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Foto album Dodecanneso

  Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Una suggestiva immagine del mar Egeo dalla cabina di pilotaggio di un CRDA Cant.Z.1007 bis Alcione. Appartenente geograficamente, all’arcipelago delle Sporadi meridionali, il possedimento italiano dell'Egeo, altrimenti noto come Dodecanneso, si stende su un asse lungo 290 km da Castelrosso, a ridosso della costa turca, a Pat­mo, con una larghezza massima di 160 km in linea d'aria da Rodi a Caso. Gli aeroporti di Rodi distano 200 chilometri dall'isola di Creta, 400 da Atene, 450 da Cipro, 500 da Alessandria, 600 dal Canale di Suez ma oltre 1000 da Lecce-Galatina e non meno di 600 da Tobruk. Le più importanti isole dell’arcipelago sono in gran par­te montuose e inadatte ad ospitarvi campi d'aviazione, all’entrata dell’Italia in guerra sono disponibili i seguenti aeroporti: a Rodi Maritza e Gadurrà, il campo di ma­novra di Cattavia e l'idroscalo di Mandracchio; a Coo un piccolo aeroporto in località Antimachia; a Scarpanto, in costruzione all'inizio del conflitto, ed infine l'idroscalo di Lero in­tegrato da una striscia d'atterraggio a Xerocampo.

 

 

 

FIAT CR.32, CR.42 Falco, G.50 bis Freccia

Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale


Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale


Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale


Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale


Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

Il 10 giugno 1940 l’unico reparto da caccia terrestre presente in Egeo è costituito dai FIAT CR.32 della 163a squadriglia a Rodi-Maritza, integrati dal luglio 1940 dai CR.42 della 162a e 163a squadriglia (161° gruppo autonomo). La necessità di raggiungere il possedimento da basi della madrepatria senza effettuare scali intermedi rende necessario istallare su questi velivoli un ulteriore serbatoio che porta l’autonomia a 1000 km. Successivamente questi reparti operano con dotazione mista di G.50.

 

 

 

FIAT CR.42 b.a.

 

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Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

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La possibilità di munire un CR.32 di attacchi alari e ventrali per bombe di piccolo calibro viene concretamente attuata in AOI dal Capitano della 410a squadriglia Corrado Ricci. Sulla base della sua relazione viene realizzata l’istallazione di ganci subalari sul FIAT CR.42. In Egeo i velivoli della 162a e 163a squadriglia partecipano alle operazioni belliche per l’occupazione di Creta (20-31 maggio 1941), attaccando il porto di Hierapetra, obiettivi terrestri a Kastellion ed Arkalokori, l'aeroporto di Heraklion e concentramenti di truppe a Mokkos.

 

 

 

CRDA Cant.Z.1007 bis Alcione

 

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Con il passaggio dello Savoia Marchetti SM.79 Sparviero ai reparti siluranti spetta al CRDA Cant. Z.1007 bis Alcione assumere validamente il suo ruolo. Il velivolo, frutto del nostro migliore progettista aeronautico nell’ambito dei plurimotori Filippo Zappata, è esente da difficoltà di pilotaggio o difetti aerodinamici e vede quale unico limite la costruzione interamente lignea che rende la struttura sensibile alle forti escursioni termiche africane o dell’Egeo. Reparti operanti in Egeo con questo velivolo sono: il 50° gruppo (210a e 211a squadriglia) operante da Maritza dal 14 aprile al 6 settembre 1941, il 41° Gruppo del 12° Stormo (204a e 205a Squadriglia), dal 25 settembre 1940 sino al trasferimento a Brindisi il 5 novembre 1941, per parteci­pava alle operazioni contro la Grecia. Dal 1 luglio 1942 1'87° Gruppo (192a e 193a squadriglia) è schierato a Gadurrà, dove viene raggiunto il 23 agosto dal 90° Gruppo (191a e 194a squadriglia) con il Comando del 30° Stormo. La 172a Squadriglia Ricognizione Strategica Terrestre, dopo aver svolto attività di collegamento per il CAI in Belgio dal 5 Marzo 1941 è a Rodi dove viene sciolta il 14 settembre 1941.

 

 

 Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

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Agonia di un CRDA Cant. Z.1007bis Alcione della 210a squadriglia (50° gruppo, 16° stormo), gli Alcioni dell’Egeo alternano missioni contro obiettivi del medio oriente e navali.

 

 

 

Savoia Marchetti S.79 Sparviero

 

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Nel marzo 1941 Carlo Emanuele Buscaglia, appena promosso capitano, comanda la 281a: i  quattro aerei ed i tre ulteriori equipaggi dei ten. Cimicchi, Greco e Sacchetti sono prima a Capodichino, poi a Taranto-Grottaglie, indi a Gadurrà. La prima azione è condotta il 24 marzo 1941 a sud di Creta. Il 2 aprile, Cannaviello ed il ten. Umberto Barbani per il 34° gruppo, Cimicchi e Sacchetti per la 281a, portano un riuscito attacco contro un grosso convoglio: danneggiati due piroscafi, affondato l’« Homefield » da 5.325 ton. ad opera di Cimicchi. Il 18 aprile lo stesso pilota affonda la cisterna « British Science » da 7.183 t. Dopo una fase operativa effettuata da Catania-Fontanarossa, in Egeo si trova anche la 279a squadriglia.
Tra aprile e giugno, 279a e 281a vengono a contatto con il nemico altre dodici volte con l'affondamento della motonave « Rawnsley » di 5.000 t., il danneggiamento dell'incrociatore « Ajax » e di naviglio minore. Il 4 luglio, Buscaglia, Faggioni, Cimicchi, Mazzigli conseguono il danneggiamento di un incrociatore ausiliario vicino a Famagosta, indi effettuano il mitragliamento di un aeroporto dell'isola di Cipro. L'11 agosto Buscaglia, Giulio Cesare Graziani, Aldo Forzinetti danneggiano il posareti « Protector », non lungi da Porto Said.

 

 

 

Savoia Marchetti SM.84

 

Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

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Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

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Tentativo fallito di superare i limiti dell’origine civile dell’S.79, l’S.M.84 ha proprio in Egeo, nel maggio 1941, il suo debutto operativo con la 204a e 205a (41° gruppo). Il reparto continua fino al 9 febbraio 1942 a operare da Gadurrà svolgendo missioni di bombardamento e siluramento.

 

 

 

CRDA Cant. Z.501 Gabbiano

 

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Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Il Gabbiano è la prima realizzazione italiana di Zappata dopo il ritorno, sollecitato da Balbo, dalla Francia. Il monomotore, che presenta una complessa struttura ad ala alta, realizza la conquista di due primati del mondo di distanza è successivamente fornito delle istallazioni belliche. Ottime le qualità nautiche, precaria l’efficienza dei propulsori Isotta Fraschini. In Egeo l’idrovolante è presente a Lero con la 147a e 185a squadriglia R.M. Ricordiamo un episodio tra tanti: Il 22 luglio 1941, un CZ.501 della 185a avvista un nostro navicello preso a cannonate da un sommergibile inglese. Per salvare quegli uomini, l'equipaggio del Cant.Z. non ha assolutamente nulla, avendo utilizzato il carico di caduta in una precedente azione antisom. Ed è allora che l'aereo si getta in un attacco così ben simulato che il sommergibile si immerge, abbandonando la facile preda. Dopo l’8 settembre due Cant. Z.501 sono catturati dai tedeschi a Rodi, mentre un terzo riesce a raggiungere Alessandria d'Egitto. A Lero un  quarto velivolo viene danneggiato dalle incursioni di Junkers Ju.88 della Luftwaffe: il 6 ottobre, insieme ad un CZ.506, lascia questa località per trasferirsi all'idroscalo di Limassol (Cipro). Nella seconda foto è chiaramente visibile uno dei un CRDA Cant.Z.506C del Nucleo Soccorso.

 

 

 

CRDA Cant. Z.506B (bellico) e C (civile)

 

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Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Progettato come idrobombardiere l’Airone, dopo una prima fase viene estesamente utilizzato nella ricognizione strategica, la lotta antisommergibile, la ricerca e salvataggio di naufraghi. Le eccezionali qualità nautiche (ammaraggio con mare forza 5) ne fanno un mezzo che verrà utilizzato anche nel dopoguerra, sino all’ottobre 1959 quando gli ultimi 4 esemplari efficienti vengono radiati. In Egeo al 10 giugno 1940 è presente a Rodi una sezione da Ricognizione Strategica con due Aironi, annessa all’84° gruppo R.M. Nell’agosto 1942 a Lero sono presenti la 147a e 185a squadriglia R.M.

 

 

Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Il 12 giugno 1940 si forma a Roma Lido la Sezione Soccorso destinata all'Egeo con i Cant.Z.506 C dei tenenti Federico Mondo (614-2) e Guido Argenton (614-3) che, via Brindisi-Bengasi, giungono Lero il 14 giugno, il 22 dello stesso mese Mondo effettua la prima missione di soccorso, in favore dell’equipaggio di un S.81.

 

 

 

Ali straniere

 

 Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Egeo Dodecanneso Regia Aeronautica II guerra mondiale

 

Il Dodecanneso vede anche il passaggio di aerei stranieri, oltre - ovviamente - quelli della Luftwaffe, in particolare nel maggio 1941 nel corso delle operazioni per l’occupazione di Creta, (Nella foto uno Junkers Ju.87 R2) una presenza significativa è quella dei velivoli dello Stato Francese (più noto come Francia di Vichy) in trasferimento dalle basi metropolitane e del nord Africa verso i possedimenti francesi del medio oriente, minacciati dall’azione delle forze inglesi e della Francia Libera. Le immagini riportano, nell’ordine, un caccia Devoitine D.520 incidentato, un bimotore da trasporto Potez 650, un idrovolante Latecoere 298 dell’Aeronavale.

http://www.squadratlantica.it/