essi riceveranno istruzioni generali dai loro Governi sulla condotta da tenere, ma dovranno essere incoraggiati a sviluppare il proprio pensiero. Tutto ciò senza pregiu­dizio per la definitiva responsabilità di supervisione dei tre Governi interessati. È escluso che il Comitato decida qualcosa o renda esecutive le decisioni. In Gran Bretagna il Parlamento detiene il potere e non consen­tirebbe mai di rinunciare alle proprie prerogative. Ciò era espresso chiaramente nel mio recente telegramma.

 

4. Quanto all'incontro dei rappresentanti dei Mi­nisteri degli Esteri, aderiamo al vostro desiderio che Mosca ne sia la sede. Conseguentemente il nostro Mi­nistro degli Esteri, signor Eden, arriverà ai primi di ottobre. Egli sarà assistito da adeguato personale.

 

5. Agenda. Il Governo di Sua Maestà dichiara di essere pronto a discutere qualsiasi argomento con i suoi alleati russi e americani. Entro pochi giorni vi faremo conoscere le nostre idee. Ma ci farebbe particolarmente piacere sapere quali sono i problemi che voi ritenete più importanti.

 

6. Questo incontro dei rappresentanti dei Ministeri degli Affari Esteri mi sembra un preliminare importan­tissimo e necessario per l'incontro dei tre Capi di Gover­no. Mi ha tranquillizzato e fatto piacere, il sentire che ci sono buone speranze che esso abbia luogo tra il 15 novembre e il 15 dicembre. Vi ho informato qualche tempo fa che, per questo incontro, sono disposto a recarmi in ogni luogo, in ogni tempo e con ogni rischio. Perciò sono disposto ad andare a Teheran, se voi non conoscete una località migliore in Iran. Avrei preferito Cipro o Khartoum, ma aderisco ai vostri desideri. Maresciallo Stalin, voglio dirvi che da questo incontro di noi tre, così caldeggiato da tutte le Nazioni Unite, può derivare non soltanto il metodo migliore e più rapido per concludere la guerra, ma possono nascere anche quegli accordi soddisfacenti per il futuro del mon­do che porranno Inghilterra, America e Russia in grado di rendere un duraturo servigio all'umanità.

 

7. Grazie per le vostre congratulazioni. Badoglio sembra essersi comportato correttamente. La flotta ita­liana, secondo le notizie pervenute, sta navigando verso i nostri porti. Anche i comunicati da Salerno sono buoni.

 

Abbiamo sbarcato notevoli forze e stiamo ora im­pegnando i tedeschi.

 

10 settembre 1943

 

 

 

— 55 —

Roosevelt e Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 10 settembre 1943

 

Siamo lieti di comunicarvi che il generale Eise­nhower ha accettato la resa incondizionata dell'Italia, i cui termini sono stati approvati da Stati Uniti, Repub­bliche Sovietiche e Regno Unito.

 

Truppe alleate sono sbarcate vicino a Napoli e ora sono entrate in contatto con forze tedesche.

Truppe al­leate stanno anche facendo ottimi progressi nell'estremo sud della penisola italiana.

 

 

 

— 56 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al presidente Roosevelt e al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 10 settembre e mi congratulo per il vostro ottimo successo, in parti­colare per lo sbarco a Napoli. Non c'è dubbio che lo sbarco a Napoli e la rottura dell'Italia con la Germania costituirà un altro colpo per la Germania di Hitler e faciliterà le operazioni degli eserciti sovietici sul fronte russo-tedesco.

 

Anche l'offensiva delle truppe sovietiche sta fa­cendo ottimi progressi. Penso che potremo avere ulte­riori successi nelle prossime due o tre settimane. Forse prenderemo Novorossiisk fra uno o due giorni.

 

10 settembre 1943

 

 

 

— 57 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al presidente Roosevelt e al primo ministro Churchill

 

Il problema riguardante la Commissione politico-militare può essere ormai considerato risolto. Abbiamo nominato come ambasciatore sovietico A. Y. Vyshinsky, Vice Presidente del Consiglio dei Commissari del. Popolo e Vice Commissario del Popolo per gli Affari Esteri. Voi già lo conoscete. A. Y. Bogomolov, ambasciatore sovie­tico presso i Governi Alleati a Londra, è stato designato quale suo delegato. Inoltre stiamo inviando un gruppo di fidati esperti militari e politici ed un piccolo gruppo di tecnici.

 

Penso si dovrebbe fissare il periodo tra il 25 e il 30 settembre come data di inizio dei lavori. Non ho nulla in contrario a che la commissione cominci ad operare ad Algeri e che in un secondo tempo decida se deve trasferirsi in Sicilia o in qualche altra parte d'Italia.

Secondo me le considerazioni del Primo Ministro relative alle funzioni della Commissione sono esatte, ma penso che in un secondo tempo, tenuto anche debito conto dell'esperienza iniziale potremo specificare le fun­zioni della Commissione verso l'Italia e gli altri paesi.

 

2. Riguardo all'incontro delle nostre tre rappre­sentanze, suggerisco di considerare come già concordato il luogo, e cioè Mosca, e la data, 4 ottobre, come sugge­rito dal Presidente.

Come ho già dichiarato nei miei precedenti mes­saggi, penso ancora che, per il successo della conferen­za, sia necessario conoscere in anticipo le proposte che il Governo inglese e americano intendono avanzare. Tut­tavia sono del parere che non si debba porre alcuna limitazione per quanto concerne l'agenda.

 

3. Per quanto riguarda infine l'incontro dei tre Capi di Governo, non ho nulla da obbiettare su Teheran che credo sia una località più adatta dell'Egitto dove l'U.R.S.S. non ha ancora una rappresentanza diplomatica.

 

12 settembre 1943

 

 

 

— 58 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ora che Mussolini è stato insediato dai tedeschi come Capo del cosiddetto Governo Repubblicano Fa­scista è essenziale rispondere a questa mossa facendo tutto quel che possiamo per rafforzare l'autorità del Re e di Badoglio che hanno firmato l'armistizio con noi e che da allora l'hanno osservato lealmente e come me­glio potevano, ed hanno consegnato il grosso della loro flotta. Inoltre per motivi militari dobbiamo mobilitare e concentrare tutte le forze degli italiani, che sono an­siosi di combattere o almeno di ostacolare i tedeschi. Essi sono già in azione.

 

Perciò propongo di consigliare al Re di rivolgere per radio un appello al popolo italiano affinché si unisca intorno al Governo Badoglio e di annunciare la sua intenzione di costituire un Governo di coalizione antifascista a larga base, dichiarando altresì che nulla sarà fatto per impedire agli italiani di scegliere quale forma di Governo democratico essi vorranno avere dopo la guerra.

Si dovrebbe anche dire che gli utili servizi resi dall'Esercito governativo e dal popolo italiano contro il nemico saranno riconosciuti in sede di revisione e di applicazione dell'armistizio; ma che, pur restando il Governo italiano libero di dichiarare guerra alla Ger­mania, ciò non ne farà un alleato ma solo un cobelli­gerante.

 

Voglio anche insistere perché si giunga alla firma delle condizioni complete dell'armistizio che sono ancora in vigore anche se alcune clausole non possono essere per ora attuate. A questo proposito bisognerebbe dire a Badoglio che i Governi Alleati hanno intenzione di affidare le regioni storiche italiane, Sicilia e Sardegna, non appena liberate dal nemico, all'amministrazione del Governo italiano sotto la Commissione alleata di con­trollo.

 

Sottopongo queste proposte anche al Presidente Roosevelt e spero di poter contare sulla vostra approva­zione. Come capirete subito, si tratta di problemi estre­mamente urgenti per ragioni militari. Per esempio gli italiani hanno già respinto i tedeschi dalla Sardegna e vi sono molte isole e punti chiave che essi posseggono

 

 

 

ancora e che noi potremmo occupare.

 

21 settembre 1943

 

 

 

— 59 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 21 settembre.

 

Sono d'accordo sulla vostra proposta di un appello radio del Re d'Italia al suo popolo. Ma ritengo essen­ziale che, nel suo appello, il Re dica chiaramente che l'Italia, dopo essersi arresa alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti e all'Unione Sovietica, combatterà contro la Germania insieme alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti e all'Unione Sovietica.

 

2. Sono anche d'accordo con la vostra proposta di firmare le condizioni generali d'armistizio. Per quel che concerne la vostra riserva sull'attuale inapplicabilità di alcune clausole, suppongo ciò significhi che esse non possono essere applicate nel territorio ancora sotto il controllo tedesco. Ad ogni modo gradirei avere da voi conferma di questo o i necessari chiarimenti.

 

22 settembre 1943

 

 

 

— 60 —

Messaggio personale
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 26 settembre 1943

 

Il signor Eden ed io vi inviamo i nostri rallegramenti personali per le splendide notizie che ci perven­gono su Smolensk.

 

 

 

— 61 —

Messaggio personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ringrazio voi e il signor Eden delle congratulazioni per la presa di Smolensk.

 

 

 

— 62 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 27 settembre 1943

 

Ho riflettuto a lungo sul nostro prossimo incontro al vertice a Teheran. Occorre fare dei buoni preparativi per garantirci la sicurezza in questa zona poco control­lata. Quindi propongo alla ` vostra attenzione che io prenda, al Cairo, i primi provvedimenti per la sistema­zione, la sicurezza ecc. che trapeleranno malgrado tutti gli sforzi per mantenerli segreti. Quindi, soltanto due o tre giorni prima dell'incontro, dovremo dislocare una brigata inglese ed una russa intorno ad una determinata zona di Teheran, comprendente l'aeroporto e stabilire un saldo cordone protettivo fino alla fine dei lavori. Fino a quel momento non dovremo dir niente al Go­verno iraniano né fare alcun preparativo per la nostra sistemazione. Dovremo, ovviamente, avere l'assoluto

 

 

 

 

controllo di tutte le comunicazioni con l'estero. Cosi saremo effettivamente al riparo dalla stampa mondiale e anche da gente indesiderabile che potrebbe non vo­lerci bene come dovrebbe.

 

2. Suggerisco inoltre che in tutta la futura corri­spondenza su questo argomento venga usata l'espres­sione "Cairo tre" invece di Teheran, nome che dovrebbe essere dimenticato; il termine convenzionale per l'ope­razione dovrebbe essere "Eureka" che credo sia greco antico. Se avete idee diverse fatemele conoscere e po­tremo poi sottoporle al Presidente cui non ho ancora detto nulla in proposito.

 

 

 

— 63 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 1° ottobre 1943

 

Ho ricevuto la vostra richiesta di riprendere l'invio dei convogli nella Russia del Nord.

 

I miei colleghi ed io desideriamo vivamente aiutare voi ed i vostri valorosi eserciti impegnandoci con tutte le nostre forze. Non rispondo quindi a tutti i punti controversi del messaggio del signor Molotov. Fino dal 22 giugno 1941 abbiamo fatto del nostro meglio, mal­grado i nostri gravi impegni, per aiutarvi a difendere la vostra patria contro la crudele invasione della gang di Hitler e non abbiamo mai cessato di riconoscere e di proclamare i grandi vantaggi che sono venuti a noi dalle splendide vittorie da voi riportate e dalle mortali ferite da voi inflitte alle armate tedesche.

 

2. Durante gli ultimi quattro giorni ho lavorato insieme all'Ammiragliato all'elaborazione di un piano per l'invio di una nuova serie di convogli nella Russia settentrionale. Ciò comporta grandi sacrifici; in primo luogo è ricominciata la battaglia dell'Atlantico. Gli U-boats sono tornati all'attacco con un nuovo tipo di siluro acustico che ha dimostrato di essere molto effi­cace contro le navi di scorta quando sono in caccia. In secondo luogo siamo molto impegnati nel Mediter­raneo, volendo costituire in Italia, per la fine di novem­bre, un esercito di 600.000 uomini e volendo ricavare il massimo vantaggio dalla resa italiana nelle isole dell’Egeo e nella penisola Balcanica. Infine dobbiamo assu­mere la nostra parte nella guerra contro il Giappone, guerra che interessa a fondo gli Stati Uniti il cui popolo si sentirebbe offeso se noi ci dimostrassimo indifferenti.

 

3. Nonostante questo è un grande piacere per me potervi comunicare che stiamo progettando di far sal­pare per la Russia settentrionale una serie di quattro convogli, di circa 35 navi inglesi e americane ciascuno, nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio. Per necessità operative i convogli potranno essere man­dati in due tempi. Il primo convoglio lascerà la Gran Bretagna verso il 12 novembre e arriverà nella Russia settentrionale dopo dieci giorni; gli altri arriveranno ad intervalli di circa 28 giorni. Verso la fine di ottobre intendiamo ritirare dalla Russia del Nord il maggior numero possibile di navi da carico; le altre torneranno con le scorte dopo la consegna dei convogli.

 

4. In ogni modo devo dichiarare che questo non è un contratto o un affare,. ma piuttosto una nostra so­lenne e seria decisione. Ed è per questo che ho impar­tito gli ordini necessari per l'invio di questi 4 convogli di 35 navi ciascuno.

 

5. Il Ministro degli Esteri e l'Ammiragliato mi chiedono tuttavia di sottoporre alla vostra personale at­tenzione, sperando che ve ne vogliate interessare diret­tamente, il seguente quadro delle difficoltà che abbiamo incontrato nella Russia del Nord.

 

6. Se vogliamo riprendere l'invio dei convogli dovremo rinforzare i nostri presidii nel nord Russia, che dallo scorso marzo si sono ridotti di numero. L'attuale forza del personale di marina è insufficiente per le no­stre stesse esigenze essendo stato necessario rimpatriare senza sostituzione alcuni elementi. Le vostre autorità civili hanno negato i visti di ingresso in Russia a tutti gli uomini, anche a quelli destinati a sostituire gli elementi che dovevamo assolutamente rimpatriare.

 

Il signor Molotov ha fatto pressione sul Governo di Sua Maestà affinché ci si accordasse nel fissare, per il personale del servizio inglese nel nord Russia, un numero non superiore a quello del servizio sovietico e della Delegazione commerciale sovietica in Gran Bre­tagna. Non abbiamo potuto accettare sia perché il lavoro è molto diverso, sia perché non è possibile limitare in modo così poco pratico il numero degli uomini neces­sari per operazioni militari. Inoltre, come abbiamo già comunicato al Governo sovietico, siamo noi che dobbia­mo giudicare quanto personale sia necessario per ese­guire operazioni belliche di cui siamo responsabili. Il signor Eden vi ha già assicurato che faremo ogni sforzo per limitare tale personale al minimo.

 

7. Devo perciò chiedere il vostro consenso per l'immediata concessione dei visti al personale ora ne­cessario e la vostra assicurazione che in futuro non negherete i visti che noi ritenessimo opportuno chiedere per l'assistenza che vi stiamo prestando nella Russia del Nord. Devo rilevare che ben 150 dei 170 elementi di marina che attualmente prestano servizio nel nord Russia, avrebbero già dovuto essere avvicendati alcuni mesi fa, ma che da parte sovietica sono stati negati i visti necessari. Lo stato di salute di questi uomini, non abituati al clima e ad altre condizioni locali, rende ne­cessario sostituirli senza ulteriore ritardo.

 

8. Vorremmo anche inviare una piccola unità me­dica ad Arcangelo. Le vostre autorità sono d'accordo, ma i visti non sono stati ancora concessi. Vi prego di ricordare che potremmo avere gravi perdite.

 

9. Devo anche chiedere il vostro aiuto per porre rimedio alla situazione in cui si trovano nella Russia del Nord attualmente il personale dei servizi ed i marinai in­glesi. Questi uomini sono senza dubbio impegnati in operazioni contro il nemico nel nostro comune interesse e soprattutto nel far giungere rifornimenti alleati al vostro paese. Essi si trovano, sono sicuro che voi stesso l'ammetterete, in una posizione totalmente differente da quella di tutti gli altri che possono venire in Russia.

Eppure essi sono soggetti, da parte delle vostre autorità, alle seguenti restrizioni che, a mio parere, sono inopportune nei riguardi di uomini che sono stati inviati da un paese alleato per svolgere un'attività del più grande interesse per l'U.R.S.S.:

 

(a) Nessuno può sbarcare da una nave da guerra britannica o da un mercantile se non per mezzo di un battello sovietico, alla presenza di un ufficiale sovietico, ed ogni volta deve far esaminare i suoi documenti.

 

(b) Nessuno può passare da una nave da guerra ad un mercantile inglese senza che prima ne abbia infor­mato le autorità sovietiche. Questo divieto vale addi­rittura per l'Ammiraglio inglese in carica.

 

(c) Gli ufficiali ed i soldati inglesi devono richie­dere speciali permessi per poter scendere a terra o per poter passare da una guarnigione costiera all'altra. Que­sti permessi vengono spesso rilasciati con molto ritardo, con conseguenti disservizi.

 

(d) Le provviste, i bagagli e la corrispondenza del nostro personale non possono essere sbarcati se non alla presenza di un funzionario sovietico e molte altre formalità sono necessarie per l'imbarco di tutte le prov­viste e la posta.

 

(e) La corrispondenza privata è soggetta a censura, per quanto ci sembri che per una forza operativa di questo tipo la censura potrebbe essere lasciata nelle mani del servizio inglese.

 

10. L'imposizione di queste restrizioni produce sugli ufficiali e sui soldati un'impressione negativa per i rapporti anglo-sovietici e sarebbe molto dannoso se il Parlamento britannico ne avesse sentore. Il risultato finale di tutte queste formalità è stato di ostacolare sensibilmente il rendimento degli uomini e, in molte occasioni, lo svolgimento di operazioni importanti ed urgenti. Nessuna restrizione di questo tipo vige qui per il personale sovietico.

 

11. Abbiamo già proposto al signor Molotov che i rei di violazione della legge sovietica, siano essi addetti ai servizi o marinai di convogli debbono essere consegnati alle autorità britanniche per venire da esse giudicati. Vi sono stati pochi casi di questo genere, senza dubbio parzialmente dovuti alla durezza del ser­vizio nel nord.

 

12. Confido quindi che voi troverete il modo di appianare queste difficoltà con spirito amichevole in modo da poterci aiutare l'un l'altro e dedicarci con tutte le nostre forze alla causa comune.

 

 

 

— 64 —

Messaggio riservato e personale
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Il Governo di Sua Maestà è pienamente d'accordo, come spero sarete anche voi, sulle proposte del gene­rale Eisenhower che il Presidente vi ha telegrafato il 1° ottobre.

 

2. Speriamo altresì che vi vogliate unire al Pre­sidente e a me nel messaggio tripartito che sarà dira­mato subito dopo la dichiarazione di guerra alla Ger­mania da parte dell'Italia.

 

3. Ecco il testo della dichiarazione:

 

"I Governi della Gran Bretagna, degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica riconoscono la

posizione del Regio Governo italiano come esposta dal Maresciallo Badoglio ed accettano l'attiva collaborazione dell'Italia e delle sue Forze Armate alla lotta contro la Germania, in qualità di cobelligerante. Infatti sia gli avvenimenti militari dopo l'8 settembre sia il brutale maltratta­mento inflitto dai tedeschi alla popolazione italiana, culminati nella dichiarazione di guerra alla Germania, hanno fatto divenire l'Italia cobelligerante e quindi i Governi americano, britannico e sovietico, intendono continuare su questa base la collaborazione col Governo italiano. I tre Governi prendono atto dell'impegno del Governo italiano a sottomettersi, dopo la cacciata dei tedeschi dall'Italia, al volere del popolo italiano cui nessuno può togliere l'assoluto e pieno diritto di deci­dere con i mezzi costituzionali la democratica forma di governo che vorrà a suo tempo scegliere.

Il rapporto di cobelligeranza tra il Governo italiano e le Nazioni Unite non può di per sé variare le con­dizioni armistiziali recentemente firmate, condizioni che conservano la loro piena efficacia e che potranno venir modificate solo in seguito ad un accordo tra i Governi Alleati alla luce dell'aiuto che il Governo italiano sarà capace di dare alla causa delle Nazioni Unite."

 

2 ottobre 1943

 

 

 

— 65 —

Messaggio personale e segretissimo
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 2 ottobre.

 

Il Governo sovietico è pronto ad unirsi ad una dichiarazione tripartita da rendere pubblica subito dopo la dichiarazione di guerra dell'Italia alla Germania. Il testo della dichiarazione da voi proposto mi sembra accettabile. Da parte mia suggerisco che la dichiarazione venga fatta contemporaneamente a Londra, Mosca e Washington.

Sappiate che non ho ancora ricevuto il telegram­ma del Presidente contenente le proposte del generale Eisenhower, spedito, a quanto dite, il 1° ottobre.

 

2 ottobre 1943

 

 

 

— 66 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 27 settembre riguardante il prossimo incontro tra i tre Capi di Go­verno. Non ho alcuna obiezione alle "finte" che inten­dete fare al Cairo. Quanto alla vostra proposta di inviare una brigata britannica e una russa a presidiare una de­terminata zona di "Cairo 3" parecchi giorni prima del nostro incontro in quella città, non ritengo consigliabile una tale misura che potrebbe provocare turbamento e pubblicità inopportuni. Suggerisco invece che ognuno di noi porti con sé un forte numero di guardie del corpo. Penso che questo garantirebbe un'adeguata sicurezza.

 

Non ho obiezioni sulle altre proposte per il prossimo incontro e sono d'accordo sui termini convenzio­nali da voi suggeriti per la corrispondenza riguardo alla conferenza.

 

3 ottobre 1943

 

 

 

— 67 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del l° ottobre che mi informava della vostra intenzione di mandare quattro convogli all'Unione Sovietica per la rotta artica, in no­vembre, dicembre, gennaio e febbraio. Tuttavia l'in­formazione è svalutata dalla vostra successiva afferma­zione che l'intenzione di inviare convogli artici all’U.R.S.S. non è un "contratto o un affare", ma soltanto una semplice dichiarazione che, a quanto capisco, l'In­ghilterra potrebbe da un momento all'altro rimangiarsi, senza preoccuparsi delle conseguenze sulle truppe so­vietiche al fronte. Debbo dire che non sono d'accordo con questo modo di trattare la cosa. L'invio da parte del Governo britannico di armi e di altro materiale bellico all'U.R.S.S. non può essere considerato che come un'obbligazione assunta dal Governo britannico, in con­seguenza di uno speciale accordo tra i due Paesi, nei confronti dell'U.R.S.S., che per più di due anni ha sop­portato il tremendo peso della lotta contro la Germania di Hitler, comune nemico degli Alleati.

 

Né si può ignorare che la rotta del Nord è la via più breve per assicurare il più rapido invio al fronte russo-tedesco del materiale fornito dagli Alleati e che, se non si sfrutta a dovere quella rotta, l'U.R.S.S. non può ottenere rifornimenti nella proporzione necessaria. Come vi ho detto in precedenza, e come è provato dall'esperienza, l'invio di materiale bellico all'U.R.S.S. attraverso i porti del golfo Persico non può da solo supplire alla carenza, dovuta al mancato impiego della rotta nordica, di quelle armi e quegli equipaggiamenti bellici che, sia ben chiaro, sono indispensabili per co­prire le necessità degli eserciti sovietici.

 

Invece quest'anno, per una ragione o per l'altra, l'invio del materiale bellico per la rotta del nord è note­volmente diminuito rispetto all'anno scorso, rendendo impossibile realizzare il programma di consegne militari in contrasto con l'accordo anglo-sovietico sui riforni­menti. In questa fase, mentre l'Unione Sovietica si sta logorando al massimo per soddisfare le necessità del fronte ed assicurare il successo nella lotta contro il grosso delle forze del nostro comune nemico, non può essere consentito che i rifornimenti agli eserciti sovietici siano inviati secondo il giudizio unilaterale degli inglesi. Un simile sistema non può essere considerato che come un rifiuto del Governo britannico a mantenere i suoi impegni e quindi come una specie di minaccia all'Unio­ne Sovietica.

 

2. Quanto poi a quelli che voi definite punti con­troversi nel messaggio di V. M. Molotov, devo dire che non vedo alcun fondamento per un tale commento. A mio avviso il principio di reciprocità e di eguaglianza, suggerito da parte sovietica per regolare tutte le que­stioni di visto relativo al personale delle Missioni mi­litari, è giusto e corretto. Non sono convinto che la differenza di funzioni delle Missioni militari britanniche e sovietiche impedisca l'applicazione del detto principio e che la forza numerica della Missione militare britan­nica debba essere determinata unicamente dal Governo britannico. Ma questo problema è già beato trattato con sufficienti dettagli nel relativo promemoria del Com­missariato del Popolo per gli Affari Esteri.

 

3. Non vedo la necessità di accrescere il numero del personale militare britannico nella Russia del Nord, dal momento che gran parte di questo personale non è utilizzata adeguatamente ed è rimasta per alcuni mesi nell'ozio, cosa questa che è stata ripetutamente messa in evidenza da parte sovietica. Si può addurre come esempio la base 126 di Arcangelo la cui abolizione, a causa della sua completa inutilità, era stata suggerita a più riprese, ma che solo ora è stata accettata dal

Governo britannico. Mi spiace poi di dover affermare che si sono avuti casi di intollerabile comportamento da parte di alcuni militari britannici che talvolta cerca­rono di corrompere cittadini sovietici a scopo di spio­naggio. Simili fatti naturalmente offendono i cittadini sovietici e danno luogo a incidenti con spiacevoli com­plicazioni.

 

4. Per quanto riguarda le formalità e alcune re­strizioni da voi menzionate, imposte nei porti della Russia settentrionale, occorre mettersi bene in mente che, in una zona tanto prossima al fronte, tali misure sono inevitabili, anche per la situazione militare in cui l'U.R.S.S. si trova attualmente. Inoltre esse sono impo­ste egualmente tanto agli inglesi e agli altri cittadini stranieri quanto ai sovietici. In ogni caso, anche in questo campo, le autorità sovietiche hanno garantito ai militari e ai marinai britannici un certo numero di privilegi di cui l'Ambasciata britannica è stata informata in marzo. Ciò prova che le vostre asserzioni riguardo alle numerose formalità e restrizioni si basano su in­formazioni inesatte.

 

Quanto alla censura e ai provvedimenti riguardanti il personale britannico, sono d'accordo che la censura della corrispondenza privata di detto personale in ser­vizio nei porti della Russia settentrionale sia esercitata, su basi di reciprocità; dalle autorità inglesi. Né mi oppongo a che i soldati inglesi colpevoli di reati minori che non comportino indagine giudiziaria, vengano giudicati dalle proprie autorità militari.

 

13 ottobre 1943

 

 

 

— 68 —

Segretissimo e personale
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 13 ottobre 1943

 

Vi prego di voler cortesemente considerare l'op­portunità di emettere, a firma di noi tre, un comunicato del seguente tenore:

 

" La Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l'Unione So­vietica (nell'ordine da voi desiderato, essendo noi di­sposti a figurare anche per ultimi) hanno ricevuto da varie parti documentazioni di atrocità, massacri ed esecuzioni in massa a sangue freddo, perpetrate dalle forze di Hitler in tutti i territori da loro occupati e dai quali vengono attualmente scacciate. La brutalità della dominazione nazista non costituisce una novità e tutte le popolazioni e i territori che sono stati in loro balia, hanno dovuto sopportare il peggior esempio di governo del terrore. Il fatto nuovo è che l'avanzata degli eserciti delle tre Potenze sta liberando molti di questi territori e che, perduta ogni speranza, nazisti ed unni raddop­piano, ritirandosi, le loro spietate crudeltà.

 

In conseguenza di quanto sopra le tre Potenze alleate, a nome delle 32 Nazioni Unite, dichiarano qui solennemente e danno formale avvertimento di quanto segue:

 

Al momento della conclusione dell'armistizio con qualsiasi governo istituito in Germania, tutti gli ufficiali e soldati tedeschi ed i membri del partito nazista che si siano resi direttamente responsabili o abbiano consa­pevolmente partecipato alle atrocità, massacri ed ese­cuzioni di cui sopra saranno rimandati nei paesi in cui abbiano perpetrato i loro abominevoli misfatti al fine di sottoporli a giudizio e a condanna in conformità delle leggi dei paesi liberati e dei liberi Governi in essi costituiti. Elenchi il più possibile dettagliati saranno compilati da tutti i paesi in questione, con particolare riferimento alle zone invase della Russia, Polonia, Ceco­slovacchia, Jugoslavia, Grecia, compreso Creta e altre isole, Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio, Lussem­burgo, Francia e Italia.

 

Cosi i tedeschi che hanno preso parte a fucilazioni in massa di ufficiali italiani o ad esecuzioni di ostaggi francesi, olandesi, belgi e norvegesi, o di agricoltori di Creta, o che hanno avuto parte nelle stragi perpetrate ai danni del popolo polacco o nei territori sovietici ora liberati dal nemico, sapranno che essi saranno a tutti i costi riportati sul teatro dei loro crimini e giu­dicati sul posto dai popoli che essi hanno oltraggiati.

 

Stiano quindi attenti, coloro che ancora non si siano macchiati di sangue innocente, di non entrare a far parte della schiera dei colpevoli, perché è assoluta­mente certo che le tre Potenze Alleate li inseguiranno fino in capo al mondo e li consegneranno nelle mani dei loro accusatori affinché giustizia sia fatta.

 

La presente dichiarazione non si riferisce ai cri­minali maggiori i cui delitti non hanno una partico­lare localizzazione geografica.

 

Firmato: Roosevelt, Stalin, Churchill "

 

Ritengo che se questa dichiarazione od una consimile (non dò particolare importanza alle parole) fosse diffusa con le nostre tre firme, potrebbe indurre qual­cuno di questi furfanti ora che sanno di essere battuti a non rendersi complici di stragi.

 

Sappiamo ad esempio che la nostra minaccia di rappresaglia a proposito dei polacchi ha mitigato la durezza nei loro confronti. Indubbiamente l'uso dell’arma del terrore da parte del nemico impone un nuovo onere ai nostri eserciti. Molti tedeschi possono essere presi da scrupoli di coscienza sapendo di dover essere riportati nei paesi e forse nei luoghi stessi dove sono state compiute le loro imprese crudeli, e giudicati sul posto. Vi raccomandiamo vivamente il principio di localizzazione dei giudizi per frenare il terrorismo nemico. Il Gabinetto britannico sottoscrive questo prin­cipio e questa politica.

 

 

 

— 69 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 12 novembre 1943

 

Molte grazie per il vostro gradito dono ed anche per la vostra gentilezza verso il signor Eden. Sono lieto che la Conferenza abbia avuto un tale successo.

 

I Capi di Stato Maggiore inglese e americano si incontreranno al Cairo verso il 22 novembre per discu­tere i particolari delle operazioni militari anglo-ame­ricane, ed anche la guerra contro il Giappone, per la quale sono stati ora preparati i nostri piani a lunga scadenza. Per l'ultima questione si spera che sia pre­sente Chiang Kai-shek stesso e una delegazione militare cinese.

 

Dopo la conclusione di queste discussioni private sull'Estremo Oriente speriamo che possa avere luogo l'incontro dei tre Capi di Governo. Oltre a questo, è stato proposto di convocare una conferenza tripartita degli Stati Maggiori sovietico, americano e britannico, con inizio il 25 o il 26 di novembre, per discutere l'in­tero teatro della guerra in tutti i suoi aspetti. È molto auspicabile perciò che voi mandiate a questa conferenza una consistente delegazione militare, accompagnata se possibile da Molotov. Tutto questo è separato ed ag­giunto rispetto all'incontro tra i tre Capi di Governo.

Sono molto lieto d'apprendere che il Presidente desi­dera venire a Teheran. Da molto tempo lo sto solleci­tando a farlo. Io, per parte mia, ho espresso fin da alcuni mesi fa la mia intenzione di recarmi in qualunque momento e in qualunque luogo dove noi tre ci po­tessimo incontrare.

 

 

 

— 70 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 12 novembre 1943

 

Il mio telegramma immediatamente precedente non è ancora stato confermato dal Presidente, ma ho buone ragioni per credere che lo sarà. Se sbaglio, dovremo ricominciare da capo. Non ho dubbi sulla possibilità di trovare una variante soddisfacente, ma è molto dif­ficile accomodare le cose per corrispondenza triangolare, specialmente quando la gente si muove per cielo e per mare.

 

 

 

— 71 —

Personale e segretissimo
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Oggi ho ricevuto due vostri messaggi. Sebbene avessi scritto al Presidente che V. M. Molotov sarebbe arrivato al Cairo il 22 novembre, devo dire che, per motivi molto seri, sfortunatamente Molotov non potrà recarsi al Cairo. Egli potrà venire con me a Teheran verso la fine di novembre. Sarò anche accompagnato da una numerosa delegazione militare. Va da sé che l'incontro di Teheran dovrà comprendere soltanto i tre Capi di Stato come d'accordo. La partecipazione di rap­presentanti di altre Potenze è assolutamente esclusa.

Vi auguro successo nel vostro incontro con i cinesi per le questioni dell'Estremo Oriente.

 

12 novembre 1943

 

 

 

— 72 —

Ricevuto il 15 novembre 1943

Churchill a Stalin

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 12 novembre. Capisco perfettamente la vostra posizione e sono d'ac­cordo con i vostri desideri. Sono in navigazione.

 

Congratulazioni per la vostra trionfante avanzata.

 

 

 

— 73 —

Personale e segretissimo
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

La vostra risposta mi è giunta il 15 novembre. Vi ringrazio delle vostre congratulazioni per l'offensiva delle truppe sovietiche, che devono ora contenere una forte pressione ad ovest di Kiev, dove i tedeschi hanno fatto confluire truppe fresche e mezzi corazzati.

 

17 novembre 1943

 

 

 

— 74 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Il Presidente mi ha mostrato il telegramma che vi ha inviato a proposito del nostro incontro. Sento che voi volete stabilire il vostro Quartiere Generale presso l'Ambasciata sovietica. Sembra perciò che la cosa mi­gliore per il Presidente sia di alloggiare nella Legazione britannica, che è a due passi.

 

Entrambe le missioni sarebbero circondate da un cordone. Non è affatto opportuno che i Capi vadano avanti e indietro per le strade di Teheran. È meglio fissare un luogo adatto e restarvi dentro.

 

2. Il segretario agli Esteri e l'ambasciatore britan­nico mi accompagneranno. Inoltre, tanto il Presidente che io verremo con i nostri Capi di Stato Maggiore. Spero che potremo stare con voi il pii a lungo possi­bile, in modo che vi siano buone possibilità di accor­darci e di avere un completo scambio dei punti di vista su tutti gli aspetti della guerra.

 

23 novembre 1943

 

 

 

— 74 —

Personale e segretissimo
dal premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio dal Cairo. Sarò a vostra disposizione a Teheran la sera del 28 novembre.

 

25 novembre 1943

 

 

— 75 —

Segreto e personale
dal presidente e dal primo ministro al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 7 dicembre 1943

 

Nella conferenza appena conclusa al Cairo, siamo giunti alle seguenti decisioni a proposito della condotta della guerra contro la Germania nel 1944, in aggiunta agli accordi ai quali noi tre siamo pervenuti a Teheran. Allo scopo di sconvolgere il sistema militare economico ed industriale della Germania, distruggere la forza aerea da combattimento tedesca e preparare la strada per una operazione attraverso la Manica, sarà data assoluta prio­rità strategica all'offensiva di bombardamento contro la Germania. L'operazione prevista in marzo nel Golfo del Bengala è stata ridotta in proporzione, allo scopo di permettere il rafforzamento dei mezzi anfibi per la operazione contro il sud della Francia.

 

Abbiamo organizzato il massimo sforzo per aumen­tare la produzione di mezzi da sbarco negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna, allo scopo di provvedere rinforzi per le operazioni attraverso la Manica.

 

Allo stesso scopo è stata ordinata la diversione dal Pacifico di determinati mezzi da sbarco.

 

 

 

— 76 —

Riservato e personale
al presidente Roosevelt ed al primo ministro Churchill dal premier Stalin

 

Vi ringrazio per il vostro messaggio congiunto, che mi informa sulle ulteriori decisioni per la condotta della guerra contro la Germania nel 1944. Coi migliori saluti.

 

10 dicembre 1943

 

 

 

— 77 —

Personale e segreto

messaggio di Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 20 dicembre 1943

 

Cordiali auguri, amico mio, in occasione del vostro compleanno. Possa il prossimo anno vedere la fine della nostra lotta contro il comune nemico.

 

 

 

— 78 —

Messaggio del maresciallo Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 22 dicembre 1943

 

Vi prego di gradire i miei sentiti ringraziamenti per i vostri amichevoli auguri per il mio compleanno. Con tutto il cuore vi auguro di ristabilirvi prontamente e di ritornare in piena salute, che è essenziale per vibrare il colpo decisivo al nemico.

 

 

 

— 79 —

Personale e segreto

messaggio da Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 26 dicembre 1943

 

Vi ringrazio moltissimo per il vostro messaggio.

Mi sto ristabilendo bene e sono di nuovo comple­tamente al lavoro per le cose che interessano entrambi. Invio i miei migliori auguri a voi e alle vostre gloriose armate per ulteriori successi nel 1944.

 

 

— 80 —

Personale e segreto

messaggio di Churchill al maresciallo Stalin

 

Ricevuto il 27 dicembre 1943

 

I convogli artici per la Russia ci hanno portato fortuna. Ieri il nemico ha tentato di intercettarli con l'incrociatore da battaglia Scharnhorst. Il Comandante in Capo, ammiraglio Fraser, con la Duke of York (nave da battaglia da 35.000 tonnellate) ha tagliato la ritirata allo Scharnhorst e l'ha affondato in combattimento.

Sto molto meglio e sono partito verso il sud per la convalescenza.

 

 

 

— 81 —

Messaggio del maresciallo Stalin al primo ministro Churchill

 

Vi ringrazio per il messaggio riguardante lo Scharnhorst.

A voi, all'ammiraglio Fraser ed ai valorosi uomini della Duke of York congratulazioni per il colpo magi­strale e per l'affondamento dell'incrociatore da battaglia tedesco Scharnhorst.

Sono lieto per la vostra guarigione.

Vi stringo fortemente la mano.

 

27 dicembre 1943

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