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Teheran 8

Lend Lease Curtiss P-40



Terza seduta della conferenza

dei capi di governo dell'URSS, Stati Uniti e Gran Bretagna

30 novembre 1943

Inizio ore 16,30 termine ore 17,20

 

 

Roosevelt La decisione degli stati maggiori britannico e americano è stata comunicata al maresciallo Stalin che ne è rimasto soddisfatto. Sarebbe bene che il generale Brooke rife­risse alla conferenza in proposito, se il maresciallo non ha nulla in contrario.

 

 

Stalin Sono d'accordo.

 

 

Churchill Il generale Brooke farà questa dichiarazione sia a nome degli americani che degli inglesi.

 

 

Brooke I capi degli stati maggiori unificati hanno racco­mandato al presidente e al primo ministro di comunicare al maresciallo Stalin che l'inizio dell’operazione Overlord avrà luogo nel mese di maggio. L’operazione sarà appoggiata da quella contro la Francia meridionale, inoltre le sue proporzioni dipenderanno dalla quantità dei mezzi di sbarco che si avranno a quel tempo.

 

 

Churchill È sottinteso, naturalmente, che gli stati mag­giori unificati britannico e americano resteranno in stretto col­legamento col maresciallo Stalin affinché le operazioni di tutti gli alleati possano essere coordinate e affinché il nemico possa essere attaccato contemporaneamente da entrambe le parti.

 

 

Stalin Comprendo l’importanza delle decisioni prese da­gli stati maggiori dei nostri alleati e le difficoltà di metterle in pratica. Forse vi sarà pericolo, non all'inizio dell’Overlord, ma durante il suo svolgimento, quando i tedeschi tenteranno di tra­sferire una parte delle truppe dal fronte orientale a quello occi­dentale e di creare impedimenti all’Overlord. Per non dare ai tedeschi la possibilità di manovrare con le loro riserve e di tra­sferire forze alquanto considerevoli dal fronte orientale a occi­dente, i russi si impegnano ad organizzare per maggio una gran­de offensiva contro i tedeschi in alcuni punti, al fine di inca­tenare le divisioni tedesche sul fronte orientale e di non dare loro la possibilità di mettere in alcun modo in difficoltà l’Over­lord. Questo ho dichiarato oggi al presidente Roosevelt e al primo ministro Churchill, ma volevo ripeterlo di fronte alla conferenza.

 

 

Roosevelt Sono molto soddisfatto della dichiarazione del maresciallo Stalin secondo cui saranno prese misure per coor­dinare gli attacchi al nemico. Io spero che le nostre nazioni ora comprendano la necessità di azioni comuni e che le imminenti operazioni dei nostri tre paesi dimostrino che abbiamo imparato ad agire insieme.

 

Gli Stati Uniti non hanno ancora nominato il comandante in capo dell’operazione Overlord, ma io sono sicuro che il co­mandante in capo sarà nominato entro tre o quattro giorni, non appena saremo tornati al Cairo.

 

Io ho soltanto da proporre che i nostri stati maggiori si mettano senza indugio ad elaborare i progetti che sono stati qui approvati. Perciò penso che essi possano domani stesso tor­nare al Cairo, se il maresciallo Stalin non ha obiezioni.

 

 

Stalin Sono d’accordo su questo punto.

 

 

Churchill Voglio dire che noi abbiamo preso oggi una de­cisione seria. Ora il presidente, io e i nostri stati maggiori dob­biamo minuziosamente elaborare la questione e decidere dove trovare i mezzi di sbarco. Abbiamo di fronte a noi cinque mesi ed io ritengo che potremo ottenerne la necessaria quantità. Io ho già dato l’incarico di studiare questo problema e una rela­zione dettagliata sarà presentata non appena i nostri stati mag­giori saranno tornati a casa. Per il successo dell’operazione Overlord dobbiamo avere una notevole superiorità di forze ed io spero che i nostri stati maggiori sappiano garantircela. A giu­gno ci troveremo già impegnati in una difficile e attiva lotta contro l’avversario. Io penso che abbiamo terminato la discus­sione delle questioni militari. Ora potremmo discutere questioni politiche. A tale scopo potremmo utilizzare il 1° e il 2 dicem­bre e partire il 3. Abbiamo ottenuto un grande successo e sa­rebbe bene che ci separassimo avendo risolto tutte le questioni e potessimo comunicare all'opinione pubblica di aver raggiunto un accordo completo. Io spero che il presidente potrà restare, come me, sino al 3 dicembre, se il maresciallo Stalin è d’accordo di restare.

 

 

Stalin D’accordo.

 

 

Roosevelt Sono molto contento che il maresciallo Stalin sia d’accordo di fermarsi ancora un giorno. Volevo ancora dire, in rapporto al comunicato, che forse i nostri stati maggiori potrebbero presentarcene un progetto.

 

 

Stalin Per la parte che riguarda le questioni militari.

 

 

Churchill Certo. Bisogna che il comunicato sia breve e misterioso.

 

 

Stalin Ma senza mistica.

 

 

Churchill Sono sicuro che in breve tempo l’avversario sarà edotto dei nostri preparativi, in quanto potrà arguirlo dal gran­de ammassamento di convogli ferroviari, dall’attività nei nostri porti, ecc.

 

 

Stalin Una grande operazione non si chiude in un sacco.

 

 

Churchill Bisognerebbe che i nostri stati maggiori riflet­tessero a come mascherare i preparativi e indurre il nemico in errore.

 

 

Stalin Noi in casi simili inganniamo l’avversario costruen­do modelli di carri armati, di aerei, allestendo finti aerodromi. Poi con i trattori mettiamo in movimento questi modellini di tanks e aerei. Il servizio d'informazioni riferisce all’avversario queste mosse, per cui i tedeschi pensano che proprio in quel punto si prepari un attacco. Nello stesso tempo là dove effetti­vamente si prepara l’offensiva, regna la quiete assoluta. Tutti i trasporti avvengono di notte. In una serie di punti costruiamo sino a cinque - ottomila modelli di tanks, duemila modelli di aerei, un gran numero di aerodromi finti. Inoltre inganniamo l’avversario mediante la radio. Nelle zone dove non è prevista l'offensiva le stazioni radio si chiamano l’un l’altra. Queste sta­zioni vengono individuate dall’avversario, ricevendone l’impres­sione che in quel punto si trovino grandi reparti. Gli aerei dell’avversario talvolta bombardano giorno e notte queste loca­lità, che in effetti sono assolutamente deserte.

 

 

Churchill Bisogna difendere la verità con l’espediente. In ogni caso saranno prese misure per indurre il nemico in errore.

 

 

Militari americani osservano il quadrimotore Petlyakov Pe.2 che ha trasportato a Washington la delegazione sovietica

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