Documenti

GUERRA ALLA POLONIA: LA DECISIONE

HITLER DECIDE: GUERRA CONTRO LA POLONIA

Non si trat­ta di raggiungere una località fissata o una nuova frontiera,

ma dell’annienta­re il nemico

 

Dal diario di guerra del Capo di Stato Maggiore dell’esercito generale Franz Halder

 

Conferenza presso il Führer (Obersalzberg, 22.8.39, ore 12,00)

Presenti i Comandanti di gruppo d’ar­mate e di Armata delle tre Forze ar­mate (Esposizione di Hitler).

1. Sviluppo della decisione per risolvere il problema dell'Est: Di per sé prefe­ribile fare prima piazza pulita ad ovest; poiché è sempre più chiaro che in caso di difficoltà la Polonia ci attaccherebbe alle spalle, volendo affrontare il proble­ma dell’Ovest occorre che sia prima ri­solta la questione dell'Est.

2. La situazione momentanea della Ger­mania è favorevole a una soluzione del problema dell'Est. Vi è a nostro favore una situazione che non si ripeterà più per molti anni.

Le relazioni fra Polonia e Germania so­no intollerabili. Nostre richieste per Danzica e corridoio (problema valute) sono rigettate ripetutamente per azione della Gran Bretagna. Non si deve la­sciare che la tensione esistente venga eliminata da una terza potenza. Il mo­mento ora è favorevole per la soluzione, quindi dobbiamo colpire! Un rischio po­litico è inevitabile. Senza rischio nes­suna conclusione definitiva.

Il riarmo della Gran Bretagna non ha molto cambiato la situazione a suo fa­vore (i miglioramenti della flotta sa­ranno avvertibili non prima del 1942, quanto a quelli dell’armata terrestre ci vorrà ancora di più; solo l’aviazione ha progredito).

La vulnerabilità aerea della Gran Bre­tagna è ancora oggi notevole. Perciò l’Inghilterra non desidera complicazioni belliche prima di 3 o 4 anni.

Il riarmo della Francia: mezzi sorpas­sati ma non cattivi. La popolazione è in diminuzione. La Francia non può per­mettersi una guerra lunga.

Richieste del Führer ai comandanti mi­litari:

1. Decisione senza riguardi: vi saran­no contrasti da parte di Gran Bretagna e Francia; occorrerà tener duro. L'avan­zata ad ovest si farà: « comportamen­to ferreo e calmo di tutti i responsa­bili! »

2. Obiettivo: schiacciare la Polonia = eliminare le sue forze vitali. Non si trat­ta di raggiungere una località fissata o una nuova frontiera, ma dell’annienta­re il nemico, che si deve cercare di schiacciare per vie sempre nuove...

 

 

 

 

 

 

DIRETTIVA N. 1 DI HITLER - L’ATTACCO ALLA POLONIA

 

Il Comandante supremo delle Forze Armate           

 

Berlino, 31 agosto 1939

 

SEGRETO MILITARE - DESTINATI AI COMANDANTI - SOLO A MEZZO DI UFFICIALI

 

Direttiva n. 1 per la condotta della guerra

 

1. Dato che si sono esaurite tutte le possibilità politiche di concludere in modo paci­fico situazioni intollerabili per la Germania alla frontiera ad est, mi sono deciso alla soluzione di forza.

2. Per l'attacco alla Polonia si seguano le istruzioni relative al « Piano bianco », con i mutamenti che di volta in volta l’avanzata richiederà. Restano invariate la distribuzione dei compiti e gli obiettivi operativi. Giorno dell’attacco: l° settem­bre 1939. Ora: 04,45. Questa ora vale anche per l'operazione del golfo di Gdinia­-Danzica e il ponte di Dirschau.

3. Ad occidente è importante lasciare chiaramente l'iniziativa per l'apertura delle ostilità alla Francia e alla Gran Bretagna. Sconfinamenti di poca importanza siano contrastati solo localmente. Deve essere assolutamente rispettata la neutralità da noi garantita dell’Olanda, del Belgio, del Lussemburgo e della Svizzera. Non deve essere oltrepassato il confine terrestre ad ovest senza mie precise istruzioni. Lo stesso dicasi per qualunque azione bellica o che possa apparire tale sul mare. Le misure difensive della Luftwaffe si limiteranno inizialmente all’immediato con­trasto di attacchi aerei nemici ai confini del Reich, durante i quali fino al limite del possibile dovranno essere rispettati in confini degli Stati neutrali, nella difesa contro velivoli isolati o piccole unità. Soltanto quando, per l'azione di formazioni at­taccanti francesi o inglesi che abbiano sorvolato i territori neutrali per aggredire il territorio tedesco, la difesa aerea in Occidente non sia più assicurata, in tal caso le azioni difensive avranno campo libero anche su quei territori neutrali. È di particolare importanza che di qualsiasi violazione della neutralità di terzi da parte degli avversari occidentali, sia data immediata notizia all'OKW.

4. Nel caso in cui Francia e Gran Bretagna aprano le ostilità contro la Germania, il compito delle forze operanti in Occidente sarà di mantenere le premesse per una rapida soluzione delle operazioni contro la Polonia, risparmiando il più pos­sibile le nostre forze. Nel quadro di tale compito si dovrà cercare di danneggiare quanto più possibile le Forze armate nemiche e la loro industria bellica. L’ordine di dare inizio all'offensiva è riservato esclusivamente a me.

L’esercito tenga saldamente il Vallo occidentale preparandosi ad impedire che esso venga aggirato a nord con la violazione del territorio belga e olandese da parte delle potenze occidentali. Se le truppe francesi entrassero nel Lussemburgo, si fac­ciano saltare i ponti di confine.

Per la marina, il punto di concentrazione degli sforzi nella guerra al traffico ma­rittimo è posto contro la Gran Bretagna. Per accentuarne gli effetti si potrà far Conto sulla dichiarazione di « zone di pericolo ». L’OKW riferirà in quali zone marittime e con quale estensione siano considerate più efficaci tali zone di pericolo. Il testo di tale dichiarazione pubblica dovrà essere preparato d'accordo col Ministero degli esteri ed essere sottoposto alla mia approvazione tramite l’OKW.

Il Mar Baltico deve essere reso sicuro da incursioni nemiche. Il comando in capo della marina deciderà sulla necessità o meno di minare gli accessi al Mar Baltico. Compito principale della Luftwaffe sarà di impedire l'intervento di velivoli nemici contro Il nostro esercito e lo spazio vitale tedesco. Per quanto riguarda la condotta della guerra contro la Gran Bretagna, compito dell’arma aerea è il disturbo dei traffici marittimi, dell’industria bellica e dei trasporti di truppe verso la Francia. Va sfruttata ogni possibilità di attaccare concentrazioni navali britanniche, soprat­tutto navi da battaglia e portaerei. Gli attacchi contro Londra rimangono soggetti a mie decisioni. Si predispongano attacchi contro il territorio britannico partendo dal principio di evitare assolutamente risultati insufficienti con forze ridotte.

 

Adolf Hitler

 

 

 

 

 

 

Polonia

 

 

COMPOSIZIONE DELLO STATO POLACCO. - La Repubblica Polacca, costituitasi nel 1918, ebbe un territorio di 388 634 kmq. con 26 867 000 ab. (censimento del 1921), di cui circa 2/3 provenienti dall'ex Im­pero russo, 1/4 dall'Austria e il resto dalla Germania. Da questa la Polonia ottenne col trattato di Versaglia alcuni distretti della Prussia Orientale, gran parte della Prussia Occidentale e della Posnania e, in seguito a plebiscito, una parte della Slesia; Danzica col suo territorio venne eretta in Città Libera come porto della Polonia, con cui ebbe unione doganale dal 1922. Dall'Austria la Polonia ereditò la Ga­lizia e la parte della Slesia ad oriente del fiume Olsa, compreso il centro di Cieszyn (Teschen) mentre la stazione fu assegnata alla Cecoslovacchia (accordo di Spa, 12 luglio 1920). Il confine orientale della Polonia fu determinato alla pace russo-polacca di Riga (18 marzo 1921), che riconosceva alla Polonia l'antico regno polacco del 1815, meno la parte nord del governo di Suvalki, e inoltre il governo di Grod­no, gran parte di quello di Vilna e la parte occidentale della Russia Bianca e della Volinia. L'apparte­nenza di Vilna, contestata dalla Lituania, fu risolta con l'occupazione militare polacca (ottobre 1920), ma non riconosciuta dalla Lituania.

 

 

 

 

Governatorato Generale

 

 

LO SMEMBRAMENTO DELLA POLONIA. - Nella Repubblica Polacca l'elemento etnico polacco non superava il 68.9 % della popolazione totale (32 107 300 ab. nel 1931); il resto era costituito da com­patte minoranze : 3 222 000 Ucraini (nella Volinia e Galizia Orientale), 2 733 000 Ebrei, 1 220 000 Ruteni (Galizia Orientale), 990 000 Russi Bianchi (territori del Nord-Est), 741000 Tedeschi (Corridoio, Posna­nia, Slesia), 139 000 Russi, 83 000 Lituani (zona di Vilna).

Il conflitto tedesco-polacco, originato dalla quéstione di Danzica e dei Corridoio, si risolse nella rapida campagna del sett. 1939 con l'occupazione dell'intero territorio polacco da parte delle truppe tedesche e sovietiche. Tra le due Potenze si venne a un primo accordo (22 sett.1939) di spartizione del territorio sulla linea dei fiumi Narev-Vistola-San; un successivo accordo (28 settembre) assegnò alla Germania anche il territorio tra la Vistola e il Bug e il distretto di Suvalki (Sudauen). L'ex-dominio polacco si trovò pertanto così suddiviso, a) alla Germania 189 694 kmq con circa 20 milioni di abitanti; di questi, circa la metà fu incorporata direttamente alla Germania e il resto formò il Governatorato Generale ; alla Slo­vacchia furono restituiti i comuni di Orava, Spiò e Javorina negli Alti Tatra (annessi dalla Polonia nel 1920, 1923 e 1938) ; - b) alla Russia, 198 940 kmq, con circa 12 milioni di abitanti, divisi tra le Repubbli­che S. S. dell'Ucraina (Galizia Orientatile e Volinia) e della Russia ]Bianca (il Polesie e le regioni nord- orientali); il territorio di Vilna (6656 asmi. con 456 000 ab.) venne ceduto alla Lituania.
Governatorato Generale
IL GOVERNATORATO GENE­RALE. - I territori polacchi, occu­pati dalla Germania e non incor­porati nel Reich, furono riuniti con ordinanza del 26 ottobre 1939 in un Governatorato Generale, compren­dente i quattro distretti di Craco­via, Lublino, Radom e Varsavia, con un totale di 95 828 km. quadrati e 12 407 000 abitanti (calcolati al 1940). A capo di tali territori fu posto un Governatore Generale nominato dal Führer, residente a Cracovia, che è diventata la capitale del Governa­torato, In luogo di Varsavia. In seguito alla, prima campagna di Russia (estate-autunno 1941) e all’occupazione di tutti i territori ex polacchi da parte della Germania e dei suoi alleati, il 1° agosto 1941 fu riannessa al Governatorato Gene­rale la Galizia Orientale, compren­dente gli antichi distretti austriaci di Leopoli, Stanìslawów e Tarnopol, con una superficie di 48 396 kmq. e 5 301 000 abitanti. Per tal modo il Governatorato Generale costituisce attualmente un complesso di 144 224 kmq. e 17 708 000 abitanti, vale a dire poco meno di 2/5 del territorio e più di metà della popolazione dell'ex Repubblica Polacca.
Dal punto di vista etnico, la popolazione del Governatorato Generale non appare omogenea. Vi si contano difatti, secondo i calcoli più recenti: 11 300 000 Polacchi, 4 029 000 Ucraini, 2 092 000 Ebrei, 90 000 Gorali, 75 000 Tedeschi, 15 000 Ruteni Bianchi, 6 500 Russi, 4 000 Caucasici, e un numero imprecisato di Zingari. Dal punto di vista delle confessioni nella popolazione del Governatorato i cattolici romani costituiscono il 64,5%, i cattolici greci il 20,2%, gli israeliti il 15,5%, gli ortodossi il 2%; i gruppi evangelico, vecchio cattolico e settario rappresentano ciascuno il 0,6%.

http://www.squadratlantica.it/