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Rapporto del colonnello Luigi Gallo sul viaggio al fronte orientale

tedesco al seguito di Rapporto del colonnello Luigi Gallo sul viaggio al fronte orientale Mussolini e Cavallero, ago­sto 1941.

Titolo originale del rapporto è: « Informazioni sulla Germania ».

Una nota in calce avverte: « le frasi tra virgolette sono integrali ».

 

 

Informazioni sulla Germania

 

Durante il noto viaggio ho avuto occasione di rilevare o conoscere alcune notizie che mi onoro riassumere.

 

 

Germania

Ferrovie.

Ottimo servizio d'ordine alle stazioni e sorveglianza lungo la linea.

Nelle stazioni non si notavano grandi parcheggi soprattutto di carri-merce.

 

Agricoltura.

Dovunque il terreno è apparso perfettamente coltivato. A giudi­care da quanto si è visto il raccolto deve essere stato particolarmente copioso. Magnifici i numerosi boschi, intatti; ricchissimi vivai di alberi.

Bestiame ben tenuto ed abbondante.

 

Popolazione.

L'imponente servizio di sorveglianza lungo la linea deve aver richiamato l'attenzione del pubblico sul passaggio del treno. Lungo le campagne e durante i passaggi nelle stazioni e città, il pubblico si è affollato numeroso ed ha acclamato spesso con molto entusiasmo.

Durante le non brevi escursioni in automobile, è sembrato notare che la gente in provincia vive in largo benessere. Manifesta anche maggiore entusiasmo della gente cittadina.

Si rileva l'assenza di uomini giovani.

L'aspetto generale delle cose e delle persone è quanto mai favorevole. Tutto è in perfetto ordine, ben tenuto, ben utilizzato.

 

Germania fabbrica panzer

 

Visita al quartier generale del Führer

È ubicato nei pressi di (Rastenburg).

Sistemato sotto una imponente foresta di larici ed abeti. Una fitta sorveglianza intorno alla rete metallica che ne segna il perimetro. Alcune batterie contraeree ben ubicate nei dintorni.

È costituito da numerose palazzine a livello in cemento-armato ed acciaio. Le palazzine hanno un piano blindato inferiore. Il tetto ed il pavimento costi­tuiscono oltre due metri di corazza ad alta resistenza per modo che il piano interrato è a prova di qualsiasi bomba. L'intonaco esterno è formato da uno stra­to coibente di legno lavorato, e verniciato in modo da mimetizzare col fondo della pineta (foglie aghiformi bruno rossiccio). Nell'interno le palazzine sono divise in compartimenti bloccabili mediante porte corazzate tipo sommergibile; servizio aria condizionata; termosifoni elettrici; servizi igienici perfettissimi: tutto, per quanto di aspetto rigorosamente militare, dà l'impressione di estremo conforto. Non si vedono tubi o cavi elettrici di nessun genere.

Tra le palazzine, strade asfaltate con segnali catarifrangenti di vario colore. La palazzina del Führer è identica alle altre.

In una ha sede il comando di von Keitel. Collegamenti con la centrale del Gran quartier generale delle truppe di cui si dirà in seguito.

La ferrovia ha fra gli alberi una stazioncina capolinea per il treno del Führer.

Mi hanno assicurato che i lavori per la costruzione del Gran quartier gene­rale del Führer e di quelli di Göring e del Comando truppe (von Brauchitsch), hanno avuto inizio non più di un anno addietro.

Dall'alto è invisibile per la perfetta mimetizzazione.

 

 

Quartier generale di Göring (Prostken)

È sullo stesso tipo di quello del Führer: sistemato in una foresta ancora più bella ed imponente (pini rossi, larici ed abeti) in prossimità di un ridente la­ghetto. Tutto è più ridente e curato nei particolari. Vi è un'aria di maggiore ricercatezza e vita meno rigida. Normalmente gli ufficiali vivono nel treno spe­ciale che è portato in un binario morto in prossimità di un poggio che domina il lago. Tutto è stupendamente coperto dalle alte chiome degli alberi.

 

 

Quartier generale di von Brauchitsch (Comando truppe operanti)

È un'imponente organizzazione sistemata sotto una grandiosa foresta. Anche qui una fitta rete stradale asfaltata collega le varie centrali.

 

Abbiamo visitato:

a) la centrale collegamenti;

b) la centrale del comando logistico;

c) la centrale cartografica.

Visite brevissime molto superficiali.

In ognuna di esse, il comandante del reparto ci ha rapidamente spiegato il funzionamento ed il lavoro compiuto per l'attuale campagna. L'esposizione era illustrata da schizzi e carte murali già preparate.

Di particolare rilievo sono state:

 

1) la visita alla centrale « collegamenti ».

La centrale è sita in un ampio caseggiato in cemento armato a tre piani. Nel primo sono allogate le centrali telefoniche; nel secondo le telegrafiche, le tele­scriventi e le centraline delle linee segrete; nel terzo i macchinari. Tutte le comunicazioni dalla Norvegia, dalla Spagna, dall'Italia, dall'Africa vi fanno capo. Ogni centralina serve una grande diramazione. In pochi secondi mi è stato possibile avere, a scopo dimostrativo, la comunicazione col comando X corpo aereo tedesco a Roma.

Intorno alla « centrale » non si vede nessun filo e nessuna tubazione;

 

2) l'ufficio cartografico.

Vi si tengono e vi si « preparano » le carte. Vi è il continuo aggiornamento in atto. Di ogni carta si fanno molte copie che vengono spedite immediata­mente. Il procedimento è ottenuto abbastanza semplicemente: le comuni carte sono precedentemente preparate spalmando sulla faccia stampata una patina sen­sibile; dalla carta madre, a mezzo di un comune eliografo, è possibile riprodurre rapidamente un gran numero di copie.

 

Mi hanno assicurato che vengono lavorate non meno di 1.500 carte al giorno. Il comando truppe occupa una vasta foresta all'ombra della quale vivono in intensa attività oltre 2.000 persone.

Alloggi, mense, locali vari, ecc.; tutto è perfettamente organizzato e tenuto. Il servizio di guardia è rigidissimo.

Nessun « civile » vi è ammesso. Pertanto alla visita non vennero invitati il personale degli Esteri, sia italiano che germanico, il segretario particolare del duce, ecc.

A nessuno fu concesso prendere fotografie.

 

Hitler_von_Brauchitsch_Keitel 

 

Visita alla zona della Russia occupata

Dopo un volo di 680 chilometri gli aerei-trasporto, senza scorta, atterrarono all'aeroporto di Uman.

Dal volo, eseguito a bassa quota, fu possibile rilevare la magnifica opulenza delle campagne ucraine. Il grano risultava già tagliato e riunito in covoni. Solo nei pressi di qualche borgata fu dato scorgere qualche piccola zona bruciata o non tagliata. Poche tracce di distruzioni; uniche reali sensazioni della guerra erano date da trincee scavate affrettatamente presso qualche paese, laghetto o corso d'acqua, e tracce di crateri di bombe lungo le strade.

Nel complesso si è avuto l'impressione che la rapida avanzata tedesca abbia decisamente sorpreso i russi. Prova di ciò sono anche le modeste superficiali interruzioni stradali e ferroviarie osservate ed i ponti intatti.

I paesi ucraini attraversati in automobile danno l'impressione di estrema mi­seria. La gente è realmente povera, mal vestita, denutrita. Il bestiame è nume­rosissimo ed accentrato in vasti pascoli ma è di cattiva razza e denutrito. In ogni paese si è visto un ampio recinto con l'ingresso sormontato da un arco di legno puerilmente ornato, con iscrizione e falce e martello, ove aveva sede la coope­rativa agricola.

Molte grandi macchine modernissime nel recinto; quasi tutte, però, danneg­giate e sabotate.

Le strade, sebbene larghe, sono prive di massicciata e coperte di uno strato di vero fango alto 20-30 centimetri. Assoluta mancanza di linee telegrafiche: quelle esistenti sono nuove e impiantate dai tedeschi. Ferrovie ad un binario sistemate alla meglio su un rialzo del terreno, prive di massicciate in pietra e con traverse in legno molto ravvicinate.

Nel complesso, una sensazione di profondo contrasto tra l'opulenta ricchezza della campagna e l'estrema miseria degli abitanti e delle case.

 

Campo di aviazione di Uman.

Ampio terreno di atterraggio provvisto di grandi hangar, caserme, edifici. Solo due caserme erano demolite dal bombarda­mento, altre due in mattoni appena lesionate. Hangars intatti.

Il campo è in piena attività. Ha un aspetto grandioso e misero nello stesso tempo. Nessun giardino, nessuna ricercatezza. Costituiva una grande base russa, sede di comando di brigata.

In un lato del campo erano accatastati molti aeroplani russi del tipo Martin Bomber e Rata assolutamente simili a quelli visti in Operazione missione Spagna [*]. Non ho avuto il tempo di chiedere ed assicurarmi sulle caratteristiche dei motori attuali. Insieme ai russi molti rottami di aerei tedeschi — specie Me 109 e He 111.

 

Prigionieri russi.

Nel campo di aviazione ho visto squadre di prigionieri russi adibiti al servizio del campo.

In genere hanno caratteristiche mongole. Ben vestiti, ottimamente calzati, ben portanti. Generalmente hanno uno sguardo torvo e poco intelligente. All'avvici­narsi degli ufficiali che mi hanno accompagnato, scattavano sull'attenti. Alcuni hanno salutato col saluto romano.

Durante il viaggio in auto è frequente incontrare giovani soldati lungo le strade od al lavoro nei campi. Si tratta di ucraini liberati dai tedeschi ma sog­getti a sorveglianza da parte dei maggiorenti del paese la cui vita vale da pegno sul loro comportamento.

Nel complesso:

1) la popolazione ucraina è povera e costituisce una massa inerte nelle mani di qualsiasi padrone. Nelle cittadine si affollava curiosamente ai lati della strada e partecipava all'entusiasmo dei soldati, salutando spesso romanamente. Nelle campagne è poverissima, sfiduciata, inerte;

2) il raccolto è stato trovato pressoché intatto e copioso. Grosso problema sarà la trebbiatura, il trasporto e l'accantonamento di tanta ricchezza che ora giace all'aperto;

3) le retrovie sono apparse piene di vita, ordinate, entusiaste e degne di un grande esercito impegnato in una grandiosa campagna.

 

 

Impressioni sull'esercito tedesco

Per quanto rapida la visita ha potuto permettere di rilevare alcuni partico­lari dai quali è possibile detrarre le seguenti considerazioni.

L'esercito tedesco è un perfetto strumento tecnico, sapientemente preparato, intelligentemente manovrato.

I mezzi meccanici a disposizione sono magnifici.

Grande impressione hanno fatto i mortai da 600 mm. che costituiscono un vero prodigio di tecnica e di progetto. Magnifici e superiori ad ogni previsione i mezzi di trasporto stradali.

Profonda disciplina. Grande entusiasmo. Sensazione di calma, certezza di essere i migliori, sicurezza di vincere, fede e stima dei propri capi.

La truppa appare consapevole, entusiasta, ben equipaggiata, addestrata, ben nutrita.

 

Ost front reparti tedeschi in avanzata 

 

Conversazione col principe von Urach del ministero Esteri tedesco

La sera del 26 agosto, insieme a tutti i componenti la missione militare, fui invitato dall'ambasciatore von Mackensen nella vettura ristorante tedesca del treno.

Giunto in ritardo (11,30) mi capitò di prendere posto in un tavolo doppio di faccia al principe von Urach.

Persona molto distinta, buon parlatore, fu molto cordiale. La conversazione si volse in inglese e francese e terminò alle ore 02.

Von Urach, che era molto di buon umore, avendo già bevuto, sembrava in gran vena di parlare. La conversazione si aggirò in più temi d'occasione. Mi è possibile riassumere brevemente le idee espresse dal mio interlocutore:

 

1) i tedeschi amano personalmente il duce per la sua umanità, aderenza alla vita e perché è oggi l'unico uomo che può controllare il Führer;

 

2) vi è molta amicizia fra il duce e il Führer;

 

3) il Führer vive una tragica vita. È solo. «È come se uno di noi si tro­vasse improvvisamente in un mondo di uomini di 10 anni di età ». I suoi vec­chi amici sono altrettanto lontani da lui e con lui non hanno alcuna comuni­cativa spirituale.

 

4) unico uomo che può parlare del Führer e con cui questi può e vuole discutere, è il duce.
I tedeschi sanno ciò ed amano il duce per questa sua alta influenza sul Führer e per l'influenza equilibratrice che porta con sé;

 

5) il Führer è stanco e molto invecchiato, ma è dotato di una forza intima immensa. È deciso a lottare fino a fondo.

 

6) il Führer ha effettivamente cercato di raggiungere la grandezza della Ger­mania evitando la guerra o cercando di limitarla al massimo;

 

7) von Urach dice di aver sentito personalmente dal Führer, non oltre tre mesi fa, una frase pressoché simile alla presente: « Io ero un mediocre artista e volevo fare una grandiosa opera senza l'impiego della forza, ma mi sono convinto che solo questa oggi ha valore ».

Von Urach dice che ciò ha trovato conferma nella frase che il Führer ha detto al duce a Brest-Litowski visitando i mortai da 600 mm.: « questa è l'unica ragione che sentono »;

 

8) il Führer voleva impiegare l'esercito come mezzo politico ma ora ha cieca fiducia solo nello strumento militare;

 

9) vi sono contrasti fra il Führer e von Ribbentrop in questo terreno;

 

10) von Urach dice che questa è anche la sua idea dato che oggi la civiltà, in senso assoluto, è in regresso essendo imperniata solo su sentimenti mate­rialistici: unici valori attualmente sentiti dalla massa;

 

11) afferma che la propaganda in Germania è fatta in tal senso e perciò il fronte interno è saldo ed il soldato è decisamente pronto a tutto osare. La durata della guerra ha poca importanza perché questa volta non sono stati fatti gli errori dell'altra guerra ed al popolo sono stati assicurati i mezzi di vita largamente sufficienti, che saranno sempre più larghi man mano che le vittorie assicurano nuove ricchezze;

 

12) a tal fine, i paesi occupati sono tenuti in stato di soggezione « devono solo ubbidire ».

I Gauleiter hanno il compito unico di utilizzare con qualsiasi mezzo tutte le risorse dei paesi occupati a beneficio del popolo tedesco. « Il popolo ed il soldato sanno ciò e lo sforzo massimo potrà essere continuato per degli anni »;

 

13) in Russia rimarrà il collettivismo al quale ormai sono abituati, ed il sistema del terrore a cui anche sono assuefatti. Niente parlare di nazionalità ucraine, ecc. Per ora solo riunire gli sforzi dei tedeschi e tutte le risorse con­quistate onde conseguire la vittoria;

 

14) dopo si vedrà. Comunque, ogni nazionalità potrà avere una certa liber­tà ma solo in funzione della propria civiltà e dell'importanza economica che avrà nella nuova Europa;

 

15) durante la campagna di Russia, in due mesi si sono avuti 60.000 morti e 200.000 feriti. Tali perdite non sono gravi specie in relazione a quelle russe e comunque sono poca cosa per l'esercito tedesco che nei due anni precedenti ha risolto la situazione sud-occidentale europea con pochissime perdite;

 

16) lo SM tedesco ha sempre avuto in mano la condotta delle operazioni ed ha dominato i russi fin dal primo momento. Il gioco strategico delle grandi masse è sempre stato estremamente favorevole ai tedeschi. La guerriglia, invece, che nasce dalla rottura dei fronti, dall'accerchiamento e dalle sacche, è duris­sima e procura gravi perdite;

 

17) i soldati russi sono stoici come sono sempre stati. Oggi difendono pure il loro benessere materiale e la loro casta che in Russia era, insieme a quella politica, l'unica privilegiata;

 

18) le unità tecniche russe valgono poco non per le armi, ma per il per­sonale. I prigionieri russi vengono in massima parte fucilati specie quelli che restano accerchiati e si difendono fino alla fine delle munizioni. Ciò è stato molto difficile ad ottenere dal soldato tedesco portato a rispettare il buon com­battente. Ma una buona propaganda sfruttando casi reali di sevizie fatte dai russi a prigionieri tedeschi, ha ormai convinto il soldato che i russi devono essere sterminati;

 

19) i prigionieri russi non saranno inviati in Germania ma rimarranno in Polonia ed in Russia onde evitare possibile propaganda;

 

20) lo SM tedesco dice che a fine settembre la Russia non avrà più mezzi di lotta. È possibile che l'avanzata potrà raggiungere prima dell'inverno, il fronte del Volga;

 

21) l'anno venturo il Caucaso e l'Asia Minore saranno conquistati;

 

22) brutta storia (non prevista) la resa dell'Iran. Ma gli inglesi non saranno in grado di apprestare un grande esercito durante l'inverno ed in primavera saranno battuti nello stesso loro terreno orientale;

 

23) il Giappone è una carta da giocare ma non giocabile. È necessario sfruttare la carta fino a quando la Russia non sarà messa fuori gioco. Poi sarà pressoché inutile ai fini diretti. Indirettamente sarà sempre utile perché la sola minaccia potenziale, costringerà l'America ad armare sui due fronti ciò che darà certamente tre anni di tempo.

 

La conversazione è stata pressoché unilaterale dato che la loquacità dell'in­terlocutore ha ridotto il mio compito ad accennare solamente qualche idea per passare dall'uno all'altro argomento.

 

mogilew_bielorussia_registrazione_della_popolazione

 

ost_front_soldati_con_prigionieri

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