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Conferenza di Yalta - 8

Conferenza di Yalta 4 11 febbraio 1945


Ottava riunione a palazzo Livadia

11 febbraio 1945

 

 

 

Roosevelt apre la riunione e propone di cominciare con la discussione sul progetto di comunicato.

 

 

Stalin suggerisce di prendere come base di discussione il progetto americano.

 

 

Churchill è d’accordo.

 

 

(La conferenza accetta come base il progetto americano e passa a discutere la prima parte del comunicato: « La disfatta della Germania ».)

 

 

Churchill propone di cancellare nella seconda frase la pa­rola « comune ».

 

 

(La sua proposta è accettata.)

 

 

Stalin osserva che la prima parte del comunicato è con­cepita bene e propone di passare all'esame della seconda parte.

 

 

(La sua proposta è accolta.)

 

 

Eden propone di aggiungere a proposito della zona fran­cese le seguenti parole: « L’estensione della zona francese verrà definita dai quattro governi interessati attraverso i loro rap­presentanti alla CCE* ». * [Acronimo di Commissione Consultiva Europea]

 

 

(L’aggiunta di Eden è accettata. La conferenza passa all’esame della terza parte, quella sulle riparazioni della Ger­mania.)

 

 

Churchill chiede che gli venga mostrato il progetto di protocollo speciale sulle riparazioni tedesche, proposto questa. mattina dalla delegazione sovietica.

 

Dopo aver preso visione del testo, Churchill osserva che in inglese suona molto meglio ed è più efficace l'espressione « riparazione » (risarcimento) che non « riparazioni ».

 

Churchill è d’accordo di lasciare nella terza parte del comunicato l'indicazione in forma generica del risarcimento tedesco per i danni causati ai paesi alleati.

 

 

Roosevelt è d’accordo sul testo della terza parte e con­divide le osservazioni di Churchill riguardanti questa parte.

 

 

Eden non ha nulla da obiettare sul testo del protocollo sovietico circa le riparazioni, ma propone di rinviare l’esame definitivo finché non si sia presa visione di tutto il testo del comunicato.

 

 

(La conferenza passa all’esame della quarta parte: quella sulla conferenza delle Nazioni Unite.)

 

 

La delegazione sovietica propone di aggiungere, dopo i primi due, un altro capoverso del seguente contenuto: « È stato inoltre deciso di raccomandare alla conferenza di invitare in qualità di membri fondatori dell’organizzazione internazio­nale di sicurezza, l’Ucraina e la Bielorussia ».)

 

 

Roosevelt dichiara che la pubblicazione adesso di questa decisione gli creerebbe difficoltà politiche all'interno degli Stati Uniti. Propone di accontentarsi dell’accordo raggiunto alla con­ferenza per cui gli americani appoggeranno la proposta di in­vitare le due repubbliche sovietiche in qualità di membri fondatori dell’organizzazione.

 

 

Churchill pure ritiene che nel caso venisse pubblicata la decisione sulle repubbliche sovietiche potrebbero sorgere grandi difficoltà e contrasti. I dominions britannici potrebbero prote­ste contro il fatto che uno Stato abbia più di un voto. È indispensabile che Churchill si metta in contatto con essi e li prepari alla partecipazione dell’Ucraina e della Bielorussia alla organizzazione internazionale di sicurezza in qualità di membri fondatori. Per questo egli propone di iscrivere l’accordo sull’Ucraina e la Bielorussia nelle decisioni della conferenza.

 

 

Stalin dice che in tal caso la delegazione sovietica può ritirare il suo emendamento e propone di passare oltre.

 

 

Roosevelt dichiara che il consenso di Stalin al ritiro della proposta sovietica aiuta lui, Roosevelt, ad evitare la guerra con gli irlandesi che sono in America.

 

 

(La conferenza passa all’esame della quinta parte: la di­chiarazione sull'Europa liberata.)

 

 

Churchill asserisce di non aver nessuna osservazione o rettifica da fare.

 

 

(Il testo della quinta parte viene accettato. Si passa alla discussione della sesta parte: quella sulla Polonia. La dichiara­zione sulla Polonia è accettata senza modifiche.)

 

 

Churchill osserva, per quanto riguarda questa parte, che egli prevede grandi critiche al governo inglese, specialmente (la parte dei polacchi di Londra, che lo accuseranno di aver ceduto le sue posizioni all’URSS.

 

 

Roosevelt ribatte che egli in America ha dieci volte più polacchi di Churchill in Inghilterra, ma ciò nonostante difen­derà in tutti i modi la dichiarazione sulla Polonia.

 

 

(La conferenza passa all’esame della settima parte: quella sulla Jugoslavia. Il testo viene accettato. Si prende in esame la parte ottava: quella sulla riunione dei ministri degli esteri.)

 

 

Stalin propone di accettare il testo inglese.

 

 

(Tutti sono d'accordo. La conferenza passa a discutere la parte del progetto inglese in cui si parla dei prigionieri di guerra.)

 

 

Stalin propone di non includere nel comunicato la parte riguardante i prigionieri di guerra e di accettare invece il suo testo come decisione particolare.

 

 

Churchill chiede: possiamo pubblicare l'accordo sui pri­gionieri di guerra che sarà firmato oggi, dopo la seduta diurna?

 

 

Stalin risponde di sì.

 

 

(La conferenza passa a discutere la nona parte: quella sull’unità nell’organizzazione della pace come nella condotta delle guerra. Il testo del progetto anglo-americano di questa parte viene accettato da tutti senza alcuna obiezione. Si passa ad esaminare l'ultima parte del progetto americano di comunicato: le « Conclusioni ».)

 

 

Stalin presenta una proposta: non è meglio eliminare le « Conclusioni » dal momento che il loro contenuto è più debole del comunicato stesso?

 

 

Roosevelt e Churchill sono d’accordo con lui.

 

 

(La discussione sul comunicato è finita.)

 

 

Roosevelt dice che il comunicato deve essere firmato dai capi di governo ed egli, Roosevelt, propone che la prima firma sia quella di Stalin.

 

 

Stalin replica rilevando che negli Stati Uniti c’è una stam­pa mordace che può presentare la cosa come se Stalin si sia trascinato dietro il presidente e il primo ministro. Perciò propone di firmare il comunicato in ordine alfabetico: la prima firma sarà quella di Roosevelt, la seconda di Stalin e la terza quella di Churchill.

 

 

Churchill osserva che secondo l’alfabeto inglese la sua firma deve essere la prima.

Stalin risponde di accettare la proposta di Churchill.

 

 

(I capi dei governi si accordano di firmare il comunicato dopo il pranzo, quando i ministri degli esteri vi avranno appor­tato le rettifiche conformi ai risultati della discussione nella seduta odierna.)

 

 

Roosevelt Ritornando alla questione del protocollo sulle riparazioni della Germania, dice che il progetto di protocollo proposto dalla delegazione sovietica per lui è accettabile.

 

 

Churchill dichiara che desidera leggere il testo del pro­tocollo ancora una volta, perché gli sembra richiedere alcune correzioni stilistiche, che tuttavia non ne altererebbero il con­tenuto. Dopo averlo letto, Churchill dichiara che, ad eccezione di qualche variazione stilistica è d’accordo col progetto di protocollo.

 

 

Churchill propone di discutere quando sarà pubblicato il comunicato.

 

 

Early propone di pubblicare il comunicato il 13 febbraio, alle 8 di mattina, ora di Washington.

 

 

(Alla fine della discussione i capi di governo si sono accordati di trasmettere il testo del comunicato contemporaneamente per radio a Mosca, a Londra e a Washington, il 12 febbraio alle ore 23,30, ora di Mosca.)

 

 

 

Conferenza di Yalta 4 11 febbraio 1945 la riconquista sovietica di Yalta

 

 

Conferenza di Yalta 4 - 11 febbraio 1945

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