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Carteggio Churchill Stalin - I semestre 1943

— 1 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 3 gennaio 1943

 

Ho ricevuto entrambi i vostri messaggi. Vi rin­grazio per avermi notificato il vostro prossimo incon­tro con il Presidente. Vi sarò grato se me ne farete co­noscere i risultati.

 

 

 

— 2 —

Messaggio segretissimo e personale

del primo ministro Winston Churchill al premier Stalin

 

Il convoglio di dicembre è riuscito a passare con pieno successo e voi avrete ricevuto i particolari del bel combattimento sostenuto dalle nostre forze leg­gere contro i gravi attacchi.

 

2. L'Ammiragliato avrebbe voluto inviare il con­voglio di gennaio in due gruppi di 15 navi ciascuno; il primo con partenza verso il 17 di gennaio e il secondo verso la fine del mese. Poiché appare chiaro dall'espe­rienza dell'ultimo convoglio che il nemico intende im­pedire il passaggio di altri convogli con forze di super­ficie, sarà necessario aumentare immediatamente le nostre scorte oltre quanto era stato in origine stabilito per gennaio. Un ulteriore rinforzo sarà necessario per

i prossimi convogli a causa dell'aumento delle ore di luce.

 

3. Abbiamo dovuto perciò rivedere i nostri piani. Invece di inviare i due gruppi del convoglio in gen­naio faremo salpare il 17 gennaio diciannove navi (com­prese due petroliere) invece delle quindici originaria­mente stabilite. Queste saranno seguite verso l'11 feb­braio da un convoglio completo di ventotto-trenta navi. In seguito faremo il possibile per far salpare un con­voglio di trenta navi verso il 10 marzo, ma ciò di­pende dall'aiuto che gli americani ci potranno dare con unità di scorta. Se essi non possono provvedere alla scorta, questo convoglio non potrà partire prima del 19 marzo al più presto.

 

14 gennaio 1943

 

 

 

— 3 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 16 gennaio 1943

 

Ho ricevuto il vostro messaggio dell'11 gennaio. Vi ringrazio per le informazioni.

Le nostre operazioni contro i tedeschi sui fronti stanno procedendo molto bene. Stiamo portando a ter­mine la distruzione delle forze tedesche accerchiate a Stalingrado.

 

 

 

— 4 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Winston Churchill al signor Stalin

 

Abbiamo lanciato la scorsa notte su Berlino 142 tonnellate di bombe dirompenti e 218 tonnellate di bombe incendiarie.

 

17 gennaio 1943

 

 

 

— 5 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Winston Churchill al signor Stalin

 

Nell'incursione della scorsa notte abbiamo lan­ciato su Berlino 117 tonnellate di bombe dirompenti e 211 tonnellate di bombe incendiarie.

 

18 gennaio 1943

 

 

 

— 6 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 19 gennaio 1943

 

Grazie per la vostra informazione circa il successo del bombardamento di Berlino nella notte del 17 gen­naio. Mi auguro che le forze aeree britanniche abbiano ulteriori successi specialmente nel colpire Berlino.

 

 

 

— 7 —

Dal presidente Roosevelt e dal primo ministro Churchill
al premier Stalin

 

Ricevuto il 17 gennaio 1943

 

Ci siamo riuniti con i nostri consiglieri militari e abbiamo deciso le operazioni da intraprendersi dalle forze americane e inglesi nei primi nove mesi del 1943. Desideriamo informarvi subito delle nostre intenzioni. Noi crediamo che queste operazioni, unitamente alla vostra potente offensiva, possano costringere la Ger­mania a cedere nel 1943. Ogni sforzo dovrà essere fatto per raggiungere questo scopo.

 

2. Non abbiamo dubbi che la nostra corretta stra­tegia debba concentrarsi sulla disfatta della Germania con il fine di raggiungere una rapida e decisiva vittoria nel teatro europeo. Nello stesso tempo dobbiamo man­tenere una sufficiente pressione sul Giappone per limi­tarne l'iniziativa nel Pacifico e in Estremo Oriente, so­stenere la Cina e impedire che i giapponesi estendano la loro azione ad altre zone, per esempio le vostre pro­vincie marittime.

 

3. Il nostro maggiore desiderio è di far allonta­nare dal fronte russo forti contingenti di truppe terre­stri e aeree tedesche e di mandare in Russia il massimo flusso di approvvigionamenti. Non ci risparmieremo fa­tiche per darvi ogni assistenza materiale in ogni caso e per ogni possibile via.

 

4. Il nostro intento immediato è di spazzare via l'Asse dal Nord Africa e stabilirvi basi navali e aeree per: a) aprire un passaggio effettivo per il traffico mi­litare nel Mediterraneo; b) iniziare un intenso bom­bardamento di importanti obbiettivi dell'Asse nel Sud Europa.

 

5. Abbiamo preso la decisione di iniziare il pii presto possibile nel Mediterraneo operazioni anfibie su larga scala. La preparazione di queste operazioni è ora in atto e comporterà una notevole concentrazione di forze, compresi mezzi da sbarco e navi da trasporto, in Egitto e nei porti nel Nord Africa. In aggiunta noi concentreremo nel Regno Unito grandi forze terrestri ed aeree americane. Queste, insieme con le forze bri­tanniche del Regno Unito, si prepareranno a invadere il continente nel più breve tempo possibile. Questi con­centramenti verranno certamente a conoscenza dei no­stri nemici ma essi non sapranno dove o quando o in quale scala noi ci proponiamo di attaccare. Essi saranno costretti a distogliere le loro forze terrestri e aeree da tutte le coste della Francia, Paesi Bassi, Corsica, Sar­degna, Sicilia, Medio Oriente e Italia, Jugoslavia, Gre­cia, Creta e Dodecanneso.

 

6. In Europa aumenteremo rapidamente l'offen­siva dei bombardieri alleati dalle basi del Regno Unito contro la Germania e a metà estate la loro forza attuale sarà raddoppiata. La nostra esperienza ha fino ad ora dimostrato che i bombardamenti diurni provocano la distruzione e il danneggiamento di un gran numero di caccia tedeschi. Crediamo che l'aumento del ritmo e del­la portata degli attacchi diurni e notturni, provocherà un forte aumento dei danni materiali e morali in Ger­mania ed esaurirà rapidamente le forze da caccia tede­sche. Come ben sapete, stiamo già trattenendo più della metà dell'aviazione tedesca nell'Europa occidentale e nel Mediterraneo. Non abbiamo dubbi che la nostra of­fensiva aerea intensificata e variata, insieme con le altre operazioni che stiamo intraprendendo, costringerà la Germania a ritirare ancora altre forze aeree e terrestri dal fronte russo.

 

7. Nel Pacifico è nostra intenzione cacciare i giap­ponesi da Rabaul entro i prossimi mesi e in seguito sfruttare il successo in direzione del Giappone. Inten­diamo anche aumentare l'entità delle nostre operazioni in Birmania per riaprire questa via di rifornimento alla Cina. Intendiamo accrescere subito le nostre forze aeree in Cina. Non possiamo però permettere che le nostre offensive contro il Giappone mettano in pericolo la nostra capacità di sfruttare ogni occasione che possa presentarsi per una decisiva disfatta della. Germania nel 1943.

 

8. Il nostro scopo principale è di riuscire a por­tare contro la Germania e l'Italia il massimo di forze terrestri, aeree e marittime che possano essere material­mente impiegate.

 

 

 

— 8 —

Messaggio segretissimo e personale
del primo ministro Churchill al premier Stalin

 

Mi sono accordato con il Presidente Roosevelt di proporre al Presidente turco un incontro tra lui e me per disporre un migliore e più rapido equipaggiamento dell'esercito turco in vista di eventualità future. Il Presidente turco ha risposto accogliendo cordialmente questo piano per un aumento della “sicurezza difensiva Generale” della Turchia e si augura, se io sono d'ac­cordo, che il nostro incontro possa divenire pubblico a tempo debito, dopo che abbia avuto luogo.

Voi conoscete già il mio punto di vista su questo argomento dai telegrammi scambiatici, e potete stare sicuro che vi terrò prontamente e pienamente informato.

Vi prego accettare la mia rinnovata espressione di ammirazione per le meravigliose e continue imprese delle Armate sovietiche.

 

27 gennaio 1943

 

 

 

— 9 —

Messaggio segretissimo
del primo ministro Churchill a Stalin

 

Vi sarò grato se voi eviterete di smentire qualsiasi voce che vi possa giungere all'orecchio sul fatto che sto per venire di nuovo a Mosca, in quanto si ritiene importante che i miei reali movimenti, di cui vi ho in­formato, restino segreti per alcuni giorni. Sinceri auguri.

 

29 gennaio 1943

 

 

 

— 10 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill e al presidente Roosevelt

 

Ho ricevuto il vostro amichevole comunicato congiunto il 27 gennaio. Vi ringrazio per le informazioni datemi sulle decisioni di Casablanca circa le operazioni da intraprendersi dalle forze armate americane e bri­tanniche nei primi nove mesi del 1943. Presumendo che i vostri progetti sulla Germania prevedano la sua disfatta con l'apertura di un secondo fronte in Europa nel 1943, vi sarei grato se mi informaste sulle reali ope­razioni progettate e sui loro tempi.

In quanto all'Unione Sovietica, posso assicurarvi che le forze armate sovietiche faranno tutto quanto è in loro potere per continuare l'offensiva contro la Ger­mania e i suoi alleati sul fronte russo-tedesco. Noi pre­vediamo di portare a termine la nostra campagna in­vernale, circostanze permettendolo, entro la prima metà di febbraio. Le nostre truppe sono stanche, bisognose di riposo e non riuscirebbero a protrarre l'offensiva oltre quel periodo.

 

 

 

— 11 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio relativo al pros­simo incontro con il Presidente turco. Vi sarò grato per le informazioni circa il risultato dell'incontro, di cui apprezzo la vitale importanza.

Il vostro desiderio che le voci sulla vostra visita non siano contraddette sarà naturalmente assecondato.

 

 

 

— 12 —

Messaggio segretissimo e personale
del primo ministro Churchill a Stalin

 

Grazie per il vostro telegramma sulla Turchia. Ho incontrato il 30 gennaio ad Adana tutti i capi turchi ed ho avuto lunghe e cordiali conversazioni. * 28 Indubbia­mente ci sono venuti molto incontro ed è anche chiaro che le notizie che ricevono dalla Germania li convin­cono della critica situazione che c'è là. La prima cosa da farsi è di equipaggiarli con armi moderne, benché siamo riusciti a metterne da parte ben poche. Ho deciso di mandare avanti tutto quanto essi possano ricevere sulla ferrovia del Taurus, che è l'unica strada ferrata, ed anche di prestare loro alcune navi per trasportare maggiori rifornimenti dall'Egitto. Darò loro anche un po' di materiale tedesco che abbiamo catturato nel de­serto. Stiamo organizzando ad Ankara una commissio­ne militare anglo-turca per migliorare le comunicazioni per il transito di munizioni. Stiamo preparando piani congiunti per aiutarli in caso di attacco da parte della Germania o della Bulgaria.

 

2. Non ho chiesto loro alcun preciso impegno po­litico o alcuna promessa di entrare in guerra a nostro lato, ma è mia convinzione che essi lo faranno prima della fine dell'anno; sono anzi convinto che molto pre­sto forse, con un'interpretazione forzata della neutra­lità simile a quella degli Stati Uniti prima che entras­sero in guerra, ci permetteranno di usare i loro campi di aviazione per i rifornimenti dei bombardieri inglesi e americani impiegati negli attacchi ai pozzi di petrolio di Ploesti, che sono di vitale importanza per la Germa­nia, specialmente ora che le vostre armate hanno ri­conquistato Maikop. Ripeto, io non ho chiesto loro né ho ricevuto un sicuro impegno politico e ho detto loro che essi sono liberi di assumerlo. Tuttavia il loro incontro con me, tutto il loro atteggiamento ed il co­municato congiunto che vi sto telegrafando, li collocano in una posizione più chiara nei confronti del sistema anti-Hitler, e così sarà interpretato in tutto il mondo.

 

3. Essi sono, naturalmente, preoccupati per la loro situazione dopo la guerra di fronte alla grande potenza dell'Unione Sovietica. Ho detto loro che, per l'esperien­za che ho,1'U.R.S.S. non ha mai rotto un impegno o un trattato; che il momento di fare un buon accordo è questo, e che la posizione più sicura per la Turchia è di presentarsi come belligerante tra i vincitori al ta­volo della pace. Questo ho detto nel nostro comune in­teresse in accordo con la nostra alleanza, e spero che voi approverete. Sono certo che essi sarebbero pronti a rispondere ad ogni gesto di amicizia dell'U.R.S.S. Sa­rei molto lieto di conoscere la vostra sincera opinione in proposito. Ho instaurato relazioni personali molto strette con loro, specialmente con il Presidente Inonu.

 

4. Nel recente telegramma che avete spedito al Presidente Roosevelt chiedevate notizie del rallen­tamento delle operazioni alleate nel Nord Africa. Per quanto riguarda l'Ottava Armata britannica, da allora abbiamo preso Tripoli e Zuara e speriamo di entrare presto in Tunisia in forze e di scacciare il nemico dalle posizioni di Mareth e Gabes. Lo sgombero e la riattiva­zione del porto di. Tripoli procedono a tutta velocità. Ma per ora i nostri rifornimenti arrivano da Bengasi e in parte anche dal Cairo, a 1600 miglia di distanza. La nostra Prima Armata, rinforzata da forti contingenti. americani, sta portando avanti le su é scorte e attacche­rà al più presto possibile insieme con l'Ottava Armata. Il tempo piovoso è un fattore serio, come pure le co­municazioni che, su strada o per ferrovia, sono esigue e lunghe 500 miglia. Tuttavia è mia speranza che il nemico venga completamente sterminato o cacciato dalle coste dell'Africa per la fine di aprile e forse prima. La mia, valutazione, basata su buone informazioni, è che la Quinta Armata tedesca Panzer in Tunisia sia composta di 80.000 tedeschi e con essi da ;25.000 a 30.000 italiani. Rommel ha in forza per il vettovaglia­mento 150.000 fra tedeschi e italiani, di cui forse 40.000 soltanto sono truppe da combattimento e difetta di armi. La distruzione di queste forze è il nostro ob­biettivo immediato.

 

5. Risponderò in seguito alle vostre legittime do­mande circa le reali operazioni progettate da me e il Presidente a Casablanca.

 

6. Vi prego di accettare le mie congratulazioni per la resa del feldmaresciallo Paulus e la fine della Sesta Armata tedesca. Questo è veramente un meravi­glioso risultato.

 

1 febbraio 1943

 

 

 

 

— 13 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill a Stalin

 

Mi è stato chiesto se voi siete stato informato in anticipo dell'incontro anglo-turco. Sarebbe bene, io penso, rispondere: "Si, il signor Stalin è stato tenuto perfettamente informato". Oppure voi potreste fare qualche dichiarazione a Mosca. In quest'ultimo caso voi potrete evitare di consultarmi poiché sono certo che ciò che direte sarà ottimo.

 

2 febbraio 1943

 

 

 

— 13 —

Messaggio personale

del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 6 febbraio 1943

 

Ho ricevuto il 2 e il 3 febbraio i vostri messaggi relativi alla Turchia. Grazie per le informazioni sui vo­stri colloqui con i leaders turchi ad Adana. Riferendomi alle vostre dichiarazioni che i turchi risponderebbero a qualsiasi gesto di amicizia da parte dell'Unione So­vietica, ritengo opportuno segnalare che, in relazione alla Turchia, noi abbiamo fatto sia alcuni mesi prima dello scoppio della guerra russo-tedesca quanto dopo il suo inizio, alcune dichiarazioni la cui natura amiche­vole è nota al Governo britannico. I turchi non reagi­rono, apparentemente per timore di turbare i tedeschi. Si può presumere che essi reagirebbero allo stesso modo al gesto che voi suggerite.

La posizione internazionale della Turchia resta piuttosto delicata. Da una parte essa è legata all'U.R.S.S, da un trattato di amicizia e neutralità, e alla Gran Bre­tagna da un trattato di mutuo aiuto in caso di aggres­sioni; d'altra parte essa è legata alla Germania da un trattato di amicizia stipulato tre giorni prima che la Germania attaccasse l'U.R.S.S. Non so come, in queste circostanze, la Turchia possa fare quadrare il compi­mento delle sue obbligazioni verso l'U.R.S.S. e la Gran Bretagna e quelle verso la Germania. Comunque, se i turchi aspirano a relazioni piú strette e amichevoli con l'U.R.S.S., lo facciano sapere. In questo caso l'Unio­ne Sovietica li incontrerà a metà strada.

 

2. Certamente non disapprovo che dichiariate di avermi informato dell'incontro anglo-turco, quantunque non possa dire che l'informazione fosse completa.

 

3. Vi auguro ogni successo per la prossima offen­siva della Prima e Ottava Armata britannica e delle truppe americane nel Nord-Africa e per la rapida cac­ciata delle truppe italo-tedesche dalla costa africana.

 

4.Accettate i miei ringraziamenti per le congratu­lazioni amichevoli circa la resa del feld-maresciallo Pau­lus e per la distruzione delle truppe nemiche accerchiate a Stalingrado.

 

 

 

— 13 —

Messaggio segretissimo e personale
del primo ministro Churchill a Stalin

 

Ricevuto il 12 febbraio 1943

 

Vostro messaggio del 30 gennaio. Ho appena con­sultato il Presidente e la questione è stata riferita agli Stati Maggiori ai due lati dell'Oceano. Sono autorizzato a rispondere quanto segue a nome di entrambi:

 

a) Ci sono 250.000 fra tedeschi e italiani nella Tunisia orientale. Speriamo di annientarli o scacciarli nel mese di aprile, se non prima.

 

b) Portato a termine ciò, intendiamo, in luglio o prima se possibile, conquistare la Sicilia allo scopo di liberare il Mediterraneo, provocando il crollo dell'Italia con il conseguente effetto su Grecia e Jugoslavia e l'in­debolimento dell'aviazione tedesca; a ciò seguirà subito dopo un'operazione nel Mediterraneo orientale, pro­babilmente contro il Dodecanneso.

 

c) Questa operazione impegnerà tutte le forze na­vali e da sbarco che potremo riunire nel Mediterraneo e tutte le truppe che potremo addestrare in tempo per operazioni di sbarco, che saranno circa tre o quattro­centomila uomini. Una volta che si siano stabiliti i porti di entrata e le basi di sbarco, sfrutteremo al mas­simo ogni vantaggio.

 

d) Stiamo anche accelerando sino ai limiti del possibile i preparativi per un'operazione al di là della Manica, in agosto, alla quale prenderanno parte unità inglesi e americane. Qui ancora una volta le navi da trasporto e i mezzi da sbarco armati saranno i fattori limitativi. Se l'operazione verrà rimandata causa il mal­tempo o per altri motivi, sarà preparata con forze mag­giori per settembre. Il momento di questo attacco di­penderà, naturalmente, dalle possibilità di difesa della Germania sulla Manica a quel tempo.

 

e) Entrambe le operazioni saranno appoggiate da un gran contingente di forze aeree americane e inglesi, e quelle attraverso la Manica da tutta l'aviazione me­tropolitana britannica. Insieme, queste operazioni sot­toporranno al massimo sforzo le risorse navali della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.

 

f) Il Presidente ed io abbiamo fatto presente ai nostri Capi di Stato Maggiore * 29 la necessità che vi sia la massima rapidità di azione e che gli attacchi siano con­dotti all'estremo limite umanamente e materialmente possibile.

 

9 febbraio 1943

 

 

 

— 14 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al signor Stalin

 

Non ho parole per esprimervi l'ammirazione e la gratitudine che sentiamo per le armate russe, dopo la serie di prodigiose vittorie che ha portato alla libera­zione di Rostov sul Don di cui è giunta notizia stasera. Il mio più vivo desiderio è di fare di più per aiutarvi.

 

14 febbraio 1943

 

 

 

— 15 —

Messaggio segretissimo e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Il 2 febbraio ho ricevuto il vostro messaggio sulle prossime operazioni militari anglo-americane.

Grazie per le ulteriori informazioni sue decisioni di Casablanca. Non posso però evitare di fare alcune considerazioni sul contenuto del vostro messaggio che voi dite essere una risposta comune, che riflette anche l'opinione del Presidente.

 

Appare dal vostro messaggio che la data — feb­braio — che voi avevate precedentemente fissata per completare le operazioni in Tunisia, è ora rinviata ad aprile. Non occorre che mi dilunghi per dimostrare quanto sia inopportuno un simile rinvio delle opera­zioni contro i tedeschi e gli italiani. E' proprio in que­sto momento, mentre le truppe sovietiche insistono nella loro offensiva a largo raggio, che si impone la necessità di un'azione delle truppe anglo-americane nel Nord Africa. La pressione simultanea esercitata su Hitler dal nostro fronte e dal vostro in Tunisia non mancherebbe di produrre effetti positivi ai fini della nostra causa comune e creerebbe difficoltà particolarmente serie per Hitler e Mussolini. Ne risulterebbero accelerate anche le operazioni che avete in programma in Sicilia e nel Mediterraneo orientale.

 

Quanto all'apertura del secondo fronte in Europa, e precisamente in Francia, è in programma per ago­sto e settembre in base a quanto mi comunicate. A mio giudizio, però, la situazione richiede che questi termini siano abbreviati al massimo e che l'apertura del secondo fronte all'ovest avvenga molto prima della data suddetta. Per evitare che il nemico abbia la possibilità di riprendersi, è a mio giudizio importantissimo che l'offensiva dell'ovest venga sferrata non nella seconda metà dell'anno, ma in primavera o all'inizio dell'estate. Secondo una notizia attendibile pervenutaci, a partire dalla fine di dicembre, quando per qualche motivo sono state sospeso le operazioni anglo-americane in Tunisia, i tedeschi, hanno spostato sul fronte russo-tedesco 27 di­visioni di cui cinque corazzate, dalla Francia, dai Paesi Bassi, e dalla Germania. In altre parole invece di dare sollievo all'Unione Sovietica distogliendo forze tedesche dal fronte russo-germanico, si è viceversa favorito Hitler il quale, per l'interruzione delle operazioni anglo-americane in Tunisia, ha avuto possibilità di portare ulte­riori rinforzi contro i russi.

 

Quanto sopra suggerisce che più presto noi ap­profitteremo congiuntamente delle difficoltà di

Hitler al fronte, maggiori possibilità concrete ci si offriranno per la disfatta di Hitler. Ove non si tenga conto di ciò e non si approfitti del momento attuale per favo­rire i nostri comuni interessi, potrebbe avvenire che i tedeschi, ottenuto un po' di respiro e riorganizzate le loro forze, siano in grado di riprendersi. È evidente per voi e per noi che non si deve cadere in un così deplorevole errore di valutazione.

 

2. Ho ritenuto necessario inviare copia di questa mia anche al signor Roosevelt.

 

3. Grazie per le vostre cordiali congratulazioni per la liberazione di Rostov. Stamattina le nostre truppe sono entrate a Kharkov.

 

16 febbraio 1943

 

 

 

— 16 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill a Stalin

 

Ho informato i turchi del vostro amichevole mes­saggio.

Il Governo turco mi ha autorizzato ora a farvi sa­pere d'essere pronto ad iniziare col più grande piacere scambi di vedute con voi attraverso i rispettivi amba­sciatori. Mi risulta che i turchi abbiano avuto amiche­voli contatti col vostro ambasciatore ad Ankara.

 

2. Il Ministro turco degli Affari Esteri ha informato il nostro ambasciatore che a suo parere gli scambi di vedute dovrebbero cominciare al più presto, preferibil­mente a Mosca. Egli suggerisce che questi prendano come punto di riferimento la conferenza di Adana,compreso il punto da me citato relativo alle basi aeree per l'attacco di Ploesti, ecc., e includano, se d'accordo, l'emissione ufficiale di comunicati congiunti.

 

3. Sir A. Clark Kerr vi fornirà informazioni più complete sulla conferenza di Adana. Sfortunatamente il maltempo lo ha trattenuto per una settimana.

4. Vi prego di farmi sapere se c'è qualcosa che debba far loro presente come proveniente non da voi, ma da me.

 

17 febbraio 1943

 

 

 

— 17 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill a Stalin

 

Sono molto spiacente di non aver potuto rispon­dere al vostro ultimo telegramma. Avevo già pronta la bozza della risposta, ma sono stato colpito da una feb­bre così forte che ho ritenuto preferibile aspettare un po'. Spero di essere in grado di farvi avere maggiori notizie sulla situazione generale fra pochi giorni. Frat­tanto tengo a dirvi che quanto state facendo è sempli­cemente indescrivibile.

La battaglia in Tunisia procede bene. Il nemico ha sferrato i suoi colpi ed ora tocca a lui sopportare i nostri. Moltissimi auguri.

 

25 febbraio 1943

 

 

 

— 18 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 2 marzo 1943

 

Sono in possesso del vostro messaggio in data 17 febbraio circa il desiderio del Governo turco di ini­ziare scambi di vedute col Governo sovietico. II 24 feb­braio tramite il signor Kerr mi sono pure pervenuti tre documenti da parte vostra: 1) un breve elenco delle dichiarazioni fatte dal Primo Ministro al Presidente Ismet e alla delegazione turca alla conferenza di Adana; 2) gli accordi conclusivi della conferenza anglo-turca tenuta in Adana il 30-31 gennaio 1943; 3) un prome­moria sulla sicurezza postbellica * 30.

Grazie per le informazioni.

Ritengo doveroso informarvi che il 13 febbraio il Ministro degli Esteri turco ha reso noto all'ambascia­tore sovietico ad Ankara il desiderio del suo Governo di iniziare negoziati diretti al miglioramento delle rela­zioni russo-turche. Il Governo sovietico ha risposto, tramite il proprio ambasciatore ad Ankara, che pren­deva nota con piacere del desiderio del Governo turco di migliorare le relazioni russo-turche e si è dichiarato pronto ad iniziare i negoziati. Siamo ora in attesa del ritorno a Mosca dell'ambasciatore turco col quale con­tiamo di iniziare le trattative. Colgo l'occasione per in­viarvi i migliori auguri per una completa guarigione e per un rapido ritorno alla buona salute.

 

 

 

— 19 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill a Stalin

La notte scorsa la R.A.F. ha sganciato su Berlino 700 tonnellate di bombe. L'incursione ha avuto pieno successo. Su 302 quadrimotori ne abbiamo perduti 19.

 

2 marzo 1943

 

 

 

— 20 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 3 marzo 1943

 

Mi rallegro con la R.A.F. per il successo dell'in­cursione della scorsa notte su Berlino. Sono spiacente che la forza aerea sovietica, occupata a combattere i te­deschi al fronte, non possa per ora prendere parte ai bombardamenti su Berlino.

 

 

 

— 21 —

Messaggio segretissimo e personale

del primo ministro Churchill a Stalin

 

Poiché le condizioni meteorologiche nel cielo di Berlino non erano favorevoli la notte scorsa, abbiamo lanciato 800 tonnellate di bombe su Amburgo, con ottimi risultati. Questi sono bombardamenti molto pe­santi, specie se così ravvicinati nel tempo. Ne accresceremo progressivamente, la portata e la frequenza nei prossimi mesi e. spero potremo far subire ai nazisti esperienze molto dure che li rendano meno avidi di guerra di quanto non fossero in passato. Oltre ad osta­colare la loro produzione stiamo logorando un sempre crescente volume delle loro riserve in batterie antiaeree e in altri mezzi difensivi.

2. Vogliate gradire le mie pi ú calorose felicitazioni per Rzhev. So dai nostri colloqui di agosto quanta im­portanza attribuite alla liberazione di questa posizione.

3. Mi riservo di consultare il Presidente Roosevelt a proposito della risposta al vostro telegramma del 16 u.s. e spero di essere quanto prima in grado di farvela avere per conto di entrambi.

 

4 marzo 1943

 

 

 

— 22 —

Messaggio segretissimo e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 6 marzo 1943

 

Ho ricevuto il vostro messaggio che mi informava del buon esito del bombardamento di Amburgo. Mi rallegro con l'Aviazione britannica e approvo la vo­stra intenzione di intensificare i bombardamenti sulla Germania.

Grazie per le vostre congratulazioni per la nostra occupazione di Rzhev. Oggi le nostre truppe hanno pre­so Gzhatsk.

Aspetto una risposta vostra e del signor Roosevelt al mio messaggio del 16 febbraio.

 

 

 

— 23 —

Messaggio del primo ministro Churchill a Stalin

 

Sono state lanciate la notte scorsa su Essen in breve tempo e in ottime condizioni atmosferiche 468 tonnellate di alto esplosivo e 518 tonnellate di bombe incendiarie (in tutto 986 tonnellate) su un'area di circa 2 miglia quadrate.

6 marzo 1943

 

 

 

— 24 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Il signor Roosevelt mi ha inviato copia della sua risposta al vostro messaggio del 16 febbraio. Sono in grado di rispondervi a mia volta.

 

2. Il nostro primo compito è far sgomberare l'Asse dal Nord Africa con un'operazione il cui nome in codice sarà contenuto in un solo messaggio immediatamente successivo. Speriamo di portarla a termine verso la fine di aprile, periodo nel quale contiamo di impegnare circa un quarto di milione di soldati dell'Asse.

 

3. Nel frattempo si stanno affrettando i preparativi per portare a termine l'operazione "Husky" * 31, che è il nuovo nome in codice (vedi il mio messaggio che se­guirà immediatamente) in giugno con un mese di anti­cipo su quanto stabilito a Casablanca.

 

4. Sono anche allo studio le possibilità di opera­zioni nel Mediterraneo come:

a) occupazione di Creta e/o del Dodecanneso;

b) uno sbarco in Grecia.

I tempi di queste operazioni sono strettamente di­pendenti dal successo di "Husky" e dalla disponibi­lità del necessario quantitativo di navi e mezzi da sbar­co: L'appoggio della Turchia e l'uso degli aeroporti tur­chi sarebbe, ovviamente, di considerevole importanza. Al momento opportuno ne farò richiesta.

 

5. Il tentativo anglo-americano di impadronirsi su­bito di Tunisi e di Biserta è stato abbandonato in di­cembre per le seguenti ragioni: la forza del nemico; l'approssimarsi della stagione piovosa; il carattere già cedevole del terreno e il fatto che le comunicazioni dovevano essere mantenute per un'estensione di 500 mi­glia da Algeri e 160 da Bona, su strade cattive e viaggi della durata di una settimana sulle ferrovie francesi a binario unico. Sarebbe stato possibile rifornire l'esercito unicamente via mare su scala ridotta in considerazione della violenza degli attacchi aerei e subacquei del nemico. Non sarebbe stato quindi possibile accumulare carburante e altri rifornimenti nelle posizioni avanzate. C'era infatti soltanto la possibilità di approvvigionare le truppe già sul posto. Le stesse difficoltà sussistevano per gli aerei e i campi d'atterraggio improvvisati che erano diventati degli acquitrini. Quando interrompem­mo l'attacco vi erano in Tunisia circa 40.000 tedeschi oltre agli italiani e alle truppe di Rommel che era anco­ra a Tripoli. Le forze germaniche nel nord della Tunisia sono attualmente più del doppio ed i tedeschi fanno giungere in gran fretta tutti gli uomini disponibili su aerei da trasporto e cacciatorpediniere; C'è stato qual­che improvviso rovescio verso la fine del mese scorso, ma ormai la situazione si è normalizzata. Speriamo che al ritardo, dovuto a questo ripiegamento, possa porre rimedio un anticipo dell'avanzata dell'esercito di Mont­gomery il quale dovrebbe avere 6 divisioni (cioè 200.000 uomini) operanti da Tripoli con rifornimenti sufficienti. contro la posizione del Mareth prima della fine di mar­zo. Già il 6 marzo l'esercito di Montgomery ha respinto l'attacco con cui Rommel ha cercato, con gravi perdite, di prevenirlo. Gli eserciti inglese e americano nel settore nord della Tunisia entreranno in azione in concomitanza con l'offensiva d Montgomery.

 

6. Ho pensato che avreste gradito conoscere questi particolari dei fatti, anche se sono di modesta portata in confronto colle grandiose operazioni che voi state guidando.

 

7. Lo Stato Maggiore britannico ritiene che circa la metà delle divisioni inviate lo scorso novembre sul fronte russo-tedesco della Francia e dei Paesi Bassi siano ormai state sostituite da nuove divisioni prove­nienti principalmente dalla Russia e dalla Germania e, in parte, da nuove divisioni formate in Francia. Si ritiene altresì che vi siano attualmente trenta divisioni tede­sche in Francia e nei Paesi Bassi.

 

8. Desidero ora mettervi compiutamente al cor­rente, per vostra informazione personale e segretissima, delle nostre risorse militari in vista di attacco all'Eu­ropa attraverso il Mediterraneo o la Manica. Il grosso dell'esercito inglese si trova nel Nord Africa, nel Me­dio Oriente e in India e non ci è materialmente pos­sibile riportarlo via mare nelle isole britanniche. Verso la fine di aprile avremo cinque divisioni britanniche, cioè circa 200.000 uomini, nel nord della Tunisia, in aggiunta all'esercito di Montgomery composto di sei divisioni e ci proponiamo di portare due divisioni par­ticolarmente addestrate dall'Iran e di mandarne una dalla madrepatria come rinforzo in vista di "Husky": in totale quattordici. Abbiamo quattro divisioni mobili britanniche, le due divisioni polacche, una della Francia Libera e una divisione greca nel Medio Oriente. Forze pari a quattro divisioni sono di stanza a Gibilterra, Malta e Cipro. Oltre alle guarnigioni e alle truppe di frontiera vi sono dieci o dodici divisioni formate o in formazione in India per riconquistare Burma dopo la stagione dei monsoni e per riaprire le comunicazioni con la Cina (vedi il mio messaggio che seguirà immediatamente per il nome di codice della presente opera­zione). Abbiamo quindi sotto il comando britannico, disseminate lungo una linea di circa 6300 miglia da Gibilterra a Calcutta, trentotto divisioni comprese tutte quelle corazzate e un forte contingente aereo. A tutte queste forze sono stati assegnati compiti operativi e specifici per il 1943.

 

9. La forza complessiva di una divisione inglese, compresi i corpi speciali, i reparti da combattimento e le truppe addette alle linee di comunicazione, può essere valutato a circa 40.000 uomini. Rimangono nel Regno Unito circa diciannove divisioni costituite, quat­tro divisioni per la difesa territoriale e quattro divisioni distaccate; tra tutte, sedici si stanno preparando ad un'azione attraverso la Manica in agosto. Dovete ri­cordare che la nostra popolazione è di 46.000.000 e che per prima cosa deve sobbarcarsi il peso della marina militare e mercantile, senza le quali non possiamo vivere. Subito dopo viene la nostra sviluppatissima aviazione, forte di circa 1.200.000 unità, e le esigenze per l'arma­mento, l'agricoltura e la difesa antiaerea. così tutte le risorse di uomini e donne del Paese sono attualmente, e già lo sono state, per qualche tempo interamente im­pegnate.

 

10. Gli Stati Uniti avevano l'intenzione nel luglio scorso, di inviare ventisette divisioni, ciascuna forte di 40.000-50.000 uomini, nel Regno Unito per l'invasione della Francia. Da allora hanno mandato sette divisioni per l'operazione "Torch" e altre tre stanno per mandarle. In questo paese attualmente c'è una sola divi­sione americana e non ne attendiamo almeno per i prossimi due mesi. Essi sperano di avere disponibili per agosto quattro divisioni assieme a notevoli forze aeree. Non si tratta di denigrare gli sforzi americani. La ragione per cui questi risultati si sono rilevati così inferiori alle previsioni dell'anno scorso, non è che man­chino le truppe, ma mancano le navi per trasportarle e i mezzi per scortarle. All'atto pratico non esiste nel periodo in esame, nessuna prospettiva di poter traspor­tare nel Regno Unito niente di più di quanto ho men­zionato.

 

11. L'offensiva dei bombardieri del Regno Unito è stata condotta avanti con regolarità. In febbraio più di 10.000 tonnellate di bombe sono state lanciate sulla Germania o sui territori occupati dalla Germania e 4000 tonnellate sono cadute sulla Germania dall'inizio di marzo.

Lo Stato Maggiore della nostra Aereonautica ri­tiene che, delle forze tedesche di prima linea, su 4500 aerei da combattimento circa 1780 siano attualmente sul fronte russo e i rimanenti siano impegnati contro di noi in Germania e sui fronti occidentale e Mediterraneo. C'è poi l'Aereonautica italiana, con una forza di prima linea di 1385 aeroplani, gran parte dei quali è impegna­to contro di noi.

 

12. Circa lo sbarco al di là della Manica, il più gran desiderio del Presidente e mio è che le truppe possano partecipare alla battaglia generale che voi state combattendo in Europa con un coraggio così stupefa­cente. Ma per sostenere il peso delle operazioni del Nord Africa, nel Pacifico, in India e per portare rifor­nimenti in Russia, il programma di importazioni nel Regno Unito è stato ridotto al minimo e siamo già stati costretti ad attingere ripetutamente alle riserve. Co­munque, nel caso che il nemico possa essere sufficien­temente indebolito, ci stiamo preparando ad attaccare anche prima di agosto e i piani vengono settimanalmente aggiornati. Se però l'indebolimento non si verifica, un attacco prematuro condotto con forze inferiori ed insuf­ficienti porterebbe soltanto ad una sanguinosa sconfitta, alla rappresaglia nazista sulle popolazioni locali che even­tualmente si sollevassero e, in definitiva, ad un grande trionfo per il nemico.

L'attuale situazione potrà essere valutata esatta­mente solo fra qualche tempo e. nel farvi la presente di­chiarazione delle, nostre intenzioni, per vostra informazione esclusiva e personale, preciso che non deve essere ritenuta un limite alla nostra libertà di decisione.

 

11 marzo 1943

 

 

 

— 25 —

Messaggio personale e segretissimo
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

In relazione al mio messaggio immediatamente pre­cedente:

1. Il nome in codice dell'operazione del paragra­fo 2 è "Vulcan".

2. L'operazione menzionata nel paragrafo 3 è contro la Sicilia.

3. Il nome in codice dell'operazione menzionata nel paragrafo 8 è "Anakim".

 

11 marzo 1943

 

 

 

— 25 —

Messaggio personale
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ho appena visto e ho molto apprezzato un ec­cellente film sulle vittorie dell'Armata Rossa a Stalin­grado e sulla cattura di Paulus. Il cineoperatore di pri­ma linea assegnato alla nostra Ottava Armata, ha regi­strato una testimonianza della loro vittoria nel deserto. Ho fatto tradurre il commento in russo e ve ne mando una copia con la speranza che possiate trovare il tem­po per vederla.

Gli ufficiali e gli uomini dell'Ottava Armata, sa­ranno orgogliosi di sapere che la testimonianza del loro sforzo vittorioso sarà vista dai loro alleati, le armate e i popoli dell'Unione Sovietica.

 

11 marzo 1943

 

 

 

— 26 —

Messaggio personale e segretissimo
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

In relazione al mio ultimo messaggio vi racco­mando che i paragrafi 8 e 9 e 10 siano considerati come un messaggio separato riguardante un'operazione mili­tare, indirizzato a voi in veste di Maresciallo e Coman­dante in Capo. Cercate che i paragrafi rimangano tra voi e me,

 

2. Abbiamo compiuta un'altra incursione con 400 aerei su Essen la scorsa notte, perdendone 23, ma i risultati ottenuti sono buoni. L'azione prosegue su Stoc­carda, Monaco ed ancora Essen quasi senza soste. Non c'è dubbio che queste incursioni sempre più frequenti e pesanti stiano facendosi sentire sul morale della Ger­mania e prevedo che Hitler sarà costretto a ordinare il più violento contrattacco possibile. Egli dispone nell’ovest di una potente forza di bombardamento da usarsi contro le spiagge nel caso che noi operassimo de­gli sbarchi. Uno dei nostri obbiettivi è di spingerlo a portare questa forza in azione contro la Gran Bretagna dove gli faremo una calda accoglienza preparando così la via per le future operazioni.

 

3. Mi congratulo cordialmente con voi dell'opera­zione su Vyazma e speriamo vivamente nel successo fi­nale a Kharkov.

 

13 marzo 1943

 

 

 

— 27 —

Messaggio riservato e personale
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 15 marzo 1943

 

Il 12 marzo il signor Standley, ambasciatore degli Stati Uniti, ha consegnato al signor Molotov il seguente messaggio da parte del Governo degli Stati Uniti. Il Governo degli Stati Uniti si offre come mediatore fra l'U.R.S.S. e la Finlandia allo scopo di esaminare la pos­sibilità di una pace separata tra di loro. Alla richiesta del signor Molotov se il Governo americano sapesse che la Finlandia desiderava la pace, e quale fosse il suo at­teggiamento, il signor Standley disse che egli non ave­va nulla da dire in proposito. Come è noto, il trattato anglo-sovietico del 26 maggio 1942 stabilisce che le nostre due nazioni non negozino una pace separata con la Germania né con i suoi alleati se non dopo un reci­proco accordo. Questa secondo me è una condizione in­violabile. Io perciò considero mio dovere: primo, infor­marvi della proposta americana e secondo, domandarvi la vostra opinione in proposito. Io non ho ragione di credere che la Finlandia voglia realmente la pace, che abbia già deciso di rompere con la Germania e che abbia intenzione di offrire, dei termini accettabili.

Probabilmente non si è ancora svincolata dalla stretta di Hitler se pur desidera farlo. Gli attuali go­vernanti della Finlandia che firmarono un trattato di pace con l'Unione Sovietica e in seguito lo stracciarono e, in alleanza con la Germania, attaccarono l'Unione Sovietica, difficilmente saranno capaci di staccarsi da Hitler.

Pertanto, vista la proposta americana, ho conside­rato mio dovere informarvene.

 

 

 

— 28 —

Messaggio riservato e personale

del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Mi sono pervenuti i vostri messaggi del 6 e 13 marzo che mi informavano delle riuscite incursioni aeree su Essen, Stoccarda, Monaco e Norimberga. Mi con­gratulo di tutto cuore con l'Aviazione britannica che sta procedendo nel bombardamento dei centri industriali della Germania. Il vostro desiderio che i paragrafi 8, 9, 10 del vostro messaggio dell' 11 marzo siano trattati come una speciale informazione militare sarà rispettato.

Grazie per le vostre congratulazioni riguardo alla presa di Vyazma. Mi dispiace dire che oggi abbiamo dovuto ritirarci da Kharkov. Appena riceveremo il vo­stro film sull'Ottava Armata del quale mi avete avvi­sato in un messaggio speciale dell' 11 marzo, ne pren­derò visione e darò disposizioni affinché la nostra ar­mata e la popolazione possano vederlo. Mi rendo conto di quanta importanza possa avere per la nostra alleanza bellica. Permettetemi di inviare a voi personalmente il nostro film sovietico Stalingrado.

 

15 marzo 1943

 

 

 

— 29 —

Messaggio personale e riservato
dal premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto la vostra risposta al mio messaggio del 16 febbraio.

 

Sembra dalle vostre informazioni che le operazioni anglo-americane nel Nord Africa non siano state acce­lerate, ma che al contrario, siano state posticipate fino alla fine d'aprile. Per di piú, perfino questa data è espressa in termini abbastanza vaghi. In altre parole, al culmine dell'offensiva contro le truppe di Hitler in feb­braio e marzo, l'attacco anglo-americano nel Nord Africa, lungi dall'essere sferrato è stato revocato e la data da voi personalmente stabilita è stata rimandata. Frattanto la Germania è riuscita a distaccare dall'ovest 36 divi­sioni, incluse sei corazzate, da impiegare contro le trup­pe sovietiche. Le difficoltà che questo fatto ha provo­cato all'Armata sovietica e l'importanza del sollievo che ha portato alle posizioni tedesche sul fronte russo-germanico sono facilmente rilevabili. Pur essendo mol­to importante, « Husky » non può assolutamente so­stituire un secondo fronte in Francia; ciononostante io accolgo con molto piacere, come è logico, la vostra in­tenzione di affrettare l'operazione.

 

Continuo a ritenere che l'apertura di un secondo fronte in Francia sia cosa più importante. Vi ricorderete di aver considerato possibile di aprire un secondo fron­te già nel 1942 o, al più tardi, questa primavera. Vi era perciò fondamento sufficiente per farlo. Appare quin­di chiaro il motivo per cui nel mio precedente messaggio ho insistito sulla necessità di colpire nell'ovest non più tardi di questa primavera, o all'inizio dell'estate.

 

Le truppe sovietiche hanno combattuto strenuamente tutto l'inverno e continuano a farlo, mentre Hi­tler sta prendendo importanti misure per riassestare e rinforzare il suo esercito per le operazioni della prima­vera e dell'estate contro l'U.R.S.S. È perciò essenziale per noi che l'attacco da ovest non venga ancora po­sticipato; esso deve essere sferrato questa primavera o all'inizio dell'estate.

 

Ho studiato gli argomenti da voi esposti nei pa­ragrafi 8, 9 e 10 come indicativi delle difficoltà delle operazioni anglo-americane in Europa. Riconosco le dif­ficoltà. Tuttavia penso di dovervi dare nell'interesse della nostra causa comune un energico avvertimento sul grave pericolo che il procrastinare l'apertura di un se­condo fronte in Francia comporta. Per questa ragione l'indeterminatezza delle vostre decisioni riguardo alla contemplata offensiva anglo-americana al di là della Manica mi causa apprensioni che non posso nascondervi.

 

15 marzo 1943

 

 

 

— 30 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Vi sono grato per il vostro telegramma del 15 mar­zo riguardante l'intervento americano verso di voi a proposito della Finlandia.

 

2. Voi potete assai bene giudicare quale valore militare possa avere nella lotta contro la Germania sul vostro fronte l'estromettere la Finlandia dal conflitto. Suppongo che ciò possa avere l'effetto di liberare più divisioni sovietiche che tedesche da impiegarsi altrove. Inoltre, la defezione della Finlandia dall'Asse potrebbe avere un considerevole effetto sugli altri satelliti di Hitler.

 

3. L'esclusione dei Ministri finlandesi più aperta­mente filotedeschi dal nuovo governo sembra essere stata una concessione alla opinione pubblica, e denota il desiderio di mostrare una certa indipendenza dal con­trollo tedesco. Questo potrebbe essere lo stadio preli­minare di una svolta della politica finnica qualora il mo­mento sia giudicato maturo. Quantunque le mie infor­mazioni personali, che non sono molto complete, ten­dano a mostrare che i finlandesi probabilmente non sono ancora pronti per i negoziati, sono convinto che gli avvenimenti sul vostro fronte nei prossimi mesi li porteranno a una decisione. Credo che essi dipendano dalle provviste di grano che la Germania ha promesso di consegnare tra adesso e maggio. Dopo la consegna di tali provviste la Finlandia potrà probabilmente tirare innanzi senza rifornimenti alimentari tedeschi fino alla fine dell'anno.

 

4. In conclusione, io ritengo che i finlandesi sarebbero ansiosi di ritirarsi dalla guerra appena si rendessero conto che la Germania è destinata alla sconfitta così stando le cose mi sembra che non sia del tutto prematuro che voi chiediate al governo degli Stati Uniti se sanno, e possono scoprire, senza palesare il vostro interesse, quali termini i finlandesi sarebbero pronti ad accettare. Ma voi sarete il miglior giudice della tattica più adatta.

 

20 marzo 1943

 

 

 

— 31 —

Messaggio personale e segreto sulle operazioni
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

La nostra battaglia campale in Tunisia è ora in pieno svolgimento. L'avanzata americana da ovest ha avuto inizio il 17 marzo. Nella notte del 20 marzo la Ottava Armata ha attaccato le fortificazioni del Mareth e le sta ora attraversando in direzione nord-ovest. Nel medesimo tempo il Corpo d'Armata della Nuova Ze­landa con potenti forze corazzate, con una marcia av­volgente di più di 150 miglia, ha raggiunto una posi­zione dietro il nemico circa 30 miglia ad ovest d Gabes. Questo corpo guadagna terreno anche verso la sacca di Gabes che è il suo obbiettivo. Abbiamo circa 70.000 tedeschi e 50.000 italiani dentro al cerchio che si stringe, ma è troppa presto per prevedere ciò che ac­cadrà. Voi stesso sarete capace di giudicare dalla carta geografica le possibilità di sviluppo. Vi terrò informato.

Dieci giorni di nebbia sui nostri aeroporti hanno bloccato la nostra offensiva aerea. Essa riprenderà con maggior vigore appena il tempo migliorerà. Vi mando alcune pellicole che documentano le distruzioni provo­cate in particolare a Essen. Penso che vi piacerà guar­dare queste immagini quanto è piaciuto a me.

 

23 marzo 1943

 

 

 

— 32 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 27 marzo 1943

 

Ho ricevuto la vostra comunicazione sulla batta­glia campale che si sta combattendo in Tunisia. Auguro alle truppe britanniche e U.S. totale e rapido successo. Spero che voi sarete in grado di dominare e sconfig­gere il nemico e di scacciarlo dalla Tunisia.

Spero anche che l'offensiva aerea contro la Ger­mania aumenti di intensità. Vi sono grato per le pel­licole che mostrano la distruzione provocata a Essen.

 

 

 

— 33 —

Al maresciallo Stalin
presidente del consiglio dei commissari del popolo e commissario del popolo per la difesa

 

Caro Maresciallo Stalin,

ho nominato il generale G. le a. Martel, C.B., D.S.O., M.C., Capo della Missione militare inglese nel­l'Unione Sovietica:

Il generale Martel è un generale anziano che ha occupato alte cariche nell'esercito britannico, avendo co­mandato una divisione in Francia fino a Dunkerque ed essendo stato recentemente comandante del Corpo Co­razzato. Ho scelto lui in particolare per questo inca­rico perchè ritengo egli abbia qualità sia militari sia personali tali da riuscire gradito a voi e alle autorità militari sovietiche e da assicurare il successo della sua missione. Inviando nell'Unione Sovietica un ufficiale di prim'ordine con un brillante stato di servizio, sotto­lineo l'importanza capitale che attribuisco al rafforza­mento della cooperazione fra le nostre nazioni e metto a vostra disposizione uno dei miei migliori ufficiali nel quale vi prego di riporre la vostra fiducia. Egli ha già avuto nel 1936 il privilegio di vedere l'Armata Rossa durante le manovre ed ora vuole ammirarla nuovamente nella ardua prova della guerra. Spero che voi darete gli ordini necessari per metterlo in condizione di ot­tenere tutte le facilitazioni utili a questo scopo.

Sinceramente vostro,

Winston Churchill

 

27 marzo 1943

 

 

 

— 34 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

La notte scorsa 395 bombardieri pesanti hanno lanciato 1050 tonnellate su Berlino in cinquanta mi­nuti. Il cielo sopra il bersaglio era sereno e l'incursione è stata molto fortunata. Questa è la nostra migliore in­cursione su Berlino. Ne abbiamo persi solo nove.

 

2. Dopo un arresto, la battaglia di Tunisia ha di nuovo preso un indirizzo favorevole ed ho appena ri­cevuto notizie che le nostre truppe corazzate, dopo un movimento d'accerchiamento, sono a due miglia da El Hamma.

 

3. Ho visto l'altra notte il film Stalingrado. È assolutamente superbo e avrà un eccezionale effetto sul nostro popolo.

 

28 marzo 1943

 

 

 

— 35 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 28 marzo.

Mi congratulo con l'Aviazione britannica per la massiccia e riuscita incursione su Berlino.

Spero che le truppe corazzate britanniche sapranno utilizzare pienamente il vantaggio della migliorata situa­zione in Tunisia e non lasceranno al nemico possibilità di rivincita.

Ieri sera ho visto, con i miei colleghi, il film Vit­toria nel deserto che ci avete inviato, e ne siamo stati molto colpiti. Esso illustra chiaramente come stanno combattendo gli inglesi, e abilmente smentisce quegli scellerati — ne abbiamo anche nella nostra nazione — che asseriscono che l'Inghilterra non combatte, ma sta solamente a guardare. Attendo ansiosamente un altro film del genere, che mostri la vostra vittoria in Tunisia. Vittoria nel deserto sarà messo in circolazione fra le nostre armate al fronte e proiettato al pubblico.

 

29 marzo 1943

 

 

 

— 36 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

I tedeschi hanno concentrato a Narvik una po­tente formazione navale composta dalla Tirpitz, Scharn­horst, Lutzow, un incrociatore da 6 pollici ed otto cac­ciatorpediniere. Quindi il pericolo per i convogli russi che vi ho esposto nel mio messaggio del 17 luglio dello scorso anno, è risorto in una forma ancora più minacciosa. Vi dissi allora che noi non riteniamo opportuno rischiare la nostra Home Fleet nel mare di Barents, dove avrebbe potuto essere attaccata dagli aerei terre­stri tedeschi e dagli U-boats, senza un'adeguata pro­tezione contro entrambi, e spiegai che, qualora una o due delle nostre più moderne corazzate fossero andate perdute o anche seriamente danneggiate, restando in­vece in azione la Tirpitz e altre grandi unità della flotta da battaglia tedesca, l'intero controllo dell'Atlantico sarebbe stato messo a repentaglio con disastrose con­seguenze per la nostra causa comune.

 

2. Il Presidente Roosevelt ed io abbiamo perciò, deciso con la più grande riluttanza che è impossibile provvedere un'adeguata protezione per il prossimo con­voglio russo e che senza tale protezione non c'è la piccola probabilità che qualcuna delle navi riesca ad arrivarvi, dati i noti preparativi fatti dai tedeschi per la loro distruzione. Abbiamo perciò dato ordini per il rinvio della partenza del convoglio di marzo.

 

3. È un grave disappunto per il Presidente Roo­sevelt e per me che debba essere necessario posporre il convoglio di marzo. Se non fosse stato per la concen­trazione di forze tedesche, sarebbe stata nostra ferma intenzione mandarvi un convoglio di 30 navi in marzo ed un altro ancora ai primi di maggio. Nello stesso tempo riteniamo doveroso informarvi subito che non

ci sarà possibile continuare i convogli lungo la rotta del nord dopo i primi di maggio, poiché da questo periodo in avanti avremo bisogno di ogni nave scorta per ap­poggiare la nostra operazione offensiva nel Mediterra­neo, escluso solo il minimo indispensabile per salva­guardare le nostre linee vitali nell'Atlantico. Inoltre abbiamo avuto perdite gravi e quasi senza precedenti nel corso delle ultime tre settimane. Ammettendo che "Husky" proceda bene, speriamo di riprendere l'invio di convogli ai primi di settembre, purché la dislocazione delle principali unità tedesche lo renda possibile e la situazione nel Nord Atlantico sia tale da permetterci di provvedere alle necessarie forze di scorta e di copertura.

 

4. Stiamo facendo del nostro meglio per incremen­tare il flusso dei rifornimenti attraverso la rotta del sud. Il totale mensile è stato più che raddoppiato negli ul­timi sei mesi. Abbiamo ragione di sperare che l'incre­mento sarà progressivo e che il totale per l'agosto prossimo raggiungerà le 240.000 tonnellate. Se questa cifra sarà raggiunta, la consegna mensile sarà diventata otto volte maggiore in dodici mesi. Inoltre gli Stati Uniti vogliono considerevolmente incrementare gli invii via Vladivostok. Questo in qualche modo compenserà il vostro e il nostro disappunto per l'interruzione dei con­vogli nel nord.

 

30 marzo 1943

 

 

 

— 37 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al premier Stalin

 

La notte scorsa siamo tornati su Berlino con 370 aerei e abbiamo sganciato 700 tonnellate. Le prime relazioni indicano eccellenti risultati.

 

30 marzo 1943

 

 

 

— 38 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito il 2 aprile 1943

 

Ho ricevuto il vostro messaggio del 30 marzo che mi avvertiva che voi e il signor Roosevelt siete necessariamente costretti a rinviare l'invio dei convogli per l'U.R.S.S. fino a settembre. Considero questo passo imprevisto come un'interruzione catastrofica nell'invio di materie prime strategiche e di armamenti all'Unione Sovietica dalla Gran Bretagna e dagli U.S.A., in quanto la rotta del Pacifico ha un traffico limitato e non dà affidamento e la rotta del sud ha scarse capacità di sbocco, il che significa che queste due rotte non sono in grado di compensare l'interruzione delle spedizioni attraverso la rotta del nord. Inutile aggiungere che questa circostanza non può che pregiudicare la posi­zione delle truppe sovietiche.

 

 

 

— 39 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Riconosco l'importanza di quanto avete esposto nel vostro telegramma riguardo ai convogli. Vi assicuro che farò tutto il possibile per il miglioramento della situazione. Sono conscio dell'enorme peso sostenuto dalle armate russe e del loro incomparabile contributo alla causa comune.

 

2. Abbiamo mandato sabato su Essen, 348 bombar­dieri che hanno sganciato 900 tonnellate di bombe al fine di danneggiare ulteriormente le acciaierie Krupp, che sono state ancora efficacemente colpite e di portare la distruzione nella parte sud-ovest della città che in precedenza era stata poco colpita. La notte scorsa 507 aerei, tutti salvo 166 bombardieri pesanti, hanno sgan­ciato 1400 tonnellate su Kiel. Questo è uno dei più massicci bombardamenti da noi effettuati. Gli strati di nubi erano più spessi di quanto ci aspettavamo, ma speriamo che l'attacco sia giunto a segno. I bombar­damenti diurni americani con le "Fortezze Volanti" stanno diventando efficacissimi. Ieri hanno bersagliato presso Parigi gli stabilimenti Renault che avevano co­minciato a riprendere il lavoro. Oltre a bombardare da grande altezza con notevole precisione alla luce del giorno, essi provocano l'intervento di caccia nemici, molti dei quali vengono abbattuti dall'armamento pe­sante delle "Fortezze Volanti". Nel corso di queste tre azioni sono andati perduti quattro bombardieri ame­ricani e trentatré inglesi. Devo ora far notare che i nostri bombardamenti sulla Germania aumenteranno di intensità mese per mese e che siamo in grado di indi­viduare gli obbiettivi con sicurezza sempre maggiore.

 

3. Questa settimana comincerà la battaglia campale in Tunisia. L'Ottava e la Prima Armata britannica e le forze americane e francesi saranno tutte impegnate secondo il piano previsto. Il nemico si accinge a riti­rarsi nella ultima testa di ponte, ed ha già cominciato a demolire e a rimuovere le batterie costiere da Sfax. Sembra probabile che il nemico, sotto la rinnovata pres­sione, si ritiri, forse rapidamente, su una linea che sta fortificando presso Enfidaville nel golfo di Hammamet. Questa nuova posizione farà parte del fronte principale che ora mantiene nel nord della Tunisia, rivolto a ovest, e che poggia il fianco nord sul Mediterraneo a circa 30 miglia da Biserta. Stiamo forzando anche in questo fianco settentrionale. Vi terrò al corrente dell'andamen­to delle operazioni e vi dirò se riusciremo ad isolare qualche grosso contingente della cosiddetta "Armata di Rommel" prima che raggiunga l'ultima testa di ponte.

 

4. Hitler, con la sua solita ostinazione, sta man­dando la Hermann Göring e la 99a divisione tedesca in Tunisia, per lo più con trasporti aerei per i quali vengono impiegati non meno di 100 grossi aeroplani. I primi elementi di entrambe queste due divisioni sono già arrivati. Perciò dobbiamo aspettarci una difesa osti­nata nella penisola di Tunisi ad opera di 250.000 uomi­ni meno quelli che si perderanno per la strada. Le no­stre forze sono decisamente superiori sia per quanto riguarda l'armamento sia per il numero. Stiamo inflig­gendo gravi perdite alle navi che attraversano il canale con carburante, munizioni, veicoli ecc. Quando avremo occupato gli aeroporti del sud saremo in grado di sfer­rare un incessante e massiccio attacco aereo sui porti e stiamo prendendo tutte le misure necessarie per preve­nire una fuga tipo Dunkerque. Questo è particolarmente importante agli effetti dell'operazione "Husky". Circa un mese dopo l'occupazione ,di Biserta e Tunisi speriamo di riuscire a far passare le navi da trasporto attraverso il Mediterraneo, abbreviando così i viaggi verso l'Egitto e il Golfo Persico.

 

6 aprile 1943

 

 

 

— 40 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

L'Alto Comando del Nord Africa mi ha appena riferito che l'armata del generale Montgomery ha sfon­dato la linea Akarit sorprendendo e sgominando il ne­mico e che tutte le posizioni dominanti di questa linea sono ora in sue, mani. Sta ora facendo avanzare i suoi mezzi attraverso il passaggio in direzione di una zona più aperta. Dopo sole sei ore di combattimento erano già stati contati 2000 prigionieri e il numero continua ad aumentare. È in corso una battaglia violenta e la nostra offensiva verso Kairouan, della quale vi ho par­lato nel mio ultimo messaggio, procede bene. So che vi fa molto piacere ricevere buone notizie. La caccia è aperta.

 

6 aprile 1943

 

 

 

— 41 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Nemico in piena ritirata verso nord impetuosa­mente incalzato dai carri armati di Montgomery; 6.000 prigionieri per ora.

 

7 aprile 1943

 

 

 

— 42 —

Messaggio personale e segreto

dal premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto i vostri due messaggi del 6 aprile, e quello di oggi relativo all'importante avanzata delle vostre truppe in Tunisia. Questo è un successo note­vole, congratulazioni. Spero che questa volta le truppe anglo-americane riportino una vittoria completa su Rom­mel e le altre bande di Hitler in Tunisia. Sarebbe importantissimo ai fini della nostra lotta comune. Sa­luto con gioia la ripresa dei bombardamenti di Essen, Berlino, Kiel e gli altri centri industriali della Germania. Ogni bomba sganciata dalla vostra aviazione sui centri vitali della Germania provoca in molti milioni di cuori una vivissima eco che si diffonde in lungo e in largo nella nostra nazione.

 

7 aprile 1943

 

 

 

— 43 —

Messaggio segretissimo e personale
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Nei due soppressi convogli J.W. 54 e J.W. 55, c'erano 375 dei vostri Hurricanes e 285 dei vostri Aircobras e Kittyhawks. Questi ultimi facevano parte della quota americana.

Ci diamo da fare notte e giorno per preparare un piano per inviarvi tutti questi aerei il più rapidamente possibile per altre vie.

 

2. Gli Aircobras e i Kittyhawks potrebbero andar via Gibilterra e Nord Africa ad Abadan. Gli Hurricanes non hanno sufficiente autonomia per intraprendere il volo fino a Gibilterra, così devono viaggiare per mare fino a Takoradi o Casablanca, dove saranno montati e tropicalizzati * e devono poi volare a Teheran dove si potrà detropicalizzarli. Come alternativa, se Tunisi

sarà conquistata presto; potremo forse fare passare un certo numero di Hurricanes per mare attraverso il Me­diterraneo e montarli in Egitto a Bassora. Entrambe le alternative presentano le loro difficoltà.

C'è anche il grande problema di trasportare il grosso quantitativo di parti di ricambio che accompa­gnano gli aerei. Nondimeno, supereremo questa dif­ficoltà.

 

3. Mi è venuto in mente anche che vi potrebbe interessare ricevere alcuni Hurricanes armati con can­noni da 40 mm., per le vostre operazioni contro l'ar­mata tedesca sul fronte russo. Durante i recenti com­battimenti in Tunisia questi aerei hanno operato con successo contro i carri armati di Rommel. Un gruppo di sedici aerei ha distrutto diciannove carri armati in quattro giorni. L'aereo è conosciuto come Hurricane II D e porta due cannoni da 40 mm. con sedici colpi per cannone e due mitragliatrici da 7,7 con 303 colpi ciascuna. In tutto il resto è simile all'Hurricane II C ad eccezione del fatto che pesa 200 chili in più ed è più lento di circa 20 miglia all'ora. Posso mandarvi un massimo di 60 aerei di questo tipo. Fatemi per favore sapere se vi interessano. Essi dovrebbero probabilmente viaggiare via Takoradi e potrebbero essere inclusi nello stesso programma previsto per gli Hurricanes, Aircobras e Kittyhawks.

 

Con l'approvazione del Presidente, il signor Har­riman collabora per la preparazione del piano. Spero di telegrafarvi la prossima settimana presentandovi le nostre concrete proposte. Sono deciso a farvi avere gli aerei non appena sia umanamente possibile farli arrivare.

 

10 aprile 1943

 

* Ovvero adattati all’utilizzo in clima tropicale con l'installazione di filtri antisabbia. serbatoi supplementari, ecc.

 

 

 

— 44 —

Messaggio personale e segreto
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Tutte le forze nazi-fasciste stanno ritirandosi dalla linea di Enfidaville della quale vi ho parlato. I nostri mezzi corazzati si sono aperti un varco da ovest verso Kairouan. L'Ottava Armata continua a spingersi verso nord e ci stiamo preparando a sferrare un violento attacco con la Prima Armata. Stiamo prendendo accu­rate misure per far pagare a caro prezzo una fuga per mare. Spero di avere presto dall'Africa nuove buone notizie per voi. Ci sono ancora 200.000 nemici nella rete, compresi i feriti, e abbiamo fatto finora 25.000 prigionieri, senza contare i morti il cui numero può essere stimato da 5.000 a 10.000.

 

2. Settore aereo. Abbiamo mandato 378 bombar­dieri su Duisburg e l'azione è stata ripetuta la notte seguente con circa 100. La notte scorsa 502 aerei sono andati su Francoforte. Abbiamo colpito duramente en­trambe le località, ma eravamo ostacolati da spesse nubi. Spero che voi abbiate ricevute il cortometraggio e le fotografie delle devastazioni. Ve ne invierò regolar­mente, dato che possono far piacere ai vostri soldati che hanno visto tante città russe in rovina.

 

3. Sto cercando il modo di far passare attraverso il Mediterraneo, appena esso sarà libero, alcune navi veloci per portare i vostri carichi urgenti fino al Golfo Persico. Questi carichi comprendono una certa quan­tità di prodotti farmaceutici accuratamente scelti e di materiale medico acquistati con i fondi di mia moglie che presto raggiungeranno i 3.000.000 di sterline e sono stati raccolti con offerte volontarie di ricchi e poveri. Questo fondo è una prova del caldo interessamento del popolo britannico per il popolo russo.

 

11 aprile 1943

 

 

 

— 45 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Mi sono giunti i vostri messaggi del 10 e 11 aprile. Il rapido progresso dell'offensiva della Gran Bre­tagna e degli U.S.A. in Tunisia è un successo importante nella guerra contro Hitler e Mussolini. Spero che pos­siate finire il nemico e prendere quanti più prigionieri e bottino è possibile.

 

Siamo felici che non concediate respiro a Hitler. Ai vostri vigorosi e riusciti bombardamenti sulle grandi città tedesche noi stiamo aggiungendo le nostre incur­sioni aeree sui centri industriali tedeschi nell'est della Prussia. Grazie per il film che mostra gli effetti delle incursioni aeree su Essen. Sia questo che gli altri che ci avete promesso saranno proiettati al pubblico e all’esercito.

Gli aerei da caccia che avete reso disponibili con la soppressione dei convogli e che intendete mandarci ci saranno molto utili. Vi sono anche grato per l'offerta dei 60 aerei Hurricane II D muniti di cannoni di 40 mm. Abbiamo grande necessità di tali aerei specialmente con­tro i carri armati pesanti. Spero che gli sforzi vostri e del signor Harriman per organizzare e garantire la spe­dizione degli aerei all'U.R.S.S. saranno coronati da un immediato successo.

 

Il nostro popolo apprende con gratitudine il sen­timento di calorosa simpatia mostrato dal popolo bri­tannico ed espresso con la fondazione del fondo di aiuto medico menzionato da voi. Vi prego di trasmet­tere i miei ringraziamenti alla signora Churchill, che presiede il fondo, per il suo vigoroso lavoro.

 

Oggi ho ricevuto il generale Martel, che mi ha rimesso la vostra lettera. Gli sarà certamente offerta ogni opportunità di conoscere l'Armata Rossa e la sua esperienza bellica.

 

12 aprile 1943

 

 

 

— 46 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

In un recente telegramma mi dicevate: "Saluto con gioia i bombardamenti di Essen e Berlino e altri centri industriali della Germania. Ogni bomba sganciata dalla vostra aviazione sui centri vitali tedeschi provoca in molti milioni di cuori una vivissima eco che si diffonde in lungo e in largo nella nostra nazione". Il Coman­dante in Capo dei nostri bombardieri desidererebbe molto riferire queste parole ai suoi reparti ai quali farebbero veramente molto piacere. Volete consentirlo? C'è sempre la possibilità che ciò possa giungere alla stampa. Per parte mia ritengo che questo non possa produrre che effetti positivi. Voi cosa ne dite?

 

2. Abbiamo effettuato tre buoni bombardamenti questa settimana su La Spezia, Stoccarda e la scorsa notte sia sulla Skoda Works Company di Plzen sia a Mannheim. Nel primo 174 aerei hanno sganciato 460 tonnellate di bombe ma hanno colpito di piú la città di La Spezia che le navi nel porto, a causa della fo­schia e del fumo. Il secondo a Stoccarda è stato uno strepitoso successo, vi hanno preso parte 462 bombar­dieri sganciando 750 tonnellate. La notte scorsa abbia­mo mandato 598 aerei sui due obbiettivi e sono state sganciate circa 850 tonnellate. I rapporti finora ricevuti sui danni alla Skoda sono buoni, ma non disponiamo ancora di fotografie. Era particolarmente importante bombardare la Skoda perché a causa dei danni provocati a Essen operai e lavori vitali sono stati trasferiti li dalle officine Krupp.

In queste tre incursioni abbiamo perduto 81 bom­bardieri, dei quali 64 pesanti con circa 500 aviatori perfettamente addestrati. Vi assicuro che gli attacchi continueranno durante l'estate con progressione cre­scente. Siamo molto felici che anche voi da parte vostra stiate colpendo le fabbriche di armi naziste.

 

3. Una breve pausa è ora necessaria in Tunisia mentre il generale Alexander raggruppa le sue armate nel nord ed il generale Montgomery porta avanti l'ar­tiglieria pesante che egli impiega abitualmente nelle sue battaglie. Ma molto presto la più grande battaglia che noi abbiamo mai combattuto in questa guerra comin­cerà e, una volta iniziata, non si arresterà finché l'Africa non verrà sgombrata dalle forze dell'Asse.

 

17 aprile 1943

 

 

 

— 47 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Abbiamo raccolto una voce dalla Spagna sull'in­tenzione dei tedeschi di usare il gas sul fronte russo e so che anche voi avete alcuni indizi al riguardo. Ciò è capitato anche lo scorso anno all'incirca nel medesimo periodo.

Fatemi sapere se volete che rinnovi la dichiara­zione da me già fatta lo scorso anno che ogni attacco eseguito col gas contro di voi sarà immediatamente seguito da una nostra rappresaglia della massima violen­za sulla Germania. Abbiamo piena possibilità di portare a compimento ogni minaccia che facciamo.

 

19 aprile 1943

 

 

 

— 48 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio nel quale mi chie­dete di autorizzarvi a trasmettere alle squadriglie di bombardieri britannici le mie congratulazioni, per i bombardamenti di Essen, Berlino e altri centri indu­striali della Germania. Non ho obiezioni alla vostra ri­chiesta e vi lascio piena libertà. Prendo nota con pia­cere della vostra intenzione cui continuare a bombardare le città tedesche con crescente intensità.

Sembra che gli eventi in Tunisia procedano favo­revolmente. Vi auguro una completa vittoria.

Il vostro accenno all'intenzione tedesca di impie­gare i gas sul nostro fronte trova conferma nelle nostre informazioni. Inutile dire che appoggio in pieno la vo­stra proposta di ammonire Hitler e i suoi alleati e minacciarli di una potente rappresaglia chimica qualora intraprendessero un attacco con i gas al nostro fronte. Le truppe sovietiche si prepareranno a loro volta per una ritorsione.

 

19 aprile 1943

 

 

 

— 49 —

Messaggio personale e segretissimo
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

La battaglia in Tunisia è iniziata. Il generale Alexander mi informa che l'Ottava Armata attaccherà questa notte (19-20) e che altre armate si impegneranno in successione secondo il piano originale dell'offensiva.

Queste operazioni coinvolgeranno quindi notevoli forze comprendenti la Prima e l'Ottava Armata britanniche insieme a limitate forze americane, tutte trasportate e rifornite attraverso enormi distanze marittime. Abbiamo l'intenzione di pervenire alla conclusione, se possibile, esercitando una continua pressione.
Tra la penisola di Tunisi e la Sicilia ha avuto luogo una importante battaglia aerea nella quale gli aeroplani da trasporto tedeschi hanno subito gravissime perdite.

 

20 aprile 1943

 

 

 

— 50 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Il comportamento del Governo polacco verso l'U.R.S.S. è, secondo il Governo sovietico, del tutto irregolare e assolutamente contrario alle norme e alle consuetudini che regolano le relazioni fra due Stati alleati. La calunniosa campagna anti-sovietica lanciata dai fascisti tedeschi riguardo gli ufficiali polacchi che essi stessi uccisero nella zona di Smolensk, nel territorio occupato dalla Germania, è stata immediatamente rac­colta dal Governo Sikorski, ed è sbandierata in ogni maniera dalla stampa ufficiale polacca. Lungi dal con­traddire le infamanti calunnie fasciste contro l'U.R.S.S., il Governo Sikorski, non ha trovato necessario neanche sottoporre la questione al Governo sovietico stesso o richiedere informazioni in proposito.

 

Le autorità hitleriane, dopo aver preparato un cri­mine mostruoso contro gli ufficiali polacchi, stanno ora inscenando un'inchiesta farsesca, servendosi a questo scopo di alcuni elementi polacchi filofascisti da loro prescelti nella Polonia occupata, dove ogni cosa è sotto il controllo di Hitler e dove nessun onesto polacco può aprire bocca.

 

I Governi di Sikorski e di Hitler si sono assicurati. per "l'inchiesta" la cooperazione della Croce Rossa Internazionale che, sotto un regime di terrore, di ese­cuzioni e sterminio in massa delle popolazioni civili, è forzata a prendere parte alla farsa investigativa diretta da Hitler.

È ovvio che questa "inchiesta" fatta d'altra parte alle spalle del Governo sovietico, non può godere la fiducia di chi abbia una parvenza di onestà.

 

Il fatto che la campagna antisovietica sia stata iniziata simultaneamente dalla stampa tedesca e polacca e segua identiche linee, pone in dubbia evidenza i con­tatti fra Hitler — il nemico degli Alleati — e il Go­verno di Sikorski in questa campagna ostile.

 

Mentre i popoli dell'Unione Sovietica stanno ver­sando il loro sangue in una orribile lotta contro la Germania hitleriana e spendono le loro energie per abbattere il comune nemico delle nazioni democratiche amanti della libertà, il Governo di Sikorski infligge un colpo sleale all'Unione Sovietica per appoggiare la ti­rannia hitleriana.

 

Queste circostanze costringono il Governo sovie­tico a considerare che l'attuale Governo polacco, avendo preso contatti con il Governo di Hitler ha, in pratica, rotto i rapporti di alleanza con l'U.R.S.S. ed ha adot­tato un atteggiamento ostile verso l'Unione Sovietica.

 

Per queste ragioni il Governo sovietico ha deciso di interrompere le relazioni con detto Governo.

Ho ritenuto necessario darvi le suddette informa­zioni e confido che il Governo britannico saprà valutare i motivi che hanno reso necessario questo passo forzato da parte del Governo sovietico.

 

21 aprile 1943

 

 

 

— 51 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

L'ambasciatore Maisky mi ha consegnato ieri sera il vostro messaggio. Ci opporremo senz'altro con intransigenza ad ogni "inchiesta" da parte della Croce Rossa Internazionale di qualsiasi altro organo che sia in territorio sotto controllo tedesco. Tale inchiesta sarebbe fraudolenta e le sue conclusioni sarebbero ottenute col terrorismo. Il signor Eden ha oggi un colloquio con Sikorski e farà ogni sforzo possibile per convincerlo a rifiutarsi di compiere inchieste sotto gli auspici nazisti.
Anche noi non approveremo mai alcuna conferenza coi tedeschi o alcun genere di contatti con loro ed insisteremo su questo punto con i nostri alleati polacchi.

 

2. Vi telegraferò più tardi riferendoVi le reazioni di Sikorski in proposito. Egli si trova in una posizione molto difficile. Lungi dall'essere filo-tedesco o in lega con loro egli corre il rischio di essere rovesciato dai po­lacchi che sono convinti che egli non abbia sostenuto sufficientemente il suo popolo contro i sovietici. Se lui cadesse non potremmo trovarne che uno peggiore. Mi auguro quindi che la vostra decisione di "interrompere" i rapporti sia da interpretarsi nel senso di un avverti­mento finale piuttosto che, una rottura e non sarà in nessun modo resa pubblica prima di aver tentato ogni possibile via d'accordo. La dichiarazione ufficiale di una rottura produrrebbe il massimo danno negli Stati Uniti, dove i polacchi sono numerosi e molto influenti.

 

3. Ho stilato ieri un telegramma nel quale vi chie­devo di considerare la possibilità di concedere ad un maggior numero di soldati polacchi e civili a loro carico di emigrare in Iran. Questo attenuerebbe il crescente malcontento dell'armata polacca che là si è formata e mi metterebbe in condizioni di influenzare il Governo polacco ad agire in conformità con i nostri comuni in­teressi e contro il comune nemico. Ho aspettato ad inviarvi questo telegramma nella speranza che la situa­zione si potesse chiarire.

 

24 aprile 1943

 

 

 

— 52 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro messaggio riguardante la questione della Polonia. Grazie per la vostra compren­sione su questo punto. Devo tuttavia dirvi che la que­stione dell'interruzione dei rapporti con il Governo po­lacco è già stata conclusa e che oggi stesso V. M. Molotov ha consegnato una nota al Governo polacco. Tutti i miei colleghi hanno insistito su questo poiché la stampa ufficiale polacca non solo continua la sua campagna ostile, ma la intensifica di giorno in giorno. Ho dovuto prendere in considerazione anche l'opinione pubblica sovietica che si ritiene profondamente oltraggiata dalla ingratitudine e dal tradimento del Governo polacco.

Quanto alla pubblicazione del documento sovietico sull'interruzione delle relazioni col Governo polacco, temo che sia assolutamente impossibile evitarla.

 

25 aprile 1943

 

 

 

— 53 —

Messaggio personale e segreto
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Il signor Eden ha avuto ieri sera il colloquio col generale Sikorski. Egli ha esposto che, ben lungi dall’associare il proprio appello alla Croce Rossa a quello del Governo tedesco, egli aveva preso la sua decisione senza sapere quale indirizzo avrebbero preso i tedeschi. Questi ultimi infatti hanno agito dopo aver udito la radiotrasmissione della dichiarazione polacca. Sikorski ha riferito inoltre al signor Eden che il suo Governo si è immediatamente consultato col signor Bogomolov sull'argomento. Sikorski ha fatto notare che in prece­denza egli aveva parecchie volte sollevato la questione della scomparsa degli ufficiali polacchi col Governo sovietico ed una volta anche con voi personalmente. Dietro sue istruzioni il Ministro polacco delle Informa­zioni ha reagito con veemenza, nelle sue trasmissioni, contro la propaganda della Germania, provocando una aspra reazione tedesca. Come risultato delle decise ar­gomentazioni di Eden, Sikorski si è impegnato a non insistere nella richiesta di un'indagine della Croce Rossa e ne informerà le autorità della Croce Rossa a Berna. Egli inoltre farà astenere la stampa polacca dalla pole­mica. Per quanto riguarda questo, sto esaminando la possibilità di sopprimere quei giornali polacchi pubbli­cati qui che hanno attaccato il Governo sovietico e nello stesso tempo accusato Sikorski di cercare di lavo­rare con l'U.R.S.S.

 

Date le decisioni di Sikorski, vi pregherei di ab­bandonare l'idea di ogni interruzione di rapporti.

 

Ho ancora esaminato la questione e sono più che mai convinto che una rottura tra il Governo sovietico e quello polacco potrebbe tornare utile solo ai nostri comuni nemici. La propaganda tedesca ha tirato fuori questa storia proprio per provocare una rottura nelle file delle Nazioni Unite e per dare una parvenza di realtà al suo nuovo tentativo di persuadere il mondo che gli interessi dell'Europa e delle nazioni minori vengono difesi dalla Germania contro le grandi potenze extra europee, cioè l'Unione delle Repubbliche Socia­liste Sovietiche, gli Stati Uniti d'America e l'Impero Britannico.

 

Conosco bene il generale Sikorski e sono convinto che non possono esistere accordi e contatti tra lui o il suo Governo e il nostro comune nemico contro cui egli ha condotto il popolo polacco ad una dura resistenza senza compromessi. Il suo appello alla Croce Rossa Internazionale è stato evidentemente un errore, benché io sia convinto che non è stato fatto un accordo con la Germania.

 

Ora che abbiamo, spero, chiarito la questione sol­levata dal vostro telegramma, intendo ritornare sulla proposta contenuta nella bozza di telegramma a cui mi riferivo nel mio messaggio del 24 aprile. Perciò vi man­derò fra breve detto messaggio nella sua forma originale. Se noi due riuscissimo a trovare il modo di portare questi polacchi fuori dell'Unione Sovietica, sarebbe piú facile per Sikorski recedere completamente dalla posi­zione che è stato costretto ad assumere a causa della opinione pubblica. Spero che mi aiuterete a raggiungere questo scopo.

 

25 aprile 1943

 

 

 

— 54 —

Messaggio personale e segreto
dal primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Non posso trattenermi dall'esprimervi il mio di­sappunto sul fatto che voi abbiate ritenuto necessario prendere l'iniziativa di interrompere le relazioni con i polacchi senza darmi il tempo di informarvi dei risultati del mio colloquio col generale Sikorski, del quale vi avevo telegrafato il 24 aprile. Speravo che, nello spirito del nostro accordo dell'anno scorso, noi ci saremmo sempre consultati a vicenda su questioni così impor­tanti e specialmente quando queste possono compromet­tere la coesione delle Nazioni Unite.

 

2. Il signor Eden ed io abbiamo fatto notare al Governo polacco che nessuna ripresa delle relazioni di amicizia e di lavoro con l'Unione Sovietica è possibile finché essi continuano a rivolgere accuse infamanti con­tro il Governo sovietico dando così la sensazione di

approvare l'atroce propaganda nazista. Inoltre sarebbe impossibile per chiunque di noi sopportare inchieste da parte della Croce Rossa Internazionale, tenute sotto gli auspici nazisti e dominate dal terrorismo nazista. Sono felice di annunciarvi che essi * 33 hanno accettato il nostro punto di vista ed intendono collaborare lealmente con voi. Essi chiedono ora che i congiunti degli appartenenti all'esercito polacco in Iran e i polacchi che combattono nell'Unione Sovietica possano raggiungere le forze po­lacche che hanno già potuto recarsi in Iran. Questo è

certamente un argomento che comporta una paziente analisi. Pensiamo che la richiesta sia ragionevole se fatta nel modo adeguato e nel tempo adatto e sono sicurissimo che anche il Presidente sia della mia stessa opinione. Speriamo vivamente che, memori delle diffi­coltà nelle quali siamo stati tutti gettati dall'atroce aggressione nazista, voi vogliate considerare questo pro‑

blema con spirito di collaborazione.

 

3. Il nostro Gabinetto è deciso a imporre un'ade­guata disciplina alla stampa polacca in Gran Bretagna. Le infamanti accuse rivolte a Sikorski contengono af­fermazioni che la radio tedesca può ripetere a voce spiegata al mondo intero con nostro grave danno. Ciò deve cessare e cesserà.

 

4. Finora questa faccenda è stata il trionfo di Goebbels. Egli è ora intento a far credere che l'U.R.S.S. costituirà un Governo polacco sul suolo russo e tratterà solo con quello. Noi, evidentemente, non potremmo riconoscere un tale Governo e continueremmo le nostre relazioni con Sikorski che è di gran lunga la persona più utile che voi e noi possiamo trovare per gli scopi della causa comune. Penso che questa sia anche l'opinione del Governo americano.

 

5. La mia personale opinione è che essi siano rimasti impressionati e che, dopo qualsiasi intervallo che sarà giudicato conveniente, possa essere restaurato l'accordo sancito il 30 luglio 1941. Nessuno vedrebbe ciò più malvolentieri di Hitler, ed è bene per noi fare ciò. che lo disturba di più.

 

6. È nostro dovere, nei confronti delle nostre ar­mate già impegnate e proprio ora prossime ad una più grave prova, mantenere buone le condizioni dietro i fronti. Io e i miei colleghi miriamo con fermezza a stabilire una sempre più intima collaborazione e com­prensione fra l'U.R.S.S., gli Stati Uniti e il Common­wealth e l'Impero Britannico non solo durante le ardue fatiche della guerra, ma anche dopo. Quale altra spe­ranza all'infuori di questa può sussistere per questo mondo torturato?

 

30 aprile 1943

 

 

 

— 55 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ho terminato di leggere con estrema soddisfazione e ammirazione il vostro splendido discorso del 1° maggio, e in modo particolare apprezzo il riferimento allo sforzo comune degli Alleati e potete senza dubbio contare sul mio appoggio per fare quanto è in mio potere “per spezzare la spina dorsale della bestia fascista”.

 

2. Sebbene le fotografie mostrino che circa un terzo di Essen è in rovina il nemico sta facendo grandi sforzi per tenere in efficienza le officine Krupp, di importanza vitale, proprio come voi avete fatto a Stalingrado. Gliene abbiamo quindi data un'altra dose, 800 tonnellate. Inoltre la settimana scorsa abbiamo bombardato Duisburg con 1.450 tonnellate, il bombardamento fino ad ora più massiccio effettuato con un'incursione unica; Stet­tino ne ha avuto 782 tonnellate e, Rostock 117. Nel Baltico abbiamo portato a termine, con 226 aerei, im­portanti operazioni di posa di mine che però ci sono costate molto. Tutto questo dopo l'ultimo messaggio inviatovi. Queste operazioni di posa di mine sono utili in diversi modi: facciamo pagare un forte pedaggio al già scarso tonnellaggio del nemico e inoltre li costrin­giamo a costruire dragamine in grande quantità, e ad operare altre dispersioni di energie. Quando le condizio­ni atmosferiche sono sfavorevoli per i bersagli terrestri, troviamo uno sbocco nella posa delle mine. Nelle due notti scorse siamo rimasti in allarme, pronti per un'altra massiccia operazione sulla Ruhr, ma le condizioni atmo­sferiche ce l'hanno impedita.

Nell'incursione su Plzen non abbiamo colpito le fabbriche Skoda con un lancio sufficientemente concen­trato, ma questo obbiettivo non sarà dimenticato, quan­do ci si presenteranno le condizioni eccezionali che sole lo rendono raggiungibile.

 

3. Nella penisola di Tunisi la battaglia continua con intensità e con considerevoli perdite di uomini da ambedue le parti. Da quando siamo entrati in Tunisia, abbiamo fatto 40.000 prigionieri; inoltre, il nemico ha perso 35.000 uomini tra morti e feriti. Le perdite della Prima Armata sono state di circa 23.000 uomini e quelle dell'Ottava Armata di circa 10.000. Il totale delle perdite Alleate è di circa 50.000 uomini dei quali due terzi sono inglesi. La battaglia continuerà lungo tut­to il fronte con estrema intensità, ed il generale Alexan­der sta concentrando le forze per un attacco violento molto prossimo. Il nemico ha ora meno di 200.000 uomini accerchiati. Essi si stanno continuamente rin­forzando ma negli ultimissimi giorni la nostra aviazione, che si fa sempre più forte e si avvicina sempre più, li ha tartassati a dovere. Sono stati affondati tanti cacciatorpediniere e navi da trasporto, tra cui parecchie che portavano rifornimenti tedeschi, che tutto il traffico è stato temporaneamente sospeso. A meno che il nemico non possa riprendere subito i rifornimenti, la sua situa­zione diverrà molto grave. Anche la sua probabilità di far sfuggire per mare gruppi di qualche consistenza sono scarse. Le particolari caratteristiche della regione, con estensioni pianeggianti dominate da scoscese mon­tagne, ciascuna delle quali è una fortezza, favoriscono la difesa del nemico e rallentano la nostra avanzata. Spero tuttavia di aver buone notizie per voi prima della fine di questo mese. Nel frattempo l'intera campagna è molto costosa per il nemico, tenendo conto delle sue ulteriori perdite durante i trasporti.

 

2 maggio 1943

 

 

 

— 56 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Inviandovi il mio messaggio del 21 aprile sulla rottura dei rapporti con il Governo polacco, ero guidato dal fatto che la nota campagna stampa anti-sovietica iniziata dai polacchi fin dal 15 aprile ed aggravata prima dalla dichiarazione dei Ministro della Difesa polacco e poi dalla dichiarazione del Governo polacco in data 17 aprile, non aveva incontrato nessuna opposizione a Londra; inoltre il Governo sovietico non era stato pre­avvertito della campagna anti-sovietica preparata dai polacchi, quantunque sia difficile immaginare che il Governo britannico non fosse informato della campa­gna progettata. Io penso che, dal punto di vista dello spirito del nostro trattato, sarebbe stato più che naturale sconsigliare ad un alleato di sferrare un attacco contro un altro, soprattutto se questo attacco tornava a diretto vantaggio del nemico. Questa, in ogni caso, è la mia opinione circa il dovere di un alleato. Tuttavia ho rite­nuto necessario informarvi dell'atteggiamento del Go­verno sovietico riguardo ai rapporti russo-polacchi. Poi­ché i polacchi hanno continuato la loro diffamante cam­pagna anti-sovietica senza alcuna opposizione da Londra, non potevate attendervi che la pazienza del Governo sovietico durasse all'infinito.

Mi dite che imporrete i giusti limiti alla stampa polacca. Vi ringrazio per questo, ma io dubito che sia così facile porre un freno all'attuale Governo polacco, al suo seguito di propagandisti pro-Hitler e alla sua stampa fanatica.

 

Benché mi abbiate informato che il Governo po­lacco desiderava una leale collaborazione con il Governo sovietico, metto in dubbio la sua capacità di mantenere la parola. Il Governo polacco è circondato da un'acco­lita così numerosa di persone favorevoli ad Hitler, e Sikorski è così indifeso e intimidito che non si può certo contare sulla sua capacità di mantenersi leale nei rapporti con l'Unione Sovietica, anche se volesse es­serlo.

 

In quanto alle voci messe in giro dai nazisti che un nuovo Governo polacco stia per costituirsi in U.R.S.S., sono un'invenzione tanto assurda che non ci disturbiamo a smentirla. Il nostro ambasciatore ve lo ha già detto. Questo non esclude che l'Inghilterra, la U.R.S.S. e gli Stati Uniti prendano misure per miglio­rare la composizione dell'attuale Governo polacco, allo scopo di rafforzare il fronte comune degli alleati contro Hitler. Prima sarà fatto, meglio sarà. Al suo ritorno dagli Stati Uniti, il signor Eden ha comunicato a Maisky che, negli U.S.A., i seguaci del Presidente Roosevelt ritengono che l'attuale Governo polacco non abbia av­venire, e si domandano se ci sia qualche possibilità che esso torni in Polonia ed assuma il potere, benché essi desiderino conservare Sikorski. Ritengo che gli americani non siano così lontani dal vero riguardo all'avvenire del presente Governo polacco.

 

Circa i cittadini polacchi nell'U.R.S.S., il cui nu­mero non è elevato, e le famiglie dei soldati polacchi inviati in Iran, il Governo sovietico non ha mai solle­vato ostacoli alla loro uscita dall'U.R.S.S.

 

2. Ho ricevuto il vostro messaggio sugli ultimi avvenimenti in Tunisia. Vi ringrazio per le informazioni. Sono lieto del successo delle truppe anglo-americane e auguro loro successi ancora maggiori.

 

4 maggio1943

 

 

 

— 57 —

Per il primo ministro Churchill

 

Spedito l'8 maggio 1943

 

Mi congratulo con voi e con le valorose truppe inglesi e americane per la sfolgorante vittoria che ha portato alla liberazione di Biserta e di Tunisi dalla ti­rannia di Hitler. Vi auguro ulteriori successi.

J. V. Stalin

 

 

 

— 58 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Personale e segretissimo riservato soltanto a voi.
Mi trovo in mezzo all'Atlantico in viaggio per Washington per stabilire l'ulteriore colpo in Europa dopo "Husky" e anche per scoraggiare ogni propensione
inopportuna riguardo al Pacifico ed inoltre per affrontare il problema dell'Oceano Indiano e della relativa offensiva contro il Giappone. Salvo incidenti il mio prossimo cablogramma vi giungerà da Washington.

 

2. Avrete udito le buone notizie su Tunisi e Bi­serta dove le armate britanniche ed americane stanno serrando sotto verso l'obiettivo finale.

 

3. Sono lieto di apprendere i vostri successi presso Novorossiisk e la presa di Krymskaya.

 

4. In un'azione di convoglio navale il giorno 6 abbiamo perduto tredici navi mercantili, ma abbiamo affondato cinque U-boats ed altri cinque sono stati dan­neggiati e probabilmente affondati. Stimiamo di aver eliminato in aprile almeno sedici U-boats contro circa venti nuovi che sono stati prodotti.

 

5. L'attacco a Dortmund da parte di 590 aerei è stato uno dei piú pesanti e di maggior successo.

 

10 maggio 1943

 

 

— 59 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Vi sono molto obbligato per il vostro messaggio concernente la questione polacca.

I polacchi non ci hanno comunicato quanto stanno per fare e perciò non abbiamo potuto metterli in guardia contro il pericolo della posizione che avevano deciso di assumere. In futuro terremo a freno la stampa polacca e tutte le altre pubblicazioni in lingua straniera.

Convengo che il Governo polacco sia suscettibile di miglioramento, per quanto vi sarebbero gravi diffi­coltà nel trovare sostituti migliori. Io credo come voi che, in ogni caso, Sikorski ed alcuni altri dovrebbero rimanere in carica. Se Sikorski dovesse riformare il proprio Governo sotto pressione straniera egli probabil­mente verrebbe ripudiato e scacciato dai suoi e noi non avremmo nessuno, pari a lui, da mettere al suo posto. Perciò egli probabilmente non può effettuare subito dei rimaneggiamenti, ma io non trascurerò alcuna occasione per fare pressione su di lui. in questo senso non appena possibile. Desidero comunque discuterne col presidente Roosevelt.

Rilevo dalla vostra dichiarazione che non è nelle intenzioni del Governo sovietico di frapporre ostacoli al trasferimento dei cittadini polacchi in territorio sovie­tico né delle famiglie dei soldati polacchi, e vi intratterrò ancora su questo argomento tramite l'amba­sciatore.

Molti ringraziamenti per il vostro messaggio a proposito dell'occupazione di Tunisi e Biserta. Ora è da vedersi quanti ne prenderemo.

 

12 maggio 1943

 

 

 

— 60 —

Messaggio personale
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Nel mio messaggio datato 10 aprile vi dicevo che stavo preparando i piani per inviarvi Hurricanes, Airco­bras, Kittyhawks da J. W. 54 e J. W. 55. Ora posso darvi qualche informazione sui piani fatti.

Il numero degli Hurricanes è ora di 435, compresi i 60 Hurricanes II D. 235 Hurricanes saranno traspor­tati via mare a Gibilterra dove saranno montati e rag­giungeranno in volo la vostra base di raccolta di Bassora (non di Teheran come previsto in un primo tempo). Speriamo che questi Hurricanes possano cominciare a giungere a Bassora nella prima metà di giugno. I re­stanti 200 Hurricanes, compresi i 60 Hurricanes II D, saranno trasportati via mare attraverso il Mediterraneo e saranno consegnati a Bassora. In un primo tempo io avevo detto che probabilmente per gli Hurricanes II D si sarebbe prescelta la rotta via Takoradi, ma ora è stato deciso di spedirli via mare a Bassora dato che noi non potremmo applicarvi i serbatoi supplementari richiesti per attraversare tutta l'Africa, senza rimuovere le armi di bordo che avrebbero dovuto essere spedite a Teheran.

Il signor Harriman si sta occupando dei 285 Airco­bras e Kittyhawks da trasportarsi via mare attraverso il Mediterraneo e il Mar Rosso ad Abadan dove saranno montati.

 

14 maggio 1943

 

 

 

— 61 —

Al maresciallo Stalin,

presidente del consiglio dei commissari del popolo

e commissario del popolo per la difesa

 

Mio caro maresciallo Stalin,

Vi scrivo per presentarvi il generale d'aviazione Sir John Babington che sta per prendere servizio come capo della Sezione della R.A.F. nella missione n. 30.

Sir John Babington è stato fino a poco tempo fa Comandante in Capo del nostro Comando di Addestra­mento Tecnico. Egli possiede una vasta e varia esperien­za di tutti gli aspetti della moderna guerra aerea ed io sono sicuro che la sua designazione contribuirà al rafforzamento della già ammirevole comprensione che si è stabilita fra le forze aeree dell'U.R.S.S. e della Gran Bretagna.

Sinceramente vostro

Winston Churchill

9 giugno 1943

 

 

 

 

— 62 —

Messaggio personale e segreto

del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Spedito l’11 giugno 1943

 

Vi invio il testo del mio messaggio personale in risposta al messaggio del Presidente sulle decisioni in materia strategica adottata in maggio da voi e dal signor Roosevelt.

 

 

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al presidente Roosevelt

 

Il vostro messaggio col quale mi informate di al­cune decisioni in materia strategica prese da voi e dal signor Churchill mi è giunto il 4 giugno. Grazie per le informazioni.

Sembra dal vostro comunicato che le decisioni prese contraddicano quelle adottate da voi e dal signor Chur­chill agli inizi di quest'anno riguardanti la data del se­condo fronte nell'Europa Occidentale.

 

Ricorderete senza dubbio che il messaggio con­giunto del 26 gennaio, inviatomi da voi e dal signor Churchill, annunciava la decisione adottata a quel tempo di distrarre una considerevole parte delle forze terre­stri ed aeree tedesche dal fronte russo e di mettere in ginocchio la Germania entro il 1943.

 

Poi, il 12 , febbraio, il signor Churchill comunicava a nome suo e vostro, il piano cronologico specifico delle operazioni anglo-americane in Tunisia e nel Mediterra­neo, cosí come sulla costa occidentale d'Europa. La co­municazione diceva che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti si preparavano senza risparmio di energie ad at­traversare la Manica per l'agosto 1943 e che se l'operazione fosse stata intralciata dalle avverse condizioni atmosferiche o da altre cause, essa sarebbe stata preparata con la prospettiva di essere realizzata con forze maggiori nel settembre 1943.

 

Ora, nel maggio 1943, voi e il signor Churchill avete deciso di rimandare l'invasione anglo-americana dell'Europa occidentale fino alla primavera del 1944. In altre parole, l'apertura del secondo fronte nell'Europa occidentale, già rinviata dal 1942 al 1943 ora viene nuovamente differita, questa volta fino alla primavera del 1944.

 

La vostra decisione crea difficoltà eccezionali per l'Unione Sovietica che, esaurendo tutte le sue risorse, negli ultimi due anni è stata impegnata contro il grosso delle forze della Germania e dei suoi satelliti; tale de­cisione lascia l'Armata sovietica, che combatte non sol­tanto per il proprio Paese, ma anche per i suoi alleati, a sbrigarsela da sola, quasi con una mano soltanto con­tro un nemico che è ancora fortissimo e formidabile.

 

È proprio necessario che io vi esprima la scorag­giante, negativa impressione che il nuovo rinvio del se­condo fronte ed il rifiutare al nostro Esercito, che già tanto si è sacrificato, il sospirato aiuto sostanziale promesso dagli eserciti anglo-americani, produrrà nell'Unio­ne Sovietica tanto fra il popolo quanto fra le forze armate?

 

Il Governo sovietico da parte sua non può appro­vare questa decisione, che oltretutto è stata adottata senza la sua partecipazione e senza neppure alcun ten­tativo di discussione congiunta su un argomento di al­tissima importanza che può influire gravemente sull'ul­teriore corso della guerra.

 

 

 

— 63 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Ho ricevuto una copia del telegramma da voi in­viato intorno all' 11 giugno al Presidente. Capisco per­fettamente il vostro disappunto, ma sono sicuro che noi stiamo facendo non soltanto la cosa giusta ma anche la sola cosa materialmente possibile nelle presenti circo­stanze. Non saremmo d'aiuto alla Russia se sacrificas­simo centomila uomini in un disastroso attacco attraver­so la Manica come, secondo me, certamente accadrebbe se lo tentassimo nelle condizioni attuali e con forze troppo deboli per sfruttare gli eventuali successi che potremmo ottenere ad altissimo costo. Secondo me e secondo tutti i miei esperti militari, anche se riuscissimo a sbarcare, noi saremmo ricacciati dato che i tedeschi hanno già in Francia forze superiori a quelle che noi potremmo destinarvi per quest'anno e, utilizzando le principali ferrovie d'Europa, possono ricevere rinforzi assai più in fretta di quel che potremmo fare noi lungo le spiagge e da qualcuno dei porti della Manica distrutti di cui riuscissimo a impadronirci. Non vedo come una grande sconfitta britannica e un'ecatombe potrebbero aiutare le armate sovietiche. Il fallimento di un'azio­ne arrischiata a causa delle vostre pressioni con­tro l'avviso dei nostri esperti militari potrebbe invece provocare il massimo scoraggiamento qui. Voi ricorde­rete che su tale punto io sono stato chiaro nel telegram­ma inviatovi nel quale vi dicevo che non avrei mai autorizzato un attacco attraverso la Manica se avessi pensato che potesse risolversi in un inutile massacro.

 

2. Il miglior sistema per aiutarvi è quello di vin­cere le battaglie, non di perderle. Questo è quello che abbiamo fatto in Tunisia, dove il lungo braccio della potenza navale dell'Inghilterra e degli Stati Uniti si è steso attraverso l'Atlantico e per diecimila miglia intorno al Capo ci ha aiutato ad annientare grandi forze terrestri ed aeree dell'Asse. La minaccia che ne è im­mediatamente derivata all'intero sistema difensivo dell’Asse nel Mediterraneo ha già costretto i tedeschi a rinforzare l'Italia, le isole del Mediterraneo, i Balcani e la Francia meridionale con forze aeree e terrestri. La mia ardente e ragionevole speranza è di poter mettere fuori combattimento l'Italia entro quest'anno e così facendo storneremo più tedeschi dal vostro fronte che con qualsiasi altro espediente possibile. L'attacco che ormai non è lontano assorbirà le capacità di tutti i porti del Mediterraneo sotto il nostro controllo: da Gibilter­ra a Porto Said compreso. Dopo che l'Italia sarà messa fuori causa, i tedeschi saranno costretti a presiedere la Riviera, a stabilire un nuovo fronte sulle Alpi o sul Po e dovranno soprattutto provvedere alla sostituzione delle trentadue divisioni italiane attualmente nei Bal­cani. Arriverà allora il momento di invitare la Turchia a partecipare attivamente o passivamente alla guerra. I bombardamenti dei campi petroliferi rumeni saranno condotti su scala decisiva. Già teniamo bloccata nella Europa occidentale e meridionale la maggior parte della aviazione tedesca e la nostra superiorità è in continuo aumento. Su una forza operativa di prima linea aggirante tra i 4.800 e 4.900 velivoli, la Germania secondo le nostre informazioni, ne tiene ora sul fronte russo circa 2.000 contro i 2.500 dell'anno scorso nello stesso periodo.

 

Noi stiamo anche distruggendo gran parte delle città e dei centri di produzione tedeschi, il che avrà certamente un effetto decisivo fiaccando la resistenza tedesca su tutti i fronti. All'inizio del prossimo autunno questa grande offensiva aerea dovrebbe già far sentire la sua massima influenza. Se il favorevole andamento degli ultimi mesi nella guerra contro gli U-boats conti­nuerà, i trasporti delle forze statunitensi verso l'Europa, che ora impongono uno sforzo limite al naviglio dispo­nibile, potranno essere accelerati e potenziati. Nessuno ha dato maggior riconoscimento di me all'immenso con­tributo del Governo sovietico alla comune vittoria ed io vi ringrazio anche per il riconoscimento da voi recen­temente manifestato per lo sforzo dei vostri due alleati occidentali. Credo fermamente che prima della fine dell’anno potremo presentarci a voi con risultati che vi daranno un aiuto sostanziale e soddisfazione.

 

3. Non vi ho mai chiesto informazioni dettagliate sulla consistenza e sulla dislocazione delle armate russe dato che voi avete sostenuto e state sostenendo l'urto del nemico sul campo di battaglia. Tuttavia mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero sulla situazione, sulle prospettive immediate sul fronte russo e se voi ritenete imminente un attacco tedesco. Siamo di nuovo alla metà di giugno e nessun attacco è stato ancora sferrato. Abbiamo qualche motivo per ritenere che la sconfitta, inaspettatamente rapida, delle forze dell'Asse nel Nord Africa abbia disorientato la strategia tedesca. Inoltre la conseguente minaccia al Sud Europa è stata un fattore determinante nell'indurre Hitler ad esitare e a rinviare i suoi piani di un'offensiva su larga scala contro la Russia quest'estate. Indubbiamente è troppo presto per pronunciarsi con sicurezza su tutto questo, tuttavia saremmo ben lieti di conoscere il vostro pen­siero.

 

4. Alla fine del vostro messaggio lamentate che la Russia non sia stata consultata nelle nostre recenti de­cisioni. Comprendo pienamente le ragioni che vi hanno impedito di incontrare il Presidente e me a Khartoum dove avremmo dovuto recarci in gennaio e sono sicuro che avevate le vostre buone ragioni per non abbando­nare anche per una sola settimana la direzione della vostra immensa e vittoriosa offensiva. Tuttavia la ne­cessità e i vantaggi di un incontro sono grandissimi. Posso soltanto dire che, quale che sia il rischio, io sono pronto a recarmi in qualsiasi località scelta d'accordo tra voi e il Presidente. Io ed i miei consiglieri crediamo che Scapa Flow, la nostra principale base navale nel nord della Scozia, sarebbe la più conveniente, la più sicura e, se, si desidera la segretezza, la più segreta. L'ho di nuovo suggerita al Presidente. Se voi poteste volare sino a là in qualsiasi periodo dell'estate, potrete star certo che si farebbe di tutto per venire incontro ad ogni vostro desiderio e che avreste il più cordiale ben­venuto dai vostri camerati inglesi ed americani.

 

19 giugno 1943

 

 

 

— 64 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Sono addolorato di apprendere dal signor Molotov che voi state pensando di riconoscere il Comitato Fran­cese di Liberazione Nazionale recentemente istituito in Algeri. È improbabile che il Governo britannico e, più ancora, quello degli Stati Uniti riconoscano questo Comitato se non tra qualche tempo, solo dopo che esso avrà dato ragionevoli prove che il suo carattere e la sua azione saranno soddisfacenti per l'interesse della causa degli Alleati.

 

2. Dal suo arrivo in Algeri, il generale De Gaulle sta battendosi per ottenere il controllo dell'Armata francese, l'alto comando non può garantire ciò che egli farà, né i suoi sentimenti amichevoli verso di noi se egli ottenesse il potere. Il Presidente Roosevelt ed io siamo completamente d'accordo nel ritenere che De Gaulle potrebbe mettere in pericolo la base e le vie di comunicazione delle armate che stanno per impegnarsi in "Husky". Non possiamo correre nessun rischio del genere dato che esso si rifletterebbe sulle vite dei nostri soldati e ostacolerebbe la prosecuzione della guerra.

 

3. In origine i membri del Comitato erano sette, ma recentemente il numero è stato portato a quattordici e noi non possiamo essere sicuri del suo comportamento. Pertanto il generale Eisenhower, a nome dei Governi americano e inglese, ha dichiarato al Comitato che il generale Giraud deve restare Comandante in Capo della Armata francese ed avere l'effettivo potere di indiriz­zarne il carattere e l'organizzazione.

 

Senza dubbio ciò sarà causa di discussioni alla Camera dei Comuni e negli Stati Uniti ed il Presidente ed io dovremo dar spiegazioni, e ve ne sono in abbon­danza del perché abbiamo preso questo indirizzo. Se il Governo sovietico avesse già riconosciuto il Comitato, il semplice fatto di dare queste giustificazioni rivelerebbe la differenza di vedute tra il Governo sovietico e gli Alleati occidentali, il che sarebbe spiacevole.

 

4. Siamo molto ansiosi di trovare un'autorità fran­cese intorno alla quale si raggruppino tutti i francesi e speriamo fermamente che una possa emergere dalle discussioni in corso ad Algeri. Ci sembra perciò del tutto prematuro prendere ora una decisione in proposito.

 

23 giugno 1943

 

 

 

— 65 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ricevuto vostro messaggio del 19 giugno.                                                        

 

Mi rendo perfettamente conto della difficoltà di organizzare un'invasione anglo-americana nell'Europa occidentale e in particolare di trasferire le truppe attraverso la Manica. Tale difficoltà poteva essere rilevata anche dalle vostre comunicazioni.

 

Dai vostri messaggi dell'anno scorso e di questo anno io mi ero formato il convincimento che voi ed il Presidente foste pienamente consci delle difficoltà di organizzare una simile operazione e conseguentemente preparaste l’invasione tenendo nel dovuto conto le dif­ficoltà stesse ed il necessario impiego di forze e di mezzi. Anche l'anno scorso mi diceste che un'invasione su larga scala dell'Europa da parte delle truppe anglo-ame­ricane, sarebbe stata effettuata nel 1943. Nel prome­moria consegnato a V. M. Molotov il 10 giugno 1942, scrivevate:

 

"Infine e cosa più importante di tutte, noi stiamo concentrando il nostro massimo sforzo nell'organizza­zione e nella preparazione di un'invasione su larga scala del continente europeo da parte delle forze anglo-ameri­cane nel 1943. Non stiamo ponendo limiti agli scopi e agli obbiettivi di questa campagna, che sarà realizzata, all'inizio, da più di un milione di uomini, inglesi ed ame­ricani, con forze aeree adeguate."

 

Al principio di quest'anno, per ben due volte m'informaste, a nome vostro e del Presidente, di decisioni relative all'invasione anglo-americana dell'Occi­dente Europeo, tendente a "distrarre rilevanti, forze terrestri ed aeree dal fronte russo." Vi eravate voi stessi assunto il compito di mettere in ginocchio la Germania nel 1943 e indicavate il settembre come l'ultima data per l’invasione. Nel vostro messaggio del 26 gennaio scrivevate: “Ci siamo riuniti coi nostri consiglieri militari e abbiamo deciso le operazioni da intraprendersi dalle forze americane e inglesi nei primi nove mesi del 1943. Desideriamo informarvi subito delle nostre intenzioni. Noi crediamo che queste operazioni, unitamente alla vostra potente offensiva, pos­sano costringere la Germania a cedere nel 1943."

 

Nel vostro successivo messaggio, ricevuto il 12 febbraio, scrivevate, specificando la data dell'invasione dell'Europa occidentale decisa da voi e dal Presidente: "Stiamo anche accelerando sino al limite del possibile i preparativi per un'operazione al di là della Manica in agosto alla quale prenderanno parte unità inglesi ed americane. Qui ancora una volta le navi da trasporto ed i mezzi da sbarco armati saranno i fattori limitativi. Se l'operazione verrà rimandata causa il maltempo o per altri motivi, sarà preparata con forze maggiori per settembre."

 

Nel febbraio scorso, quando mi scriveste circa quei piani e circa la data per l'invasione dell'Europa occidentale, le difficoltà di queste operazioni erano maggiori che non ora. Da allora i tedeschi hanno subito più di una sconfitta: sono stati respinti dalle nostre truppe nel sud, dove hanno subito molte perdite; sono stati battuti nel Nord Africa e scacciati dalle truppe anglo-americane; anche nella guerra subacquea i te­deschi si trovano più che mai in difficoltà, mentre la superiorità anglo-americana è aumentata considerevol­mente; è altresì noto che gli americani e gli inglesi hanno conquistato la supremazia aerea in Europa e che le loro flotte militari e mercantili, hanno aumen­tato la loro potenza.

 

Ne consegue che le condizioni per l'apertura di un secondo fronte nell'Europa occidentale, lungi dal peggiorare, sono invece nettamente migliorate. Così stando le cose il Governo sovietico non avrebbe potuto immaginare che i Governi della Gran Bretagna e degli Stati Uniti rivedessero la decisione di invadere l'Europa occidentale, da essi adottata al principio di quest'anno. In realtà il Governo sovietico aveva tutte le ragioni per aspettarsi che la decisione anglo-americana fosse attuata, che adeguati preparativi fossero in corso e che il secondo fronte nell'Europa occidentale venisse final­mente aperto nel 1943.

 

È per questo che, quando voi mi scrivete che "non saremmo d'aiuto alla Russia se noi sacrificassimo 100.000 uomini in un disastroso attacco attraverso la Manica", non posso fare altro che ricordarvi quanto segue:

 

Primo: il vostro stesso promemoria del giugno1942 nel quale voi dichiaravate che erano in corso i preparativi per un'invasione, non da parte di un cen­tinaio di migliaia, ma da parte di un contingente anglo­americano superiore al milione di uomini nella fase iniziale dell'operazione.

 

Secondo: il vostro messaggio del febbraio, il quale parlava di ulteriori misure preparatorie per l'invasione dell'Europa occidentale nell'agosto o settembre 1943, che, evidentemente, non contemplava l'impiego di cen­tomila uomini, ma di forze adeguate.

 

Cosi quando ora voi dichiarate: "Non vedo come una grande sconfitta britannica e un'ecatombe potrebbe­ro aiutar le armate sovietiche" non appare forse chiaro che questa affermazione, riferita all'Unione Sovietica, è completamente priva di fondamento nonché in aperta contraddizione con le vostre precedenti responsabili de­cisioni, da me citate, circa le estese ed energiche misure prese dagli inglesi e americani per organizzare l'inva­sione quest'anno, misure sulle quali doveva fondarsi il completo successo dell'operazione?

 

Non voglio dilungarmi, poi, sul fatto che questa responsabile decisione, che annulla le vostre decisioni precedenti sull'invasione dell'Europa occidentale, è stata presa fra voi e il Presidente, senza la partecipazione dei sovietici e senza invitare i loro rappresentanti alla conferenza di Washington, sebbene voi non ignoraste che il ruolo dell'Unione Sovietica nella guerra contro la Germania ed il suo interessamento al secondo fronte siano abbastanza rilevanti.

 

Non è necessario dire che il Governo sovietico non può passare sotto silenzio questo misconoscimento dei vitali interessi russi nella guerra contro il comune nemico.

 

Dite di "comprendere perfettamente" il mio di­sappunto. Io devo dirvi che qui il problema non è quello del disappunto del Governo sovietico; ma della sua fiducia nei propri alleati: fiducia che viene sottoposta a dura prova. Non bisogna dimenticare che il problema è quello di salvare milioni di vite nei territori occupati dell'Europa occidentale e della Russia, nonché di ridurre gli enormi sacrifici delle armate sovietiche; sacrifici in confronto ai quali quelli delle forze armate anglo-americane sono insignificanti.

 

24 giugno 1943

 

 

 

— 66 —

Messaggio personale e segreto
del premier Stalin al primo ministro Churchill

 

Ho ricevuto il vostro, messaggio del 23 giugno nel quale voi precisate che per il momento i Governi della Gran Bretagna e degli Stati Uniti si asterranno dal riconoscere il Comitato di Liberazione Nazionale Francese. A sostegno del vostro atteggiamento voi dite che l'Alto Comando non può essere certo di ciò che intraprenderà il generale De Gaulle o dei suoi sentimenti amichevoli verso gli Alleati.

 

Noi avevamo l'impressione che il Governo britan­nico avesse sempre sostenuto il generale De Gaulle, il che sembrava del tutto naturale in quanto, dal mo­mento della resa francese, il generale De Gaulle aveva capeggiato le forze francesi anti-Hitler e la lotta dei patrioti francesi intorno alla Francia combattente. I successivi sviluppi nel Nord Africa, a partire dal no­vembre 1942, e la parte sostenuta dalle forze armate francesi agli ordini dei generali Giraud e De Gaulle nelle azioni condotte dalle truppe anglo-americane, get­tarono le basi per la loro unione. Tutti gli Alleati concordavano che questa unione era conveniente e non c'erano dubbi in proposito. Il riconoscimento dell'esi­stenza di un organismo comune rappresentato dal Comitato di Liberazione Nazionale Francese doveva essere il risultato delle aspirazioni manifestate e degli sforzi fatti in questo campo. A maggior ragione, dopo che il Comitato azionale Francese, nelle persone di Giraud e di De Gaulle, chiese, ufficialmente agli Alleati il rico­noscimento del Comitato, il Governo sovietico riteneva che il rifiuto di accogliere la richiesta sarebbe risultato incomprensibile all'opinione pubblica francese.

 

Al momento attuale il Governo sovietico non è a conoscenza di alcun fatto che giustifichi il presente atteggiamento del Governo britannico nei confronti del Comitato di Liberazione Nazionale Francese e, in parti­colare, del generale De Gaulle.

 

Comunque, considerato che il Governo britannico chiede che il riconoscimento del Comitato francese sia rinviato e ha dato assicurazione tramite il proprio am­basciatore che nessun passo sarà fatto in proposito senza consultare il Governo sovietico, il Governo sovietico è pronto a venire incontro al Governo britannico per una soluzione intermedia.

 

Spero che voi terrete presente l'interesse sovietico negli affari francesi e non mancherete di tener infor­mato il Governo sovietico con la tempestività indispen­sabile per consentire allo stesso di prendere le decisioni opportune.

 

26 giugno 1943

 

 

 

— 67 —

Messaggio personale e segretissimo
del primo ministro Churchill al maresciallo Stalin

 

Sono spiacente di ricevere il vostro messaggio in data 24. In ogni fase della guerra io vi ho tenuto al corrente delle nostre future intenzioni in base alle decisioni concordate dagli Stati Maggiori anglo-ameri­cani e in ogni occasione sono stato sincero nei vostri confronti. Sebbene fino al 22 giugno 1941 noi britan­nici siamo stati lasciati soli a fronteggiare quanto di peggio la Germania nazista poteva farci, dal momento in cui anche la Russia sovietica fu attaccata da Hitler, io ho cominciato immediatamente ad aiutarla nella più larga misura consentita dai nostri limitati mezzi. Sono contento di aver fatto tutto quanto era nelle umane possibilità per aiutarvi. Perciò i rimproveri che ora voi muovete ai vostri Alleati occidentali mi lasciano indifferente. E neppure avrei alcuna difficoltà, a parte il danno per i nostri interessi militari, a sottoporre la mia posizione al Parlamento britannico e al Paese.

 

2. Le opinioni del nostro Stato Maggiore, che io ho condiviso in ogni momento, sono state continua­mente modificate dall'evolversi degli avvenimenti. Per prima cosa, per quanto avessimo impiegato completa­mente tutte le navi disponibili, non ci è stato possibile trasportare in Gran Bretagna le forze armate ameri­cane, secondo il programma formulato nel giugno 1942. Mentre si era sperato a quel tempo che nell'aprile 1943 vi sarebbero state in Gran Bretagna ventisette divisioni americane, in pratica al momento attuale, giugno 1943, ve n'è soltanto una ed entro il mese di agosto ve ne saranno solamente cinque. Ciò è dovuto alle necessità della guerra contro il Giappone, alla scarsità di ton­nellaggio, e soprattutto all'estendersi della campagna nel Nord Africa nella quale sono state attratte poderose forze naziste. Per di più i mezzi da sbarco che nel gennaio di quest'anno ci proponevamo di rendere disponi­bili per l'operazione di sbarco attraverso la Manica, in parte non sono ancora pronti e parte sono stati assor­biti dalla grande operazione che sta per iniziare nel Mediterraneo. Secondo i miei fidi consiglieri, l'incer­tezza del nemico sul settore nel quale il nostro colpo sarà sferrato e sull'entità dello stesso, ha già provocato il rinvio della terza offensiva di Hitler contro la Russia; offensiva per cui sembrava si facessero preparativi sei settimane fa. Può anche significare che per questa estate voi non subirete attacchi violenti. Se così fosse risul­terebbe decisamente rivendicata quella che voi avete chiamato una volta la "correttezza militare" della no­stra strategia mediterranea. Comunque in questa materia è meglio attendere l'evolversi degli eventi.

 

3. Cosi, mentre da un lato le difficoltà di un attacco attraverso la Manica si sono rivelate sempre maggiori e le risorse sempre meno facili ad ottenersi, dall'altro ci si è aperta su un diverso teatro di operazioni la possibilità di un'azione che appare piena di speranze e di concreti risultati. Abbiamo perciò diritto di agire secondo le nostre convinzioni tenendovi al corrente, in ogni fase, dei mutamenti che, a nostro modo di vedere sono imposti dal vasto fluttuare della guerra.

 

27 giugno 1943

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