Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita.
Adolf Galland
1942 - febbraio dal n. 610 al n. 637
610 - 1 febbraio
Barce è stata raggiunta ed oltrepassata. Le truppe nostre e tedesche continuano ad incalzare il nemico.
Sulle forze in ripiegamento e sulle retrovie avversarie, l'aviazione dell'Asse ha rinnovato instancabilmente i suoi attacchi: molti automezzi risultano incendiati e distrutti.
Incursioni inglesi su Tripoli e Misurata hanno causato danni trascurabili. Non sono segnalate vittime.
Velivoli germanici hanno proseguitole operazioni diurne e notturne di distruzione delle basi dell'isola di Malta.
611 - 2 febbraio
Sul Gebel, in scontri locali, truppe avversarie sono state battute dalle forze italo - germaniche che proseguono l'avanzata. L'ingente bottino di materiali d'ogni sorta dei giorni scorsi continua ad aumentare. L'arma aerea, quantunque ostacolata dal maltempo, ha ripetutamente attaccato il nemico in ritirata e bombardato navi alla fonda nel porto di Tobruk.
A Malta, nel corso di operazioni offensive dell'aviazione tedesca, alcuni colpi centrati su di un aerodromo hanno causato un vasto incendio: numerosi velivoli sono stati distrutti al suolo. Nell'attacco contro un nostro convoglio citato nel bollettino n. 609, tre aerosiluranti avversari, anziché uno, risultano sicuramente abbattuti.
612 - 3 febbraio
Reparti motocorazzati italo - tedeschi avanzano, nonostante resistenze avversarie, ad oriente di Cirene.
Formazioni aeree sono intervenute nella battaglia, bombardando efficacemente basi logistiche e depositi di materiali del nemico, mitragliando e incendiando automezzi e velivoli al suolo.
Le sfavorevoli condizioni atmosferiche non hanno rallentato l'offensiva dell'aviazione germanica contro l'isola di Malta dove aerodromi e attrezzature portuali sono stati obiettivi di ripetuti attacchi.
Aeroplani inglesi hanno compiuto, la notte scorsa, incursioni su Napoli e Palermo lanciando alcune bombe e spezzoni; sono segnalati danni trascurabili, nessuna vittima a Napoli, tre feriti a Palermo.
613 - 4 febbraio
Forze indiane, incaricate di proteggere la ritirata inglese nella Cirenaica orientale, sono state duramente battute.
L'avanzata delle truppe dell'Asse, appoggiata vigorosamente dalla aviazione, prosegue verso la regione di Derna.
Reparti dell'arma aerea tedesca hanno bombardato apprestamenti bellici, aviorimesse e depositi di Malta: incendi ed esplosioni sono stati osservati sugli obiettivi ripetutamente colpiti.
614 - 5 febbraio
Truppe dell'Asse, oltrepassata Derna, continuano l'inseguimento del nemico verso est.
Nei combattimenti che si sono svolti in Cirenaica, sono stati fino al 31 gennaio catturati 3500 prigionieri, distrutti o catturati 370 carri armati e 192 cannoni.
L'arma aerea in stretta cooperazione con le forze di terra, ha ripetutamente bombardato colonne ripieganti e retrovie avversarie causando incendi e distruzioni.
Le azioni offensive delle aviazioni italiana e germanica contro Malta sono proseguite senza sosta: basi aeree e navali risultano attaccate con successo e numerosi obiettivi centrati.
Velivoli inglesi hanno ieri lanciato bombe dirompenti nei dintorni di Palermo colpendo un treno: quattro morti fra il personale di servizio. La difesa contraerea e la nostra caccia sono prontamente intervenute; dei sei apparecchi partecipanti all'incursione uno è precipitato in mare nei pressi del comune di Santa Flavia, un altro si è infranto al suolo in una frazione del comune di Prizzi: parte degli equipaggi, salvatasi, è stata catturata.
CRDA Cant. Z.1007bis “Alcione”
Caratteristiche: motori Piaggio P.XI RC.40 3 x cv. 1.000 a m. 4.000, apertura alare m. 24.80, lunghezza totale: m.18.47, altezza m. 5.22, superficie alare mq. 70.00, peso a vuoto: kg. 9.396, massimo kg. 13.621, velocità massima km/h. 456 a 4.600 m, tangenza m. 8.400, autonomia km. 2.000, armamento 2 mitragliatrici da 12.7 mm. e 2 da 7.7 mm, 1.200 kg. di bombe.
615 - 6 febbraio
Nella Cirenaica orientale i reparti che inseguono il nemico procedono, occupata Tmimi, verso la regione di Ain el Gazala. Il numero degli autocarri britannici catturati o distrutti fino al 31 gennaio e salito a 1220.
In una incursione su di un aerodromo avversario formazioni dell’Aviazione dell'Asse hanno distrutto al suolo alcuni apparecchi inglesi, danneggiandone gravemente molti altri; attrezzature logistiche sono state pure insistentemente battute.
Bombardieri italo - tedeschi hanno rinnovato efficaci azioni contro gli obiettivi di Malta conseguendo visibili risultati. Nel cielo dell'isola la caccia germanica ha abbattuto in combattimento tre Hurricane. Una nostra pattuglia aerosilurante, portatasi all'attacco di un convoglio nemico fortemente scortato al largo di Tobruk, riusciva, nonostante la violenta reazione contraerea, a colpire un piroscafo che si arrestava, con manifesti segni di incendio. I velivoli sono rientrati alla base con un morto e alcuni feriti a bordo.
616 - 7 febbraio
Elementi avanzati hanno ieri raggiunto Ain el Gazala. Nel Sahara libico l'oasi di Gialo è stata rioccupata.
Velivoli nostri e tedeschi hanno attaccato concentramenti di automezzi avversari incendiandone e danneggiandone alcuni; un Hurricane e stato abbattuto in combattimento.
Sull'isola di Malta formazioni aeree italiane e germaniche hanno centrato, con numerose bombe di medio e massimo calibro, stabilimenti di produzione bellica, cantieri, basi navali: violenti incendi sono divampati, navi da guerra risultano colpite. In scontri con la caccia di scorta l'aviazione inglese ha perduto quattro apparecchi. Un nostro aeroplano non è rientrato.
Incursioni notturne su Tripoli e Bengasi hanno causato la morte di otto indigeni e il ferimento di alcuni altri: segnalati danni non gravi. I nostri mezzi navali hanno affondato un grosso sommergibile nemico. Uno nostro non è rientrato alla base.
617 - 8 febbraio
Sul fronte cirenaico attività di elementi esploranti. Nelle zone di Tobruk, Bardia e Marsa Matruh forze aeree tedesche hanno intensamente bombardato e mitragliato concentramenti di automezzi, accampamenti e depositi vari, colpendo truppe, distruggendo materiali, suscitando numerosi incendi.
Una incursione inglese su Sirte ha causato sei vittime e pochi danni. Formazioni di velivoli dell'Asse, in violenti attacchi diurni e notturni su Malta, hanno battuto campi d'aviazione e basi navali: un sommergibile, colpito da bombe del massimo calibro lanciate da apparecchi germanici, é stato sicuramente distrutto; un incrociatore risulta colpito. In duelli aerei nel cielo dell'isola tre Bristol - Blenheim sono stati abbattuti dalla caccia tedesca.
Durante l'incursione del giorno 4 su Palermo, un terzo bombardiere nemico é caduto in località Palazzo Adriano.
Un nostro convoglio in navigazione, attaccato da aerosiluranti la notte scorsa, ne ha fatto precipitare in fiamme uno ed ha continuato indenne la rotta.
618 - 9 febbraio
In Cirenaica nessun avvenimento importante.
Reparti dell'arma aerea hanno bombardato e mitragliato, con successo, obiettivi delle retrovie avversarie.
Il nemico ha effettuato incursioni su alcune località della Tripolitania: danni non gravi, due morti fra la popolazione indigena. Sono proseguite le operazioni offensive dell'aviazione tedesca contro l'isola di Malta; un Bristol - Blenheim é stato abbattuto in combattimento.
Nostri velivoli hanno attaccato il porto di Alessandria d'Egitto centrandone ripetutamente le attrezzature; nonostante la violenta reazione nemica, tutti gli apparecchi sono rientrati alle basi.
619 - 10 febbraio
Nella regione di Ain el Gazala scontri di elementi avanzati si sono risolti a nostro vantaggio.
Formazioni aeree hanno battuto grosse colonne avversarie di automezzi: gran numero di questi risulta distrutto.
In una serie di vittoriosi combattimenti, la caccia germanica ha abbattuto undici apparecchi inglesi, senza subire perdite. Sono continuate le azioni dell'arma aerea tedesca contro l'isola di Malta. Bombardieri italiani hanno rinnovato con successo, nella notte sul 9, l'attacco della base di Alessandria.
Velivoli avversari hanno bombardato talune località della Grecia, causando il crollo di alcuni edifici civili: fra la popolazione ellenica sono segnalati undici morti e undici feriti. Una nostra pattuglia di aerosiluranti, raggiunto nel Mediterraneo orientale un convoglio nemico scortato, ha colpito un incrociatore pesante.
620 - 11 febbraio
Sul fronte di Ain el Gazala attività di pattuglie e tiri di artiglieria; ad oriente di Mechili una puntata avversaria, appoggiata da mezzi blindati, é fallita per il pronto intervento di nostri elementi corazzati. Ripetute e proficue azioni dell'arma aerea hanno causato incendi e distruzioni nelle retrovie nemiche; tre caccia inglesi risultano abbattuti in combattimento, un quarto ad opera delle artiglierie contraeree.
Anche ieri le attrezzature belliche di Malta sono state a più riprese bombardate da velivoli germanici.
Apparecchi tedeschi hanno raggiunto il convoglio già attaccato da nostri aerosiluranti, colpendo ripetutamente due grosse navi mercantili e due della scorta.
621 - 12 febbraio
In Cirenaica nulla di importante da segnalare.
Concentramenti di automezzi nemici presso El Adem sono stati attaccati e parzialmente distrutti da formazioni dell'arma aerea: un Curtiss risulta abbattuto dalla caccia tedesca. Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, velivoli germanici hanno compiuto azioni distruttive, diurne e notturne, contro gli aeroporti di Malta e colpito a prua con bombe del massimo calibro, nei pressi dell'isola, un incrociatore britannico.
Un'incursione é stata effettuata, senza conseguenze, da apparecchi avversari su alcune nostre isole dell'Egeo.
622 - 13 febbraio
Ad oriente e a sud di Mechili azioni locali di nostri reparti esploranti. Lungo la via Balbia e nei pressi di Bardia concentramenti avversari sono stati attaccati da formazioni aeree con favorevoli risultati: alcune autocisterne e numerosi automezzi sono bruciati.
In combattimenti svoltisi nel cielo di Malta e nel Mediterraneo centrale l'aviazione inglese ha perduto tre apparecchi ad opera di quella germanica che ha pure efficacemente battuto altri obiettivi d'importanza bellica: un deposito di carburanti, centrato presso La Valletta con bombe di grosso calibro, è esploso.
Un'incursione su Tripoli ha danneggiato qualche fabbricato civile; tra la popolazione indigena si contano sette feriti.
Velivoli nemici hanno lanciato, nelle due ultime notti, bombe e spezzoni nei dintorni di Catania senza causare danni di sorta.
623 - 14 febbraio
Opposti elementi esploranti hanno svolto limitata attività nella regione di Mechili.
In ripetuti attacchi di formazioni da bombardamento dell'Asse, depositi, magazzini, centri logistici avversari sono stati colpiti e incendiati fra Tobruk e Marsa Matruh.
Reparti dell'aviazione italiana e tedesca hanno intensamente battuto gli apprestamenti bellici dell'isola di Malta.
Otto velivoli inglesi risultano distrutti in combattimento dalla caccia germanica: cinque nel cielo libico, tre in quello di Malta. La città di Argos (Grecia) è stata obiettivo di un'incursione nemica: non si sono avute vittime, qualche abitazione è stata lievemente danneggiata.
Aerei avversari hanno sorvolato la scorsa notte i dintorni di Catania lanciando bombe dirompenti e incendiarie: a Biancavilla e S. Maria di Licodia sei morti e otto feriti tra la popolazione, gravi danni ad alcuni fabbricati civili.
Nei pressi di Agrigento — comune di S. Stefano Quisquina — si è rintracciato, distrutto, un apparecchio nemico.
624 - 15 febbraio
Nostri elementi motocorazzati, scontratisi con reparti esploranti avversari a oriente di Mechili, li obbligavano a ripiegare dopo breve combattimento.
E' continuata, intensa e proficua, l'attività delle aviazioni italiana e tedesca sulle retrovie nemiche; sono stati bombardati gli impianti portuali di Tobruk, dispersi ammassamenti di truppe e di automezzi. Cacciatori germanici hanno distrutto, in duelli aerei, cinque Curtiss. In azioni diurne e notturne formazioni tedesche hanno battuto senza tregua basi navali ed aeree di Malta; osservati numerosi e violenti incendi.
Convogli navali nemici sono stati ripetutamente attaccati da forze aeree nel Mediterraneo orientale: nostri aerosiluranti hanno colato a picco un grosso mercantile avversario, danneggiandone gravemente un secondo; apparecchi germanici hanno messo a segno bombe dei maggiori calibri su numerosi piroscafi di grande e medio tonnellaggio, affondandone sicuramente tre; navi di scorta sono state pure efficacemente colpite. Un nostro ricognitore, impegnato in aspra lotta da quattro caccia inglesi, ne abbatteva uno e rientrava dopo aver adempiuto la sua missione.
Anche questa notte alcune bombe sono state sganciate da apparecchi avversari su Catania, senza provocare alcun danno: un velivolo partecipante all'incursione, raggiunto dal tiro della difesa contraerea, é precipitato in fiamme nel mare.
Aer. Macchi C.200 “Saetta”
Caratteristiche: motore Fiat A.74 RC.38 cv 840 a m. 3.800, apertura alare m 10,58, lunghezza m 8,19, altezza m 3,51, superficie alare mq 16,81, peso a vuoto kg 2.014, massimo kg 2.533, velocità massima km/h 503 a 4.500 m, tangenza 8.900 m, autonomia 870 km, armamento: 2 da 12,7 mm, kg 100 di bombe.
Secondo caccia intercettore monoplano ad essere adottato dalla Regia Aeronautica, pur con problemi aerodinamici propri alla prima generazioni di tali macchine presentava caratteristiche esuberanti, che la cellula avrebbe sfruttato appieno con la motorizzazione col DB.601 tedesco. Impiegato nel Mediterraneo, sul fronte greco-albanese, in nord Africa ed in Russia dette prova d’essere velivolo di buone caratteristiche, in grado di tenere testa all’Hurricane, ma anche indocile che ne rendevano delicato il pilotaggio. Come il G.50 ed il CR.42, terminò la vita operativa come assaltatore.
625 - 16 febbraio
Un brillante successo è stato conseguito dai mezzi aerei e navali dell’Asse intervenuti, in armonica efficace collaborazione, delle varie basi mediterranee.
Il grosso convoglio nemico, articolato in più gruppi e potentemente scortato, sorpreso dalla nostra ricognizione nel tentativo di raggiungere Malta da Alessandria, è stato ancora ripetutamente attaccato e in parte distrutto, in parte costretto ad invertire la rotta.
Nelle azioni dei giorni 13, 14 e 15 risultano complessivamente affondati sette piroscafi, un cacciatorpediniere, una vedetta; danneggiati otto piroscafi, cinque incrociatori, due cacciatorpediniere; distrutti due aeroplani.
Anche in Cirenaica l'aviazione italiana e germanica ha svolto particolare attività mitragliando da bassa quota, con impetuosa audacia, mezzi meccanizzati, postazioni di artiglierie, concentramenti di truppe, infliggendo all'avversario perdite ingenti. Squadriglie di nostri cacciatori impegnavano combattimento con gran numero di Curtiss abbattendone quattro e colpendone molti altri. Un nostro apparecchio non é rientrato.
Formazioni italiane e tedesche hanno in più riprese bombardato gli obiettivi di Malta, con visibili effetti. Vasti incendi sono stati osservati dagli aviatori, ancora a grande distanza dall'isola, durante il volo di ritorno.
Un nostro sommergibile non è rientrato alla base.
Il nemico ha compiuto incursioni, senza conseguenze, su Tripoli e Bengasi.
Numerose bombe, sganciate nelle prime ore di ieri su Augusta, Siracusa e Floridia, hanno gravemente danneggiato alcuni edifici; tra la popolazione civile si contano alcuni morti e feriti.
626 - 17 febbraio
Nella zona di Mechili attività di pattuglie.
Ieri sono stati reiteratamente attaccati dall'aviazione italo - tedesca importanti obiettivi avversari nella Libia e nell'isola di Malta. In vivaci scontri di grosse formazioni aeree risultano complessivamente abbattuti 17 apparecchi inglesi dei quali 15 ad opera della caccia germanica, 2 dalla nostra. Altri velivoli britannici sono stati distrutti al suolo.
In Egeo un aeroplano nemico, colpito da nostri aerosiluranti, è precipitato in mare.
Nelle prime ore di stamane si è avuto un tentativo di incursione su Castelvetrano; la difesa contraerea, con pronto intervento, ha incendiato un bombardiere Wellington il cui equipaggio di 6 neo - zelandesi è stato catturato. Altro apparecchio dello stesso tipo è stato obbligato da un cacciatore germanico ad atterrare nei pressi di Modica: il velivolo è rimasto intatto e l'equipaggio di sette persone è stato fatto prigioniero.
627 - 18 febbraio
Nella zona a sud - est di Mechili scontri fra opposti elementi esploranti: una diecina di mezzi blindati nemici sono stati distrutti. Unità aeree italiane e tedesche hanno bombardato la piazza di Tobruk e un campo di aviazione presso Marsa Matruh, mitragliato e spezzonato notevoli autotrasporti di truppe e di rifornimenti; accertate sensibili perdite avversarie in uomini e materiali. Quattro nostri caccia, impegnati in azioni precedenti, non sono ritornati. Per una incursione aerea ieri subita da Bengasi, alcuni fabbricati hanno riportato danni non gravi.
Gli aeroporti di Malta sono stati nuovamente ed efficacemente bombardati da velivoli germanici; in duello aereo un apparecchio Wellington è stato abbattuto.
Un incrociatore inglese della classe « Cairo » (4300 t.), segnalato come danneggiato dall'azione di un nostro aerosilurante contro il convoglio di cui al bollettino n. 624, risulta successivamente affondato.
628 - 19 febbraio
Puntate di pattuglie meccanizzate nemiche sono state respinte a oriente di Mechili.
Le avverse condizioni atmosferiche hanno fortemente ostacolato l'attività aerea. Un nostro ricognitore, attaccato nel Mediterraneo orientale da due caccia, ne abbatteva uno e, quantunque danneggiato, riusciva a far ritorno alla base. Altro velivolo avversario del tipo Wellington risulta distrutto in combattimento, nel Mediterraneo centrale, da cacciatori germanici.
Un aereo britannico è precipitato in mare nei pressi dell'isola delle Correnti (Siracusa); quattro componenti dell'equipaggio, fra cui un ufficiale, sono stati catturati.
629 - 20 febbraio
Sul fronte cirenaico nessun avvenimento di rilievo.
Il maltempo eccezionale perdurante nel bacino mediterraneo ha ancora ridotto l'attività aerea; automezzi nemici in movimento sulla via Balbia sono stati efficacemente attaccati da bombardieri germanici.
630 - 21 febbraio
Forze esploranti nemiche sono state contrattaccate e respinte da nostri elementi avanzati a sud e sud - est di Tmimi e di Mechili. Anche ieri limitata attività dell'aviazione a causa del tempo proibitivo: nostri velivoli hanno compiuto azioni di disturbo nelle retrovie avversarie.
Un limitato numero di bombe, lanciato da aerei nemici isolati nei pressi di Zuara ed Homs, non ha causato danni.
Un nostro sottomarino non è tornato alla base. Secondo notizie del nemico, gran parte dell'equipaggio è stata catturata e condotta a Gibilterra.
La torpediniera Sagittario al comando del tenente di vascello Lanfranco Lanfranchi ha speronato ed affondato in pochi secondi un sommergibile nemico.
631 - 22 febbraio
In Cirenaica normale attività di nuclei esploranti.
Le condizioni atmosferiche alquanto migliorate hanno consentito una moderata ripresa delle operazioni aeree.
Attrezzature portuali e ferroviarie delle retrovie nemiche sono state efficacemente bombardate dall'aviazione dell'Asse che ha pure attaccato, con buoni risultati, basi e aerodromi dell'isola di Malta: alcuni velivoli avversari risultano distrutti al suolo.
Nel corso di un'operazione di caccia ai sommergibili britannici eseguita da nostre unità navali, la torpediniera Circe, al comando del capitano di corvetta Stefanino Palmas, ha obbligato una unità nemica a risalire in avaria alla superficie e l'ha affondata a colpi di cannone dopo aver provveduto a salvare 23 uomini dell'equipaggio.
632 - 23 febbraio
Nella regione di Mechili scontri di pattuglie.
Una nostra formazione da caccia, al comando del capitano Dante Ocarso, attaccava a volo radente, con grande slancio e decisione, l'eroporto di Acroma (Cirenaica orientale) sul quale stazionavano 15 velivoli avversari; in reiterati mitragliamenti tutti gli apparecchi venivano distrutti, baraccamenti e automezzi incendiati, truppe colpite e volte in fuga. I nostri aerei rientravano al completo.
Velivoli germanici hanno abbattuto in combattimento 3 aeroplani, distruggendone un quarto al suolo; centrati e affondati, nel Mediterraneo orientale, 2 mercantili nemici: uno di grande e uno di medio tonnellaggio.
Intense e frequenti azioni di bombardamento sono state condotte contro gli obiettivi di Malta da forti reparti dell'aviazione tedesca che hanno inoltre incendiato a terra 6 aerei inglesi.
633 - 24 febbraio
In scontri di reparti esploranti, risoltisi a nostro vantaggio, abbiamo distrutto alcuni mezzi blindati nemici.
Le condizioni atmosferiche nuovamente peggiorate non hanno impedito all'aviazione di condurre proficue azioni sulle retrovie nemiche mitragliando grossi concentramenti di mezzi meccanizzati dei quali gran numero è stato incendiato o danneggiato.
E' continuato il martellamento di Malta dove basi portuali ed aeree sono state intensamente attaccate. Sugli obiettivi ripetutamente raggiunti, bombe di ogni calibro sono esplose con visibili effetti distruttivi.
Quattro apparecchi inglesi risultano abbattuti in combattimento, nel cielo dell'isola, dalla caccia tedesca.
L'avversario ha effettuato, con deboli forze, incursioni aeree su Zuara, Bengasi e Tripoli: non è segnalato alcun danno apprezzabile. Un nostro cacciatorpediniere, di scorta ad un convoglio in navigazione di ritorno dalla Libia, ha colpito un velivolo nemico che è precipitato in fiamme.
634 - 25 febbraio
Un gruppo esplorante nemico ha attaccato un nostro caposaldo a oriente di Mechili; dopo breve combattimento è stato respinto e costretto a ripiegare.
Violente tempeste di sabbia hanno ostacolato in Cirenaica l'attività delle opposte forze aeree: quattro velivoli avversari sono stati abbattuti dalla caccia germanica.
Sono proseguite le azioni diurne e notturne dell'aviazione contro l'isola di Malta: importanti obiettivi risultano colpiti e alcuni aerei distrutti al suolo.
635 - 26 febbraio
In Cirenaica attività esplorativa di nostri reparti avanzati. Formazioni aeree dell'Asse hanno attaccato, fra Tobruk e Sidi el Barrani, le linee e i centri delle comunicazioni avversarie: tre Wellington sono stati abbattuti dalla difesa di Derna, numerosi altri apparecchi colpiti al suolo e resi inefficienti o gravemente danneggiati dalla caccia tedesca.
Su Malta si sono succedute ondate di bombardieri che hanno battuto la base navale di La Valletta e i campi di aviazione di Hai Far e di Luka; in combattimento è stato distrutto un Hurricane. Il nemico ha compiuto incursioni notturne su Bengasi e Tripoli: nessun danno di rilievo, nessuna vittima. Un velivolo inglese, raggiunto ed incendiato dal tiro dell'artiglieria contraerea di Bengasi, è caduto in mare.
636 - 27 febbraio
Sul fronte cirenaico ricognizioni a largo raggio di elementi motocorazzati italiani e tedeschi.
L'attività dell'aviazione, contrastata dal maltempo, ha avuto per obiettivo le attrezzature portuali di Tobruk e gli aerodromi di Malta che sono stati a più riprese efficacemente battuti.
Rinnovate incursioni nemiche su Tripoli e Bengasi hanno causato danni non gravi; a Bengasi, dove alcune case arabe risultano colpite, si contano otto morti e sette feriti fra la popolazione musulmana. Un nostro sommergibile non è rientrato alla base.
Un velivolo avversario ha tentato nelle prime ore di stamane di sorvolare Messina. Colpito dal preciso tiro della difesa contraerea, l'apparecchio, del tipo Wellington, è stato costretto ad ammarare nei pressi di Capo Peloro; i sei canadesi componenti l'equipaggio sono stati catturati illesi.
637 - 28 febbraio
In Cirenaica formazioni aeree nostre e germaniche hanno intensamente bombardato e mitragliato colonne in movimento e in sosta, ammassamenti di truppe, basi portuali ed aeree: sono stati distrutti e gravemente danneggiati numerosi automezzi e alcuni velivoli al suolo.
Il nemico ha perduto due apparecchi in combattimento.
A Malta, attaccata di notte e di giorno da velivoli tedeschi, si sono registrati molti colpi su depositi e magazzini; nei pressi del porto di La Valletta un sommergibile inglese è stato visibilmente centrato.
CRDA Cant. Z.1007bis “Alcione”
Caratteristiche: motori Piaggio P.XI RC.40 3 x cv. 1.000 a m. 4.000, apertura alare m. 24.80, lunghezza totale: m.18.47, altezza m. 5.22, superficie alare mq. 70.00, peso a vuoto: kg. 9.396, massimo kg. 13.621, velocità massima km/h. 456 a 4.600 m, tangenza m. 8.400, autonomia km. 2.000, armamento 2 mitragliatrici da 12.7 mm. e 2 da 7.7 mm, 1.200 kg. di bombe.