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Carteggio Churchill Stalin - 1941

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Messaggio personale di Churchill a Stalin

 

Ricevuto l'8 luglio 1941

 

Siamo molto contenti che le armate russe stiano resistendo così fortemente e fieramente alla spietata e assolutamente ingiustificata invasione dei nazisti. La ammirazione per il coraggio e la tenacia dei soldati e del popolo sovietico è generale. Noi faremo tutto il pos­sibile per aiutarvi in questa circostanza, compatibilmen­te con la situazione geografica e con le nostre crescenti risorse.

 

Più a lungo la guerra durerà maggior aiuto noi potremo darvi. Stiamo reiterando attacchi molto impegnativi sia di giorno sia di notte, con la nostra aviazione su tutti i territori tedeschi occupati e tutta la Germania sotto il nostro raggio d'azione. Circa 400 aerei hanno compiuto missioni oltremare nella gior­nata. Sabato notte più di 200 bombardieri pesanti, alcuni con carico di tre tonnellate, hanno attaccato città tedesche, e la notte scorsa circa 250 bombardieri pe­santi erano in azione. Continueremo così. In questo modo pensiamo di costringere Hitler a riportare parte delle sue forze aeree all'ovest e di riuscire a darvi un po' di sollievo. Oltre a ciò l'Ammiragliato ha preparato dietro mie istruzioni una seria operazione da portare prossimamente a compimento nell'Artico, dopo di che io spero che sarà stabilito un collegamento tra la flotta britannica e quella russa. Nel frattempo, con un'azione di rastrellamento lungo le coste norvegesi, abbiamo intercettato varie navi da trasporto dirette a nord contro di voi.

 

Diamo il benvenuto all'arrivo della missione mili­tare russa per concertare i futuri piani.

Dobbiamo solo continuare a combattere per am­mazzare quei furfanti.

 

 

 

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Il primo ministro Churchill a Stalin *

 

L'ambasciatore Cripps ci ha riferito del suo col­loquio con voi ed ha precisato i termini proposti per una dichiarazione concordata anglo-russa sui due se­guenti punti:

 

1. reciproco aiuto senza alcuna precisazione circa la quantità o la qualità;

 

2. nessuno dei due paesi concluda pace separata.

 

Ho convocato immediatamente il Consiglio di Guerra, con il signor Fraser, Primo Ministro del Domi­nion della Nuova Zelanda, che attualmente è con noi. Sarà necessario per noi consultarci con i Dominions del Canada, Australia e Sud Africa, ma nel frattempo desi­dererei assicurarvi che noi siamo completamente favo­revoli alla dichiarazione concordata che voi proponete.

Pensiamo che questa dovrebbe essere sottoscritta non appena avremo avuto notizie dai Dominions, e quindi immediatamente resa pubblica.

 

10 luglio1941

 

* Citata da Winston S. Churchill The second World War, vol. III, London, pp. 341-342.

 

 

 

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Messaggio personale di Stalin a Churchill

 

Permettetemi di ringraziarvi per i vostri due mes­saggi personali.

Con questi vostri messaggi ha avuto origine un accordo tra i nostri due Governi. Ora, come voi molto giustamente affermate, l'Unione Sovietica e la Gran Bretagna hanno iniziato a combattere come alleate nel­la lotta contro la Germania di Hitler. Non ho dubbi che i nostri due paesi sono forti abbastanza per battere il nostro comune nemico malgrado tutte le difficoltà.

 

Ritengo non sia inopportuno informarvi che la situazione delle truppe sovietiche al fronte continua ad essere grave. I risultati della inaspettata violazione da parte di Hitler del patto di non aggressione, e l'im­provviso attacco all'Unione Sovietica, che aveva posto le truppe tedesche in vantaggio, stanno ancora tenendo impegnate le armate sovietiche. È abbastanza ovvio che le forze tedesche sarebbero state di gran lunga più avvantaggiate se le truppe sovietiche avessero dovuto contrastarne l'offensiva non lungo la linea Kishinev­-Lvov-Brest-Bialystok-Kaunas e Vyborg, ma lungo la li­nea Odessa-Kamenets-Podolsk-Minsk e nelle vicinanze di Leningrado.

A me sembra, inoltre, che tanto la posizione mili­tare dell'Unione Sovietica quanto quella della Gran Bretagna migliorerebbero sostanzialmente se fosse sta­bilito un fronte contro Hitler ad ovest (Francia del Nord) e al nord (nell'Artico).

 

Un fronte nel nord della Francia, oltre a stornare le forze di Hitler dall'est, renderebbe impossibile una invasione della Gran Bretagna da parte di Hitler. La creazione di questo fronte sarebbe ben vista sia dall'eser­cito britannico sia dalla popolazione dell'Inghilterra meridionale. Mi rendo perfettamente conto della difficoltà di creare tale fronte, ma mi sembra che, nonostante tutte le difficoltà, questo dovrebbe essere aperto, non solo nell'interesse della nostra causa comune, ma anche nell'interesse particolare della Gran Bretagna. Questo è il momento più favorevole per aprire il fronte, dato che le forze di Hitler sono state lanciate verso est e che egli non è ancora riuscito a consolidare le posizioni conquistate.

 

Sarebbe più facile ancora aprirne uno nel nord. Questo richiederebbe solo l'azione delle forze navali ed aeree britanniche, senza truppe da sbarco o artiglieria. Le forze terrestri, navali ed aeree sovietiche potrebbero prendere parte all'operazione. Saremmo contenti se la Gran Bretagna potesse inviare lassù una o più divi­sioni leggere di volontari norvegesi, che potrebbero essere inviate nella Norvegia del Nord per un'azione di rivolta contro i tedeschi.

 

18 luglio 1941

 

 

 

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Messaggio personale segreto di Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 21 luglio 1941

 

Sono molto lieto di avere il vostro messaggio e di apprendere da parecchie fonti la coraggiosa batta­glia ed i molteplici e vigorosi contrattacchi con cui le armate russe stanno difendendo il loro suolo nativo. Comprendo appieno i vantaggi strategici che avete con­seguito costringendo il nemico a spiegare le sue forze e a impegnarsi su fronti ancora più avanzati, esaurendo così parte della sua iniziale forza d'urto.

 

Tutto quanto potremo fare di utile e di efficace per aiutarvi sarà fatto. Vi chiedo, d'altra parte, di ren­dervi conto dei limiti impostici dalle nostre risorse e dalla nostra posizione geografica. Dal primo giorno dell’attacco tedesco alla Russia, abbiamo esaminato le pos­sibilità di attaccare la Francia occupata e i Paesi Bassi. I Capi di Stato Maggiore non vedono come effettuare un'azione che possa tornarvi utile. Soltanto in Francia i tedeschi hanno 40 divisioni e l'intera costa è stata fortificata con la cura tipica dei tedeschi per più di un anno ed è irta di cannoni, filo spinato, casematte e mine da spiaggia. L'unico settore nel quale potremmo avere anche una temporanea superiorità aerea e una protezione della caccia, è quello da Dunkerque a Bou­logne. Questo è un agglomerato di fortificazioni, le zone di avvicinamento sono difese da postazioni di cannoni pesanti, parecchi dei quali possono sparare da una costa all'altra del Canale. Vi sono meno di cinque ore di buio e anche durante l'oscurità tutta l'area è illuminata da riflettori. Tentare uno sbarco in forze significherebbe andare incontro ad una sanguinosa sconfitta e piccole incursioni isolate porterebbero solo a fallimenti, facen­do più male che bene sia a noi che a voi. Tutto finirebbe senza che l'avversario debba spostare, o prima che possa spostare, una singola unità dal vostro fronte.

 

Dovete ricordare che noi abbiamo combattuto completamente soli per più di un anno e che, quantunque le nostre risorse siano in aumento e siano de­stinate a crescere rapidamente in avvenire, noi siamo sottoposti al massimo sforzo in terra e in mare sia in patria che nel Medio Oriente; inoltre la battaglia dell’Atlantico, da cui dipende la nostra vita, e i movimenti di tutti i nostri convogli malgrado il blocco degli U-boats e dei Focke Wulf, impegnano al massimo le nostre forze navali per quanto grandi esse siano.

 

D'altra parte è al nord che noi dobbiamo guardare per ogni tempestivo aiuto che possiamo darvi. Lo Stato Maggiore Navale ha preparato nelle ultime tre settimane una operazione con aerei imbarcati contro il traffico navale tedesco nella Norvegia del Nord ed in Finlandia, nella speranza di poter così annientare la capacità di trasporto marittime di truppe nemiche destinate ad attaccare il vostro fianco Artico. Abbiamo chiesto al vostro Stato Maggiore di tenere le navi russe lontane da una certa zona tra il 28 luglio e il 2 agosto, quando noi speriamo di attaccare. In secondo luogo inviamo immediatamente alcuni incrociatori e cacciatorpediniere alle Spitzbergen, da dove, in collaborazione con le vo­stre forze navali, saranno in grado di sferrare attacchi contro il naviglio avversario. In terzo luogo mandiamo alcuni sottomarini ad intercettare il traffico tedesco nel Mare Artico, quantunque a causa del giorno polare que­sto servizio sia particolarmente pericoloso. In quarto luogo inviamo una nave posa-mine con vari rifornimenti ad Arcangelo. Questo è il massimo che possiamo fare in questo momento. Desidererei che fosse di più. Vi pre­ghiamo di mantenere la più assoluta segretezza sino a quando vi avviseremo che la divulgazione delle notizie non sarà più dannosa.

 

Non esiste alcuna divisione leggera norvegese, e sarebbe impossibile far sbarcare truppe sia britanniche che russe nel territorio occupato dalla Germania nel periodo del giorno perenne, senza aver ottenuto per prima cosa una ragionevole copertura aerea. Abbiamo fatto amare esperienze a Namsos * lo scorso anno, e a Creta quest'anno per tentare simili imprese.

Stiamo anche studiando, come ulteriore sviluppo, di dislocare a Murmansk alcuni reparti da caccia britan­nici. Ciò richiederebbe anzitutto l'invio di cannoni an­tiaerei, in aggiunta al personale e all'equipaggiamento, quindi l'arrivo degli aerei, parte dei quali potrebbero essere fatti decollare da portaerei e gli altri inviati via mare. Quando le basi fossero stabilite, le nostre squa­driglie delle Spitzbergen, potrebbero forse venire a Murmansk. Non v'è dubbio che i tedeschi, appena sapranno che nostre forze navali si trovano nel nord, ap­plicheranno immediatamente la loro invariabile tattica di opporci potenti formazioni di bombardieri in pic­chiata; è necessario perciò procedere con cautela. Tutto questo, d'altra parte, richiederà delle settimane.

Non esitate a suggerire qualsiasi altro piano e noi a nostra volta cercheremo con impegno qualche altro sistema per battere il comune nemico.

 

* Porto norvegese ove truppe britanniche erano sbarcate nell'aprile 1940, durante l'invasione tedesca. Nei primi giorni di magg­io i tedeschi costrinsero gli inglesi a reimbarcarsi.

 

 

 

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Messaggio personale di Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 26 luglio 1941

 

Sono lieto di informarvi che l'intero Gabinetto di Guerra ha deciso di inviare in Russia al più presto pos­sibile duecento aeroplani da caccia Tomahawk nono­stante questo diminuisca seriamente le nostre forze da caccia. Centoquaranta saranno inviati ad Arcangelo da qui, e 60 dalle nostre scorte negli Stati Uniti d'America. Dettagli circa le parti di ricambio e il personale america­no per montare le macchine, devono ancora essere con­cordati con il Governo degli Stati Uniti.

 

Da due a tre milioni di paia di stivali saranno in breve tempo disponibili: qui per l'imbarco. Stiamo inol­tre vedendo di procurarci entro quest'anno forti quanti­tativi di caucciù, stagno, lana grezza, indumenti di lana, juta, piombo e gomma lacca. Stiamo esaminando attenta­mente ogni altra vostra richiesta di materie prime. Quando i rifornimenti sono impossibili o limitati qui da noi, discuterò il da farsi con gli U.S.A. I dettagli saran­no naturalmente comunicati attraverso la usuali vie uf­ficiali.

 

Stiamo seguendo con ammirazione ed emozione la magnifica lotta delle vostre armate e tutte le informa­zioni che abbiamo ci confermano le gravi perdite e l'in­quietudine del nemico. La nostra offensiva aerea sulla Germania continuerà con crescente vigore.

 

 

 

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Messaggio personale di Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 28 luglio 1941

 

Riguardo alla vostra richiesta di caucciù, ve lo invieremo da qui oppure dagli U.S.A. attraverso la rotta migliore e più veloce. Precisateci per favore, il tipo esatto di caucciù e il modo in cui desiderate che giunga. Le ordinazioni preliminari sono già state fatte.

 

Il signor Harry Hopkins è stato con me in questi giorni. La scorsa settimana egli chiese al Presidente di lasciarlo venire a Mosca. Devo dirvi che in quest'uomo vi è la passione per la democrazia e il vivo desiderio di sconfiggere Hitler. Un po' di tempo fa, quando gli chiesi 250.000 fucili, essi giunsero immediatamente. Egli è il rappresentante personale più vicino al Presi­dente. Il Presidente gli ha ora inviato complete istru­zioni, ed egli lascerà questa notte la mia casa per venire da voi. Sarete avvisato del suo arrivo attraverso le debite fonti. Potete concedergli la più assoluta fiducia. Egli è amico vostro e nostro. Vi aiuterà a fare piani per la futura vittoria e per gli aiuti a lungo termine alla Russia. Potrete inoltre parlare con lui con assoluta libertà di politica, di strategia e del Giappone.

 

La grande resistenza delle armate russe nella di­fesa del loro suolo ci unisce tutti. La Germania ha davanti un terribile inverno di bombardamenti. Nessuno ha ancora avuto ciò che essi stanno per avere.

 

Le operazioni navali menzionate nel mio ultimo telegramma diretto a voi stanno progredendo.

Grazie infinite per la vostra comprensione, pur nel mezzo della vostra grande battaglia, per le nostre dif­ficoltà a fare di più. Noi faremo del nostro meglio.

 

 

 

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Messaggio personale di Churchill a Stalin

 

Ricevuto il I agosto 1941

 

In seguito al mio personale intervento, sono stati conclusi gli accordi per l'invio di diecimila tonnellate di caucciù da qui ad uno dei vostri porti del nord. Considerata l'urgenza delle vostre richieste ci siamo assunti il rischio di ridurre fino a questo punto le nostre riserve metropolitane che non sono troppo ab­bondanti e che non potremo ricostituire che col tempo. Le navi britanniche che trasportano questo caucciù ed alcuni altri rifornimenti saranno caricate entro una settimana, o al massimo dieci giorni, e salperanno verso uno dei vostri porti del nord non appena l'Ammira­gliato potrà organizzare un convoglio. Questo nuovo quantitativo di 10.000 tonnellate si aggiunge alle 10.000 tonnellate di caucciù già assegnatevi in Malesia. Di que­ste, 2.651 tonnellate sono già partite il 20 luglio sul piroscafo Volga dal porto di Swettenham per Vladivostok. Anche il piroscafo Artica è partito dalla Malesia con 2.500 tonnellate a bordo.

Il piroscafo Maxim Gorki che ha la­sciato Shanghai il 25 luglio, e il piroscafo Krasny Partizan, in partenza da Hong Kong il I agosto, raggiungeranno la Malesia ai primi di agosto e imbarcheranno ulteriori carichi di caucciù che, aggiunti a quelli delle prime due navi, porteranno il totale a 10.000 tonnellate in ag­giunta alle 10.000 già menzionate nel primo paragrafo.

 

 

 

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Churchill e Roosevelt a Stalin

 

Ricevuto il 15 agosto 1941

 

Abbiamo colto l'occasione offerta dall'esame del rapporto del signor Harry Hopkins al suo ritorno da Mosca *, per consultarci insieme sul miglior modo con il quale i nostri due paesi possono aiutare il vostro nella splendida difesa che voi state opponendo agli at­tacchi nazisti. Noi stiamo attualmente cooperando per fornirvi nella maggiore quantità possibile il materiale di cui avete più urgente bisogno. Già parecchi carichi hanno lasciato le nostre coste e altri ne partiranno nell’immediato futuro.

 

Dobbiamo ora prendere in considerazione una po­litica a più lunga scadenza, perché vi è ancora un lungo e duro cammino da compiere prima che sia possibile ottenere quella completa vittoria senza la quale i nostri sforzi e i nostri sacrifici andrebbero sprecati.

La guerra procede su diversi fronti e può darsi che ne sorgano di nuovi prima della fine.

Le nostre risorse, per quanto immense, hanno dei limiti e occorre stabilire dove e quando queste risorse possano essere impiegate nel modo migliore per trarre il massimo pro­fitto dal nostro comune sforzo. Questo si riferisce tanto ai rifornimenti bellici manufatti, quanto alle materie

prime.

 

Le necessità e le richieste dei vostri servizi armati e dei nostri possono essere determinate solo alla luce di una piena conoscenza di tutti i fattori che devono essere presi in considerazione nelle decisioni che adot­tiamo. Perché tutti si possa essere in condizione di giungere a rapida decisioni sulla ripartizione delle no­stre risorse comuni, proponiamo di organizzare un in­contro, che potrebbe tenersi a Mosca, al quale invie­remo nostri qualificati rappresentanti che potrebbero discutere questi argomenti direttamente con voi.

 

Se questa conferenza vi interessa, sappiate che, in attesa del suo esito, noi continueremo ad inviarvi rifor­nimenti e materiali il più rapidamente possibile.

 

Comprendiamo quale vitale importanza abbia, per la sconfitta dell'hitlerismo,, la coraggiosa e risoluta re­sistenza dell'Unione Sovietica, e perciò pensiamo di non dovere per nessuna ragione porre indugi nel pianificare il programma per la futura suddivisione delle nostre risorse unite.

 

Franklin D. Roosevelt

Winston S. Churchill

 

* Harry Hopkins fu ricevuto a Mosca da Stalin nel luglio1941 quale rappresentan­te personale del Presidente Roosevelt.

 

 

 

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Messaggio personale del primo ministro a Stalin

 

Ricevuto il 30 agosto 1941

 

Ho cercato con ogni mezzo di aiutarvi nella vostra splendida resistenza, mentre sono in corso gli ac­cordi a lungo termine che stiamo discutendo con gli Stati Uniti d'America e che formeranno l'argomento della conferenza di Mosca. Il signor Maisky ha spie­gato che avete grande necessità di aerei da caccia in vista delle vostre gravi perdite. Stiamo sollecitando l'invio dei 200 Tomahawks, dei quali vi ho telegrafato nel mio ultimo messaggio. I nostri due gruppi, comprendenti 40 Hurricanes, dovrebbero giungere a Mur­mansk intorno al 6 settembre.

Voi comprenderete, ne sono certo, che gli aerei da caccia costituiscono la base della nostra difesa in patria; inoltre noi cerchiamo di ottenere la superiorità aerea in Libia ed anche di rifornire .la Turchia in modo da portarla dalla nostra parte. Tuttavia potrei inviare altri 200 Hurricanes, raggiungendo così la cifra di 440 aerei da caccia in tutto, se i vostri piloti potessero effettivamente impiegarli. Questi sarebbero Hurricanes con 8 e 12 mitragliatrici, che noi abbiamo trovato mi­cidiali in azione. Potremmo inviarne 100 ora ad Ar­cangelo, e due gruppi da 50 subito dopo insieme con i motoristi, gli istruttori, le parti di ricambio e l'equi­paggiamento. Nel frattempo si potrebbero prendere ac­cordi per cominciare ad addestrare i vostri piloti e gli specialisti sul nuovo tipo, se voi li inviate alle nostre squadriglie a Murmansk.

 

Se vi pare che questo possa essere utile, noi da­remo le disposizioni del caso; intanto stiamo telegra­fando attraverso la nostra missione aerea militare un completo memorandum tecnico.

La notizia che i persiani hanno deciso di cessare la resistenza è veramente benvenuta. Occupando la Persia il nostro obbiettivo più che quello di difendere i giacimenti di petrolio, è stato quello di aprire verso di voi un'altra strada diretta che non possa essere ta­gliata. A questo scopo noi dobbiamo sviluppare la ferrovia dal Golfo Persico al Caspio e garantirne l'ef­ficienza con rinforzi di materiale ferroviario dall'India.

 

Il Segretario degli Esteri ha dato al signor Maisky per voi i termini sui quali vorremmo accordarci con il Governo persiano così da avere una popolazione amica e non essere costretti a impiegare diverse divisioni solamente per proteggere la linea ferroviaria. Sono in arrivo provviste alimentari dall'India, e se i persiani si sottomettono, noi riprenderemo il pagamento delle royalties del petrolio ora dovuto allo Scià. Stiamo dando istruzioni alle nostre avanguardie di spingersi avanti e di unirsi con le vostre forze in un punto che dovrà essere fissato dai comandanti militari circa tra Hamadan e Qazvin. Sarebbe una buona cosa rendere noto al mondo che le forze britanniche e sovietiche si sono di fatto unite. A nostro parere sarebbe meglio che per ora nessuno dei due entrasse a Teheran in forze poiché tutto ciò che vogliamo è una strada di comunicazione.

 

Stiamo costruendo una grande base a Bassora, e speriamo di fare di essa un ben equipaggiato porto d'arrivo dei rifornimenti americani, così che questi possano raggiungere con sicurezza le regioni del Caspio e del Volga.

 

Desidero di nuovo esprimere l'ammirazione della nazione britannica per la meravigliosa lotta che le ar­mate russe e il popolo russo stanno conducendo contro i criminali nazisti. Il generale Mac Farlane è rimasto fortemente impressionato da tutto ciò che ha visto al fronte. Abbiamo di fronte un periodo molto duro, ma Hitler non trascorrerà un piacevole inverno sotto i no­stri bombardamenti aerei sempre crescenti.

 

Sono rimasto molto soddisfatto del fermo ammo­nimento che Vostra Eccellenza ha inviato al Giappone riguardo ai rifornimenti via Vladivostok. Il Presidente Roosevelt nel nostro ultimo incontro mi è sembrato deciso a reagire energicamente nel caso debba verificarsi un nuovo attacco giapponese nel sud o nel nord-ovest del Pacifico, ed io mi sono affrettato a dichiarare che noi ci saremo schierati al suo fianco in caso di guerra.

 

Sono realmente ansioso di fare per il generale Chiang Kai Shek più di quanto abbiamo ritenuto di fare sino ad ora. Noi non vogliamo la guerra con il Giappone e sono sicuro che il miglior modo per evitarla è di porre questi popoli, che sono divisi e tutt'altro che sicuri di se stessi, di fronte alla prospettiva di una saldissima unione.

 

 

 

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Messaggio personale del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 3 settembre 1941

 

Vi prego di accettare i miei ringraziamenti per la promessa di vendere all'Unione Sovietica altri 200 aero­plani da caccia in aggiunta ai 200 promessi in prece­denza.

 

Non ho dubbi che i piloti sovietici riusciranno a conoscerli e ad impiegarli nel modo migliore.

Devo però osservare che questi aerei, che sembra noi non potremo impiegare subito né tutti in una volta, ma ad intervalli e in gruppi, non possono mutare di molto la situazione sul fronte orientale. Ciò non sol­tanto per le proporzioni del conflitto, che richiede continui invii di un gran numero di aerei, ma anche e soprattutto perché durante le tre ultime settimane, la situazione delle truppe sovietiche è considerevolmente peggiorata in settori vitali come l'Ucraina e Leningrado.

Il fatto è che la relativa stabilizzazione del fronte, ottenuta circa tre settimane orsono, è stata sconvolta recentemente dall'arrivo di 50-40 nuove divisioni di fanteria tedesche e di un enorme numero di carri ar­mati e di aerei ed anche dalla mobilitazione di 20 divi­sioni finlandesi e 26 rumene.

 

I tedeschi considerano la minaccia all'ovest solo un bluff, così stanno impunemente, spostando tutte le loro forze dall'ovest all'est, sapendo che non v'è se­condo fronte in occidente né è probabile che se ne formi uno. Essi pensano che sarà possibile battere i loro nemici uno alla volta: prima i russi e poi gli inglesi. Come risultato noi abbiamo perso più di metà

dell’Ucraina e, cosa più grave, il nemico è ora alle porte di Leningrado. Queste circostanze ci hanno fatto per­dere l'area di minerale di ferro di Krivoi Rog e nume­rosi stabilimenti siderurgici in Ucraina, e ci hanno ob­bligato a trasferire una fabbrica di alluminio che era presso il Dnieper ed un'altra a Tikhvin, una fabbrica di motori e due di aerei a Leningrado, e queste non po­tranno cominciare la produzione nelle loro nuove sedi prima di sei o sette mesi. Perciò la nostra capacità di difesa è diminuita e l'Unione Sovietica si trova di fronte ad un pericolo mortale.

 

Ora bisogna domandarci quale sia la via d'uscita da questa situazione più che sfavorevole.

Io penso che la sola via sia di aprire quest'anno da qualche parte, nei Balcani o in Francia, un secondo fronte che possa stornare 30-40 divisioni tedesche dal fronte orientale, e simultaneamente fornire all'Unione Sovietica 30.000 tonnellate di alluminio all'inizio di ottobre e un minimo, aiuto mensile di 400 aeroplani e 500 carri armati (di piccolo o medio tonnellaggio).

Senza questi due tipi di aiuto l'Unione Sovietica sarà o battuta o indebolita al punto tale da perdere per un lungo tempo la possibilità di aiutare i suoi alleati con attive operazioni al fronte contro l'hitlerismo.

 

Sono convinto che questo messaggio provocherà a Vostra Eccellenza qualche apprensione. Ma è inevita­bile. L'esperienza mi ha insegnato a guardare in faccia la realtà, per quanto spiacevole possa essere e non temere di dire la verità, per quanto sgradevole. La fac­cenda dell'Iran è riuscita bene davvero. Le operazioni congiunte delle truppe britanniche e sovietiche hanno raggiunto il loro scopo. Ma l'Iran è soltanto un episo­dio. Non è certo in Iran che l'esito della guerra sarà deciso. L'Unione Sovietica, al pari della Gran Bretagna, non vuole la guerra con il Giappone.

L'Unione Sovietica non ritiene possibile violare i trattati compreso il trattato di neutralità con il Giappo­ne. Ma se il Giappone violasse questo trattato ed at­taccasse l'Unione Sovietica, sarà senz'altro respinto dalle truppe sovietiche.

 

Permettetemi infine di ringraziarvi per l'ammira­zione che avete espresso per le operazioni delle truppe sovietiche, che stanno conducendo una guerra sangui­nosa contro le orde predatrici di Hitler per la causa della nostra comune liberazione.

 

 

 

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Dal primo ministro Churchill a Stalin *

 

Rispondo immediatamente nello spirito del vostro messaggio.

 

1. Quantunque non ci si voglia sottrarre ad alcuno sforzo, non c'è in realtà nessuna possibilità di una azione britannica in occidente, ad eccezione dell'azione aerea, che possa costringere le forze tedesche a ritirarsi dall'est prima che venga l'inverno. Né v'è alcuna pos­sibilità di poter aprire un secondo fronte nei Balcani senza l'aiuto della Turchia. Se Vostra Eccellenza lo desidera, darò tutte le ragioni che hanno condotto i nostri Capi di Stato Maggiore a queste conclusioni. Esse sono già state discusse oggi con il vostro ambasciatore in una conferenza con il Segretario degli Esteri e i Capi di Stato Maggiore. Un'azione, sia pure ben con­cepita, che porti solamente a costosi fallimenti, non potrebbe essere d'aiuto ad altri che a Hitler.

 

2. Le informazioni a mia disposizione mi danno l'impressione che il punto culminante dell'invasione tedesca sia già superato e che l'inverno darà alle vostre eroiche armate un periodo di respiro. Questa è tuttavia un'opinione personale.

 

3. Circa i rifornimenti. Siamo ben informati delle gravi perdite che l'industria russa ha subito ed ogni sforzo è stato fatto e sarà fatto da noi per aiutarvi. Sto per inviare un cablogramma al Presidente Roosevelt per affrettare l'arrivo a Londra della missione del si­gnor Harriman e cercheremo di comunicarvi, anche prima della conferenza di Mosca, il numero degli aerei e dei carri armati che possiamo promettere di man­darvi ogni mese, insieme ai rifornimenti di gomma, alluminio e indumenti. Da parte nostra siamo pronti ad inviarvi, dalla produzione britannica, metà della vostra richiesta complessiva mensile di aerei e carri armati. Speriamo che gli Stati Uniti provvederanno all'altra metà del vostro fabbisogno. Noi faremo ogni sforzo per iniziare immediatamente la spedizione di quanto vi necessita.

 

4. Abbiamo già dato disposizioni per fornire le ferrovie persiane di materiale rotabile per portare la attuale capacità di due treni al giorno nei due sensi fino alla capacità totale, cioè dodici treni al giorno nei due sensi. Questo risultato potrà essere raggiunto nella primavera del 1942, nel frattempo andrà forte­mente migliorando. Dovremo spedire vagoni e locomo­tive da qui per la via del Capo dopo averle adattate per il funzionamento a nafta, e i rifornimenti d'acqua lungo la linea ferroviaria dovranno essere aumentati. Le prime 48 locomotive e i primi 400 vagoni di acciaio stanno per partire.

 

5. Noi siamo pronti a stabilire con voi piani co­muni. Se le armate britanniche saranno sufficientemente forti da invadere il continente nel 1942 può dipendere da eventi imprevedibili. Sarà in ogni modo possibile appoggiarvi nell'estremo nord quando vi sarà maggiore oscurità.

Pensiamo di poter portare le nostre armate nel Medio Oriente ad un totale di 750.000 uomini prima della fine dell'anno corrente e in seguito ad un milione per l'estate del 1942. Una volta che le forze italo-tede­sche in Libia siano state annientate, tutte queste truppe saranno disponibili per entrare in azione sul vostro fianco meridionale, e speriamo di incoraggiare i turchi a serbare almeno una fedele neutralità. Frattanto noi continueremo a bersagliare la Germania dall'aria con crescente vigore e a tenere liberi i mari e noi stessi ben vivi.

 

6. Nel vostro primo paragrafo voi avete usato la parola "vendere". Non avevamo mai considerato l'argo­mento in questi termini né avevamo mai pensato a pagamenti. Qualunque aiuto possiamo darvi potrà es­sere considerato sulle stesse cameratesche basi del Lend Lease Bill americano nel quale non si fa questione di formali accordi in denaro.

 

7. Abbiamo intènzione di fare pressione sulla Finlandia per quanto ci è possibile, compresa l'immediata comunicazione che noi dichiareremo guerra qualora continuasse ad avanzare oltre le vecchie frontiere. Chie­deremo anche agli Stati Uniti di compiere tutti i passi possibili per influenzare la Finlandia.

 

4 settembre 1941

 

* Citato in: Winston S. Churchill The second World War, vol. III, London, pp. 405-406.

 

 

 

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Messaggio personale del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 13 settembre 1941

 

Nel mio ultimo messaggio ho esposto il punto di vista del governo dell'U.R.S.S. sull'apertura di un se­condo fronte come mezzo migliore per favorire la causa comune. In risposta al vostro messaggio nel quale af­fermate l'impossibilità di aprire un secondo fronte adesso, posso solo ripetere che la sua mancanza gioca a favore del nostro comune nemico.

 

Non ho alcun dubbio che il Governo britannico desideri la vittoria dell'Unione Sovietica e cerchi in ogni modo di raggiungere questo scopo. Se per il momento l'apertura di un secondo fronte a ovest sembra impos­sibile al Governo britannico può darsi che si possano trovare altri mezzi per dare all'Unione Sovietica un efficace aiuto militare contro il comune nemico. Mi sem­bra che la Gran Bretagna potrebbe senza pericolo sbarcare 25-30 divisioni ad Arcangelo o farle giungere nella zona meridionale dell'U.R.S.S. attraverso l'Iran, perché combattano a fianco delle truppe sovietiche su suolo sovietico come si è fatto durante l'ultima guerra in Francia. Ciò sarebbe di grande aiuto. Penso che un aiuto di questo genere sarebbe un grave colpo alla aggressione di Hitler.

 

Vogliate gradire i miei ringraziamenti per la pro­messa dell'aiuto mensile britannico in alluminio, aero­plani e carri armati.

 

Sono felice che il Governo britannico concepisca questo aiuto non come un contratto di compra vendita di aeroplani, alluminio e mezzi corazzati, bensì sotto forma di una cameratesca cooperazione.

 

Mi auguro che il Governo britannico abbia nume­rose occasioni per constatare che il Governo sovietico sa come apprezzare l'aiuto che riceve dai suoi alleati.

 

Qualche parola ancora sul memorandum trasmesso dall'ambasciatore inglese Cripps a Molotov il 12/9/1941.

Il memorandum dice: "Se il Governo sovietico fos­se costretto a distruggere le sue forze navali a Lenin­grado per impedire che cadano in mano al nemico, il Governo di Sua Maestà si impegnerebbe a riconoscere al termine della guerra il diritto del Governo sovietico ad un risarcimento da parte del Governo di Sua Maestà per la ricostruzione delle navi distrutte."

Il Governo sovietico apprezza grandemente il fatto che il Governo britannico voglia risarcire parte del danno che sarebbe causato all'Unione Sovietica nell'eventualità che le navi sovietiche che si trovano a Leningrado andassero distrutte. Non vi è alcun dubbio che, se sarà necessario, il popolo sovietico sicuramente distruggerà le navi a Leningrado. Ma la responsabilità per il danno non dovrà gravare sulla Gran Bretagna, ma sulla Ger­mania. Io penso pertanto che la Germania dovrà risarcire il danno al termine della guerra.

 

 

 

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Messaggio personale di Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 19 settembre1941

 

Grazie infinite per il vostro messaggio.

La missione Harriman è arrivata e lavora tutto il giorno con Lord Beaverbrook e i suoi colleghi. Ci si propone l'esame dell'intero campo delle risorse, così da essere in grado di portare a termine con voi un pro­gramma definitivo di rifornimenti mensili per ogni via disponibile e porre così riparo per quanto possibile alle perdite delle vostre industrie di munizioni.

 

L'idea del Presidente Roosevelt è che questo primo piano possa coprire uno spazio di tempo sino alla fine di giugno, ma naturalmente noi andremo avanti con voi sino alla vittoria.

Penso che la conferenza possa tenersi a Mosca il 25 di questo mese, ma non se ne dovrebbe parlare prima di essere tutti riuniti al sicuro. Le vie e i metodi del viaggio saranno segnalati più tardi.

 

2. Attribuisco grande importanza all'apertura di una via diretta dal Golfo Persico al Caspio, non solo a mezzo ferrovia, ma anche a mezzo di una grande auto­strada nella costruzione della quale speriamo di Ottenere l'appoggio delle energie e dell'organizzazione americana.

Lord Beaverbrook sarà in grado di spiegare lo sche­ma completo dei rifornimenti e dei trasporti; egli è in stretti rapporti di amicizia con il signor Harriman.

 

3. Tutti i settori nei quali sarebbe possibile attuare la nostra cooperazione militare con voi sono stati esami­nati dagli Stati Maggiori. I due fianchi nord e sud presentano certamente le più favorevoli opportunità. Se noi potessimo agire con successo in Norvegia, l'atteg­giamento degli svedesi sarebbe fortemente influenzato, ma al momento noi non abbiamo né le forze né le navi disponibili per questo progetto.

E ancora, nel sud la grande leva è la Turchia; se la Turchia può essere conquistata alla nostra causa, un'altra potente armata sarebbe disponibile. La Turchia sarebbe favorevole ad entrare in guerra con noi, ma ha paura e non senza ragione. Può anche darsi che la promessa di considerevoli forze britanniche e riforni­menti di materiale tecnico di cui i turchi difettano, possa esercitare una decisiva influenza su di loro. Noi studieremo con voi ogni altra forma di utile aiuto, l'unico nostro obbiettivo essendo di opporre la mas­sima forza al comune nemico.

 

4. Sono completamente d'accordo che la ricostru­zione della flotta russa dovrebbe essere fatta in primo luogo a spese della Germania. La vittoria ci darà senz’altro il controllo di importanti navi tedesche e italiane, e noi pensiamo che questo sarebbe il miglior modo di compensare le perdite subite dalla flotta russa.

 

 

 

— 14 —

A sua eccellenza J. V. Stalin

 

Mio caro Premier Stalin,

Le missioni britannica ed americana sono ora par­tite e questa lettera vi sarà presentata da Lord Beaver­brook. Lord Beaverbrook gode della più ampia fiducia del Gabinetto, ed è uno dei miei più vecchi ed intimi amici. Egli ha stabilito strette relazioni con il signor Harriman, un americano di notevole importanza, che si dedica completamente alla vittoria della causa comune. Essi vi sottoporranno tutto ciò che noi siamo stati in grado di concludere nelle febbrili consultazioni tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.

 

Il Presidente Roosevelt ha deciso che le nostre proposte tratteranno, in primo luogo, dei contingenti mensili che noi vi invieremo nel periodo di nove mesi dall'ottobre 1941 al giugno 1942 compreso. Avete il diritto di sapere esattamente che cosa noi possiamo inviare ogni mese per poter manovrare le vostre riserve con miglior profitto.

 

Le proposte americane non sono andate oltre la fine del giugno 1942, ma io non ho dubbi che ambedue i paesi possano fornire quote considerevolmente più alte, quindi voi siate pur sicuro che faremo del nostro meglio per riparare per quanto è possibile i gravi danni che le vostre industrie belliche hanno sofferto a causa dell'invasione nazista. Non anticiperò ciò che Lord Beaverbrook avrà da dire a questo proposito.

 

Capirete che i contingenti di rifornimenti sino alla fine del giugno ‘42 provengono quasi tutti dalla produ­zione britannica e da quella che gli Stati Uniti ci avreb­bero inviato in seguito a nostri acquisti o in base al “Lend Lease Bill”.

 

Gli Stati Uniti avevano deliberato di inviarci pra­ticamente tutto il loro surplus esportabile, e non è certo cosa facile per loro aprire nuove fonti di rifornimento efficaci entro breve tempo. Nutro però grande speranza che la produzione degli Stati Uniti riceverà un ulteriore forte impulso e che a partire dal 1943 la possente indu­stria americana entrerà in pieno regime di produzione bellica. Da parte nostra non ci limiteremo soltanto a fornire contributi sostanzialmente maggiorati, tratti dalla produzione prevista dai nostri piani attuali, ma cercheremo di ottenere un ulteriore sforzo straordinario dalla popolazione per venire incontro alle comuni necessità. D'altra parte comprenderete che il nostro esercito e i relativi rifornimenti che erano stati predisposti sono forse solo un quinto o un sesto di quelli vostri o tede­schi. Il nostro primo dovere e allo stesso tempo la prima necessità è di mantenere aperti i mari, in secondo luogo dobbiamo ottenere una decisiva superiorità nell'aria. Questi sono i primi obbiettivi dei 44 milioni di abitanti della Gran Bretagna. Non potremo mai sperare di avere un esercito o industrie belliche paragonabili a quelle delle grandi potenze militari; ciononostante faremo del nostro meglio per portarvi aiuto.

 

Il generale Ismay che è il mio rappresentante personale nella Commissione dei Capi di Stato Maggiore, ed è interamente al corrente di tutto il campo della nostra politica militare, è autorizzato a studiare insieme ai vostri comandanti qualsiasi piano di pratica colla­borazione che essi possano suggerire.

 

Se riusciamo a liberare dal nemico il nostro fianco occidentale in Libia, avremo a disposizione forze con­siderevoli, sia aeree che terrestri per cooperare sul fian­co meridionale del fronte russo.

Ritengo che l'aiuto più sollecito ed efficace si avrebbe se potessimo indurre la Turchia ad opporsi alla richiesta tedesca di lasciare passare truppe, o me­glio ancora, se essa entrasse in guerra al nostro fianco. Sono sicuro che voi riconoscete l'importanza di questo fattore.

Ho sempre condiviso la vostra simpatia verso il popolo cinese per la sua lotta in difesa della terra natia contro l'aggressione giapponese. Naturalmente non vogliamo che il Giappone si schieri dalla parte dei nostri nemici, ma l'atteggiamento degli Stati Uniti, quale risulta dal mio colloquio con il Presidente Roosevelt, ha già costretto il Governo giapponese ad assumere un atteggiamento molto più moderato.

 

Mi sono affrettato a dichiarare, a nome del Governo di Sua Maestà, che nel caso in cui gli Stati Uniti si trovassero coinvolti in guerra, contro il Giappone, la Gran Bretagna si schiererebbe immediatamente al loro fianco. Penso che i nostri tre paesi dovrebbero conti­nuare, per quanto possibile, a fornire aiuto alla Cina e che per questa strada si potrà andare molto lontano, senza provocare una dichiarazione di guerra da parte del Giappone. Non v'è dubbio che si prospetti un lungo periodo di lotta e di sofferenza per i nostri popoli, ma ho grandi speranze che gli Stati Uniti entrino in guerra come belligeranti, e se così sarà, non posso dubitare che dovranno soltanto resistere per vincere.

 

Spero che, con la continuazione della guerra, le grandi masse dei popoli dell'Impero Britannico, dell’Unione Sovietica, degli Stati Uniti e della Cina, che da sole comprendono i due terzi dell'intera razza umana, si troveranno a marciare insieme contro i loro persecutori; e sono sicuro che la strada che essi per­correranno condurrà alla vittoria.

 

Con i più sentiti cordiali auguri per il successo degli eserciti sovietici e per la disfatta dei tiranni nazisti, credetemi sinceramente il vostro

 

Winston Churchill

 

21 settembre 1941

 

 

 

— 15 —

Messaggio personale di Churchill a Stalin

 

Sono oltremodo ansioso di concludere la nostra alleanza con la Persia e di giungere ad un accordo con le vostre truppe per un unito ed efficace lavoro in Persia. Vi sono laggiù sintomi di seri disordini tra le tribù e di un indebolimento del Governo persiano.

L'estensione di questi disordini può significare che dovremo sprecare le nostre divisioni per tenere a bada queste popolazioni, il che vuol dire altresì che le comunicazioni stradali e ferroviarie saranno impiegate per gli spostamenti e i rifornimenti di dette divisioni, mentre noi vogliamo mantenere la linea libera ed efficiente al massimo per farvi giungere i rifornimenti.

Il nostro obbiettivo dovrebbe essere quello di ottenere che i persiani si tengano l'un l'altro tranquilli, mentre noi andiamo avanti con la guerra.

Le indicazioni di Vostra Eccellenza, decisive in proposito, affretteranno l'andamento già favorevole delle nostre cose in questo settore di secondaria importanza.

 

10 ottobre 1941

 

 

 

— 16 —

Stalin a Churchill

 

Mio caro Primo Ministro Churchill,

l'arrivo a Mosca delle missioni inglese e americana e in particolare modo il fatto che fossero capeggiate da Lord Beaverbrook e dal signor Harriman, ha avuto un effetto quanto mai favorevole. Quanto a Lord Beaverbrook, egli fece veramente da parte sua tutto il possi­bile per facilitare l'esame e, se possibile, la soluzione dei problemi più urgenti discussi alla Conferenza tri­partita di Mosca e per renderli fruttuosi. Posso dire la stessa cosa del signor Harriman.

Desidero perciò esprimere a voi e al signor Roose­velt la sincera gratitudine del Governo sovietico per aver inviato a Mosca rappresentanti così autorevoli.

 

Riconosco che le nostre attuali richieste di aiuti militari, derivanti da un insieme di circostanze sfavo­revoli sul nostro fronte e dal conseguente trasferimento di un ulteriore numero di stabilimenti, per tacere del fatto che molte questioni sono state differite all'esame finale e alla decisione di Londra e di Washington, vanno oltre le decisioni concordate per questo incontro. Tut­tavia la Conferenza di Mosca è giunta ad importanti conclusioni. Spero che il Governo inglese e quello ame­ricano faranno tutto il possibile per aumentare i rifor­nimenti mensili e anche per approfittare di qualsiasi opportunità per accelerare al massimo le consegne pro­grammate, dato che i nazisti sfrutteranno i mesi prima dell’inverno per esercitare l'estrema pressione sull'U.R.S.S.

 

Sono d'accordo con le considerazioni che avete formulato rispetto alla Turchia e alla Cina.

Spero che il Governo britannico esplicherà al momento giusto l'attività più opportuna in ambedue le direzioni, perché questo è particolarmente importante ora che le possibilità dell'U.R.S.S. sono naturalmente limitate.

 

Riguardo alle prospettive della nostra comune lotta contro il covo di quei banditi di hitleriani, che si sono installati nel cuore dell'Europa, confido che, nonostante le difficoltà, arriveremo sicuramente alla sconfitta di Hitler nell'interesse delle nostre genti amanti della libertà.

Cordialmente

J. Stalin

 

3 ottobre 1941

 

 

 

— 17 —

Messaggio personale di Churchill a Stalin

 

Sono lieto di apprendere da parte di Lord Beaver­brook del successo della Conferenza tripartita di Mosca "Bis dat qui cito dat" *. Intendiamo effettuare un ciclo continuo di convogli con partenza ogni 10 giorni. Quelli qui di seguito elencati sono in viaggio e arriveranno ad Arcangelo il 12 ottobre: 20 carri armati pesanti; 193 caccia (contingente pre ottobre). Questi altri saranno fatti partire il 12 ottobre e arriveranno il 29 ottobre: 140 carri armati pesanti, 100 Hurricanes, 200 carri Bren, 200 armi anticarro con munizioni, 50 cannoni da 37 mm. con munizioni. I seguenti rifornimenti sa­ranno fatti partire il 22 ottobre: 200 caccia, 120 carri armati pesanti. Quanto sopra dimostra che il quantita­tivo totale di aerei per ottobre e 280 carri armati arriveranno in Russia per il 6 novembre. Il quantita­tivo di ottobre di carri Bren, di fucili anticarro e di cannoni anticarro da 37 mm. arriverà in ottobre.

 

Venti carri armati sono stati spediti per nave via Persia e 15 stanno per essere spediti dal Canada via Vladivostok. Quindi il totale dei carri armati spediti sarà di 315 e risulterà inferiore di 19 unità alla quota completa. Tale quota sarà completata in novembre.

 

Il programma qui sopra esposto non tiene conto dei rifornimenti da parte degli Stati Uniti.

Nell'organizzazione di questo ciclo regolare di con­vogli facciamo conto sul porto di Arcangelo per sbar­care la maggior parte del materiale. Suppongo che la preparazione di questa fase del lavoro sia in corso.

 

6 ottobre 1941

 

* « Dà due volte chi dà presto», il soccorrere con sollecitudine raddoppia il beneficio. Noto aforisma latino che deriva forse da un verso di Publilio Siro, mimografo latino del 1° sec. a.C. 

 

 

 

— 18 —

Messaggio personale di Churchill a Stalin

 

Vi ringrazio della vostra lettera del 3 ottobre.

 

Ho dato continui ordini per accelerare le consegne ad Arcangelo, come vi riferii nel mio telegramma del 6 ottobre. La vostra richiesta di 3000 autocarri sarà immediatamente soddisfatta attingendo alle riserve del nostro esercito, ma le consegne non dovranno ostacolare il movimento dei carri armati e degli aerei. Abbiamo intenzione di chiedere al signor Harriman di stabilire un più ampio programma a lungo termine da parte degli Stati Uniti.

 

Argomento Persia. Abbiamo questi soli interessi: primo, usarla come barriera contro la penetrazione tede­sca verso oriente; secondo, come strada diretta per i rifornimenti al bacino del Caspio. Se volete ritirare le cinque o sei divisioni russe per usarle sul fronte di battaglia, assumeremo l'intera responsabilità di mante­nere l'ordine e di difendere e migliorare la via dei rifor­nimenti. Garantisco da parte dell'Inghilterra che non perseguiremo alcun vantaggio per noi stessi a spese di qualsiasi legittimo interesse russo per tutta la durata della guerra o alla sua fine. In ogni caso è necessaria l'immediata firma del trattato tripartito * per impedire che i disordini interni aumentino con il conseguente pericolo di un ingorgo della strada dei rifornimenti. Il generale Wavell sarà a Tiflis il 16 ottobre e discu­terà con i vostri generali tutti i problemi dei quali li incaricherete di trattare con lui.

 

Le parole sono inutili per esprimere ciò che io provo pensando alla vostra grande eroica lotta. Speriamo di poterlo quanto prima dimostrare con l'azione.

 

12 ottobre 1941

 

 

 

— 19 —

Messaggio personale del primo ministro Churchill al premier Stalin

 

Ricevuto il 7 novembre 1941

 

Per chiarire le cose e per coordinare i piani per il futuro, sono pronto ad inviare il generale Wavell, Co­mandante in Capo per l'India, Persia e Irak, ad incon­trarvi a Mosca, a Kuibyshev, a Tiflis o dove vogliate. Il generale Wavell sarà accompagnato dal generale Paget, nostro nuovo Comandante in Capo per l'Estremo Oriente. Il generale Paget è al corrente di tutto, perciò potrete avere da lui gli ultimi e più aggiornati pareri del nostro Alto Comando. Questi due ufficiali potranno dirvi esattamente a che punto siamo arrivati, che cosa si può fare e come la pensiamo. Possono raggiungervi tra quindici giorni circa. Volete riceverli?

 

Nel mio messaggio del 6 settembre vi ho detto che avevamo intenzione di dichiarare guerra alla Fin­landia; volete però considerare se sia realmente oppor­tuno che la Gran Bretagna dichiari guerra in questo momento alla Finlandia, all'Ungheria e alla Romania? Si tratta solo di una formalità, dato che il nostro blocco più rigido è già in atto contro di loro. Io sono contra­rio, in primo luogo perché la Finlandia ha molti amici negli Stati Uniti e sarebbe saggio tenerne conto. In secondo luogo: la Romania e l'Ungheria: questi Paesi sono pieni di amici nostri; sono stati sopraffatti da Hitler e trattati come zimbelli. Ma se la sorte si rivolge contro quello scellerato, essi potrebbero tornare facil­mente dalla nostra parte. Una dichiarazione inglese di guerra potrebbe solo raggelarli tutti e far apparire Hitler come il capo di una grande alleanza europea compatta contro di noi. Vi prego di non credere che sia la mancanza di zelo e di cameratismo ad indurci a dubi­tare del vantaggio di questo passo. I nostri Dominions, tranne l'Australia, sono riluttanti. Tuttavia, se voi pen­sate che se ne possa trarre un reale vantaggio per voi e che ne valga la pena, sottoporrò ancora la questione al Gabinetto.

 

Spero che i nostri rifornimenti possano essere sgom­berati da Arcangelo non appena arriveranno. Sta sor­gendo un certo fermento in Persia. Noi sfrutteremo entrambe le parti a nostro vantaggio. Vi prego di far sì che i nostri tecnici che viaggiano con i carri armati e gli aerei abbiano la possibilità di consegnare queste armi ai vostri uomini nelle migliori condizioni. Attual­mente la nostra delegazione. a Kuibyshev è tenuta fuori da tutte queste questioni. Essi vogliono solo portare aiuto. Queste armi vi sono inviate a nostro rischio e ci preme che esse abbiano la sorte migliore. Ci sembra necessario un ordine da parte vostra.

 

Circa i nostri imminenti piani militari, non posso dirvi nulla di più di quanto voi possiate dirmi riguardo ai vostri; state però sicuro che non abbiamo intenzione di rimanere inattivi.

Allo scopo di tener tranquillo il Giappone, stiamo inviando nell'Oceano Pacifico la nostra più moderna nave da battaglia, la Prince of Wales che può far fuori qualunque nave giapponese e stiamo organizzando lag­giù una potente squadra di battaglia. Sto sollecitando il Presidente Roosevelt perché aumenti la sua pressione sui giapponesi e li intimorisca in modo che la via di Vladivostok non venga bloccata.

 

Non voglio sciupare parole in complimenti, perché già sapete da Lord Beaverbrook e dal signor Harriman il sentimento che proviamo per la vostra lotta. Confi­date sul nostro instancabile appoggio.

Sarò lieto di apprendere direttamente da voi che avete ricevuto questo telegramma.

 

 

 

 

— 20 —

Messaggio personale del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito l'8 novembre 1941

 

Il vostro messaggio mi è giunto il 7 novembre.

Sono d'accordo con voi sulla necessità della chia­rezza, che in questo momento manca nelle relazioni tra l'U.R.S.S. e la Gran Bretagna. La mancanza di chiarezza è dovuta a due circostanze: per prima cosa non c'è una chiara comprensione tra i nostri due paesi riguar­do agli scopi della guerra e alla organizzazione post­bellica della pace; secondariamente, non c'è tra U.R.S.S. e Gran Bretagna un accordo per un reciproco aiuto militare in Europa contro Hitler.

 

Fino a quando non sarà raggiunta la comprensione su questi due punti capitali, non solo non vi sarà chia­rezza nelle relazioni anglo-sovietiche, ma, per parlare francamente, non vi sarà neppure una reciproca fiducia. Certamente, l'accordo sulle forniture militari all'Unione Sovietica ha un grande significato positivo, ma non chiarisce il problema né definisce completamente la questione delle relazioni tra i nostri due paesi.

 

Se il generale Wavell e il generale Paget, che voi menzionate nel vostro messaggio, verranno a Mosca per concludere accordi sui punti essenziali fissati sopra, io naturalmente prenderò contatti con loro per conside­rare tali punti. Se, invece, la missione dei due generali deve essere limitata ad informazioni ed esami di que­stioni secondarie, allora io non vedo la necessità di di­stoglierli dalle loro mansioni, né ritengo giusto inter­rompere la mia attività per impegnarmi in colloqui di tale natura.

 

2. Riguardo alla dichiarazione britannica di guerra alla Finlandia, Ungheria e Romania io penso che questa situazione sia intollerabile. Il Governo sovietico portò questa questione all'attenzione del Governo britannico attraverso vie diplomatiche segrete. Poi, senza che l'U.R.S.S. se l'aspettasse, l'intera questione, incomin­ciando con la richiesta del Governo sovietico al Go­verno della Gran Bretagna fino alla considerazione di detta richiesta da parte del Governo americano, è finita alla stampa, sia amichevole che ostile, ed è ora l'oggetto di ogni genere di speculazione. Dopo tutto questo, il Governo britannico dichiara di non essere d'accordo con la nostra proposta. Qual è la spiegazione? Forse ci si propone di dimostrare che esiste un disaccordo tra la Russia e la Gran Bretagna?

 

3. Potete essere certo che tutto è stato predisposto perché le armi inviate ad Arcangelo dall'Inghilterra raggiungano tempestivamente la loro destinazione. Lo stesso si farà riguardo all'Iran. Voglio aggiungere, co­munque, anche se è un argomento di scarsa importanza, che i carri armati, i cannoni e gli aerei sono imballati male, che alcune parti dei cannoni arrivano su navi differenti e che gli aerei sono a loro volta imballati così male che arrivano danneggiati.

 

 

 

— 21 —

Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 22 novembre, 1941

 

Molte grazie per il vostro messaggio che ho ricevuto ora.

Fin dall'inizio della guerra, ho cominciato con il Presidente Roosevelt una corrispondenza personale, che ha permesso di stabilire tra noi una vera comprensione e ha spesso aiutato ad agire tempestivamente. Il mio solo desiderio è di lavorare sul medesimo piano di cameratismo e di confidenza con voi.

 

Riguardo alla Finlandia. Io ero già proposto a consigliare il Gabinetto di prendere in considerazione una dichiarazione di guerra contro la Finlandia quando vi spedii il mio telegramma del 5 settembre. Le ultime informazioni mi hanno fatto pensare che sarebbe di maggior aiuto per la Russia e per la causa comune se i finlandesi potessero smettere di combattere e starsene fermi o andare a casa, piuttosto che costringerli con una formale dichiarazione di guerra a mettersi insieme alle colpevoli potenze dell'Asse e a combattere fino alla fine. In ogni caso, se essi non smettono nei prossimi quindici giorni e voi ancora volete che noi dichiariamo loro guerra, certamente lo faremo. Sono d'accordo con voi sul fatto che sia stato molto dannoso dare pubbli­cità alla questione. Certamente i responsabili non siamo stati noi. Se l'offensiva in Libia darà come risultato, come noi speriamo, la distruzione delle forze locali tedesche, ed italiane, sarà possibile avere un'ampia visione d'insieme sulla guerra nel sue complesso con maggiore libertà di quanta il Governo di Sua Maestà abbia potuto avere fino ad ora.

 

A questo scopo noi vorremmo inviare in un prossimo futuro, via Mediterraneo, il Segretario agli Esteri Eden, che voi già conoscete, ad incontrarvi a Mosca o altrove. Egli sarebbe accompagnato da capi militari ed altri esperti e potrebbe discutere qualsiasi questione relativa alla guerra, compreso l'invio di truppe non solo nel Caucaso, ma anche sui fronti di combattimento del
vostro esercito nel sud. Né le nostre risorse navali, né i nostri mezzi di comunicazione possono permetterci di impiegare un gran numero di uomini, e dovrete quindi scegliere fra truppe e rifornimenti attraverso la Persia.

Noto che voi vorreste discutere la organizzazione post-bellica della pace, la nostra intenzione è di combattere la guerra, in alleanza ed in costante collaborazione con voi, fino al limite delle nostre forze e comunque fino alla fine, e quando la guerra sarà vinta, cosa della quale sono sicuro, noi speriamo che Gran Bretagna, Russia Sovietica e Stati Uniti si riuniranno attorno al tavolo del concilio dei vincitori come i tre principali collaboratori e come gli autori della distruzione del nazismo. Naturalmente il primo obbiettivo sarà di im­pedire che la Germania, ed in particolare la Prussia, si possa scagliare contro di noi per la terza volta.

 

Il fatto che la Russia sia un paese comunista men­tre la Gran Bretagna e gli Stati Uniti non lo sono e non lo vogliono diventare, non è di ostacolo alla crea­zione di un buon piano per la nostra salvaguardia reci­proca e per i nostri legittimi interessi. Il Segretario degli Esteri potrà discutere con voi sull'intera questione.

 

È possibile che la vostra difesa di Mosca e Lenin­grado, come la splendida resistenza all'invasore lungo tutto il fronte russo dia un colpo mortale alle strutture interne del regime nazista. Non dobbiamo però contare su una simile fortuna, ma semplicemente continuare a colpirli il più possibile con tutta la nostra forza.

 

 

 

— 22 —

Messaggio del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 23 novembre 1941

 

Grazie del vostro messaggio.

Accolgo con soddisfazione il desiderio, espresso nel vostro messaggio, di cooperare con me attraverso una corrispondenza personale, su una base di collabo­razione e di fiducia, e spero che questo contribuirà sotto molti aspetti al successo della nostra causa comune. Per quanto riguarda la Finlandia, la Russia non sugge­risce — almeno per il momento — niente altro che la cessazione delle operazioni militari e il suo ritiro dalla guerra. Se, tuttavia, la Finlandia non lo farà entro il breve termine da voi fissato, ritengo che la dichiarazione dello stato di guerra fra la Gran Bretagna e la Finlandia sia opportuna e necessaria. Altrimenti potrebbe crearsi l'impressione che noi manchiamo di unità nella guerra contro Hitler e i suoi più zelanti complici e che questi complici nell'aggressione hitleriana possano continuare a commettere i loro infami delitti impunemente. Riguar­do all'Ungheria e alla Romania penso che si possa attendere.

Appoggio pienamente la vostra proposta di inviare il signor Eden, vostro Segretario agli Affari Esteri, nell’'U.R.S.S. in un prossimo futuro. La discussione e l'ap­provazione di un accordo per operazioni congiunte di truppe sovietiche e britanniche sul nostro fronte e la sua rapida esecuzione avrebbero un grande significato positivo.

 

È verissimo che la discussione e l'adozione di un piano per la organizzazione post-bellica devono essere studiate in modo da rendere impossibile alla Germania e soprattutto alla Prussia di turbare nuovamente la pace e rituffare le nazioni in un nuovo bagno di sangue. Sono anche d'accordo sul fatto che la differenza del sistema politico della Russia da un lato e della Gran Bretagna e Stati Uniti dall'altro, non deve e non può essere un ostacolo alla positiva soluzione dei fonda­mentali problemi della salvaguardia della nostra rispet­tiva sicurezza e dei nostri legittimi interessi. Spero che le reticenze o i dubbi a questo riguardo, se esistono, saranno dissipati dalle conversazioni con il signor Eden.

 

Vi prego di accettare le mie congratulazioni per il brillante inizio dell'offensiva britannica in Libia.

Le truppe sovietiche sono sempre impegnate in una dura lotta contro le armate di Hitler. Tuttavia, malgrado ogni difficoltà, la resistenza delle nostre truppe è in aumento e continuerà ad essere così. La nostra risolu­zione di schiacciare il nemico è incrollabile.

 

 

 

— 23 —

A Winston Churchill, primo ministro di Gran Bretagna

 

Cordiali auguri per il vostro genetliaco.

Io vi auguro sinceramente il vigore e la salute, così essenziali per la distruzione dell'hitlerismo, il ne­mico del genere umano. I migliori saluti.

Stalin

30 novembre 1941

 

 

 

— 24 —

Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 5 dicembre 1941

 

I più vivi ringraziamenti per i vostri gentilissimi e amichevoli auguri per il mio genetliaco.

Desidero cogliere l'occasione per significarvi l'am­mirazione con cui il popolo britannico segue la strenua difesa di Leningrado e di Mosca da parte delle valorose armate russe e la gioia che tutti proviamo per la vostra brillante vittoria a Rostov sul Don.

 

 

 

— 25 —

Churchill a Stalin

 

il 16 dicembre 1941

 

Sono in viaggio per un abboccamento con il Presi­dente Roosevelt per discutere sui comuni piani di azio­ne. Da Washington vi telegraferò tutte le informazioni sull'andamento delle cose. Prenderò contatto con Litvinov, come voi probabilmente desiderate.

Non ho bisogno di dirvi quanto sia sollevato nell’apprendere quotidianamente notizie sulle notevoli vit­torie sul fronte russo. Non sono mai stato così fiducioso sul futuro della guerra.

 

 

 

— 26 —

Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 21 dicembre 1941

 

Vi invio i miei migliori auguri per il vostro gene­tliaco e spero che i futuri anniversari vi vedano capace di dare alla Russia vittoria, pace e sicurezza dopo tanta tempesta.

 

 

 

— 27 —

Stalin a Churchill

 

Spedito il 27 dicembre 1941

 

Molte grazie per i vostri gentili auguri per il mio genetliaco.

Colgo l'occasione per porgere a voi e alle forze britanniche amiche le mie più sincere congratulazioni per le loro recenti vittorie in Libia.

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