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PACE O GUERRA?

DOCUMENTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

 

PACE O GUERRA?

 LE PAROLE DEL GENERALE LUDWIG BECK E QUELLE DI HITLER

 

 

19 luglio1938

 

« IMPEDIRE CHE SCOPPI UNA GUERRA... »

 

Dalle annotazioni del generale Beck, Capo di Stato maggiore dell’esercito e successivamente uno dei capi della congiura del 20 luglio 1944.

 

Se uno si decide ad un passo, sotto forma di una protesta con tutte le sue conseguenze, e con ciò riesce ancora ad impedire che scoppi una guerra, sarà opportuno esaminare se non sia il caso di attivare questo passo al punto da farlo giungere alla inevitabile controversia con le SS e con la Bonzocrazia per il ripristino di condizioni giuridiche ordinate.

p veramente l'ultima volta che il destino offre l'occasione di liberare il Po­polo tedesco e lo stesso Führer dall’incubo di una Ceka e dal fenomeno di una classe di bonzi, i quali si valgono degli umori del popolo per distruggere l'esistenza ed il bene del Reich, lasciando risuscitare il comunismo.

Anche solo il minimo sospetto di un complotto non deve apparire e tuttavia dietro a questo passo deve per ogni evenienza trovarsi la compattezza dei più alti capi militari. Anche nell’arma aerea si dovranno trovare simili generali. Parole brevi e chiare: Per il Führer! Contro la guerra! Contro la Bonzocra­zia! Pace con la Chiesa! Libera espressione dell’opinione! Basta coi metodi della Ceka! Di nuovo il diritto nel Reich! Riduzione alla metà di tutti i contributi! Non si costruiscano palazzi! Case per i concittadini! Semplicità e pulizia prussiane!

 

 

 

 

 

 

10 novembre 1938

 

“SONO STATO COSTRETTO A PARLARE DI PACE”

 

Dal discorso segreto di Hitler alla stampa tedesca

 

« Se per anni ed anni ho parlato di pace, è perché vi ero costretto. Era però neces­sario trasformare psicologicamente il popolo tedesco, e fargli a poco a poco capire come vi siano cose che, qualora non possano essere ottenute pacificamente, debbono essere conseguite con la forza. Occorreva quindi non di fare propaganda ai sistemi violenti come tali, ma illustrare al popolo tedesco determinati eventi di politica estera in modo tale, che a poco a poco la stessa intima voce del popolo si levasse a favore della violenza... Questo lavoro ha richiesto mesi e mesi, è stato incomin­ciato in conformità di piani, in conformità di piani è stato proseguito, rafforzato. Molti, miei signori, non l’hanno capito; molti erano del parere che tutto ciò fosse alquanto esagerato. Sono quegli intellettuali superistruiti, i quali non hanno la più pallida idea di come, in fin dei conti, si porti un popolo ad essere preparato a stare in piedi, anche se incominciano i lampi e i tuoni... »

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