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OPERAZIONE "LEONE MARINO"

DOCUMENTI  DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

 

30 agosto 1940

 

DIRETTIVA OPERATIVA DELL'OKH PER « LEONE MARINO »

 

Traduzione della Direttiva operati­va emanata dall'alto comando dell'esercito tedesco per l'invasione dell'Inghilterra. La copia ottenuta con l'originale mediante carta carbone, fu mandata dall'OKH alla 16.a armata di Busch con clas­sifica "Segretissimo". Alcuni particolari minori, come il numero di copie riprodotte, i titoli delle cinque appendici e l'elenco di distribuzione sono stati omessi.

Il piano nella versione che aveva a metà settembre è descritto nell'allegato del piano d'invasione della Wehrmacht. Si noti che molte modifiche, specie nell'impiego delle truppe paracadutiste, furono apportate dopo l'emanazione di quest'ordine, che deve quindi essere preso in considerazione solo in quanto mostra le linee generali del piano nella versione definitiva.

 

 

 

Comando dell'OKH, 30 agosto 1940

 

Il comandante in capo dell'esercito

Stato maggiore dell'esercito - Sezione operativa (I.a)

No. 480/40 g. Kdos.

 

DIRETTIVA PER I PREPARATIVI DELL OPERAZIONE
« LEONE MARINO »

 

1. Compito

Il comandante supremo ha ordinato alle tre forze armate di compiere i preparativi per uno sbarco in forze in Inghilterra. Sco­po dell'attacco è di eliminare la Madre Patria come base per la continuazione della guerra contro la Germania, e, se necessario, procedere all'occupazione totale.

L'ordine esecutivo dipende dalla situazione politica. I prepara­tivi debbono essere compiuti in modo che l'operazione possa venire effettuata a partire dal 15 settembre.

Pur proseguendo nell'espletamento delle attività di occupazione in Francia e salvaguardando la sicurezza sugli altri fronti, sarà compito dell'esercito sbarcare forti contingenti nell'Inghilterra me­ridionale, sconfiggere l'esercito inglese, e impadronirsi della capita­le. Altre regioni dell'Inghilterra verranno occupate non appena la situazione lo permetta.

 

2. Nome convenzionale

L'operazione sarà designata col nome convenzionale di « Leone marino ».

 

3. Il corso che assumerà l'operazione dipende da molte e impreve­dibili circostanze. Perciò i preparativi per l'imbarco, la traversata e lo sbarco iniziale debbono essere condotti con flessibilità, in modo che l'alto comando possa fronteggiare imprevisti mutamenti della situazione senza perdite di tempo. Comandanti e truppe debbono rendersi conto che le condizioni particolari del trasporto via mare provocheranno inevitabilmente la disgregazione delle formazioni e che le situazioni insolite che si verificheranno potranno essere do­minate solo con un grande spirito d'iniziativa da parte di tutti i comandi.

 

4. Modalità esecutive proposte

(a) La Luftwaffe annienterà la RAF e la produzione di arma­menti che le dà appoggio, e conquisterà la supremazia aerea. La marina creerà dei corridoi di transito liberi da mine e, con l'aiuto della Luftwaffe, sbarrerà sui fianchi la zona della traversata.

(b) Le forze da sbarco dell'esercito conquisteranno innanzi tutto teste di sbarco locali con gli scaglioni di punta delle divisioni della prima ondata, dotati di speciali equipaggiamenti. Immedia­tamente dopo, amplieranno le singole teste di sbarco sino a forma­re una zona continua di sbarco, dominando la quale sarà protetto lo sbarco delle truppe che seguiranno e ci si garantirà il sollecito controllo uniforme della sponda inglese. Non appena saranno di­sponibili forze sufficienti, si lancerà un'offensiva contro il primo obiettivo operativo, che potrà essere l'estuario del Tamigi, le alture a sud di Londra, o Portsmouth. Poiché gli inglesi contrattacche­ranno le truppe tedesche sbarcate per prime e resisteranno con ogni mezzo a ulteriori avanzate tedesche verso l'interno, bisogna prevedere aspri combattimenti. Il comando e l'organizzazione delle truppe avranno lo stesso peso determinante in queste azioni iniziali.

(c) Conquistato il primo obiettivo operativo, il successivo com­pito dell'esercito sarà il seguente: sconfiggere le forze nemiche an­cora tagliate fuori nell'Inghilterra meridionale, occupare Londra, rastrellare il nemico dall'Inghilterra meridionale e impadronirsi del­la linea Maldon (a nord-est di Londra) — estuario della Severn.

Gli ordini concernenti ulteriori compiti saranno diramati al momento opportuno.

(d) La situazione del nemico verrà periodicamente resa nota, come in precedenza, ai gruppi d'armate e alle armate.

 

5. Comando e organizzazione delle forze

All'inizio i compiti assegnati all'esercito saranno affidati al gruppo d'armate A (con la 16.a e la 9.a armata). Dipenderà dallo sviluppo della situazione l'impiego, nel corso dell'operazione, di elementi del gruppo d'armate B.

Per l'ordine di battaglia delle forze assegnate all'operazione « Leone marino » vedi appendice 1 [non allegata qui] .

Rimangono in vigore i precedenti compiti dei gruppi d'armate (difesa costiera, truppe di occupazione, controllo dei limiti di set­tore).

 

6. Compiti dei gruppi d'armate e delle armate

(a) Compito del gruppo d'armate A. Muovendo su ordini del­l'OKH, il gruppo compirà uno sbarco sulla costa inglese tra Folke­stone e Worthing; e prenderà, per primo, possesso di una testa di sbarco, dove sia possibile assicurare il successivo afflusso di altre forze, con l'appoggio del fuoco d'artiglieria rivolto verso il mare, e dove inoltre si possano creare le condizioni preliminari per conti­nuare l'attacco. È auspicabile poter usare al più presto le installa­zioni portuali sulla costa nemica per un rapido sbarco delle forze che seguiranno.

Dopo lo sbarco di forze sufficienti su suolo inglese, il Gruppo attaccherà, assicurandosene il possesso, la linea estuario del Tami­gi-alture a sud di Londra-Portsmouth. Non appena la situazione lo consenta, formazioni motorizzate saranno fatte avanzare nella zona a ovest di Londra, per isolarla a sud e ad ovest e impadronirsi dei passaggi sul Tamigi in vista di un'avanzata in direzione Watford-­Swindon.

(b) Compiti iniziali delle armate. La 16.a armata si imbarcherà nei porti d'invasione posti fra Rotterdam (compreso) e Calais (compreso). Sbarcando su ampio fronte nel settore della costa Fol­kestone-Hastings (località comprese), l'armata occuperà una zona estesa almeno sino alla linea qui indicata: alture a mezza via tra Canterbury e Folkestone-Ashford-alture 20 km a nord di Hastings.

É importante una immediata conquista delle installazioni portuali di Dover. Il settore costiero Ramsgate-Deal, al quale, per motivi navali, non ci si potrà accostare che dopo eliminata la difesa co­stiera, dovrà essere conquistato dal fronte a terra il più presto possibile.

Si dovranno prendere accordi per l'impiego di truppe paraca­dutiste per la rapida conquista delle alture a nord di Dover: que­sta operazione si svolgerà contemporaneamente allo sbarco.

La 9.a armata, sbarcando contemporaneamente alla 16.a fra Be­xhill e Worthing, occuperà una testa di sbarco estesa almeno alla linea: alture 20 km a nord di Bexhill fino alle alture 10 km a nord di Worthing. Ci si renda conto che solo i primi scaglioni delle tre divisioni della prima ondata possono essere trasportati attraverso la Manica direttamente da Le Havre; la quarta divisione e i successi­vi scaglioni e ondate, partendo da Boulogne, devono compiere il tragitto sotto lo schermo protettivo dei settori di traversata della 16.a armata meglio riparati, e devono sbarcare ad est o ad ovest di Eastbourne, secondo quanto la situazione del momento suggerirà.

Si provvederà agli accordi per la conquista di Brighton da par­te di unità di paracadutisti.

Limite di settore tra la 16.a e la 9.a armata: Boulogne (9.a)­Hastings (9.a)-Reigate (16.a) [1].

Con ordine a parte verranno precisati giorno e ora dello sbarco sulla costa inglese. È intendimento sbarcare all'alba. A seconda, però, delle condizioni meteorologiche e delle maree, potrà essere necessario sbarcare in pieno giorno. In questo caso si ordina un impiego intensivo di cortine fumogene (formate con l'impiego di aerei, di navi e dell'artiglieria).

(c) Compito del gruppo d'armate B [2]. Il gruppo d'armate B non parteciperà alla fase iniziale dell'operazione. Se la situazione navale si svilupperà favorevolmente, il gruppo d'armate, partendo da Cherbourg, potrà essere poi impiegato per favorire uno sbarco dall'aria e dal mare nella baia di Lyme, e occupare, per primo, Weymouth e l'altura 20 km a nord di Weymouth-15 km a nord di Lyme Regis. Da qui si potrà compiere, su istruzioni dell'OKH, un'avanzata in direzione di Bristol. In seguito elementi del gruppo d'armate B potranno ricevere l'incarico di occupare le contee del Devonshire e della Cornovaglia.

Il gruppo d'armate B, in accordo con le autorità della marina, sceglierà i porti d'imbarco e ne controllerà l'idoneità. Le sue trup­pe da sbarco saranno riunite in stato di "pronte a muoversi", in modo che, all'ordine dell'OKH, possano raggiungere il punto d'imbarco entro cinque giorni. Le direttive che seguono, per il concentramento e l'organizzazione delle forze, e che riguardano es­senzialmente il gruppo d'armate A, sono valide anche, quando sia­no applicabili, per il gruppo d'armate B.

 

7 Organizzazione delle truppe

I particolari organizzativi saranno curati dai gruppi d'armate e dalle armate, nel modo più consono alle loro diverse zone d'imbar­co e ai loro compiti iniziali su suolo inglese.

A prescindere dalle direttive già emanate sull'argomento, an­dranno seguiti i seguenti punti.

(a) La composizione del primo scaglione della prima ondata, come indicata nella direttiva N 1084/40 g. Kdos., in data 20.7.40, della sezione organizzativa dell'OKH, è solo un suggerimento. Uo­mini e armi debbono venir trasportati con la maggior rapidità e nella maggior quantità possibili senza un'attenzione eccessiva per un'or­ganica coesione. Il punto essenziale è di formare dei gruppi di combattimento che rispondano al compito da eseguire.

(b) Formazioni di unità corazzate e motorizzate, specie di car­ri armati-U [3], saranno inserite fra gli scaglioni da sbarco nelle fasi iniziali.

(c) Occorre provvedere perché sulla spiaggia più lontana ven­gano schierate batterie di artiglieria di medio calibro, da impiegare come artiglieria da costa, in modo che le rotte di traversata Calais, Deal e Boulogne-Hastings siano al più presto possibile protetto dall'artiglieria schierata su entrambe le coste (comando del 106° gruppo d'artiglieria [4] e, in seguito, la batteria dell'84° reggimento ar­tiglieria). Per l'impiego di unità Flak (contraeree), vedi appendice 3 [qui non inclusa].

(d) Compiti assegnati al genio

(aa) Dare aiuto alle truppe durante l'imbarco, specie quando questo avvenga fuori dei porti.

(bb) Dare aiuto durante lo sbarco iniziale su ampio fronte (lance d'assalto, barche a motore, battelli pneumatici).

(cc) Dare aiuto durante lo sbarco di uomini, veicoli e cavalli dai mezzi da sbarco, specie sulla costa aperta.

(dd) Collaborare con le truppe sbarcate per prime nel rimuovere gli ostacoli sulla spiaggia, specie le mine; dare appoggio alla fanteria finché continua l'attacco.

(ee) Concentrare le forze e ammassare i materiali dell'equipaggiamento necessari per appoggiare le truppe che difendono le teste di sbarco conquistate.

Le forze impiegate per (aa) e (cc) in linea generale resteranno dove sono, con compiti statici, in modo che l'imbarco e lo sbarco delle successive ondate possano avvenire sotto il controllo di elementi specializzati.

(e) Tutti i comandi provvederanno con energia a improvvisare misure speciali per creare, durante lo sbarco, una cortina di fuoco difensivo di fronte agli obiettivi a terra secondo quanto prescritto negli opuscoli di istruzioni, ecc., già distribuiti.

(f) Ogni unità da sbarco dei primi scaglioni dovrà essere organizzata in modo che, avvenuto lo sbarco, sia in grado .di svolgere combattimenti indipendenti, anche a livello minimo. I comandanti di tutte le unità muoveranno con le loro truppe di prima linea.

(g) Il carico sulle varie navi per il secondo e per i successivi viaggi non può essere fissato in anticipo. Mediante un'organizzazione che operi a stretto contatto con i comandi navali, occorre riuscire a organizzare in ogni caso con rapidità e flessibilità il cari­co delle navi disponibili. A questo scopo è indispensabile allestire una sicura rete di collegamenti.

(h) Nei limiti concessi dalla situazione dei trasporti, le armate dovranno tener conto delle richieste del delegato dell'Intendente generale in Inghilterra (O. Qu. England), nello stabilire l'ordine di priorità, vedi appendice 4 [qui non inclusa].

 

7. [sic] Radunata delle forze

(a) Prima ondata. Le forze destinate alla prima ondata saran­no riunite presso i porti d'imbarco preparati dalla marina. Questi "porti d'imbarco" sono:

per la 16.a armata:

Rotterdam

Anversa

Ostenda

Dunkerque

Calais

per la 9.a armata:

Boulogne

Le Havre (quest'ultimo soltanto per i primi scaglioni di tre divisioni).

Nieuport e Gravelines fungeranno da "porti ausiliari" (di cui non si deve far uso per l'imbarco).

Solo in scarsa misura saranno ammessi altri imbarchi sulla co­sta libera, alle foci dei fiumi o in porticcioli.

I particolari del luogo, del tipo e della successione del primo carico verranno stabiliti immediatamente dalle armate ("ufficiali di collegamento") con le autorità navali competenti [5] (che hanno già ricevuto istruzioni). Dev'essere assiomatico che venga imbarca­to in precedenza il maggior quantitativo di equipaggiamento possi­bile (compresi i rifornimenti), poiché, quando sarà infine il mo­mento, il tempo per imbarcare truppe e, cavalli dovrà essere ridotto al minimo.

Procurare, equipaggiare e riunire i mezzi da trasporto è compi­to della marina e sarà regolato da istruzioni speciali dello stato maggiore della marina.

È responsabilità delle truppe armare chiatte e anche rimorchia­tori con armi di tutti i generi, nella misura in cui non vi abbiano già provveduto le autorità navali: questo compito sarà svolto su vasta scala secondo le istruzioni già diramate. La cortina di fuoco. difensivo dal mare a copertura delle truppe da sbarco sarà fornita dai cannoni delle imbarcazioni dotate di armamento (dragamine, ecc.).

(b) Seconda ondata. Al momento, opportuno le armate sposte­ranno, via terra, le formazioni motorizzate destinate a compiere la traversata insieme, o successivamente, alla prima ondata, e le con­centreranno nella zona dei porti d'imbarco. Rotterdam e Anversa possono considerarsi come punti di carico per la 16.a annata, Boulogne per la 9.a armata. I preparativi per il trasferimento di queste forze devono essere svolti in modo che dal 15 settembre in poi esse possano essere radunate entro tre giorni. Corpi d'armata, divisioni, e reggimenti delle formazioni motorizzate assegnate alla 16 e alla 9& armata vengono posti immediatamente agli ordini di entrambe le armate per questi compiti preparatori.

(c) Terza ondata. Le formazioni della terza ondata per le quali non è stato predisposto il trasporto per ferrovia saranno spo­state avanti, vicino alla costa, nella prima mattina del 15 settem­bre. Non si saprà all'inizio se e quando sarà possibile imbarcarle. La loro radunata déve dunque essere tale che i loro elementi avan­zati possano raggiungere in tre spostamenti i porti più adatti asse­gnati all'armata.

Riguardo alle formazioni che 1'OKH trasferirà per ferrovia (vedi appendice 1) [qui non inclusa], il gruppo d'armate A darà disposizioni per l'ora e la località di arrivo desiderate.

(d) Quarta ondata. Le riserve dell'OKH resteranno inizial­mente nelle loro precedenti zone e verranno spostate secondo le ri­chieste dell'OKH.

(e) Durante i trasferimenti e la radunata delle forze apparte­nenti a tutte le ondate si avrà cura di evitare inutili assembramen­ti; dovrà essere assicurata la necessaria difesa contraerea in colle­gamento con i competenti comandi delle Luftflotten [squadre aeree].

 

8. Operazioni della Luftwaffe

(a) Luftwaffe operativa — vedi appendice 3 [qui non inclusa] .

(b) Formazioni aeree dell'esercito — vedi appendice 3 [qui non inclusa].

 

9. Sicurezza

I preparativi per lo sbarco progettato richiedono speciali misu­re di segretezza. Non si può nascondere il fatto che si sta preparan­do uno sbarco in Inghilterra. È, dunque ancor più importante usa­re ogni mezzo per mantenere segreti il giorno e l'ora dello sbarco progettato e [la dislocazione de] i corridoi di attraversamento.

 

10. Piano d'inganno

Si sono prese misure per dare l'impressione che si sia progettato uno sbarco sulla costa orientale dell'Inghilterra e in Irlanda. I par­ticolari sono stati trasmessi ai comandi interessati.

 

11. Rapporti

Il gruppo d'armate A dovrà fornire per il 3 settembre le sè­guenti informazioni:

(a) Avvicinamento e radunata della prima ondata, come pro­gettato (carta). Impiego di paracadutisti, ecc.

(b) Progettata radunata della seconda ondata (carta) . (e) Progettata dislocazione operativa dei comandi di corpo d'armata e inferiori.

(d) Calcolo del probabile tempo necessario per la traversata dei singoli scaglioni e ondate (in collegamento con le autorità navali) .

(e) Tempo richiesto per l'arrivo e relativa località di sbarco per le divisioni della terza ondata che si sposteranno per ferrovia.

(f) Data del giorno proposto per lo sbarco.

(g) Suggerimenti e proposte.

 

(firmato) VON BRAUCHITSCH

 

 

 

Note

1 Correzione all'obiettivo della 9.a armata. Il 21 settembre 1940 l'OKH diramò una variante a quest'ordine, con la quale la zona di sbarco si riduceva a Bexhill e Brighton, con una corrispondente riduzione dell'entroterra da oc­cupare. Nella lettera che autorizzava questa correzione, 1'OKH sottolineava che la 9.a armata non poteva contare sull'appoggio di truppe paracadutiste. Per porre riparo a questo mutamento dell'ultima ora, suggeriva che, oltre che nei compiti di ricognizione e copertura del fianco ovest, l'avanguardia della 28.a divisione fosse impiegata nella rapida conquista della quota 645 (Newmarket Hill).

Il testo integrale della variante risulta il seguente:

La 9.a armata, sbarcando simultaneamente alla 16.a armata fra Bexhill e Brighton, occuperà una testa di ponte almeno fino alla linea: alture 20 km a nord-ovest di Bexhill-Uckfield-alture ovest e sud-ovest di Lewes. Occorre tener presente che solo i primi scaglioni di tre divisioni della prima ondata possono giungere attraverso la Manica direttamente da Le Havre; gli altri scaglioni e le altre ondate, partendo da Boulogne, devono compiere la tra­versata sotto la protezione dei settori meglio riparati della 16.a armata e devono sbarcare a est o a ovest di Eastbourne, secondo le esigenze della situazione.

Linea limite di settore fra la 16.a e la 9.a armata: Boulogne (9)­Hastings (16)-Reigate (16).

 

2 Sostituito dal gruppo d'armate C, secondo quanto deciso l'1l settembre.

 

3 Si tratta di carri armati in grado di avanzare sott’acqua.

 

4 Il 30 luglio il comando del 106° gruppo artiglieria era composto da due batterie da 150 mm e sei batterie da 100 mm.

 

5 Vi sono comandi della marina (Kriegsmarinedienststellen) a Rotter­dam, Ostenda-Dunkerque, Calais, Boulogne e Le Havre. In altri porti vi sono comandanti di porto (Hafenkommandanten) o colonnelli di porto (Hafenkapitüne).

 

 

 

 

 

 

PREVISIONE DEL GRUPPO D'ARMATE A
SULLA PROGRESSIONE DELL'ATTACCO INIZIALE

 

La seguente previsione per i combattimenti iniziali su suolo in­glese fu diramata alle armate d'invasione tedesche dal gruppo d'armate A di Rundstedt. Costituiva un'appendice all'ordine di operazioni n. 1 per l'esecuzione di « Leone marino » del gruppo d'armate A, in data 14 settembre 1940.

 

COMBATTIMENTI INIZIALI

 

Se, ottenute le già note condizioni, saranno emanati ordini per l'esecuzione dell'operazione « Leone marino » i combattimenti per affermarsi sulla costa inglese e la conquista della prima testa di sbarco ininterrotta si svilupperanno probabilmente come segue.

Le truppe d'assalto di testa alle unità avanzate e i primi sca­glioni della prima ondata sbarcheranno all'alba davanti a una di­fesa nemica più o meno aspra.

Quando appaia necessario, sarà richiesto dalle truppe che sbar­cano l'impiego di cortine fumogene, con l'aumentare della luce. Qualche giorno prima del noto giorno S verranno neutralizzate dalla Luftwaffe le batterie e le fortificazioni costiere, o almeno ver­rà ridotta la loro efficienza.

Dopo che saranno state conquistate teste di sbarco locali, ener­gici comandanti delle minori unità coordineranno le unità frammi­schiate e conquisteranno punti importanti nell'interno. Gradual­mente si formeranno fronti deboli ma coerenti. Essi verranno sem­pre più allargati con il continuo sopraggiungere di rinforzi, e gua­dagneranno anche in profondità.

Bisogna prevedere al più presto massicci contrattacchi del ne­mico, dotato di artiglierie e di armi pesanti. Al confronto le nostre truppe saranno ancora deboli per numero, armamento ed equipag­giamento. Si svilupperà un'aspra battaglia. Tutto dipende dai co­mandanti delle minori unità, coraggiosi e decisi, che non dovranno cedere un palmo di terreno, esercitando un severo controllo sulle truppe sbarcate.

Gli stati maggiori dei corpi d'annata e dell'armata, rimasti sul Continente, devono fare di tutto per mandare rinforzi a queste truppe, che spesso combatteranno duramente in circostanze diffici­li. Ciò vale soprattutto per l'artiglieria e i carri armati, come per le munizioni.

I comandanti di grado elevato con piccoli stati maggiori com­piranno la traversata solo quando la forza combattente delle truppe sbarcate sarà stata abbastanza rinsaldata dalle retrovie. Lasceranno dietro di sé i loro capi di stato maggiore o ufficiali addetti alle operazioni. Gli stati maggiori dei comandi di corpo d'armata e d'armata potranno essere inviati solo dopo la traversata delle forze combattenti e dopo che si sia compiuta un'avanzata verso l'interno.

Così i comandi a più alto livello non trasferiranno il loro con­trollo sull'isola che dopo alcuni giorni e il rifornimento di ulteriori forze sarà affidato al comando continentale (Heimatstabe).

Una traversata prematura degli alti comandi al completo non ha importanza durante i combattimenti su piccola scala lungo la costa e mette in pericolo il flusso ininterrotto di altre forze, come di ulteriori invii di artiglieria, armi pesanti e singole unità di carri armati. Al principio, quindi, le azioni iniziali saranno in genere di­rette dai comandanti di battaglione, di reggimento e di divisione: i comandanti superiori prenderanno il comando più tardi. Inoltre lo spazio ristretto non può consentire in quel momento l'arrivo di vei­coli, colonne di rifornimenti, e comandi di ogni tipo.

Il giorno S, e non prima, dopo che si sarà fatto giorno, la Luft­waffe appoggerà il gravoso sforzo delle truppe da sbarco, compen­sando la mancanza di artiglieria. Altre unità aeree ostacoleranno i movimenti dei rinforzi nemici nell'Inghilterra meridionale. Soltan­to più tardi verranno interrotte importanti linee ferroviarie nell'In­ghilterra centrale e settentrionale.

Piccole, ma complete, unità delle divisioni corazzate verranno inserite nella prima ondata, allo scopo di appoggiare la fanteria nella fase iniziale.

Lo sbarco di intere divisioni corazzate avrà luogo soltanto quando sarà stata conquistata una regione dell'isola sufficiente all’impiego di queste grandi unità, che per essere efficace richiede principalmente un impiego a massa. Poiché lo sbarco deve necessa­riamente avvenire su un ampio fronte, sarà possibile concentrare queste divisioni solo nel caso che si realizzi una penetrazione nell’interno.

Una volta impadroniti di una testa di sbarco ininterrotta pro­fonda 20-30 km, passeranno dei giorni prima che si possa lanciare un attacco contro il primo obiettivo operativo.

Questo sviluppo graduale delle operazioni, sbarco, penetrazione nell’interno e conquista della testa di sbarco unica, è il processo probabile degli avvenimenti. Se circostanze favorevoli consentiranno di accelerare l’operazione, il nostro agile e flessibile comando sarà capace di adattarsi alla situazione in suo favore rapidamente come nelle precedenti operazioni.

 

 

 

 

 

 

FORMAZIONI DELL'ESERCITO TEDESCO PER « LEONE MARINO »

ORDINE DI BATTAGLIA

 

I due diagrammi che seguono si basano su grafici dell'ordine di battaglia, ordini e memorie dell'esercito tedesco. Essi precisano l'organizzazione delle truppe al 26 luglio e a metà settembre del 1940, cioè quale si presentava nel piano su ampio fronte e quindi nel piano definitivo.

Tutte le divisioni, indicate con l'abbreviazione "div", sono di fanteria, tranne quando siano altrimenti indicate. “Pz div” sta per Panzerdivision (divisioni corazzate) "mot" per motorizzate e "mont" per montagna.

 

 operazione Leone Marino

 

Note

1 A questo corpo d’armata erano stati assegnati anche due reggimenti motorizzati, il reggimento motorizzato Grossdeutschland e il reggimento SS Leibstandarte Adolf Hitler.

2 Divisione motorizzata delle SS Totenkopf.

 


 operazione Leone Marino tabellaoperazione Leone Marino tabella

 

 

Note

1 Lo stato maggiore del comando del X corpo d'armata era assegnato in aggiunta alla 9.a armata, da impiegare con le truppe della prima ondata.

2 Nella 16.a armata, al principio di settembre il V corpo d'armata con la 12.a e la 30.a divisione fu passato dalla prima alla seconda ondata, in modo che i secondi scaglioni dei due corpi d'armata della prima ondata potessero compiere la traversata insieme ai loro primi scaglioni.

3 Erano pure assegnati al XXXXI corpo d'armata due reggimenti motorizzati, il reggimento motorizzato Grossdeutschland e il reggimento SS Leibstandarte Adolf Hitler.

4 Temporaneamente agli ordini della 16.a armata, al 20 settembre 1940.

 

 

Operazione Leone Marino

 

 

 

INGHILTERRA

 

LA GRAN BRETAGNA E L'IRLANDA. - Il Regno Unito della Gran Bretagna e dell'Irlanda del Nord si compone: dell'Inghilterra, 131761 kmq. con 37 794 000 ab. (con 287 abitanti per kmq., uno dei paesi più densamente abitati d'Europa); del Galles, 19 343 kmq. con 2 158 000 ah.; della Scozia, 77 071 kmq. con 4 843 000 ab. (complessivamente la Gran Bretagna, compresi gli arcipelaghi scozzesi, misura 228 275 kmq. e conta, secondo i calcoli più recenti, 46 467 000 ab.); dell'Irlanda del Nord, 13 556 kmq. con 1 295 000 ab., in maggioranza (58%) protestanti della diverse confessioni. Appartengono inoltre al Regno Unito l'isola di Man (572 kmq. con 50 000 ab.) e le isole Normanne (195 kmq. con 93 000 ab.) oc­cupate dai Tedeschi il 1° luglio 1940.

L'Irlanda proclamò la propria indipendenza nel 1919; e l'accordo anglo-irlandese del 6 dicembre 1921 la riconobbe sotto forma di Dominion, legato alla Corona d'Inghilterra. Ma lo Stato Libero d'Ir­landa, o Eire, sviluppò progressivamente la propria autonomia in forme repubblicane, finché la nuova costituzione del 1° luglio 1937, entrata in vigore il 29 dicembre, sciolse ogni legame non solo col Regno Unito ma con l'Impero Britannico. Lo Stato Libero comprende tutta l'isola meno una parte della con­tea dell'Ulster (Irlanda del Nord) che rimase fedele all'Inghilterra. Ha una superficie di 68 894 kmq. con 2 968 000 ab., di cui 667 000 parlanti l'irlandese; la maggioranza cattolica è del 96,8 %.

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