Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita.
Adolf Galland
1943 - aprile dal n. 1041 al n. 1070
1041 - 1 aprile
In Tunisia continuano i combattimenti, particolarmente aspri nei settori settentrionale e centrale del fronte; nel corso di nostri contrattacchi sono stati presi 172 prigionieri, distrutti alcuni cannoni e mezzi blindati.
Nel settore meridionale, in seguito a movimenti di raccorciamento del fronte, sono state sgomberate Gabès ed el Hamma. Bombardieri in picchiata hanno operato su batterie e concentramenti di carri armati nemici danneggiandone un buon numero; in duelli aerei 11 apparecchi venivano abbattuti da cacciatori germanici.
Nel Mediterraneo, durante l'attacco ad un nostro convoglio, 3 velivoli avversari precipitavano in mare colpiti dal tiro della scorta. Una grossa formazione di plurimotori ha sganciato bombe e spezzoni su Cagliari e dintorni causando, tra la popolazione, 60 morti e 62 feriti finora accertati e danni gravi a fabbricati. La nostra caccia impegnava in violenti scontri la formazione avversaria abbattendo 3 quadrimotori. Un nostro aereo non ha fatto ritorno alla base.
1042 - 2 aprile
Puntate nemiche sono state respinte nel settore centrale del fronte tunisino.
Formazioni aeree dell'Asse hanno battuto in successive azioni colonne di automezzi e di truppe ed attaccato gli impianti portuali di Bona. La caccia tedesca abbatteva in combattimento 9 apparecchi, 5 altri venivano distrutti dalle artiglierie della difesa di Sfax.
Velivoli avversari lanciavano questa notte alcune bombe di piccolo calibro su Messina e Villa S. Giovanni causando alcuni feriti. Qualche bomba veniva sganciata anche su Catania ove non si lamentano vittime.
Le batterie contraeree di Catania colpivano un apparecchio che precipitava in mare.
1043 - 3 aprile
L'attività combattiva é stata ieri meno intensa in Tunisia dove, con riusciti attacchi locali, abbiamo migliorato le nostre posizioni in taluni tratti del fronte e preso prigionieri.
L'aviazione dell'Asse ha bombardato concentramenti di automezzi e postazioni di artiglierie e distrutto in combattimento due Spitfire; due altri apparecchi nemici precipitavano colpiti dal tiro di batterie contraeree.
Velivoli germanici hanno attaccato un convoglio nel Mediterraneo occidentale silurando due mercantili dei quali uno da 8.000 tonnellate.
Una formazione aerea avversaria tentava nel pomeriggio di ieri di effettuare un'incursione su Napoli, ma non riusciva nell'intento grazie al pronto intervento della nostra caccia che abbatteva due quadrimotori. Alcune bombe lanciate su località della Sicilia e nella provincia di Salerno causavano qualche ferito.
Dalle operazioni degli ultimi giorni 2 nostri aerei non hanno fatto ritorno.
1044 - 4 aprile
Lungo tutto il fronte tunisino moderata attività operativa: nel settore settentrionale le nostre artiglierie hanno battuto, con efficaci concentramenti di fuoco, carri armati e automezzi nemici. Aeroporti avversari della Tunisia meridionale sono stati attaccati con azione notturna da nostri bombardieri. Quattro velivoli venivano abbattuti da cacciatori germanici.
Nel Mediterraneo orientale nostri aerosiluranti in ricognizione offensiva colavano a picco una petroliera da 4.000 tonnellate navigante in convoglio scortato.
1045 - 5 aprile
In Tunisia attività di artiglieria e di nuclei esploranti; formazioni aeree italiane e germaniche hanno bombardato le attrezzature portuali di Bona e attaccato a più riprese le retrovie nemiche incendiando alcune decine di automezzi.
Dodici velivoli avversari risultano distrutti nella giornata: 8 in combattimento, 4 ad opera delle batterie contraeree.
Al largo della rada di Bougie aerei tedeschi colpivano con siluro un mercantile da 8.000 tonnellate.
Napoli, Siracusa, Palermo e Carloforte sono state ieri obiettivo di incursioni nemiche che nelle prime due città causavano danni di notevole entità ad edifici pubblici e privati. Si deplorano 221 morti e 387 feriti a Napoli, 4 morti e 20 feriti a Siracusa, 12 morti e 30 feriti a Carloforte.
Due apparecchi avversari sono stati abbattuti nel cielo di Napoli. Due dei bombardieri partecipanti all'azione su Carloforte venivano fatti precipitare in mare presso Mercureddu dalle artiglierie contraeree.
Un nostro sommergibile operante in Atlantico, al comando del tenente di vascello Mario Rossetti da Imperia, ha affondato il piroscafo greco Granicos di 3.000 tonnellate che aveva un carico di piriti destinato all'Inghilterra ed il piroscafo inglese Celtic Star di 3.000 tonnellate.
1046 - 6 aprile
Sul fronte tunisino azioni di fuoco delle opposte artiglierie; nel settore centrale un attacco avversario appoggiato da mezzi blindati veniva respinto.
Formazioni aeree italiane e germaniche hanno nuovamente bombardato il porto di Bona e le linee di comunicazioni nemiche. La caccia dell'Asse abbatteva in combattimento 15 aerei anglo-americani. Numerosi quadrimotori lanciavano ieri bombe nei dintorni di Marsala e su Palermo, Trapani e Porto Empedocle, arrecando notevoli danni. Tra la popolazione si contano 4 morti e 9 feriti nella zona di Marsala, 17 morti e 74 feriti a Palermo, 2 feriti a Trapani, 13
morti e 32 feriti a Porto Empedocle. Dodici apparecchi nemici venivano abbattuti: 7 da cacciatori tedeschi, 5 da batterie contraeree, caduti in mare 3 a ponente delle isole Levano e Favignana, 1 al largo di Porto Empedocle ed il quinto a 14 Km a nord - ovest di Capo Gallo (Palermo). Non sono rientrati alle basi, dalle operazioni degli ultimi due giorni, 5 nostri velivoli.
Nelle incursioni del giorno 4 su Napoli l'aviazione nemica — oltre ai 2 apparecchi segnalati dal bollettino n. 1045, distrutti dalle artiglierie della difesa — ha perduto ad opera della nostra caccia un quadrimotore ed un bimotore caduti presso le isole di Ventotene e Ponza.
1047 - 7 aprile
La battaglia si è nuovamente accesa su ampio fronte nel settore meridionale tunisino ove il nemico, preceduto da violenta preparazione di artiglieria, ha attaccato con largo impiego di mezzi corazzati. Dalla caccia italo - germanica sono stati abbattuti in combattimento 6 aerei ed un altro veniva distrutto dalle batterie della difesa.
Nel pomeriggio di ieri formazioni di velivoli avversari sganciavano bombe sugli abitati di Trapani, Ragusa e Messina; sono segnalati danni gravi a fabbricati civili, 40 morti e oltre 100 feriti fra la popolazione di Trapani, 6 morti e 9 feriti a Messina. In queste incursioni il nemico perdeva 7 apparecchi: colpiti da nostri cacciatori 2 cadevano nei pressi di Capo d'Armi e di Capo Spartivento; centrati dalle artiglierie contraeree 3 precipitavano in mare presso Trapani, uno al largo di Taormina e uno in vicinanza di Scicli (Ragusa).
1048 - 8 aprile
In Tunisia il poderoso urto avversario, che in duelli aerei 8 velivoli.
Nel pomeriggio di ieri quadrimotori nemici hanno lanciato bombe dirompenti e spezzoni incendiari su Palermo causando danni non gravi ad alcuni fabbricati della periferia; nessuna vittima. Due apparecchi, colpiti l'uno dalla nostra caccia e l'altro dalle batterie della difesa, precipitavano in mare nei pressi di Capo Gallo e di Mongerbbino.
1049 - 9 aprile
L'attacco nemico, appoggiato da poderose formazioni aeree, é continuato violento lungo tutto il fronte tunisino e specialmente nel settore meridionale: in conformità degli ordini, le truppe dell'Asse ripiegano su nuove posizioni di schieramento. Reparti italiani e germanici, benché isolati e sorpassati dalle colonne nemiche, hanno lottato strenuamente sui capisaldi loro affidati infliggendo gravi perdite all'avversario.
Nei combattimenti aerei della giornata, 4 apparecchi sono stati abbattuti dalla nostra caccia, 2 da quella germanica; altri 2 velivoli nemici venivano distrutti dalle artiglierie della difesa.
1050 - 10 aprile
In Tunisia la persistente pressione nemica viene contenuta dalle forze italiane e germaniche che effettuano ordinatamente i movimenti predisposti.
Le sfavorevoli condizioni atmosferiche hanno ieri grandemente limitato l'attività delle opposte aviazioni.
1051 - 11 aprile
Nello scacchiere tunisino si svolge ordinatamente la manovra difensiva delle truppe dell'Asse. Nel settore centrale veniva respinto, col valido appoggio dell'arma aerea, un poderoso attacco ,di forze corazzate nemiche che perdevano 60 carri armati.
Nostri bombardieri hanno efficacemente agito su basi logistiche e portuali avversarie; 4 velivoli risultano abbattuti da cacciatori italiani e germanici, 2 altri in Mediterraneo da nostri apparecchi di scorta a convogli aerei.
Napoli, Cagliari e La Maddalena sono state bombardate da formazioni dell'aviazione anglo - americana. A Napoli alcuni fabbricati sono parzialmente crollati e si deplorano fra la popolazione 4 morti e 34 feriti; tre quadrimotori precipitavano in mare ad opera della caccia, mentre un quarto era distrutto dalle batterie della difesa.
Non ancora precisato il numero delle vittime nelle altre località.
1052 - 12 aprile
Nell'attuazione dei movimenti delle truppe italo - germaniche verso le nuove posizioni nello scacchiere tunisino, Sfax e Kairouan venivano sgomberate.
Forti puntate di unità avanzate nemiche, appoggiate da carri armati, sono state respinte nel settore meridionale.
Reparti della nostra aviazione attaccavano le retrovie dell'avversario, cacciatori tedeschi facevano precipitare 5 Spitfire.
Nel pomeriggio di ieri formazioni di quadrimotori bombardavano Napoli, Trapani e Marsala causando notevoli danni agli abitati. Sono complessivamente segnalati, fra la popolazione civile, 4 morti e 22 feriti. La nostra caccia abbatteva 6 velivoli a Napoli e 2 a Trapani, altri 4 erano distrutti dalle artiglierie contraeree, di cui due nel cielo di Napoli, uno a Messina e uno a Pozzallo.
Nell'incursione su Cagliari, segnalata dal bollettino di ieri, le batterie della difesa hanno colpito due apparecchi, caduti in fiamme uno a sud di S. Ella, l'altro nei dintorni della città. Quattro nostri velivoli non sono rientrati.
1053 - 13 aprile
In Tunisia forti retroguardie dell'Asse sono impegnate in combattimenti contro colonne anglo - americane.
Cacciatori tedeschi abbattevano 2 birotori.
Formazioni dell'arma aerea italiana e germanica hanno agito contro aerodromi dell'Algeria e bombardato efficacemente le attrezzature del porto di Bona.
Al largo delle coste algerine nostri aerosiluranti attaccavano un convoglio avversario, colpendo un mercantile da 6.000 tonnellate.
Il nemico ha rinnovato ieri azioni di bombardamento aereo su città e centri dell'Italia meridionale ed insulare; soltanto a Cosenza e a Vibo Valentia (Catanzaro) sono segnalati danni e vittime fra la popolazione civile: complessivamente 60 morti e 124 feriti.
Risultano distrutti 3 velivoli, dei quali uno dalla nostra caccia a Napoli e 2 dalle artiglierie contraeree a Messina e Ustica (Palermo). Nelle ultime settimane la R. Marina ha perduto in seguito ad azione nemica aeronavale 3 siluranti, 2 sommergibili, un incrociatore. Gran parte degli equipaggi é stata salvata dai nostri mezzi o catturata dal nemico.
Nello stesso periodo unità della R. Marina hanno affondato due sommergibili nemici.
1054 - 14 aprile
La pressione nemica, aumentata nel settore occidentale del fronte tunisino, é stata contenuta dalle nostre truppe in vivaci contrattacchi. Reparti aerei dell'Asse hanno colpito, nel corso di azioni notturne, obiettivi delle retrovie avversarie e le installazioni portuali di Tripoli.
Località della Liguria, della Sicilia e della Sardegna, sono state bombardate dall'aviazione anglo - americana: sono segnalati danni di qualche entità a Trapani. Durante tali incursioni, a seguito delle quali si deplorano complessivamente 25 morti e 30 feriti fra la popolazione civile, 6 velivoli venivano distrutti dalle batterie contraeree e altri 4 dai nostri. cacciatori.
1055 - 15 aprile
Vivace attività combattiva lungo tutto il fronte tunisino e particolarmente nel settore occidentale dove ripetuti attacchi avversari, preceduti da intensa preparazione di fuoco, sono stati respinti.
In duelli aerei cacciatori germanici distruggevano due Spitfire.
Incursioni effettuate da velivoli anglo - americani su Cagliari hanno causato danni limitati alla periferia della città: non sono segnalate vittime tra la popolazione. La nostra caccia, prontamente intervenuta, abbatteva 4 quadrimotori, un altro apparecchio precipitava colpito dalle artiglierie della difesa.
1056 - 16 aprile
Sul fronte tunisino concentramenti di fuoco delle opposte artiglierie ed aspri combattimenti di carattere locale.
Susa è stata sgombrata.
L'aviazione dell'Asse ha battuto colonne di automezzi ed attaccato, con buoni risultati, nodi stradali e basi portuali del nemico; nel Mediterraneo centrale 2 apparecchi sono stati distrutti dalla nostra caccia. Quadrimotori americani lanciavano nel pomeriggio di ieri bombe e spezzoni nei dintorni di Napoli e su Palermo, Catania, Messina, Sciacca, causando perdite alle popolazioni civili: complessivamente 102 morti e 115 feriti. A Palermo 2 velivoli erano abbattuti dalle arti- glierie della difesa ed uno dai nostri cacciatori. Un altro quadrimotore precipitava nei pressi di Catania, colpito dal tiro delle batterie contraeree.
1057 - 17 aprile
Nel settore meridionale del fronte tunisino intensificata attività delle opposte artiglierie: un forte attacco nemico, nel settore occidentale, veniva respinto con gravi perdite per l'avversario.
Nei combattimenti aerei della giornata l'aviazione anglo - americana ha perduto 11 apparecchi, dei quali 6 distrutti in Tunisia dalla caccia germanica, 5 nel Canale di Sicilia dalla nostra. Cinque altri precipitavano al suolo colpiti dal tiro di unità terrestri.
Formazioni di quadrimotori americani effettuavano anche ieri incursioni sulle città di Catania e Palermo i cui centri urbani hanno subito danni sensibili: fra la popolazione di Catania si deplorano 51 morti e 265 feriti, a Palermo le vittime civili finora accertate sono 5 morti e 35 feriti. A Palermo 2 velivoli erano abbattuti dai nostri cacciatori, uno dal fuoco della difesa contraerea.
1058 - 18 aprile
Lungo il fronte tunisino intensi e prolungati duelli d'artiglieria. Puntate avversarie contro il settore meridionale del nostro schieramento sono state respinte da immediati contrassalti. Un aereo veniva abbattuto dalla caccia tedesca.
Nel corso di tentati attacchi a nostri convogli 7 aerei venivano abbattuti da cacciatori italiani e 2 da cacciatori tedeschi.
Nella notte sul 16 due nostre torpediniere di scorta ad un convoglio hanno arditamente attaccato 2 supercaccia inglesi; uno di questi si allontanava con incendio a bordo e poi colava a picco in seguito ad esplosione; una nostra torpediniera è affondata.
Plurimotori americani hanno bombardato ieri Palermo, Catania e Siracusa danneggiando edifici pubblici e privati delle prime due città. Sono segnalati, fra la popolazione, 20 morti e 30 feriti a Palermo, 3 morti e 17 feriti a Catania, 7 feriti a Siracusa. Durante tali incursioni l'aviazione avversaria perdeva 11 apparecchi, dei quali 7 abbattuti dalle batterie contraeree e 4 da cacciatori. Dei velivoli abbattuti ne cadevano in mare q. ad ovest di Capo Gallo, 2 ad ovest di Capo Rama ed uno a levante di Siracusa; altri 2 precipitavano nella zona di M. Cuccio (Palermo); un altro è stato visto allontanarsi con l'ala destra in fiamme ed è da considerare abbattuto.
1059 - 19 aprile
In Tunisia più intensa attività combattiva: tentativi di infiltrazione di elementi avanzati avversari urtavano nella pronta reazione dei nostri reparti.
Cacciatori dell'Asse abbattevano, negli scontri aerei della giornata, 13 apparecchi e formazioni della nostra aviazione attaccavano, con favorevoli risultati, concentramenti di mezzi corazzati.
Palermo, Ragusa, Porto Torres (Sassari) e La Spezia sono state obiettivo di azioni di bombardamento da parte di quadrimotori americani: i danni sono ingenti a Palermo dove il numero delle vittime è stato finora accertato in 38 morti e 99 feriti. Vengono inoltre segnalati 1 morto e 8 feriti a Ragusa, 4 morti e 6 feriti a Porto Torres. Non ancora precisate le perdite subite dalla popolazione a La Spezia. Un velivolo nemico risulta distrutto dalle artiglierie della difesa di Palermo, 4 altri dalla caccia italo - germanica dei quali uno nel cielo di Catania, uno su Palermo e 2 a Marsala. Cinque nostri aerei non sono ritornati alla base.
1060 - 20 aprile
Su tutto il fronte tunisino violento fuoco di artiglierie; attacchi locali di reparti nemici sono stati respinti.
Intensa l'attività delle opposte aviazioni: la nostra ha bombardato obiettivi delle retrovie avversarie in azioni diurne e notturne; 13 apparecchi risultano abbattuti da cacciatori germanici.
Nella incursione nemica su La Spezia si deplorano 8 morti e 50 feriti. Un velivolo nemico è stato abbattuto.
Nel Tirreno un sommergibile nemico è stato affondato, dopo prolungata caccia, da una nostra unità antisommergibile al comando del sottotenente di vascello Renato Riccomanni.
1061 - 21 aprile
Il nemico, dopo una preparazione d'artiglieria di eccezionale intensità, ha attaccato il settore meridionale del fronte tunisino.
I1 violento urto é stato saldamente sostenuto dalle truppe italiane e germaniche che, passate in più punti al contrattacco, sono riuscite a neutralizzare i vantaggi conseguiti inizialmente dall'avversario. La battaglia prosegue aspra e serrata con il largo intervento delle opposte aviazioni. In ripetuti scontri i cacciatori tedeschi hanno distrutto 8 apparecchi.
Un brillante successo veniva riportato ieri dalla caccia italiana nel cielo del Canale di Sicilia, dove formazioni del 1° stormo, comandate dai maggiore Luigi Di Bernardo da Città della Pieve (Perugia) e dal capitano Clizio Nioi da Terranova Pausania, affrontavano, benché inferiori di numero, 60 Spitfire abbattendone 17.
Altri a apparecchi risultano distrutti da nostri cacciatori: uno sulle coste della Tunisia e uno al largo delle isole Strofadi (Grecia).
Nella notte sul 20 aprile nostri bombardieri hanno efficacemente agito sui depositi e sulle raffinerie di Haifa.
Su alcuni minori centri dell'Italia meridionale e della Sicilia venivano ieri effettuate azioni di bombardamento e di mitragliamento aereo che causavano qualche vittima e danni di lieve entità. Un apparecchio americano precipitava, colpito dalle batterie di Porto Empedocle.
Dalle operazioni degli ultimi due giorni tre nostri velivoli non hanno fatto ritorno.
1062 - 22 aprile
I violenti attacchi rinnovati dal nemico con l'appoggio di preponderanti artiglierie, sul fronte meridionale tunisino, sono stati anche ieri contenuti dall'accanita resistenza e dal provato valore delle nostre truppe. Nella tenacissima difesa 'di un elemento avanzato della nostra linea si é particolarmente distinto il 1° battaglione del 66° reggimento fanteria Trieste che, al comando del capitano Mario Politi da Sulmona, ha inflitto ingenti perdite alle unità neozelandesi attaccanti.
Bombardieri pesanti germanici hanno agito su centri logistici delle retrovie: 4 apparecchi avversari erano abbattuti dalla caccia, a distrutti dalle batterie contraeree.
In riuscita azione notturna nostri velivoli raggiungevano e bombardavano gli impianti petroliferi di Tripoli di Siria.
1063 - 23 aprile
Nel settore meridionale del fronte tunisino é aumentata, durante la giornata di ieri, la poderosa pressione avversaria fieramente contrastata in ripetute azioni di contrattacco dalle nostre unità. Merita, fra queste, speciale menzione la divisione Pistoia comandata dal generale Falugi i cui fanti hanno sostenuto, con incrollabile fermezza, i reiterati assalti di preponderanti forze britanniche.
Anche nel settore occidentale, al quale il nemico ha esteso il suo sforzo offensivo, duri combattimenti sono in corso.
In duelli aerei la caccia germanica abbatteva 6 apparecchi; quattro Spitfire erano inoltre distrutti da nostri cacciatori di scorta ad un aeroconvoglio.
Velivoli avversari hanno compiuto un'incursione su Siracusa uccidendo 3 civili e ferendone 13; di limitata entità i danni. Su Carloforte (Cagliari) e nei dintorni di Catanzaro e di Ragusa sono state pure lanciate alcune bombe che causavano complessivamente 4 morti e 14 feriti. Risultano distrutti da batterie della difesa due aerei: uno precipitato in fiamme ad est di Siracusa ed uno in mare nei pressi di Pozzallo (Ragusa).
1064 - 24 aprile
La battaglia in Tunisia ha ieri segnato una sosta sul fronte meridionale dove il nemico, gravemente provato dalla salda resistenza e dallo spirito controffensivo delle nostre truppe, non ha continuato la sua azione. La lotta si é invece riaccesa violenta nel settore occidentale in cui vigorosi attacchi di forze corazzate venivano infranti da reparti germanici.
Per i combattimenti dei giorni scorsi meritano l'onore della citazione la divisione Trieste, il 340° battaglione mitraglieri, due compagnie della divisione Folgore ed una compagnia di granatieri. Uno speciale riconoscimento spetta anche all'artiglieria italiana che ha dato ancora una volta prova di alta capacità e completa abnegazione. L'aviazione dell'Asse ha agito senza tregua su concentramenti di mezzi blindati e su aeroporti avversari.
Un'incursione aerea sul territorio della provincia di Nuoro faceva danni non gravi: si deplorano fra la popolazione 12 morti e 6 feriti. Tre apparecchi nemici, intercettati da cacciatori germanici al largo delle coste orientali della Sardegna, venivano abbattuti in mare.
Nostri mas hanno stroncato con brillante azione un tentativo di attacco di mas russi ad un porto della Crimea.
1065 - 25 aprile
Sul fronte occidentale tunisino truppe italiane e tedesche sono impegnate in duri combattimenti contro il nemico che ha lanciato all’attacco nuove poderose forze corazzate e di fanteria. Moderata attività esplorativa nel settore meridionale.
Quattro apparecchi avversari sono stati abbattuti da cacciatori tedeschi, tre da batterie contraeree, uno da una torpediniera in navigazione nel Mediterraneo centrale.
Nostri velivoli hanno nuovamente ed efficacemente bombardato le attrezzature industriali di Haifa.
Questa notte quadrimotori americani effettuavano un'incursione nei dintorni di Napoli facendo danni in misura non grave. A Torre del Greco :si deplorano 47 morti e 66 feriti.
Un aereo nemico precipitava in mare, colpito dalle artiglierie della difesa, nei pressi di Ispica (Ragusa) nel cui territorio venivano sganciate alcune bombe senza conseguenze.
1066 - 26 aprile
Attacchi locali sono falliti sul fronte meridionale tunisino per la pronta reazione dei nostri reparti. La persistente violenta pressione avversaria nel settore occidentale é stata validamente contenuta in aspri combattimenti ai quali l'arma aerea italiana e germanica ha portato il suo concorso ininterrotto ed efficace. L'aviazione anglo - americana ha perduto ieri 12 apparecchi dei quali 7 abbattuti dalla caccia, 5 distrutti dalle artiglierie contraeree.
Nelle accanite lotte dei giorni scorsi si sono particolarmente segnalate le seguenti unità tedesche: 10a divisione corazzata, II battaglione del 433° reggimento granatieri corazzati, battaglione cacciatori della Luftwaffe.
Nostri velivoli hanno intercettato nelle acque della Cirenaica un convoglio fortemente protetto colpendo con siluro 2 mercantili, uno da 8.000 ed uno da 5.000 tonnellate.
Aerei nemici sorvolavano, nel pomeriggio di ieri, località della Sicilia lanciando bombe e spezzoni: qualche fabbricato veniva danneggiato, un cittadino ucciso a Licata (Agrigento). La regione di Cagliari è stata obiettivo di un'incursione nelle prime ore di stamane: non ancora accertato il numero delle vittime. Quattro nostri apparecchi non hanno fatto ritorno dalle operazioni di guerra degli ultimi giorni.
1067 - 27 aprile
Il nemico ha continuato, con poderose forze di fanteria e corazzate, la sua offensiva nel settore occidentale tunisino: tutti gli attacchi si sono infranti, con gravi perdite in uomini e carri armati, contro la tenacissima resistenza delle truppe italiane e germaniche passate in più punti al contrattacco. L'aviazione dell'Asse é ripetutamente intervenuta in appoggio ai reparti terrestri bombardando concentramenti di autocolonne e di mezzi blindati, distruggendo e danneggiando numerosi carri armati.
Nel pomeriggio di ieri quadrimotori Liberator hanno sganciato bombe e compiuto azioni di mitragliamento sulla città di Grosseto, cagionando danni notevoli a fabbricati civili tra i quali l'ospedale della Croce Rossa e l'asilo infantile. Due velivoli sono stati abbattuti dalle batterie della difesa.
Plurimotori nemici effettuavano pure incursioni su Sant'Antioco (Cagliari), Augusta, Bari e Trani. Le artiglierie contraeree facevano precipitare tre bombardieri: uno a Sant'Antioco, uno ad Augusta e uno nell'abitato di Bari.
Le vittime fra la popolazione, per le incursioni nemiche riportate nel bollettino odierno, ascendono a:
— 74 morti e 177 feriti a Grosseto;
— 10 morti e 12 feriti finora accertati a Trani;
— 10 morti e 16 feriti complessivamente nella località di Augusta, Sant'Antioco e Bari.
Quelle causate dall'azione aerea sulla regione di Cagliari, segnalata nel bollettino n. 1066, si limitano a 18 feriti.
1068 - 28 aprile
Lungo tutto il fronte tunisino sono anche ieri falliti gli attacchi condotti dall'avversario con intenso appoggio di artiglieria e di mezzi blindati.
Ai reparti citati dai precedenti bollettini merita di essere aggiunto, per il suo valoroso comportamento, il gruppo corazzato comandato dal maggiore Oderisio Piscicelli Taeggi da Napoli.
Formazioni aeree italiane e germaniche hanno efficacemente battuto colonne nemiche in marcia e in sosta.
Quattro apparecchi anglo - americani sono stati distrutti: uno da cacciatori tedeschi in Tunisia, uno da batterie contraeree sulle coste del Peloponneso, due da una nostra silurante nel Canale di Sicilia. Un'incursione di quadrimotori americani nei dintorni di Cagliari causava danni non gravi: nessuna vittima fra la popolazione civile. Tre nostri velivoli non sono rientrati alle basi.
1069 - 29 aprile
Proseguono i combattimenti sul fronte tunisino: vigorosi contrattacchi locali di reparti italiani e germanici hanno avuto esito fortunato.
Due apparecchi venivano distrutti durante la giornata dalla caccia tedesca e 4 altri da batterie contraeree. Nostri velivoli colpivano con siluro un piroscafo nella rada di Philippeville, incendiavano e affondavano una motosilurante nel Mediterraneo centrale, abbattevano 4 Curtiss nel cielo del Canale di Sicilia.
Azioni di bombardieri avversari causavano ieri perdite e danni a Napoli, Messina, Siracusa e Lampedusa; sette quadrimotori precipitavano a seguito di duelli con nostri cacciatori: 4 a Napoli, 2 a Messina, 1 sul litorale di Agrigento.
A seguito delle incursioni segnalate dal bollettino odierno si deplorano tra le popolazioni. civili: 41 morti e 88 feriti finora accertati a Napoli; 3 morti e 12 feriti a Messina; 5 feriti complessiva- mente a Siracusa e Lampedusa.
1070 - 30 aprile
In Tunisia i reiterati tentativi avversari di forzare le nostre linee hanno urtato, anche durante la giornata di ieri, contro la strenua difesa delle truppe italiane e germaniche.
L'aviazione dell'Asse, particolarmente attiva, attaccava ammassamenti di forze nemiche incendiando e danneggiando buon numero di automezzi. Diciassette apparecchi anglo - americani venivano abbattuti in combattimento: 10 da cacciatori germanici e 7 da una nostra
formazione da caccia, comandata dal capitano pilota Bruno Politi da Milano, in aspri duelli ingaggiati con un gruppo di circa 60 velivoli inglesi; altri 2 aerei nemici, attaccati mentre decollavano, erano distrutti da un nostro cacciatore.
Nel corso di una azione avversaria contro un convoglio navale 2 aeroplani nemici sono precipitati in mare, colpiti dalla reazione contraerea delle navi.
Quattro nostri velivoli non hanno fatto ritorno dalle loro missioni di guerra degli ultimi due giorni.