Uomini

Uno Sparviero partigiano

 Savoia Marchetti S.79 MM. 21430 Vergiate aprile 1945

 

Profilo del Savoia Marchetti S.79 MM. 21430 (MM. 21421/21432 - n. 12 novembre-dicembre 1938, Reggiane) utilizzato per il lancio di volantini nei giorni dell’insurrezione in nord Italia. La frettolosa verniciatura copre la precedente livrea mimetica e i distintivi dell’ Aviazione Nazionale Repubblicana (disegno di Camillo Cordasco).

 

 

La mattina del 26 Aprile 1945, malgrado la giornata grigia e piovosa, sulla linea di volo dell’aeroporto di Vergiate un gruppo di tecnici della SIAI Marchetti sta preparando per il volo ed applicando alle superfici esterne dell’S.79S MM. 21430 una vistosa vernice rossa, atta a facilitarne il riconoscimento da terra da parte dei reparti partigiani.

 

All’interno degli stabilimenti di Vergiate il movimento partigiano è particolarmente attivo ed impegnato nell’impedire il trasferimento e la distruzione della fabbrica, oltre che nel cercare di rallentare la produzione bellica, appoggiato anche dalla Direzione aziendale che, all’inizio del 1945, mette a disposizione del Comitato di Liberazione Nazionale la cifra di dieci milioni di lire quale contributo per la lotta di liberazione.

 

I partigiani pensano inizialmente ad un’azione con l’impiego di bombe e delle armi di bordo, poi però prevale il timore di eventuali ritorsioni verso la popolazione civile e si decide di limitarsi al lancio di volantini stampati durante la notte, invitanti i nazi-fascisti alla resa.

Completate verifiche e verniciatura tutto è pronto per decollare. L’equipaggio è composto dal capo pilota collaudatore della SIAI Marchetti Giuseppe Algarotti, dai motoristi Giuseppe Ceratti e Orlando Chiarello, dal tecnico Mino Mulinacci e dal partigiano Alberto Ramelli.


Il motorista Chiarello, ricorda: « Prima del volo, avvenuto intorno alle ore 10 del mattino, l’S.79 era stato verniciato di rosso e, una volta decollati, volavamo bassi e lanciavamo sulle città e sulle vie di comunicazione gli speciali volantini che erano stati preparati per l’occasione. Un volo durante il quale si sono anche vissuti attimi di paura perchè, sorvolando Arona, l’apparecchio è stato oggetto di tiri di mitragliatrice tedesca che hanno costretto il pilota Algarotti a rientrare a Vergiate ».

 

Il volo si conclude con l’atterraggio sull’aeroporto di Vergiate e viene ripetuto con identiche modalità nel pomeriggio dello stesso giorno.

 

 

 

CREDITI
Profilo di Camillo Cordasco
Tratto dal testo originale di Alberto Grampa

http://www.squadratlantica.it/