Bollettini di Guerra

1943 - marzo dal n. 1010 al n. 1040

1010 - 1 marzo

In Tunisia, combattimenti locali svoltisi nella zona settentrionale han­no avuto esito a noi favorevole, un tentato attacco nemico nel set­tore meridionale è stato stroncato dal fuoco dell'artiglieria.
Tre apparecchi britannici risultano distrutti dalla caccia dell'Asse.
Nostre formazioni di aerosiluranti al comando del maggiore Ga­briele Casini da Monte S. Savino (Arezzo), capitano Giulio Cesare Graziani da Affile (Roma), capitano Giuseppe Zucconi da Stignano di Pola, capitano Mario Spezzaforri da Torre Annunziata, tenente Mi­chele Avalle da Cuneo, attaccavano a nord - est di Algeri un grosso convoglio scortato: un cacciatorpediniere tipo Jervis, raggiunto da due siluri, affondava immediatamente, due piroscafi, per comples­sive 17 mila tonnellate, colpiti in pieno, colavano a picco; un altro cacciatorpediniere ed un mercantile da 7 mila tonnellate venivano gravemente danneggiati.

Aerei italiani bombardavano navi alla fonda nella rada di Algeri provocando violente esplosioni.

Su Cagliari e Palermo formazioni di velivoli avversari hanno lan­ciato ieri numerose bombe colpendo edifici pubblici ed abitazioni civili; accertati finora circa 200 morti e qualche centinaio di feriti a Cagliari, 3 morti e 8 feriti a Palermo.

Sei dei velivoli nemici sono stati abbattuti: tre nei pressi di Palermo dalle artiglierie contraeree italo - tedesche, due al largo di Capo Spar­tivento ad opera della nostra caccia in violenti scontri, uno da cac­ciatori germanici poco a sud della Sardegna.

Presso S. Maria Castellabate (Salerno) sono stati raccolti tre compo­nenti l'equipaggio di un aereo inglese caduto in mare.

 

1011 - 2 marzo

Riuscite azioni locali sul fronte tunisino; l'aviazione avversaria ha perduto 13 apparecchi: 8 in combattimento e 5 ad opera delle bat­terie della difesa.

Formazioni aeree italiane hanno rinnovato arditamente gli attacchi contro il convoglio nemico già provato il giorno 28 febbraio, affon­dando un piroscafo e danneggiandone gravemente due.

Incursioni aeree sono state effettuate su Palermo, Napoli e su varie località delle province di Catanzaro e di Cosenza. Sono segnalati tra la popolazione civile 10 morti e 113 feriti a Napoli, 10 morti. e 96 feriti a Palermo, 5 morti e 10 feriti a Catanzaro Marina, 1 morto e 11 feriti ad Amantea (Cosenza). Su Napoli venivano abbattuti 3 velivoli dalla nostra caccia e 2 dalle artiglierie contraeree, altri 2 ap­parecchi precipitavano nei dintorni di Palermo colpiti uno dai nostri cacciatori ed uno dal tiro della difesa.

Sei nostri velivoli non sono rientrati alla base.

 

1012 - 3 marzo

Vivaci azioni ed intensificata attività di elementi esploranti e dell’artiglieria sul fronte tunisino.

L'aviazione dell'Asse ha abbattuto in combattimenti 3 aerei. Nostri bombardieri hanno attaccato il porto di Bona provocando notevoli incendi, altri apparecchi italiani e germanici agivano effi­cacemente su Tripoli.

Numerose bombe sono state lanciate da aerei nemici su Biserta e Tunisi: danni sensibili agli abitati, circa 100 morti e 200 feriti tra la popolazione civile.

Velivoli anglo - americani hanno bombardato Avola (Siracusa), Poz­zallo e l'isola di Lampedusa. Centrato dalle artiglierie contraeree, un plurimotore è precipitato in mare al largo di Pozzallo.

 

1013 - 4 marzo

Le opposte aviazioni sono state molto attive nel cielo tunisino.

Due pattuglie di nostri cacciatori, attaccate audacemente due forti formazioni avversarie, abbattevano 3 Curtiss, un quarto, danneggiato, atterrava nelle nostre linee. Altri 11 velivoli venivano distrutti dalla caccia germanica ed uno dalle batterie contraeree.

Dal 26 febbraio al 3 marzo, le truppe dell'Asse hanno complessiva­mente preso 2.110 prigionieri ed hanno distrutto o catturato 18 car­ri armati, 50 automezzi blindati, 36 cannoni.

Nel pomeriggio di ieri quadrimotori nemici lanciavano bombe su Messina. Alcuni feriti.

Nel cielo di Pozzallo caccia britannici si sono scontrati con cacciatori germanici: 2 Spitfire venivano abbattuti e cadevano uno presso San Pieri (Sciali) e il secondo in mare a sud di Pozzallo. Un pilota è stato catturato.

 

1014 - 5 marzo

In Tunisia vivace attività di artiglieria e di reparti esploranti.

I porti di Bougie e di Philippeville sono stati attaccati da nostri aerei. Velivoli nemici lanciavano alcune bombe su Napoli, Salerno e San Vitaliano (Nola) causando lievi danni; 6 morti e 10 feriti a San Vitaliano. Un apparecchio, colpito dal tiro della difesa, è precipitato al suolo presso Latina (Benevento).

Nell'Atlantico meridionale un nostro sommergibile, al comando del tenente di vascello Roberto Rigoli, ha affondato un trasporto di truppe brasiliane da 7.000 tonnellate ed una motonave nordamerica­na da 12.000 tonnellate.

 

1015 - 6 marzo

Sul fronte tunisino nessun avvenimento di rilievo.

In combattimenti aerei 5 velivoli sono stati abbattuti dalla caccia germanica.

Il numero dei prigionieri fatti dal 26 febbraio al 3 marzo é salito a 2.500, dei quali 52 ufficiali.

Bombardieri tedeschi hanno attaccato un convoglio di numerose navi, in navigazione a nord - ovest di Tripoli, affondando 3 piroscafi, per complessive 26.000 tonnellate e danneggiandone altri 2 per 13.000 tonnellate.

Un nostro sommergibile, comandato dal tenente di vascello Rino Erler, ha colato a picco un cacciatorpediniere e silurato un piroscafo naviganti in convoglio nel Mediterraneo centrale.

 

1016 - 7 marzo

Nel settore meridionale tunisino si sono svolte nella giornata di ieri azioni di carattere locale.

L'aviazione ha validamente concorso, bombardando concentramenti di carri armati, postazioni di artiglierie e colonne di automezzi. Nel corso di combattimenti aerei 5 Spitfire sono stati abbattuti e nu­merosi velivoli venivano distrutti al suolo in un aeroporto avversario.

 

1017- 8 marzo

In Tunisia l'aviazione ha svolto intensa attività.

Nostri cacciatori abbattevano in aspri duelli 12 aerei nemici; di questi, 11 precipitavano ad opera di una formazione del 16° gruppo comandata dal capitano Giovanni Pagliari da Parma.

Altri 9 apparecchi sono stati distrutto dalla caccia germanica. Aerei tedeschi hanno bombardato il porto di Tripoli, colpendo 2 mer­cantili con bombe di grosso calibro.

Durante la giornata un nostro velivolo é andato perduto.

 

1018 - 9 marzo

Azioni locali sul fronte tunisino.

Cacciatori germanici hanno abbattuto 5 Spitfire.

Nel Mediterraneo la caccia di scorta ad un convoglio ha respinto un attacco di velivoli nemici facendone precipitare cinque in mare.

Una incursione aerea è stata attuata questa notte su Palermo: danni non gravi a fabbricati civili, 3 morti e 5 feriti tra la popolazione.

 

1019 - 10 marzo

In Tunisia nulla da segnalare.

Bombardieri germanici hanno attaccato il porto di Algeri colpendo le attrezzature portuali e danneggiando un piroscafo di medio ton­nellaggio.

Due velivoli della formazione che :ieri notte sganciava bombe su Pa­lermo sono stati abbattuti dal tiro della difesa contraerea di Porto Empedocle.

 

1020 - 11 marzo

Azioni di reparti esploranti nel settore tunisino.

In duelli aerei la caccia tedesca abbatteva 12 apparecchi.

Velivoli nemici hanno bombardato l'abitato di Gafsa causando nu­merosi morti tra la popolazione.

Un convoglio nemico è stato attaccato tra Bougie ed Algeri da una formazione di aerosiluranti del 105° gruppo, al comando del capi­tano Urbano Mancini da Cesena (Forlì) : un piroscafo da 15.000 ton­nellate affondava; un altro mercantile, pure di grosso tonnellaggio, ed un cacciatorpediniere venivano gravemente danneggiati.

Con tale nuovo successo l'aviazione italiana ha affondato dall'inizio della guerra un milione di tonnellate di naviglio nemico.

 

1021 - 12 marzo

In Tunisia puntate di mezzi corazzati nemici sono state respinte dal fuoco dell'artiglieria e dall'aviazione.

Dieci velivoli risultano abbattuti: 4 dai cacciatori italiani e germa­nici, 4 dalle batterie contraeree e 2 da nostri carri armati. Incursioni su località nei pressi di Tunisi causavano numerosi morti e feriti tra la popolazione.

Nel tardo pomeriggio di ieri nostre formazioni di aerosiluranti rag­giungevano la rada di Bona ove colpivano tre piroscafi alla fonda. Nel Mediterraneo centrale la caccia tedesca di scorta ad un convoglio sventava un tentato attacco di bombardieri facendone precipitare due in mare.

Questa notte velivoli avversari hanno sganciato bombe su Palermo e dintorni: vengono segnalati 3 morti e 10 feriti, danni sensibili a fabbricati civili.

Dalle operazioni della giornata un nostro aereo non ha fatto ritorno. Un nostro sommergibile non è tornato alla base. Quasi tutto l'equi­paggio è salvo.

 

1022 - 13 marzo

Sul fronte tunisino attività di pattuglie.

Numerosi velivoli ed automezzi nemici sono stati distrutti su di un aeroporto nemico in una azione a volo radente.

Incursioni aeree avversarie causavano 8 morti e 12 feriti a Susa (Tunisia), perdite in corso di accertamento a Tunisi, danni notevoli alle abitazioni delle due città. La caccia tedesca abbatteva nel cielo di Tunisi 6 apparecchi.

Formazioni dell'aviazione germanica hanno agito la sera dell'11 con­tro un convoglio a nord di Bona colpendo gravemente 3 piroscafi per complessive 24.000 tonnellate ed un cacciatorpediniere; un altro convoglio è stato attaccato questa notte presso Philippeville: 2 navi da circa 5.000 tonnellate ciascuna venivano centrate con siluri.

Nell'azione compiuta dai nostri aerosiluranti entro la rada di Bona, citata dal bollettino di ieri, risulta colpito anche un grosso cacciatorpediniere.

Uno dei plurimotori che la notte sul 12 avevano bombardato Pa­lermo, raggiunto dal tiro dell'artiglieria della difesa, è precipitato in mare a sud - est di Torre Verdura (Agrigento).

Due nostri velivoli non sono ritornati dalle loro missioni belliche.

 

1023 - 14 marzo

Normale attività esplorativa in Tunisia.

Una formazione nemica che tentava l'attacco ad un aeroporto nel settore meridionale del fronte veniva intercettata da cacciatori ger­manici che abbattevano 14 velivoli. Altri 5 apparecchi sono stati di­strutti dalla caccia dell'Asse in duelli aerei. Bombardieri tedeschi hanno operato sul porto di Bona: un piroscafo risulta incendiato, qualche altro danneggiato.

Aeroplani avversari sganciavano ieri alcune bombe su Ragusa causan­do 13 feristi tra la popo-

lazione e danni a fabbricati civili.

 

1024 - 15 marzo

Il maltempo ha limitato in Tunisia le operazioni terrestri ed aeree; un velivolo nemico é stato distrutto dal tiro delle artiglierie.

Sul Canale di Sicilia cacciatori germanici abbattevano in combatti­mento un bimotore inglese.

Nostri aerosiluranti hanno attaccato nelle acque di Bona un convo­glio, scortato da navi e da aerei, centrando con siluri un piroscafo di grosso tonnellaggio.

Nella notte sul 13 motosiluranti tedesche si sono scontrate, al largo della costa tunisina, con un gruppo di cacciatorpediniere britannici due dei quali venivano affondati e altri due sicuramente colpiti senza alcuna perdita da parte germanica.

In Atlantico un nostro sommergibile, al comando del tenente di va­scello Gianfranco Gazzana da Milano, colava a picco il transatlan­tico inglese Empress of Canada di 23.500 tonnellate, carico di truppa. Mas italiani, in agguato sulle coste nord - orientali del Mar Nero, attaccavano un nume- roso gruppo di motosiluranti e motovedette rus­se danneggiandone due e rientrando incolumi alla base.

Aerei nemici hanno sorvolato il territorio della provincia di Frosi­none e la località di Pozzallo (Ragusa), provocando lievi danni; un morto fra la popolazione di Pozzallo.

 

1025 - 16 marzo

Sul fronte meridionale della Tunisia, concentramenti nemici di trup­pe e di automezzi sono stati attaccati con visibili effetti da bombardieri in picchiata. Cacciatori germanici hanno abbattuto, in ripetuti scontri, 3 apparecchi avversari. Nel comune di Piana degli Albanesi, la sera del 12, é precipitato al suolo incendiandosi uno degli aerei che avevano compiuto l'incursione su Palermo.

Dalle azioni degli ultimi giorni, 3 nostri velivoli non sono ritornati.

 

1026 - 17 marzo

Intensificata attività delle opposte artiglierie nel settore meridionale tunisino.

Velivoli germanici hanno bombardato il porto di Tripoli ed agito su di un aerodromo avversario nella Tunisia settentrionale distrug­gendo 3 apparecchi a1 suolo.

Altri reparti aerei tedeschi attaccavano ieri un convoglio in naviga­zione ad ovest di Bengasi silurando due piroscafi di medio tonnellaggio; un terzo mercantile, colpito, si incendiava.

Nel Mediterraneo centrale, una unità leggera, al comando del ca­pitano di corvetta Alberto Ceccacci da Ancona, ha affondato un sommergibile.

Un altro sommergibile nemico è esploso urtando contro un nostro sbarramento di mine.

Con l'azione odierna i mezzi navali italiani antisommergibili hanno distrutto negli ultimi sei mesi 21 sommergibili avversari e ne hanno danneggiati in modo più o meno grave almeno altri 15.

 

1027 - 18 marzo

Sul fronte tunisino, in azioni di carattere locale, sono stati presi circa cento prigionieri.

L'aviazione dell'Asse ha agito contro colonne di truppe e di automezzi e su postazioni di artiglieria.

In duelli aerei 5 apparecchi inglesi venivano abbattuti dalla caccia germanica.

Velivoli avversari isolati hanno sganciato qualche bomba e sparato raffiche di mitragliatrice su località. e stazioni ferroviarie dell'Italia meridionale; sono segnalati 4 morti e 4 feriti a Metaponto e danni di lieve entità.

Un motoveliero con a bordo 4 ufficiali nemici é stato catturato nel Mediterraneo da un nostro mas.

 

1028 - 19 marzo

Nel Mediterraneo occidentale un convoglio nemico, composto di tre piroscafi, veniva attaccato da una nostra formazione di aerosiluranti al comando del capitano Mario Spezzaferri da Torre Annunziata (Napoli): due piroscafi da 5.000 tonnellate, colpiti da siluri, colavano a picco, il terzo, da 7.000 'tonnellate, si arrestava fortemente sbandato. Aerei nemici sganciavano ieri alcune bombe sulla periferia e nei dintorni di Napoli e nella provincia di Siracusa senza causare vittime; lievi danni a Noto. Un velivolo, colpito dal tiro delle artiglierie della difesa, è precipitato in mare a sud di Capo Passero.

 

1029 - 20 marzo

Nel settore settentrionale del fronte tunisino, dopo aspri combattimenti durati più giorni nel corso dei quali il nemico subiva gravi perdite, un'importante posizione veniva conquistata dalle truppe dell’Asse. Nello sviluppo delle azioni il nemico lasciava nelle nostre mani 1.600 prigionieri, 16 carri armati, 30 cannoni e 70 autocarri. Il porto di Tripoli è stato questa notte efficacemente bombardato da aerei germanici: risultano incendiate 3 navi alla fonda e colpite le attrezzature portuali.

Nostri mezzi navali hanno affondato nel Canale di Sicilia 3 moto­siluranti nemiche, alcuni naufraghi sono stati salvati. Azioni di spez­zonamento e di mitragliamento effettuate contro due treni a Meta­ponto e Lascari (Palermo) causavano danni ad alcuni carri ferroviari e 3 feriti.

Un nostro sommergibile, attaccato in Atlantico da aeroplani avver­sari, ne abbatteva 2.

 

1030 - 21 marzo

Attacchi sferrati nei giorni scorsi dal nemico contro nostre posizioni del settore meridionale tunisino, sono stati respinti. La località di Gafsa, occupata dalle truppe dell'Asse per le azioni dello scorso feb­braio, è stata rioccupata da reparti nemici.

Le opposte aviazioni hanno svolto intensa attività: 3 apparecchi ne­mici risultano abbattuti dalle artiglierie contraeree, 11 dalla caccia germanica ed uno da quella italiana.

Due nostri velivoli non sono ritornati alla base.

Una formazione di nostri aerosiluranti attaccava il porto di Bona colpendo 3 piroscafi di medio tonnellaggio, uno dei quali, di 7.000 tonnellate, affondava.

Un tentativo compiuto da bombardieri e aerosiluratori, di intercet­tare un nostro convoglio nel Mediterraneo, è stato sventato dalla caccia di scorta che faceva precipitare in mare un apparecchio. Un sommergibile tedesco ha colato a picco, al largo di Derna, 2 pi­roscafi da 4.000 tonnellate ciascuno, naviganti in convoglio. Velivoli avversari sganciavano questa notte bombe su Napoli col­pendo fabbricati civili; accertati finora 7 feriti.

Alcune bombe lanciate su Pozzallo (Ragusa) da caccia britannici dan­neggiavano qualche caseggiato; cacciatori italo - germanici, pronta­mente intervenuti, abbattevano 3 velivoli.

 

1031 - 22 marzo

In Tunisia, dopo intensa preparazione di artiglieria, il nemico ha iniziato ieri una violenta offensiva contro i settori centrale e meri­dionale del fronte. Aspri combattimenti sono in corso. L'aviazione dell'Asse partecipa alla lotta battendo le retrovie avversarie e colonne in movimento.

La caccia germanica ha abbattuto 5 Spitfire.

Nostri velivoli hanno bombardato le attrezzature portuali di Bona e di Bougie provocando sensibili danni.

Questa notte una formazione di aerosiluranti del 105° gruppo, coman­data dal capitano Urbano Mancini da Cesena, ha attaccato navi alla fonda nel porto di Algeri: un piroscafo da 10.000 tonnellate é stato affondato, uno di medio tonnellaggio incendiato, altri due risultano colpiti.

 

1032 - 23 marzo

Nella giornata di ieri si sono svolti duri combattimenti nello scac­chiere tunisino, in particolare sul fronte centrale e meridionale. Concentramenti di mezzi corazzati avversari sono stati individuati e battuti dall'aviazione dell'Asse.

Dodici velivoli nemici sono stami distrutti dai cacciatori tedeschi, al­tri tre sono precipitati in fiamme, colpiti dalle batterie della difesa. Tre dei nostri velivoli non sono tornati alla base.

Nella notte sul 22 apparecchi nemici hanno gettato bombe su Na­poli e dintorni senza causare vittime.

Ieri nel pomeriggio una ventina di quadrimotori americani hanno effettuato una incursione su Palermo. Molti fabbricati urbani sono stati demoliti o danneggiati. Le vittime finora accertate, tra la po­polazione civile, salgono a 38 morti e 184 feriti. Il contegno della popolazione esemplare.

Ad opera delle artiglierie contraeree e della caccia italo - germanica 5 quadrimotori nemici precipitavano in mare.

 

1033 - 24 marzo

In Tunisia continuano aspri combattimenti nei settori centrale e me­ridionale.

Nel corso di un contrattacco sferrato dalle forze dell'Asse sono stati distrutti 40 carri armati nemici e presi 170 prigionieri.

Nostri cacciatori abbattevano 2 Spitfire, altri 8 apparecchi avversari venivano abbattuti dalla caccia germanica.

I porti di Bona e di Philippeville sono stati bombardati da nostri aerei; un caccia nemico distrutto.

Su Messina una formazione di 30 bombardieri americani ha 1anciato numerose bombe e spezzoni; accertati finora 10 morti e 32 feriti tra la popolazione. Gravi danni ad edifici pubblici ed a fab­bricati privati. Azioni di mitragliamento compiute su treni e località della Sicilia causavano 2 morti e 3 feriti tra i civili.

Un velivolo nemico é precipitato al suolo nella località di Manca, presso Gela (Caltanissetta).

 

1034 - 25 marzo

Sul fronte tunisino le truppe dell'Asse hanno validamente respinto ulteriori attacchi nemici.

Intensa é stata l'attività dell'aviazione: bombardieri in picchiata han­no agito, con visibili effetti, contro postazioni di artiglierie e su concentramenti di carri armati avversari; in ripetuti scontri la cac­cia germanica ha abbattuto 11 velivoli.

Quadrimotori americani hanno sganciato numerose bombe nella zo­na di Biserta: sensibili i danni, in via di accertamento le vittime. Incursioni aeree su Messina e su Catania danneggiavano alcuni edi­fici civili e causavano 11 morti e 13 feriti tra la popolazione. Le batterie della difesa di Mes-  sina abbattevano 2 plurimotori.

 

1035 - 26 marzo

In Tunisia rinnovati attacchi nemici sono stati respinti.

Le perdite inflitte all'avversario sono salite a 294 prigionieri, 65 carri armati, 16 cannoni.

Poderose formazioni dell'aviazione dell'Asse hanno ripetutamente bombardato ammassamenti di autocarri e di mezzi corazzati: 20 car­ri armati risultano distrutti.

In combattimenti 9 velivoli venivano abbattuti da cacciatori italiani e germanici; altri 3 apparecchi precipitavano in mare, nelle acque tunisine, colpiti dal tiro di nostre unità navali e della caccia di scorta ad un convoglio.

Due nostri aerei non sono ritornati alla base.

Aeroplani avversari hanno mitragliato treni e stazioni in Calabria ed in Sicilia; vengono segnalati 3 morti e 13 feriti.

Velivoli nemici hanno mitragliato questa notte le stazioni ferroviarie di Cisterna, Sezze, Campoleone, Littoria. Nessuna vittima. Un aerosilurante inglese, centrato dalle artiglierie della difesa di Tra­pani, cadeva presso Paceco: l'equipaggio, composto di sei persone, é stato catturato.

 

1036 - 27 marzo

Nei settori centrale e meridionale del fronte tunisino continua la battaglia.

L'aviazione dell'Asse coopera intensamente con le unità terrestri, battendo le retrovie avversarie e concentramenti di mezzi.

In duelli aerei 6 apparecchi venivano abbattuti dai cacciatori ger­manici.

Velivoli tedeschi attaccavano un convoglio nelle acque algerine col­pendo 3 piroscafi e bombardavano i depositi e le attrezzature del porto di Algeri.

Una grossa formazione di quadrimotori nemici, diretta su Cagliari, e stata intercettata dalla caccia e costretta ad invertire la rotta.

Nel cielo di Palermo un ricognitore britannico, colpito dal tiro delle artiglierie contraeree, precipitava in mare a nord di Mondello.

 

1037 - 28 marzo

Sul fronte tunisino, dove il nemico ha impegnato nuove ingenti for­ze, continuano aspri combattimenti, saldamente sostenuti dalle trup­pe dell'Asse. Tre aerei sono stati abbattuti dai cacciatori germanici. Al largo delle coste algerine formazioni di aerosiluranti, comandate dal capitano Urbano Mancini da Cesena e dai tenenti Battista Mura da Cagliari e Irnerio Bertuzzi da Rimini, attaccavano nella matti­nata di ieri un grosso convoglio nemico. Nonostante la violenta reazione nemica, tre piroscafi da 15.000, 10.000 e 7.000 tonnellate, venivano affondati: un altro si incendiava.

Nella stessa giornata velivoli tedeschi agivano contro un convoglio avversario nel Mediterraneo occidentale e colpivano con siluri quat­tro piroscafi di medio tonnellaggio, uno dei quali colava a picco. Nostri velivoli hanno bombardato i depositi di petrolio in Tripoli di Siria.

Nelle operazioni degli ultimi giorni, 5 nostri apparecchi sono mancanti.

Aeroplani nemici hanno spezzonato e mitragliato la località di Pozzalio (Ragusa).

Un bimotore britannico precipitava nei pressi di Sciacca: l'equipaggio, di sei persone, é stato fatto prigioniero. Altri sei aviatori, costi­tuenti il personale di un aereo britannico, precipitato in mare, veni­vano catturati a sud di Capri.

 

1038 - 29 marzo

Nel settore meridionale del fronte tunisino nostri violenti contrat­tacchi, appoggiati da mezzi corazzati, hanno duramente ostacolato l'azione avversaria.

Sotto la pressione di preponderanti forze nemiche alcuni capisaldi sono stati sgomberati.

Velivoli italiani e germanici intervenivano nella lotta; in duelli aerei cacciatori tedeschi abbattevano 2 apparecchi.

 

1039 - 30 marzo

Il nemico ha lanciato, nella battaglia sul fronte tunisino nuove in­genti forze corazzate e di fanteria, validamente contrastate e con­trattaccate dalle truppe dell'Asse.

Sventando tentativi di accerchiamento del nemico, nuove posizioni sono state occupate secondo i piani prestabiliti.

L'aviazione ha battuto colonne di automezzi e di carri armati nemici in movimento verso le linee avanzate; 6 apparecchi sono stati di­strutti dalla caccia germanica ed un altro é precipitato colpito dal tiro delle batterie contraeree.

Velivoli tedeschi hanno intercettato nelle acque di Philippeville un convoglio scortato, colpendo con siluri 2 piroscafi da 5.000 tonnellate ciascuno.

Un bimotore americano è caduto in fiamme nel comune di Giarra­tana (Ragusa).

Un nostro sommergibile al comando del tenente di vascello Gian­franco Gazzana ha affondato in Atlantico un piroscafo da 7.000 ton­nellate.

 

1040 - 31 marzo

Il nemico ha mantenuto ieri la sua pressione sul fronte tunisino sferrando nuovi violenti attacchi ai quali le truppe dell'Asse hanno op­posto, in stretta collaborazione con l'arma aerea, tenace resistenza. Una formazione di nostri cacciatori, al comando del capitano Gior­gio Tugnoli da Roma, affrontava un poderoso gruppo di caccia avversari e ne abbatteva 4; altri 6 velivoli nemici venivano distrutti dalle artiglierie contraeree e dalla caccia italo - germanica.

Apparecchi americani hanno sganciato alcune bombe e sparato raffiche di mitragliatrice su Crotone (Catanzaro) causando un morto e cinque feriti.

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