Bollettini di Guerra

1941 - settembre dal n. 454 al n. 485

454 - 1 settembre

Sul fronte di Tobruk, tentativi di avvicinamento del nemico sono stati nettamente stroncati dalla immediata reazione dei nostri reparti che hanno inflitto perdite all'avversario. Velivoli nazionali hanno bombardato alloggiamenti di truppe, impianti portuali ed apprestamenti difensivi della Piazza dove sono stati provocati numerosi in­cendi. La caccia germanica ha abbattuto un Blenheim.

Apparecchi avversari hanno lanciato bombe su alcune località dell’isola di Rodi: qualche ferito e danni di scarsa entità.

Nei diversi settori dello scacchiere di Gondar, costante attività dei nostri reparti che hanno sventato azioni dell'avversario ed hanno sorpreso elementi nemici disperdendoli e catturando quadrupedi e materiali.

 

455 - 2 settembre

In Africa settentrionale, tiri di artiglieria e scontri tra reparti avan­zati in corrispondenza di vari settori del fronte di Tobruk; il ne­mico è stato respinto dovunque.

L'aviazione britannica ha bombardato Tripoli e Bengasi causando un morto ed alcuni feriti tra la popolazione e danni materiali non importanti. In questa azione sono stati abbattuti a Bengasi quattro bombardieri nemici. A seguito di ulteriori accertamenti è risultato che, ad opera della difesa contraerea di quest'ultima località, l'avver­sario ha perduto nei giorni scorsi altri quattro apparecchi, oltre quelli già segnalati nei precedenti bollettini.

Consistenti formazioni di reparti aerei italiani e germanici hanno attaccato a massa gli obiettivi della piazzaforte di Tobruk, sottopo­nendoli a nutrito bombardamento,. Sono stati colpiti con risultati visibilmente efficaci numerosi depositi di carburanti e munizioni e parchi di materiali. Nonostante l'intensa reazione, tutti i nostri ve­livoli sono rientrati alle basi.

Aerei nemici hanno effettuato una incursione su Crotone con lancio di bombe e mitragliamento. Si lamentano 12 morti e 24 feriti fra la popolazione civile; danni di lieve entità. Presso Pozzallo (Ragusa) velivoli avversari hanno mitragliato un treno: alcuni viaggiatori sono rimasti feriti.

In Africa orientale, azioni delle artiglierie nei settori Uolchefit e Culquabert; nostri tiri hanno centrato truppe nemiche infliggendo perdite.

 

456 - 3 settembre

L'attività dell'Aviazione contro le basi e le posizioni britanniche ha registrato altri successi.

Durante l'azione a massa contro Tobruk, citata nel bollettino di ieri, sono state anche centrate postazioni contraeree e d'artiglieria cam­pale nonché attendamenti: sono stati osservati numerosi incendi ed esplosioni.

Nella zona di Giarabub, nostri velivoli hanno spezzonato e mitra­gliato autocolonne nemiche trasportanti truppe. Nella scorsa notte sono state bombardate basi aeree dell'isola di Malta.

A Tobruk, le nostre artiglierie hanno colpito gruppi di autoblindo e di carri armati nemici, che tentavano avvicinarsi alle nostre posizioni. Aerei avversari hanno lanciato bombe su Bengasi e mitragliato un villaggio colonico della Cirenaica, senza alcuna conseguenza. Altre incursioni aeree sono state compiute su località prossime a Catania e Ragusa: danni insignificanti.

Nell'Africa orientale, le nostre truppe continuano a tenere in iscacco l'avversario, causandogli perdite sensibili.

Un nostro battaglione, uscito dal caposaldo di Celga, ha eseguito una brillante puntata in profondità nelle linee nemiche. Impegnato combattimento con una grossa formazione avversaria, la sbaragliava: numerosi morti nemici sono rimasti sul terreno.

 

457 - 4 settembre

La R. Aeronautica ha proseguito nella giornata di ieri le sue ardite ed efficaci azioni, arrecando al nemico danni e perdite rilevanti. Ap­parecchi da bombardamento hanno colpito con bombe di grosso calibro opere portuali di Tobruk nonché apprestamenti, automezzi e batterie nella zona di Marsa Matruh. Formazioni da caccia hanno attaccato a volo radente, nei pressi di Sidi el Barrani, forti concen­tramenti meccanizzati e depositi: sono stati incendiati molti auto­mezzi di vario tipo e provocate diverse esplosioni. Sull'aeroporto di Sidi el Barrani i nostri cacciatori hanno mitragliato al suolo nume­rosi velivoli britannici; successivamente, ingaggiato combattimenti con le forze aeree nemiche, i nostri valorosi aviatori hanno abbat­tuto in fiamme diciotto apparecchi avversari. In questa brillante azione si è particolarmente distinto il gruppo caccia comandato dal tenente col. pilota Mario Bonzano.

Altri reparti aerei da bombardamento e da attacco in picchiata han­no agito nella scorsa notte contro le basi nemiche di Malta. Sono stati colpiti importanti obiettivi; a La Valletta un piroscafo, centrato in pieno da una bomba di grosso calibro, ha preso fuoco.

Tre velivoli non hanno fatto ritorno dalle missioni citate.

A Tobruk, sul fronte terrestre, vivace attività delle artiglierie. L'av­versario ha compiuto un'incursione aerea su Derna; alcune vittime tra la popolazione musulmana e qualche danno ad edifici privati. Nell'Africa orientale nulla di notevole da segnalare.

 

458 - 5 settembre

Formazioni da caccia della R. Aeronautica in missioni operative nel cielo di Malta e del canale hanno ieri impegnato con la bravura e l'ardimento consueti, in duri successivi combattimenti, notevoli forze da caccia avversaria. Ventidue apparecchi nemici sono stati abbattuti e numerosi altri efficacemente mitragliati e danneggiati. Tre nostri aerei non hanno fatto ritorno alle basi; molti altri sono rientrati con danni e con equipaggi feriti a bordo. In queste azioni si sono distinti in modo particolare i reparti comandati dagli ufficiali piloti: tenente colonnello Carlo Romagnoli, eroicamente comportatosi alla testa del proprio gruppo e mancante all'appello, maggiore Francesco Beccaria, capitani Valentino Festa e Franco Lucchini.

Nella notte scorsa la base aerea di Micabba (Malta) è stata nuova­mente attaccata da nostri bombardieri.

Aeroplani nemici hanno compiuto incursioni sulla zona di Catania e quattro bombardieri su Crotone: lievi danni. La difesa contraerea di Crotone ha abbattuto due Bristol Blenheim. Uno di essi è preci­pitato nel porto. Tre uomini dell'equipaggio sono stati trovati morti fra i rottami.

Nell'Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, tentativi di attacco di reparti britannici sono stati rintuzzati dalle nostre truppe appog­giate da carri armati e dal fuoco d'artiglieria. L'aviazione dell'Asse ha bombardato apprestamenti ed opere a Marsa Matruh e colonne di automezzi nemici nella zona di Giarabub.

Nell'Africa orientale, azioni aeree avversarie contro Uolchefit hanno causato soltanto alcune perdite tra la popolazione indigena. Nostri reparti del settore di Culquabert hanno sorpreso e disperso con perdite elementi nemici, i quali hanno lasciato nelle nostre mani armi e quadrupedi carichi di vettovaglie.

 

459 - 6 settembre

In Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, autoblindo e mezzi cingolati nemici sono stati battuti e dispersi dal nostro fuoco di ar­tiglieria. Scontri tra elementi avanzati si sono risolti in favore delle nostre truppe.

Aerei germanici hanno attaccato accantonamenti ed aeroporti nelle zone di Tobruk e Marsa Matruh.

L'aviazione nemica ha compiuto incursioni su Tripoli e Barce. Sono stati colpiti fabbricati civili ed un ospedale: si lamentano comples­sivamente 31 morti e 56 feriti, in maggior parte tra i degenti del luogo di cura.

Nell'Africa orientale, a Uolchefit, apparecchi inglesi hanno attac­cato un altro centro ospedaliero causando soltanto danni materiali. Nel settore di Culquabert il nemico, approfittando della nebbia, ha tentato un attacco di sorpresa. La pronta e violenta reazione dei no­stri vigilanti reparti ha costretto l'avversario a retrocedere lasciando sul terreno numerosi cadaveri.

 

Bristol Blenheim

 

Bristol “Blenheim” 

Caratteristiche: motore Bristol Mercury da 920 cv, apertura alare 17.17 m, lunghezza 12.98 m, altezza  m, superficie alare 43.6 mq,  peso a vuoto 4.450 kg, massimo 6.150 kg, velocità massima km/h 428 a 3.600 m, tangenza 8.300 m, autonomia 2.350 km, armamento:5 mitragliatrici da 7.7 mm, 450 kg di bombe, equipaggio: 3 componenti.

Sebbene al debutto, nel 1936, avesse fatto ben sperare il Blenheim con l’inizio delle operazioni belliche si rivelò velivolo troppo lento e vulnerabile. Per le sue caratteristiche di robustezza venne però utilmente trasformato in caccia pesante notturno, con l’applicazione di un pacco ventrale contenente 4 mitragliatrici da 7.7mm. In tale ruolo costituì la spina dorsale della R.A.F. per tale specialità sino all’arrivo del Beaufighter. I Blenheim furono presenti nei più disparati settori operativi ed esportati in Finlandia, Turchia, Portogallo e riprodotti su licenza in Canada ed in Jugoslavia.

 

460 - 7 settembre

Sui fronti terrestri dell'Africa settentrionale ed orientale nessun av­venimento di rilievo.

Aeroplani britannici hanno bombardato Tripoli non arrecando al­cuna perdita umana ed hanno lanciato alcuni spezzoni in prossimità. di Catania: ne vittime ne danni.

L'aeroporto di Nicosia (Cipro) è stato bombardato da nostri aerei nella notte sul 6: sono stati constatati incendi ed esplosioni.

Nella notte scorsa, su segnalazione delle maglie di avvistamento, è stata allarmata la Capitale. Alcune batterie della cinta esterna di di­fesa contraerea hanno effettuato tiri di interdizione.

 

461 - 8 settembre

In Africa settentrionale, sui fronti di Sollum e di Tobruk, attività di reparti avanzati e delle artiglierie dell'Asse. Impianti e depositi del porto di Tobruk sono stati centrati dal tiro di batterie germaniche. La nostra aviazione è stata molto attiva. Reparti da caccia hanno at­taccato con brillante azione a volo radente la base aerea nemica di Sidi el Barrani incendiando cinque velivoli al suolo e numerosi auto­veicoli; altri velivoli ed automezzi sono stati efficacemente mitra­gliati. Unità da bombardamento hanno colpito opere, fortificazioni, batterie ed impianti della piazza di Tobruk provocando vasti incen­di. Tutti i nostri apparecchi, alcuni dei quali colpiti, sono rientrati alle basi. Bombardieri germanici hanno operato proficuamente con­tro aeroporti avanzati ed importanti obiettivi di Marsa Matruh. La caccia tedesca, scontratasi con una formazione avversaria, ha abbatto un velivolo tipo Curtiss.

Aerei britannici hanno compiuto nuove incursioni su Barce e Ben­gasi ed hanno bombardato alcuni villaggi colonici del Gebel cire­naico senza causare vittime. Due apparecchi sono stati abbattuti dalla nostra difesa contraerea; l'intero equipaggio di uno di essi composto di un ufficiale e cinque sottufficiali è stato fatto prigioniero.

La scorsa notte aeroplani nemici hanno attaccato ad ondate succes­sive la città di Palermo: sedici morti e venticinque feriti tra la po­polazione civile; danni di non grande rilievo. Un velivolo nemico, colpito dal nostro tiro contraereo, è precipitato in fiamme nel mare. Nell'Africa orientale l'aviazione inglese, persistendo nelle sue azioni contro i nostri centri sanitari, ha bombardato da bassa quota l'ospe­dale principale di Gondar costituito da un complesso isolato di pa­diglioni visibilmente contrassegnati dai distintivi della Croce Rossa: si lamentano complessivamente un morto e diciassette feriti tra me­dici e ricoverati,

A Uolchefit, un tentativo d'attacco del nemico è stato stroncato dalla immediata reazione delle nostre truppe.

Una forte colonna di nazionali e coloniali del presidio di Culquabert, comandata dal tenente colonnello Augusto Ugolini, ha eseguito una ardita azione offensiva nelle posizioni avversarie del massiccio di Denghel. Il nemico, investito di sorpresa, dopo breve resistenza è stato scacciato dai suoi muniti apprestamenti ed ha lasciato sul ter­reno un centinaio di morti. Sono caduti nelle nostre mani abbon­danti quantitativi di armi, munizioni e materiali vari comprese no­tevoli scorte di viveri. Ottimo lo spirito aggressivo delle nostre trup­pe nazionali e ascari.

 

462 - 9 settembre

Sul fronte di Tobruk notevole attività delle nostre artiglierie. Re­parti aerei italiani e germanici hanno bombardato con successo a Tobruk, Marsa Matruh, Giarabub e Sidi el Barrani depositi di mu­nizioni, postazioni di artiglierie, impianti, accantonamenti di trup­pe e concentramenti di automezzi. Cacciatori tedeschi hanno attac­cato l'aeroporto di Sidi el Barrani distruggendo al suolo un appa­recchio tipo Hurricane.

Questa notte velivoli avversari hanno nuovamente sorvolato Palermo lanciando alcune bombe, quasi tutte cadute in mare. Pochi danni e nessuna vittima. Le perdite tra la popolazione palermitana, causate dall'incursione aerea di ieri notte, sono salite a 27 morti e 58 feriti. Il contegno della popolazione per calma e disciplina, è stato esemplare. Nell'Africa orientale, nostri reparti avanzati del caposaldo di Sella Culquabert hanno effettuato una sortita il giorno 6, disperdendo gli elementi nemici che li fronteggiavano. Nella zona di Uolchefit, in una nostra azione di mitragliamento aereo, sono state inflitte gravi perdite all'avversario.

Il piroscafo Esperia è stato affondato da un sommergibile nemico nel Mediterraneo centrale. La quasi totalità delle persone imbarcate e dell'equipaggio è stata salvata dalle unità che lo scortavano. Formazioni della R. Aeronautica hanno attaccato nella notte scorsa le basi aeronavali dell'isola di Malta provocando incendi e danni nu­merosi. Un nostro velivolo non è rientrato dall'azione.

 

463 - 10 settembre

Nell'Africa settentrionale, attività delle artiglierie sui fronti di Sol­lum e Tobruk: automezzi nemici sono rimasti distrutti. Nostri ap­parecchi da bombardamento hanno efficacemente colpito obiettivi terrestri nelle zone di Tobruk e Marsa Matruh. La difesa contraerea di Bardia ha abbattuto un Bristol Blenheim.

In Africa orientale, nessun avvenimento di particolare rilievo nei vari settori dello scacchiere di Gondar.

Aerei britannici hanno compiuto incursioni su Reggio Calabria e Messina. Nessuna vittima tra la popolazione.

Nostri aerei hanno bombardato le installazioni portuali di Fama­gosta (Cipro) e gli impianti petroliferi di Caifa: sono stati osservati incendi e grandi esplosioni.

 

464 - 11 settembre

La scorsa notte aerei inglesi hanno sorvolato le città di Genova e di Torino, nei cui dintorni sono state lanciate alcune bombe: 2 morti civili e qualche ferito.

La città di Messina ha subito una nuova incursione aerea: sono ri­masti danneggiati alcuni edifici civili; quattro feriti tra la popola­zione. Un aeroplano nemico è stato abbattuto dalla difesa contraerea. L'aviazione dell'Asse ha continuato a battere con successo gli appre­stamenti difensivi e le sistemazioni portuali e logistiche della piazza di Tobruk; sono stati inoltre soggetti ad efficaci attacchi accanto­namenti di truppe a Marsa Matruh ed autocolonne nella zona dell’oasi di Siwa.

Bombardieri nazionali hanno centrato una nave mercantile britan­nica nei pressi di Tobruk; apparecchi germanici hanno colpito un cacciatorpediniere nemico in navigazione ad est di Sollum. In com­battimento aereo cacciatori tedeschi hanno abbattuto cinque velivoli Hurricane.

In Africa orientale le nostre truppe dei settori di Uolchefit e Cul­quabert hanno sostenuto diversi scontri: l'avversario è stato dovun­que respinto ed ha subìto perdite.

 

465 - 12 settembre

Le basi aeree e navali di Malta sono state efficacemente bombardate nella notte scorsa da unità della R. Aeronautica. Altri nostri veli­voli hanno colpito le raffinerie di Caifa provocandovi notevoli in­cendi e l'aeroporto di Larnaca nell'isola di Cipro.

Il nemico ha compiuto una nuova incursione aerea su Palermo: quat­tro morti e dodici feriti tra la popolazione; alcuni edifici danneggiati.

In Africa settentrionale, sui fronti terrestri, attività di artiglierie e di elementi avanzati. Apparecchi italiani e germanici hanno attac­cato depositi e sistemazioni difensive a Tobruk e Marsa Matruh; hanno centrato campi d'aviazione avanzati e gli impianti ferroviari di Fuka: sono state causate distruzioni considerevoli.

Aeroplani britannici hanno lanciato alcune bombe su Bengasi: nes­suna vittima.

In Africa orientale, tentativi di attacco nemici in corrispondenza del settore di Culquabert sono stati prontamente sventati. In Atlantico, un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Carlo Fecia di Cossato ha affondato una grossa petroliera ed ha colpito con siluro un piroscafo da 5.450 tonnellate che può considerarsi sicura­mente perduto.

 

466 - 13 settembre

Le forze aeree italiane e germaniche dell'Africa settentrionale hanno proseguito le loro efficaci azioni di martellamento sugli obiettivi ter­restri nemici di Tobruk e di Marsa Matruh ed hanno bombardato un aeroporto nel deserto egiziano. Attività delle nostre artiglierie nei settori di Tobruk e di Sollum.

Velivoli britannici hanno lanciato bombe su Bengasi: sono rimasti danneggiati i quartieri abitati dalla popolazione araba. Una incur­sione aerea sul. territorio di Catania non ha causato vittime ne danni. In Africa orientale l'aviazione inglese continua a sorvolare le posi­zioni dello scacchiere di Gondar effettuando bombardamenti. Le nostre truppe hanno respinto gli attacchi delle fanterie nemiche.

 

467 - 14 settembre

Sui fronti terrestri dell'Africa settentrionale, vivaci azioni di fuoco delle nostre artiglierie. Formazioni della R. Aeronautica, vincendo la violenta reazione contraerea nemica, hanno bombardato in con­tinuazione, nella notte sul 13, numerosi settori della piazza di To­bruk: sono state colpite in pieno con bombe di grosso calibro, bat­terie, opere fortificate, baraccamenti e depositi munizioni; osservati vasti incendi ed esplosioni.

A Bardia un apparecchio inglese è stato abbattuto dalla caccia ger­manica.

In Africa orientale, nel settore di Culquabert é stato bombardato e mitragliato un nucleo ospedaliero visibilmente contrassegnato dalla Croce Rossa. Si lamentano alcuni feriti. Un bombardiere é stato ab­battuto dalla nostra difesa c. a.

Nel corso di un attacco aereo contro un nostro convoglio, il tiro c. a. delle nostre navi ha fatto precipitare in fiamme quattro velivoli av­versari.

Nel Mediterraneo orientale, in azioni contro naviglio nemico la nostra aviazione ha affondato una unità mercantile di piccolo tonnellaggio.

 

468 - 15 settembre

Nell'Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, azioni locali delle fanterie ed attività delle artiglierie dell'Asse. L'avversario ha subìto perdite ed ha lasciato prigionieri nelle nostre mani. Velivoli italiani e germanici hanno bombardato la Piazza. Il nemico ha lanciato bombe su Tripoli e Bengasi: qualche edificio civile danneggiato ed alcune abitazioni indigene distrutte. La difesa c. a. di Bengasi ha abbattuto un apparecchio.

In Africa orientale l'aviazione inglese moltiplica le sue azioni di bombardamento e mitragliamento delle nostre posizioni avanzate. Nel settore di Uolchefit la nostra artiglieria ha colpito numerosi automezzi nemici trasportanti rinforzi di truppe.

Nel settore del lago Tana una nostra forte colonna, al comando del tenente colonnello Giulio De Sivo, ha compiuto un'azione in pro­fondità impegnando rilevanti forze avversarie. A seguito di combat­timenti particolarmente accaniti il nemico é stato costretto a ripie­gare con gravi perdite. Le nostre truppe hanno dimostrato il valore e lo spirito aggressivo consueti: in particolare si sono distinti il 14° gruppo squadroni cavalleria ed il 3° battaglione « Galliano », i quali con ripetute cariche e contrattacchi hanno determinato lo sban­damento dei reparti nemici.

 

469 - 16 settembre

Reparti meccanizzati germanici, col concorso di aliquote dell'Avia­zione dell'Asse, hanno eseguito nei giorni 14 e 15 una energica pun­tata offensiva in territorio egiziano ad oriente di Sollum, costrin­gendo le truppe inglesi a ripiegare. I cacciatori tedeschi e italiani han­no ripetutamente affrontato le forze aeree avversarie, abbattendo complessivamente dodici velivoli nemici. Dei nostri velivoli dieci non sono rientrati. Altri sono rimasti colpiti: qualche ferito a bordo. Altre unità della R. Aeronautica hanno rinnovato, nottetempo, azio­ni di bombardamento sulla piazzaforte di Tobruk e sulla zona di Marsa Matruh : sono stati colpiti apprestamenti e depositi, dai quali si sono sviluppati incendi, nonché concentramenti di automezzi ed installazioni ferroviarie.

Aeroplani nemici hanno bombardato Bengasi senza conseguenze. Nell'Africa orientale, intensa attività di fuoco di artiglieria, mortai ed armi automatiche nel settore di Uolchefit e tentativi di avvicina­mento nemici, prontamente respinti, in corrispondenza del caposal­do di Culquabert.

In Mediterraneo orientale nostri velivoli hanno colpito con bombe e gravemente danneggiato una nave mercantile nemica.

 

Stuka incidentato

 

Junkers Ju.87 B2

motore Jumo 211Da cv. 1.200, apertura alare m 13.80, lunghezza m 11.00, altezza m 4.23, superficie alare 31.90 mq, peso a vuoto  2.750 kg, massimo 4.340 kg, velocità massima km/h.  380 a 4.000 m, tangenza 8.000 m, autonomia 600 km, armamento 3 mitragliatrici da 7.92 mm, 1.000 kg di bombe.

 

 

470 - 17 settembre

Sui fronti dell'Africa settentrionale e dello scacchiere di Gondar, azioni locali dei nostri reparti avanzati, che hanno compiuto rico­gnizioni in forze e respinto elementi avversari. Efficaci tiri delle nostre artiglierie contro le opere difensive della piazza di Tobruk. L'aviazione britannica ha portato nuove offese sulle città di Tri­poli e Bengasi: nessuna vittima; danni materiali di scarsa entità. Velivoli italiani e germanici hanno attaccato colonne motorizzate nemiche nella zona di Giarabub - Siwa; numerosi automezzi sono stati colpiti e gravemente danneggiati.

 

471 - 18 settembre

In Cirenaica, sul fronte di Tobruk, sono stati respinti attacchi di elementi avversari; velivoli germanici hanno bombardato la Piazza colpendo autocarri ed accantonamenti.

Anche nella notte sul 17 Tripoli e Bengasi hanno subito incursioni aeree: qualche vittima, danni limitati. Le popolazioni di queste due città, particolarmente soggette alle offese dell'aviazione britannica, si distinguono per il loro calmo e fiero contegno.

Nei vari settori dello scacchiere gondarino attività dei nostri reparti avanzati e tiri di artiglieria. Aerei nemici hanno attaccato le nostre posizioni del ridotto di Uolchefit; uno di essi é stato abbattuto dalla difesa c. a.

Ieri apparecchi inglesi hanno lanciato bombe e compiuto azione di mitragliamento su Licata (Agrigento) causando una diecina di feriti tra gli abitanti e danni non rilevanti.

Una nostra unità mercantile in navigazione ha abbattuto in fiamme un velivolo avversario.

Un sommergibile, al comando del capitano di corvetta Emilio Be­rengan ha affondato nel Mediterraneo, a colpi di cannone, un pi­roscafo nemico di 3.000 tonnellate carico di automezzi.

 

472 - 19 settembre

In Africa settentrionale, sui fronti terrestri, nulla di importante da segnalare. Nuove incursioni aeree inglesi su Bengasi e su Tripoli. Altri due apparecchi, oltre quello citato nel bollettino di ieri, sono stati abbattuti da nostre unità mercantili in navigazione.

Nell'Africa orientale l'avversario, coperto da fitta nebbia, ha cercato di attaccare posizioni avanzate nel settore di Uolchefit: la pronta reazione delle truppe e l'efficace intervento delle artiglierie hanno posto in fuga il nemico che ha lasciato sul terreno numerosi morti.

 

473 - 20 settembre

In Africa settentrionale, nel settore di Sollum, sono stati respinti ele­menti nemici che, appoggiati da autoblindo, cercavano avvicinarsi alle nostre posizioni.

Apparecchi inglesi hanno lanciato bombe su Tripoli ed hanno at­taccato Bengasi colpendo alcune abitazioni arabe. La difesa con­traerea di quest'ultima località ha abbattuto un velivolo britannico. Due nostre motonavi con truppe, facenti parte di un convoglio, sono state silurate e affondate al largo di Tripoli. La quasi totalità dei militari imbarcati e del personale di bordo è stata salvata dalle unità da guerra di scorta e da altre unità accorse sul luogo.

Nell'Africa orientale ardite operazioni dei nostri reparti.

Truppe del presidio di Uolchefit hanno attaccato di slancio e con­quistato una importante posizione: dopo accanita resistenza, l'av­versario è stato messo in fuga ed ha subito sensibili perdite. Sono state catturate armi, munizioni ed ingente materiale.

A Celga una nostra colonna di nazionali e coloniali, agli ordini del tenente colonnello Domenico Miranda, ha compiuto una brillante azione offensiva riuscendo ad impegnare un grosso raggruppamento nemico, il quale, dopo aspro combattimento e violente lotte corpo a corpo, si è ritirato in disordine lasciando sul terreno oltre trecento morti. Nel Mediterraneo orientale nostri aerei hanno attaccato e gra­vemente danneggiato una nave mercantile di piccolo tonnellagio.

 

474 - 21 settembre

A Malta, durante la notte sul 20, l'aviazione ha bombardato impor­tanti basi aeree.

Sui fronti terrestri dell'Africa settentrionale attività di artiglierie; nella zona di Bardia la difesa c. a. ha fatto precipitare in fiamme un apparecchio nemico. Automezzi britannici sono stati efficace­mente mitragliati dai nostri velivoli a sud - est di Sollum. L'avver­sario ha compiuto altra incursione sulla città di Tripoli.

In Africa orientale attività di elementi avanzati.

Nel Mediterraneo un bombardiere inglese è stato abbattuto da unità della R. Marina.

 

475 - 22 settembre

In Africa settentrionale nessuna attività di rilievo sui fronti terrestri. Velivoli dell'Asse hanno bombardato importanti obiettivi della piaz­za di Tobruk e automezzi nella zona di Giarabub. A Bengasi, du­rante una nuova incursione dell'avversario, la difesa c. a. ha abbat­tuto un apparecchio.

In Africa orientale, nel settore di Uolchefit, efficaci tiri delle nostre artiglierie contro concentramenti di automezzi nemici.

 

476s - 22 settembre

Mezzi d'assalto della R. Marina, penetrati nella rada e nel porto interno della piazzaforte di Gibilterra, hanno affondato una petro­liera di 10.000 tonnellate, un'altra petroliera di 6.000 tonnellate, un piroscafo di 6.000 tonnellate, carico di munizioni ed hanno grave­mente colpito un piroscafo di 12 mila tonnellate carico di materiale bellico. Quest'ultimo piroscafo è stato portato contro le rocce, dove si è incagliato e può quindi ritenersi perduto.

 

477 - 23 settembre

Durante la scorsa notte le basi aeree di Micabba e di Hai Far (Malta) sono state nuovamente bombardate con successo dai nostri velivoli.

Incursioni aeree britanniche su Tripoli, Bengasi e Bardia dove è stato colpito un ospedale: tre vittime e sei feriti tra i ricoverati. A Tripoli un bombardiere è stato abbattuto dalla difesa c. a.. Nell'Africa orientale una colonna di nazionali e coloniali, uscita dal presidio di Culquabert, ha attaccato di slancio una munita posizione avversaria, che è stata espugnata dopo violenta lotta: il nemico ha subito perdite rilevanti in uomini, armamenti e materiali. Nei ri­manenti settori dello scacchiere di Gondar, attività di artiglierie e scontri tra reparti avanzati risoltisi in favore delle nostre truppe. Nella notte scorsa aeroplani inglesi hanno sorvolato la città. di Pa­lermo lanciando un certo numero di bombe dirompenti ed incen­diarie, le quali hanno causato danni alle abitazioni civili. Non sono sinora segnalate vittime. Il nostro tiro contraereo ha fatto precipi­tare in fiamme un apparecchio avversario.

Unità della R. Aeronautica hanno bombardato, durante le ultime due notti, basi aeree nell'isola di Malta ed hanno danneggiato gra­vemente una nave nemica di piccolo tonnellaggio nel Mediterraneo orientale.

 

480 - 26 settembre

Nella notte scorsa l'aeroporto di Micabba (Malta) è stato nuovamente bombardato da aerei nazionali.

In Africa orientale, nella notte sul 25, i reparti del ridotto di Uol­chefit e del caposaldo di Celga hanno respinto tentativi d'attacco notturni dell'avversario, al quale sono state inflitte perdite. Nell'Africa settentrionale, vivace attività delle nostre artiglierie sul fronte di Tobruk.

Due velivoli nemici, che nel pomeriggio del 24 hanno bombardato e mitragliato a bassa quota Misurata causando una diecina di per­dite fra gli indigeni e danni ad abitazioni, sono stati entrambi ab­battuti.

Un altro apparecchio britannico è stato colpito dalla difesa c. a. di Bengasi ed è precipitato in fiamme nel mare.

 

481 - 27 settembre

Nell'Africa settentrionale, in azioni terrestri sul fronte di Sollum, reparti tedeschi hanno catturato uomini ed automezzi britannici.

Tripoli, Bengasi e Palermo hanno subito incursioni aeree: nessuna vittima.

La difesa contraerea di Bengasi ha abbattuto due bombardieri ne­mici; un altro aereo è stato abbattuto dalla nostra caccia; un quarto apparecchio è stato costretto ad atterrare nelle nostre linee: l'equi­paggio è stato fatto prigioniero.

 

482 - 28 settembre

NJ1'Africa settentrionale attività di artiglierie sui fronti terrestri. Du­rante incursioni aeree su Bengasi e su Bardia, sono stati abbattuti in fiamme tre apparecchi nemici; un quarto apparecchio è stato abbat­tuto da un nostro aereo durante una ricognizione nella zona di Cufra. Nell'Africa orientale il valoroso presidio di Uolchefit, stretto d'as­sedio dal 15 aprile scorso, avendo esaurito da alcuni giorni ogni risorsa di viveri, ha ricevuto ordine di cessare la resistenza dal gior­no 26. A degno coronamento delle brillanti azioni offensive e di­fensive precedentemente svolte ha effettuato una ultima audace sor­tita durante la quale ha affrontato e volto in fuga forze nemiche numericamente superiori, infliggendo loro sensibili perdite. Negli altri settori dello scacchiere di Gondar tentativi nemici sono stati sventati dalla nostra efficace reazione.

Aerei nemici hanno effettuato incursioni offensive su Agrigento, Marsala, Trapani, Cagliari e su Porto Empedocle dove si sono avuti tre morti ed otto feriti tra la popolazione civile. La difesa contraerea di Cagliari ha abbattuto un velivolo; un altro é stato abbattuto dalla difesa di Marsala.

Nel Mediterraneo centrale, sono in corso violenti attacchi della R. Aeronautica contro una grossa formazione navale inglese uscita da Gibilterra.

 

483 - 29 settembre

Nell'Africa settentrionale attività di artiglieria sui fronti di Tobruk e di Sollum. Durante una incursione aerea su Bardia sono stati ab­battuti due apparecchi nemici dalla difesa contraerea e due altri da cacciatori tedeschi.

Nell'Africa orientale unità nemiche hanno tentato un attacco con­tro nostri posti avanzati nella zona di Gondar: battute dall'artiglieria sono state poste in fuga dalla reazione dei nostri reparti.

Aerei britannici hanno effettuato una incursione sulla città di Rodi colpendo alcune abitazioni e l'ospedale civile dove si sono avute dodici vittime.

Nel Mediterraneo centrale la nostra caccia ha abbattuto due bom­bardieri del tipo Blenheim caduti in fiamme.

L'aviazione nemica ha attaccato Trapani, Marsala e Castelvetrano lanciando spezzoni incendiari, Palermo dove si lamentano 9 morti e 26 feriti finora accertati, Torino dove un apparecchio è stato abbat­tuto dall'artiglieria contraerea ed è caduto nei pressi del comune di Candiolo: i cinque membri dell'equipaggio sono morti.

Apparecchi nemici hanno sorvolato la città di Milano ma non sono segnalati lanci di bombe: si lamentano 6 feriti di cui 3 per schegge di proiettili antiaerei e 3 per incidenti stradali.

E' stato bombardato l'abitato di Savona Marina con danni alle abi­tazioni civili: sono stati lanciati oltre a bombe e razzi illuminanti spezzoni incendiari e manifestini. Un bombardamento dello stesso genere é stato effettuato su Genova: alcune case crollate; alcuni in­cendi nelle campagne sono stati domati; si lamentano un morto e tre feriti tra la popolazione civile e un vigile del fuoco morto e quat­tro vigili feriti, di cui due gravi, per scoppi di proiettili antiaerei. Altra incursione ha avuto luogo su La Spezia con lancio di bombe incendiarie e dirompenti e di spezzoni incendiari: gli incendi sono stati domati; i feriti per schegge di proiettili antiaerei sono quattro. Nella notte sul 29 nostre formazioni aeree hanno bombardato navi alla fonda, nella base di Malta.

Questo bollettino sarà seguito nel pomeriggio da uno straordinario.

 

484s - 29 settembre

La formazione navale nemica partita da Gibilterra, cui accenna il bollettino ordinario di ieri numero 482, era composta di un con­voglio scortato da una nave portaerei, da una nave da battaglia, da un numero imprecisato di incrociatori e da una diecina di caccia­torpediniere.

Non appena fu avvistata dai nostri ricognitori, partirono immedia­tamente dalle basi della Sardegna nostri aerosiluranti: un incrocia­tore leggero colpito da due siluri è subito affondato (capi equipaggi dei velivoli capitano Melley e tenente Setti); un incrociatore leggero é stato colpito con un siluro (capo equipaggio tenente Giacoppinelli); una grossa unità, colpita da siluro (capo equipaggio del velivolo te­nente Venturini); un incrociatore leggero, colpito con un siluro (ca­po equipaggio del velivolo tenente Bucceri); un incrociatore di circa 10 mila tonnellate, colpito da un siluro, ha sbandato uscendo dalla formazione (capo equipaggio del velivolo, capitano Marini). Subito dopo un altro nostro velivolo, con capo equipaggio il tenente Cri­stiani, ha colpito lo stesso incrociatore che è affondato.

I piloti della caccia di scorta hanno notato la messa in acqua di scialuppe da salvataggio.

Una seconda ondata di due gruppi, comandati rispettivamente dal colonnello Seidl e dal maggiore Buri, hanno proseguito l'attacco con questi risultati: una nave da battaglia colpita a prua con un siluro, un incrociatore colpito al centro con un siluro, un incrocia­tore colpito.

In una terza ondata sono stati colpiti: con un siluro un incrociatore leggero (capo equipaggio del velivolo capitano Grossi); con due si­luri un incrociatore da 10 mila tonnellate, che è affondato (capi equipaggi dei velivoli tenenti Barioglio e Cipriani).

Verso sera altra formazione partita dalle basi della Sicilia ha attac­cato le unità superstiti e sicuramente colpito con un siluro ciascuno un incrociatore pesante e un cacciatorpediniere (capi equipaggio dei velivoli capitano Magagnoli e tenente Silva).

Riassumendo, sono stati sicuramente affondati due incrociatori pesanti e uno leggero e colpiti più o meno gravemente con siluri una nave da battaglia e un'altra grossa unità imprecisata, sei unità di tonnel­laggio minore, un cacciatorpediniere.

Mentre si svolgeva la battaglia avevano luogo furiosi scontri tra i nostri e i velivoli nemici.

Sei velivoli inglesi sono stati abbattuti in fiamme: otto nostri veli­voli non sono rientrati alle basi.

Devono considerarsi caduti alla testa delle loro formazioni il colon­nello comandante dello stormo e tre comandanti di squadriglia. Durante questa grande battaglia che è durata dalle 13 alle 22 del giorno 27 i nostri aviatori in magnifica gara di ardimento e con superbo sprezzo del pericolo si sono scagliati contro la flotta inglese non solo con la potenza degli esplosivi ma anche con il loro co­raggio e la loro inarrestabile decisione di colpire. Delle navi mer­cantili che formavano il convoglio una è stata silurata da unità sot­tili della Regia Marina nel Canale di Sicilia; un'altra, colpita e affondata al largo delle coste algerine da unità della R. Marina; due altre, per complessive 23 mila tonnellate, sono state affondate nel tratto di mare tra la Sardegna e la Tunisia, da aerosiluranti aventi quali capi equipaggi i tenenti Focacci, Belloni e Di Bella.

 

485 - 30 settembre

Nell'Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, un tentativo di attacco nemico, preceduto da preparazione di artiglieria, è stato pron­tamente stroncato. Aerei germanici hanno bombardato, il giorno 27, attendamenti e depositi materiali della piazza di Tobruk provocando notevoli esplosioni ed incendi. Nostri aerei nella notte sul 29 hanno bombardato obiettivi militari in zona Tobruk e Marsa Matruh con evidenti risultati.

Nell'Africa orientale intensa attività di nostri reparti avanzati nei vari capisaldi dello scacchiere di Gondar.

Aerei nemici hanno ieri mitragliato e spezzonato gli aeroporti di Cagliari e di Catania causando qualche danno e nessuna vittima; a Cagliari un velivolo è stato abbattuto dalla difesa contraerea ed uno dalla caccia.

In Mediterraneo un apparecchio della ricognizione marittima ha so­stenuto un duro combattimento contro sei cacciatori britannici ab­battendone tre. Veniva infine sopraffatto: parte dell'equipaggio è stata salvata. Altro aereo della ricognizione marittima assalito da due Blenheim ne abbatteva uno rientrando incolume.

 

Aer. Macchi C.202

 

Aer. Macchi C.202 “Folgore 

Caratteristiche: motore Alfa Romeo RA. 1000 RC. 41 “Monsone” (Daimler Benz DB. 601 A-1) cv.1.175, apertura alare m.10.58, lunghezza m.8.85, altezza m.3.03, superficie mq.16.80, peso a vuoto kg. 2.350, massimo kg.2.930, velocità massima: km/h. 599 a 5.600 tangenza m.11.500, autonomia: km.765.

Avvalendosi di numerosi componenti costruttivi del precedente C.200 il “Folgore” riusciva a sfruttare tutte le potenzialità insite nella cellula grazie al collaudatissimo motore tedesco. La Regia Aeronautica poteva quindi, almeno nell’ambito dei caccia, disporre di un velivolo in grado di competere con i velivoli avversari. Utilizzato, a partire dal settembre 1941 negli impegnativi cicli operativi su Malta ed in Africa Settentrionale e nelle ultime fasi della difesa della penisola il C.202 dimostrò l’unico limite nell’armamento costituito dalla consueta coppia di mitragliatrici da 12,7 mm, successivamente integrato da un'altra coppia di armi alari da 7,7 mm, che comunque non conferivano un rilevante volume di fuoco. Dopo l’8 settembre l’aeronautica cobelligerante ne utilizzò 24 esemplari, mentre l’ANR ne dotò, sino all’agosto 1944, il 3° gruppo caccia. La produzione totalizzò 1.050 esemplari.

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