Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita.
Adolf Galland
Caccia / Assalto
SAIMAN V.A.L., immagini, scheda e storia
Velivolo d’assalto, monoplano ad ala bassa, monomotore monoposto a struttura interamente lignea.
[ vedi descrizione completa ]Scheda tecnica
CARATTERISTICHE
motore: Isotta Fraschini Delta IV
potenza: cv 825 a 5.700 m.
apertura alare: m 12,50
lunghezza: m 10,27
altezza: m 3,13
superficie alare: mq 23,00
peso a vuoto: kg 2.490 *
peso a carico massimo: kg 3.800 *
velocità massima: km/h 440 a 4.000 m *
velocità minima: km/h 150 *
tempo di salita: 6’ a 4.000 m *
tangenza massima: m 7.000 *
autonomia: km 1.260 *
decollo: m 350 *
atterraggio: m.450 *
armamento: 2 cannoni da 20 mm alari, 2 mitragliatrici da 12,7 mm in fusoliera
progettisti: Sergio Stefanutti, Mario Bottini
primo volo del prototipo: 10 settembre 1943 *
località: Bagno (L’Aquila) *
(*) previsto
SAIMAN VAL (Velivolo d'Assalto Leggero)
DESCRIZIONE TECNICA
Velivolo d’assalto, monoplano ad ala bassa, monomotore monoposto a struttura interamente lignea.
Fusoliera a sezione ovoidale con struttura in abete rosso e rivestimento in compensato di betulla telato e verniciato.
Ala trilongherone in legno e centine, rivestimento in compensato di betulla telato e verniciato; superfici mobili con rivestimento in tela.
Posto di pilotaggio chiuso; paratia corazzata alle spalle del pilota con funzione da pilone di protezione; apparecchiatura radio rice-trasmittente.
Strumentazione: traguardo di puntamento a riflessione San Giorgio, bussola, giro-orizzonte, indicatore di virata, anemometro, altimetro, variometro, orologio di bordo totalizzatore.
Serbatoio del carburante posto dietro il posto di pilotaggio.
Motore con scarichi schermati ed elica tripala metallica Piaggio a passo variabile in volo.
Due mitragliatrici SAFAT da 12,7 mm montate sopra la cappottatura motore, sincronizzate e sparanti attraverso il disco dell’elica, 400 colpi per arma; due cannoni Mauser da 20 mm alari, sparanti al di fuori del disco dell’elica, 150 colpi per arma.
Attacco ventrale per bomba o serbatoio; quattro attacchi sub-alari per bombe o spezzoni.
PRODUZIONE
MM. primo prototipo
MM. secondo prototipo (parzialmente costruito)
CREDITI
Autori Vari Dimensione Cielo volume III Caccia/Assalto, Edizioni Bizzarri Roma 1972
Storia aereo
Nel corso del 1942, il Ministero dell'Aeronautica, fautore l'ing. Sergio Stefanutti, formula una interessante specifica per un velivolo d'assalto, che riceve la denominazione di V.A.L. (Velivolo Assalto Leggero); un monoposto monomotore di costruzione lignea (a questo si riferisce la dizione leggero), munito di un'ala molto robusta e dotata di alta efficienza aerodinamica, carrello fisso per evitare le complicazioni dei meccanismi di retrazione, pilotabile dopo un ridotto ciclo addestrativo, facilmente riproducibile.
SAIMAN VAL, disposizione del carico bellico ventrale e sub alare
La costruzione dei due prototipi viene affidata alla SAIMAN (Società Anonima Industrie Meccaniche Aeronautiche Navali) che, nel suo stabilimento al Lido di Roma, ha già progettato e costruito in serie i velivoli da scuola e collegamento, 200 e 202. La scelta è determinata dalla capacità dimostrata dalla Ditta nel settore della carpenteria aeronautica e dall'estrema vicinanza con Roma, fatto questo tutt'altro che trascurabile in un lavoro direttamente controllato da tecnici del Ministero.
Ha così inizio una interessante collaborazione tra l'ing. Stefanutti coadiuvato dal cap. Umberto Sodani, suo collaboratore sin dai tempi dell'SS.2, e l'ing. Mario Bottini, ingegnere calcolatore e progettista della SAIMAN, insieme al Direttore di Produzione, ing. Aldo Garbarino.
Il lavoro di progettazione avviene mediante un continuo trasferimento di idee tra i tecnici e quanti impegnati a realizzare il nuovo aereo. Per la cabina di pilotaggio, come già avvenuto per i precedenti velivoli SAIMAN, si realizza un simulacro, ove le varie soluzioni sono realizzate e collaudate in grandezza naturale.
La costruzione è effettuata dall'inizio del 1943, installando un propulsore fornito dal Ministero. La realizzazione delle singole parti ed il montaggio del velivolo avvengono in grande segretezza presso il Reparto Sperimentale della Ditta ad opera di un gruppo di carpentieri toscani, già da vari anni presenti al Lido di Roma e guidati dal capo tecnico Luigi Corti: è destinato ai collaudi Luigi Pessione, già collaudatore di tutti i precedenti prototipi SAIMAN.
Il programma subisce un grave ritardo a causa del bombardamento notturno della SAIMAN del 17 maggio 1943, che distrugge il nuovo settore in cui sono prodotti componenti del RE. 2002.
Immediatamente, il Ministero dell'Aeronautica chiede alla Ditta di trasferirsi in altra sede: ciò può avvenire solo in parte, utilizzando degli edifici militari esistenti sull'aeroporto di Bagno, 8 chilometri a sud-est de l'Aquila. Tra innumerevoli difficoltà, il trasferimento si svolge nei mesi di giugno e di luglio e riguarda anche il V.A.L., di cui si è ultimata la costruzione. Il trasporto lungo la via Salaria si presenta molto difficile ad Antrodoco, ove il carico stenta a passare.
A Bagno, il V.A.L. è rimontato e si fissa per il 10 settembre la data del primo volo, cui conta di assistere lo stesso ing. Stefanutti. Il 12 settembre durante l’occupazione dell'aeroporto da parte di reparti tedeschi il prototipo subisce danni irreparabili.
SAIMAN VAL spaccato della fusoliera