Bollettini di Guerra

1942 - gennaio dal n. 578 al n. 609

578 - 1 gennaio

Il successo riportato nei giorni scorsi a sud di Agedabia dalle divi­sioni meccanizzate italiane e tedesche ha avuto nuovi favorevoli svi­luppi: in ulteriori scontri sono stati distrutti altri 48 carri armati e catturate numerose autoblindo.

Dopo violenta preparazione d'artiglieria il nemico ha attaccato, con l'appoggio di mezzi blindati e di reparti dell'aviazione, il nostro fronte di Sollum - Bardia: è stato respinto. I combattimenti continuano.

All'azione contro Bardia hanno partecipato due unità navali che, prese sotto il preciso fuoco delle batterie della Piazza, si sono rapi­damente ritirate; a bordo di un cacciatorpediniere è divampato un visibile incendio.

Formazioni aeree dell'Asse hanno attivamente battuto colonne in marcia e centri importanti delle retrovie avversarie, distruggendo numerosi automezzi.

E' continuato intenso il bombardamento degli impianti bellici dell’isola di Malta.

In un'incursione di velivoli inglesi su Atene ed altre località della Grecia non sono segnalate vittime; danni trascurabili.

 

579 - 2 gennaio

Nessun avvenimento di rilievo sul fronte di Agedabia. Reparti dell’Arma aerea hanno attaccato con successo le forze nemiche che, battute nei giorni precedenti, ripiegavano verso nord - est. Prose­guono violenti i combattimenti intorno a Bardia. Una squadra na­vale nemica ha rinnovato azioni di bombardamento contro la Piazza. Tiri di artiglieria nella zona di Sollum - Halfaya.

Un nostro cacciatore, levatosi su allarme nel cielo di Tripoli, ha ab­battuto due apparecchi del tipo Beaufighter. Due altri velivoli avversari, colpiti dalle artiglierie contraeree, sono precipitati al suolo ad est di Agedabia.

In seguito ad incursioni nemiche, sono segnalati danni ad alcuni edi­fici di Misurata e Mellaha (Tripoli); due vittime tra la popolazione. Formazioni dell'aviazione germanica hanno bombardato di giorno e di notte l'isola di Malta: sono stati osservati incendi ed esplosioni.

 

580 - 3 gennaio

Intensa attività esplorativa di opposti elementi leggeri nella zona di Agedabia.

Dopo due giornate di aspri combattimenti, con intervento da parte nemica delle artiglierie navali, i capisaldi del sistema di Bardia e i presidi della località sono stati sopraffatti.

Nel settore di Sollum, violenti concentramenti di fuoco delle arti­glierie avversarie.

In Cirenaica apparecchi nostri e tedeschi hanno effettuato ripetute azioni a volo radente, mitragliando truppe in marcia e distruggendo numerosi automezzi.

Forze aeree dell'Asse hanno lanciato, da bassa quota, bombe del mas­simo calibro contro impianti ed aeroporti di Malta. Un'incursione aerea é stata compiuta la notte scorsa da alcuni velivoli inglesi su Napoli: danni non gravi ad alcuni edifici civili fra i quali l'ospe­dale Ascalesi; nessuna vittima.

 

581 - 4 gennaio

Sul fronte di Agedabia .abbiamo respinto attacchi locali e disperso nuclei di autoblindo.

A Sollum e ad Halfaya sono in corso combattimenti.

Unità aeree nostre e tedesche hanno effettuato ripetute azioni sulle retrovie avversarie, bombardando con particolare efficacia le posta­zioni di artiglieria e le attrezzature portuali di Tobruk. Il nemico ha perduto quattro velivoli, dei quali due distrutti da bat­terie contraeree.

Nel Mediterraneo orientale un nostro ricognitore, incontratosi con tre caccia avversari ne abbatteva uno, riuscendo poi a disimpegnarsi. Un'incursione su Tripoli non ha avuto conseguenze: alcune bombe sono state sganciate su di un villaggio libico, causando due vittime. L'aviazione italo - germanica ha intensificato le operazioni contro gli apprestamenti bellici e gli aeroporti di Malta: alcuni apparecchi sono stati distrutti al suolo, varie esplosioni osservate; un deposito di munizioni, colpito in pieno, é saltato in aria.

 

582 - 5 gennaio

Nulla di importante da segnalare nel settore di Agedabia. Intense azioni d'artiglieria e d'aviazione contro i nostri capisaldi di Sollum. In scontri aerei cacciatori dell'Asse hanno abbattuto 2 velivoli avversari.

Attacchi di ingenti forze dell'aviazione italiana e tedesca su Malta hanno conseguito nuovi visibili effetti: vasti incendi sono divampati, numerosi apparecchi nemici risultano distrutti o danneggiati a terra. In combattimenti con la caccia germanica di scorta, 2 Hurricane sono precipitati.

Aeroplani inglesi hanno lanciato, senza conseguenze, alcune bombe sull'isola di Salamina.

Nella notte scorsa l'avversario ha compiuto un'incursione su Castel­vetrano causando danni di scarsa entità: otto morti e 15 feriti; un bombardiere nemico, colpito dal tiro della difesa contraerea, si é infranto al suolo.

 

583 - 6 gennaio

Vivace attività delle opposte artiglierie sui fronti di Agedabia e di Sollum.

In Cirenaica formazioni aeree italiane e tedesche, prodigandosi in molteplici azioni sulle retrovie nemiche, hanno martellato importanti nodi di comunicazioni, concentramenti di mezzi motorizzati, unità in movimento; numerose autoblindo sono state incendiate.

Sulle basi aeree ed i porti di Malta l'aviazione dell'Asse ha conti­nuato l'offensiva con evidenti risultati; in combattimenti nel cielo dell'isola la caccia germanica ha abbattuto 3 Hurricane e un Blenheim.

 

584 - 7 gennaio

Nella giornata di ieri nulla di speciale nella regione di Agedabia. Violenti concentramenti di artiglieria contro le nostre posizioni nel settore di Sollum - Halfaya.

Le sfavorevoli condizioni atmosferiche hanno fortemente limitato l'attività aerea in Cirenaica e nel Mediterraneo. Nostre formazioni, tuttavia, agendo a stretto raggio, hanno battuto con successo colonne di mezzi meccanizzati nemici, molti dei quali sono stati incendiati. Ripetute azioni dell'aviazione italo - germanica sugli obiettivi di Malta.

Un velivolo inglese che tentava di sorvolare Siracusa, colpito dalla precisa reazione di quella difesa contraerea, è atterrato nella penisola di Magnisi (sud di Augusta); catturati i due sottufficiali dell'equi­paggio.

 

585 - 8 gennaio

Nella notte sul 18 dicembre, mezzi d'assalto della R. Marina pene­trati nel porto di Alessandria attaccarono due navi da battaglia in­glesi ivi ormeggiate. Ora soltanto si è avuta la conferma che una nave da battaglia della classe Valiant rimase gravemente danneggiata e fu immessa in bacino ove trovasi tuttora.

Relitti recuperati da nostre unità hanno consentito di precisare che l'incrociatore britannico Phoebe, colpito da tre siluri dei nostri aero­siluranti davanti a Tobruk (v. bollettino n. 548), è affondato.

Il ghibli, che soffia violento, ha impedito operazioni di rilievo nella Cirenaica occidentale.

E' continuata intensa la pressione nemica sui capisaldi di Sollum e Halfaya.

Le opposte aviazioni, ostacolate dal maltempo, hanno svolto attività molto ridotta; la nostra .ha attaccato centri logistici, dove alcuni in­cendi sono divampati; quella avversaria ha lanciato bombe su Tri­poli, causando soltanto danni insignificanti. Prosegue l'azione aerea delle forze dell'Asse contro l'isola di Malta.

 

586 - 9 gennaio

Nell'azione svolta da mezzi d'assalto della Regia Marina nel porto di Alessandria, annunciata dal bollettino di ieri, è risultato per ulte­riori precisi accertamenti che, oltre alla Valiant, fu danneggiata an­che una seconda nave da battaglia del tipo Barham.

In Cirenaica, ripetuti concentramenti d'artiglieria contro le nostre posizioni nel settore di Sollum.

Velivoli italiani e tedeschi hanno efficacemente bombardato accam­pamenti e mitragliato nuclei in marcia nella regione di Agedabia. In numerosi scontri con la caccia germanica, 6 apparecchi avversari sono stati distrutti. Un nostro aereo da ricognizione, attaccato nel cielo di Bengasi da una formazione di 5 Hurricane, ne ha abbattuti 2 ed è rientrato crivellato di proiettili, recando a bordo l'ufficiale os­servatore ucciso e tre dei componenti l'equipaggio feriti.

Nostre artiglierie contraeree hanno colpito un bombardiere nemico che è precipitato nei pressi di Sollum; altro apparecchio, del tipo Vickers Wellington, raggiunto dall'aggiustato tiro di una nostra si­lurante, è caduto in pezzi nel mare di Tripoli.

Nonostante il maltempo imperversante nel Mediterraneo, l'arma aerea ha rinnovato gli attacchi sull'isola di Malta.

 

Siluro a lenta Corsa

 

S.L.C. Siluro a Lenta Corsa “Maiale”

Caratteristiche: cantiere Officine San Bartolomeo, La Spezia. Anni di costruzione a partire dall’autunno 1935. Dimensioni: lunghezza 6.70 m, diametro 533 mm. profondità di collaudo 25/30 m. apparato motore: prima versione: 1 motore elettrico da 1.6 HP. Velocità: massima 4.5 nodi, normale 2.3 nodi. Autonomia: 4 miglia a 4.5 nodi, 15 miglia a 2.3 nodi. Armamento: prima versione carica esplosiva da 220 kg. Successivamente da 250 kg. Ultima versione da 300 kg. equipaggio: 2 componenti.

Fu il più noto mezzo d’assalto italiano durante la seconda guerra mondiale. Negli esemplari costruiti dopo il prototipo del 1936 vi fu un incremento della potenza motrice, portata da 1,6 HP, e della capacità delle batterie degli accumulatori, da 150 ampère/ora. Particolari sforzi furono inoltre compiuti per migliorare l’attrezzatura. La bussola magnetica, ad esempio che sostituì la girobussola. A causa delle difficoltà incontrate nella realizzazione di una bussola giroscopica di dimensioni adatte. Anche per gli autorespiratori degli operatori furono compiuti progressi notevoli: constatata infatti la scarsa affidabilità dei cappucci tipo Davis in dotazione ai sommergibilisti, si studiarono, fin dal gennaio 1935, appositi respiratori con ampia autonomia e in grado di garantire assoluta sicurezza. Il modello 49 bis, messo a punto nel febbraio 1936, si rivelò adatto allo scopo. Per l’orologio luminoso, si finì per rinunciare allo strumento fisso nel cruscotto del mezzo, per uno speciale orologio da polso.

 

 

587 - 10 gennaio

Sul fronte di Sollum - Halfaya forze nemiche terrestri, aeree e na­vali hanno violentemente intensificato il bombardamento dei nostri capisaldi.

Attività di pattuglie nella regione a sud - ovest di Agedabia.

Formazioni della nostra aviazione hanno attaccato aeroporti avver­si distruggendo e danneggiando al suolo molti velivoli. La caccia di scorta, impegnata in vivaci duelli con un nemico superiore di numero, è riuscita ad abbattere 4 Curtiss ed a colpirne gravemente parecchi altri.

Un nostro apparecchio non è rientrato.

Ieri tutte le basi aeronavali di Malta sono state incessantemente bom­bardate con constatati effetti di distruzione.

 

588 - 11 gennaio

Continua violenta l'azione di fuoco terrestre ed aerea contro i nostri capisaldi di Sollum - Halfaya.

Nella Cirenaica occidentale elementi corazzati esploranti dell'avver­sario sono stati respinti.

Nostri velivoli hanno mitragliato colonne di automezzi ed attenda­menti lungo le retrovie nemiche.

Durante i combattimenti del giorno 8 nel cielo di Agedabia risulta abbattuto un quinto Curtiss.
Un'incursione aerea su Sirte ha causato 4 morti, 5 feriti, danni a fabbricati.

Sugli aerodromi di Malta anche ieri sono state ripetutamente lan­ciate bombe di ogni calibro.

 

589 - 12 gennaio

Sui fronti della Cirenaica scontri di pattuglie.

L'aviazione italo - tedesca ha esplicato intensa attività attaccando gli aeroporti nemici di Gambut e Agedabia, ove numerosi velivoli al suolo sono stati gravemente danneggiati, mitragliando a volo radente truppe in movimento ed in sosta, bombardando formazioni di carri armati ed automezzi.

Tre Curtiss e un Hurricane risultano abbattuti dalla caccia germanica. L'isola di Malta é stata obiettivo di continuati attacchi aerei.

 

590 - 13 gennaio

Violenti attacchi contro i capisaldi della zona di Sollum hanno ur­tato nella fiera resistenza dei nostri presidi; aspri combattimenti sono in corso.

A sud - ovest di Agedabia una puntata di mezzi blindati avversari é stata prontamente stroncata. Alcuni mezzi avversari, sono stati distrutti.

Reparti dell'aviazione hanno agito, a più riprese, sulle retrovie ne­miche con visibili effetti; in duelli con la caccia tedesca il nemico ha perduto tre Curtiss.

Incursioni su Homs e Tripoli sono state effettuate, da velivoli in­glesi, senza gravi conseguenze.

Prosegue l'azione aerea sugli obiettivi di Malta.

591 - 14 gennaio

Nella giornata di ieri sono continuate intense le azioni di fuoco aereo terrestre e navale sulle nostre posizioni del settore di Sollum - Halfaya.

Nulla d'importante da segnalare nella Cirenaica occidentale. L'avia­zione tedesca ha attaccato, con importanti forze, le opere portuali e gli aerodromi di Derna e Tobruk: bombe del medio e massimo calibro hanno raggiunto gli obiettivi causando ingenti danni e suscitando vasti incendi negli apprestamenti e nei depositi. Concen­tramenti di carri armati e mezzi di trasporto sono stati ugualmente colpiti con evidente efficacia. Due velivoli nemici sono stati abbattuti. Squadriglie italiane, con audace attacco a volo radente, hanno sor­preso e annientato una forte colonna nemica: oltre 25 automezzi con munizioni e carburanti sono saltati in aria, una batteria auto-trainata é stata distrutta, nuclei di truppa dispersi.

Velivoli italo - germanici hanno, a più riprese, bombardato Malta. Tre velivoli avversari sono stati abbattuti.

 

592 - 15 gennaio

Nella zona di Sollum l'intensificata azione di fuoco ha consentito al nemico di occupare la zona sul mare; continua la tenace resistenza dei nostri capisaldi principali.

Forze aeree italiane e tedesche hanno svolto attività esplorativa e bat­tuto, con buon successo, attrezzature portuali e centri di comunica­zione delle retrovie nemiche.

Alcune bombe sganciate da apparecchi inglesi nella regione tripo­lina non hanno causato danni importanti: nessuna vittima. Favorevoli risultati sono stati conseguiti da rinnovate operazioni aeree contro gli apprestamenti bellici di Malta.

Un nostro convoglio navale, attaccato da velivoli avversari, ha pro­seguito la sua rotta senza subire perdite di sorta; due degli aero­plani attaccanti sono precipitati, colpiti dai mezzi contraerei.

 

593 - 16 gennaio

Proseguono i combattimenti nella regione di Sollum - Halfaya. At­tività delle opposte artiglierie nella Cirenaica occidentale. Numerose azioni condotte dall'arma aerea italiana e tedesca hanno inflitto ieri al nemico perdite rilevanti: colonne e ammassamenti di truppe mi­tragliati e dispersi, molti mezzi corazzati e motorizzati colpiti e distrutti, parecchi velivoli bruciati o danneggiati al suolo, tre Hur­ricane abbattuti.

Il martellamento dei porti e degli aerodromi di Malta é pure con­tinuato: navi alla fonda sono state attaccate e colpite, batterie cen­trate, distruzioni e incendi di vaste proporzioni causati dal tiro dei bombardieri dell'Asse.

In operazioni di più vasto raggio nel Mediterraneo centrale e orien­tale, velivoli germanici hanno bombardato gli obiettivi militari del porto di Alessandria.

 

594 - 17 gennaio

Il nemico ha battuto con grossi calibri terrestri e navali le nostre posizioni di Sollum - Halfaya sulle quali ha rinnovato anche insi­stenti azioni aeree. Alla pressione i presidi italo - germanici oppon­gono ferma resistenza, malgrado le crescenti difficoltà dei rifor­nimenti.

Intensificata attività esplorativa a sud - ovest di Agedabia. L'aviazione ha ripetutamente attaccato centri logistici e nodi stra­dali delle retrovie avversarie; attendamenti di truppe e concentra­menti di automezzi sono pure stati mitragliati e spezzonati con buon esito.

Nei combattimenti segnalati dal bollettino di ieri, cinque e non tre velivoli inglesi risultano abbattuti.

Le operazioni dell'arma aerea tedesca contro l'isola di Malta hanno ottenuto nuovi positivi risultati; il porto di La Valletta è stato effi­cacemente bombardato.

 

595 - 18 gennaio

I presidi di Sollum e Halfaya, accerchiati e ininterrottamente bat­tuti da artiglierie terrestri e navali d'ogni calibro e dall'aviazione, rimasti da tre giorni, causa il maltempo, privi dei rifornimenti aerei. specie d'acqua, anche per i soli feriti, dopo due mesi di eroica lotta sono stati costretti a desistere da ogni ulteriore ormai impossibile resistenza.

Nella Cirenaica occidentale, nonostante le condizioni atmosferiche fortemente avverse, reparti aerei italo - germanici sono riusciti ad attaccare aerodromi,formazioni di mezzi meccanizzati e magazzini nemici: osservati incendi di notevoli dimensioni. Un velivolo non è ritornato alla base.

Velivoli tedeschi, in reiterate incursioni sull'isola di Malta, hanno bombardato navi in porto e campi d'aviazione; in combattimento aereo un Hurricane risulta abbattuto.

 

596 - 19 gennaio

Reparti esploranti nemici sono stati attaccati e dispersi, nella Cirenaica occidentale, dall'aviazione che ha inoltre rinnovato intense azioni di mitragliamento e bombardamento su colonne di automezzi e basi logistiche dell'avversario.

Malgrado il perdurare del cattivo tempo, aliquote dell'arma aerea tedesca hanno proseguito le operazioni contro gli impianti e gli aero­porti di Malta.

Velivoli inglesi hanno compiuto un'incursione su Augusta e Sira­cusa, causando qualche incendio prontamente domato; non sono se­gnalate vittime.

 

597 - 20 gennaio

In un combattimento avvenuto tra Agedabia e Marsa el Brega ab­biamo respinto ed in parte catturato nuclei avversari; alcuni mezzi blindati sono stati distrutti dal nostro fuoco.

Le aviazioni italiana e tedesca hanno svolto intensa attività sulle re­trovie nemiche e sull'isola di Malta.

Nostri aerosiluranti, portatisi nel Mediterraneo orientale all'attacco di un convoglio fortemente scortato, hanno colpito un mercantile di oltre 5.000 tonnellate, carico di truppe.

Altro piroscafo di grande tonnellaggio è stato colpito e gravemente danneggiato da velivoli tedeschi nel mare di Tobruk. Apparecchi inglesi hanno lanciato un limitato numero di bombe dirompenti e di spezzoni incendiari ieri su Paternò e Lentini (Siracusa), stamane su Catania e Vizzini; nessuna vittima, danni irrilevanti. Un bom­bardiere è stato abbattuto dalla difesa contraerea di Catania.

 

Curtiss P.40

 

Curtiss P.40K “Warhawk”

Caratteristiche: motore Allison V-1710-73 cv. 1.373, apertura alare 11.329 m , lunghezza 9.500 m , altezza 3.226 m, superficie alare 21.925 mq, peso a vuoto 2.903 kg, massimo 3.810 kg, velocità massima 573 km/h. a 4.572 m, tangenza 8.534 m, autonomia 1.126 km, armamento 6 mitragliatrici da 12.7 mm, 227 kg di bombe.

Nessuno degli “hawk” fu velivolo di prestazioni eccellenti: o per il funzionamento del propulsore o per il rapido invecchiamento della formula. I pregi furono quelli della robustezza, adattabilità a molteplici ruoli, disponibilità in rilevanti quantità all’entrata in guerra degli U.S.A. Costruito in 13.738 esemplari il P.40 fu il principale caccia americano fino all’estate del 1943. Spettò al P.40 del tenente George Welch conseguire la prima vittoria americana nella II guerra mondiale nel cielo di Pearl Harbor. Mentre a vasta notorietà pervennero i volontari americani delle “Tigri Volanti” comandati dal gen. Chennault, che nei celi della Cina ottennero significativi successi contro i Giapponesi.

 

 

598 - 21 gennaio

Sul fronte cirenaico, scarsa attività di artiglierie.

Colonne motorizzate e corazzate nemiche, in movimento intenso nelle retrovie, sono state efficacemente attaccate da reparti dell'avia­zione che hanno anche bombardato, con buon successo, le opere portuali di Derna e Tobruk ed incendiato un mercantile alla fonda. In ripetute azioni contro Malta, velivoli tedeschi hanno sganciato bombe di medio e grosso calibro su importanti obiettivi militari; un piroscafo di medio tonnellaggio è stato colpito innanzi al porto di La Valletta. Risultano abbattuti in combattimento un Hurricane ed un Gladiator.

Apparecchi inglesi hanno sorvolato, nella notte sul 20, la regione di Eleusi (Grecia) dove il lancio di spezzoni incendiari ha causato sol­tanto alcuni danni a fabbricati civili.

 

599 - 22 gennaio

In Cirenaica da ieri sono in corso combattimenti fra le formazioni motocorazzate italo - germaniche che hanno sferrato un attacco e le antistanti unità nemiche.

Formazioni aeree dell'Asse, intervenute in appoggio dell'azione ter­restre, hanno battuto intensamente e ripetutamente truppe in riti­rata, concentramenti di mezzi, postazioni d'artiglieria, depositi e centri logistici.

L'aviazione germanica ha bombardato aerodromi e installazioni por­tuali dell'isola di Malta; alcuni incendi sono divampati; in combat­timento un Hurricane è stato abbattuto. Un'incursione avversaria su Tripoli non ha causato gravi danni.

 

600 - 23 gennaio

Sotto la vigorosa pressione delle unità meccanizzate nostre e tedesche, il nemico ha accentuato nella giornata di ieri il suo ripiegamento in direzione di Agedabia. Nel corso delle operazioni sono stati cat­turati numerosi prigionieri. Il bottino consiste finora in 47 pezzi d'artiglieria, in alcune decine di carri armati e autoblindo e oltre 100 automezzi fra distrutti e catturati.

L'aviazione italo - germanica, fa cui superiorità si afferma vittoriosa, prosegue infaticabile nell'adempimento dei suoi compiti attaccando con ottimi risultati colonne di automezzi, ammassamenti di truppe. depositi, comandi avversari. Un nostro velivolo non è rientrato.

Anche su Malta sono continuate intense le azioni di bombardamento dell'arma aerea: apparecchi al suolo, baraccamenti, edifici militari risultano efficacemente colpiti.

 

601 - 24 gennaio

Le operazioni offensive di unità motocorazzate italo - germaniche in Cirenaica proseguono; forti reparti nemici sono stati ulteriormente respinti ad oriente di Agedabia.
Poderose formazioni aeree dell'Asse, intervenute impetuosamente nella lotta, hanno battuto senza tregua le colonne avversarie in ri­piegamento; gran numero di automezzi sono stati incendiati e di­strutti. Il nemico ha perduto tre velivoli: uno in combattimento, due abbattuti dalla difesa contraerea.

Incursioni di aeroplani inglesi su Tripoli e su altre località della co­sta sirtica hanno causato alcune vittime e danni non gravi. Squadriglie di Hurricane hanno tentato invano di impedire ai bom­bardieri italiani e tedeschi di raggiungere gli obiettivi militari dell’isola di Malta, sui quali gli attacchi si sono susseguiti con grande efficacia di giorno e di notte.

 

602 - 25 gennaio

Nella giornata di ieri violenti combattimenti si sono svolti ad est e sud - est di Agedabia.

Le unità motocorazzate dell'Asse hanno accerchiato e distrutto al­cune formazioni corazzate nemiche. Il bottino complessivo sino a ieri sera consiste in 80 cannoni, 143 carri armati; fra questi, alcuni da 28 tonnellate, di fabbricazione americana; molti dei carri armati catturati sono efficienti e vengono impiegati dai nostri reparti. No­tevole, ma non ancora precisato, il numero dei prigionieri.

Durante le operazioni, le unità terrestri hanno abbattuto o distrutto al suolo undici velivoli inglesi.

Le formazioni aeree italo - germaniche, che validamente cooperano alla lotta delle divisioni motocorazzate, hanno attaccato le retrovie nemiche martellando campi d'aviazione e concentramenti di mezzi meccanizzati; un Hurricane, costretto ad atterrare, si é incendiato. Nel Mediterraneo centrale unità della nostra flotta, di scorta ad un convoglio, hanno abbattuto due aerosiluranti avversari; un terzo aero­silurante ed un apparecchio del tipo Beaufighter sono stati distrutti dalla caccia germanica. Alcuni membri degli equipaggi hanno po­tuto essere salvati e catturati.

Sono proseguite le azioni di distruzione delle attrezzature portuali degli apprestamenti bellici di Malta.

Aerei inglesi hanno lanciato nella scorsa notte spezzoni incendiari su Catania e Comiso, senza danno di persone o di cose. L'equipaggio di un aeroplano, precipitato nel mare di Noto, è stato fatto pri­gioniero.

 

603 - 26 gennaio

Nella giornata di ieri, le forze motocorazzate del'Asse operanti nella regione a nord - est di Agedabia, hanno duramente battuto grosse formazioni corazzate inglesi infliggendo ad esse gravissime perdite. Trentotto cannoni e 96 fra autoblindo e carri armati, alcuni dei quali di recentissimo tipo americano, 13 aeroplani, un gran numero di automezzi, ingenti quantitativi di munizioni e materiali bellici ri­sultano distrutti o catturati nella vittoriosa giornata.

La sconfitta avversaria, le cui proporzioni tendono ad aumentare, e costata perdite estremamente limitate ai nostri reparti; quelle ne­miche, dal 21 al 25 corrente, si riassumono in 118 pezzi d'artiglieria, 239 tra carri armati e autoblindate, 28 aerei, oltre 1000 prigionieri, materiali e automezzi in grandissima quantità.

Violente tempeste di sabbia hanno impedito alle aviazioni italiana e tedesca di prestare alle forze terrestri, nella battaglia, la possente cooperazione dei giorni precedenti.

Un Hurricane è stato abbattuto. Tre nostri velivoli non sono ritor­nati alle basi.

Un altro importante convoglio è arrivato in Libia nonostante il vio­lento ed insistente contrasto nemico.

Delle numerose navi che lo componevano, una, colpita, e successi­vamente affondata, portava solo truppe le quali, trasbordate nella quasi totalità su CC.TT. di scorta, sono ugualmente giunte a de­stinazione.

Nessuno degli altri piroscafi né delle navi di scorta ha riportato il minimo danno.

Un nostro sommergibile non è rientrato alla base.

Gli obiettivi di Malta sono stati attaccati con bombe di tutti i ca­libri provocando grandi incendi e considerevoli distruzioni.

 

604 - 27 gennaio

In Cirenaica, dopo le aspre lotte dei giorni scorsi, non si sono avute ieri azioni importanti. Il nemico continua il suo ripiegamento.

Le migliorate condizioni atmosferiche hanno consentito all'aviazione più intensa attività : colonne in ritirata e centri logistici sono stati mitragliati e spezzonati con ottimi risultati. Un Curtiss risulta distrutto.

A nord - ovest di Bengasi una squadra navale inglese é stata attaccata in successive ondate, nonostante la violenta reazione di fuoco, da nostri aerosiluranti. Un incrociatore, raggiunto da tre siluri, si può ritenere affondato; un altro, pure colpito, é stato visto sbandare for­temente.

Gli apparecchi — alcuni dei quali danneggiati — sono tutti rientrati alle basi.

Aeroplani germanici, portatisi su altra formazione navale nemica av­vistata il giorno 25 nelle acque di Tobruk, colpivano con alcune bombe di grosso calibro un incrociatore.

L'offensiva aerea su Malta é continuata: aerodromi e piste di lancio sono stati ripetutamente bombardati, alcuni velivoli incendiati al suolo; nel cielo dell'isola il nemico ha perduto 9 Hurricane abbat­tuti in combattimento dalla caccia tedesca. Un'incursione contro l'aeroporto di Catania ha avuto luogo la scorsa notte; le poche bom­be sganciate hanno causato danni trascurabili; sono segnalati alcu­ni feriti.

 

605 - 28 gennaio

Sul fronte cirenaico le divisioni motocorazzate italo - tedesche han­no mantenuto il contatto, nella giornata di ieri, con le forze nemiche in ripiegamento, bombardate e mitragliate dall'aviazione dell'Asse. Le perdite di materiali subite dall'avversario nella battaglia, finora accertate, sono salite a 127 cannoni, 283 carri armati ed autoblindo, 28 aeroplani oltre a quelli distrutti dall'arma aerea, 563 autocarri. Velivoli germanici hanno attaccato un convoglio inglese a sud - est di Malta, centrando un piroscafo di 8.000 tonnellate ed un caccia­torpediniere; il porto di La Valletta e aerodromi dell'isola sono pure stati colpiti, a più riprese, con bombe di medio e grosso calibro.

 

606 - 29 gennaio

Elementi esploranti hanno svolto ieri intensa attività nel Gebel cire­naico occidentale.

Nonostante l'imperversare di violente tempeste di sabbia, l'aviazione italo - germanica ha compiuto ripetute ed efficaci azioni contro le retrovie nemiche.

Su Malta si sono rinnovate le incursioni delle forze aeree dell'Asse che vi hanno bombardato gli obiettivi militari. Un velivolo avver­sario risulta abbattuto in combattimento.

Aeroplani britannici hanno attaccato Tripoli: sono segnalati alcuni feriti, danni limitati.

Un apparecchio inglese, in ricognizione nel cielo di Catanzaro, è precipitato presso Marcellinara; il pilota é stato catturato da un re­parto di anti - paracadutisti.

 

607 straordinario - 29 gennaio

Nelle prime ore di stamane truppe italiane e tedesche sono entrate in Bengasi.

 

608 - 30 gennaio

Nel corso dei combattimenti che hanno condotto alla riconquista di Bengasi — già resa nota con comunicato straordinario - sono stati presi numerosi prigionieri e un imponente bottino che si sta enumerando. Nell'attacco di una posizione su Gebel un intero bat­taglione indiano si é arreso alle nostre truppe.

Le forze italo - germaniche, quantunque ostacolate da bufere d'acqua e di sabbia, mantengono la loro pressione sull'avversario che ripiega verso est, inseguito e battuto dall'aviazione. Artiglierie c.a. di nostre grandi unità hanno abbattuto due apparecchi inglesi.

Su Malta, malgrado le sfavorevoli condizioni atmosferiche, sono pro­seguite le azioni dei bombardieri dell'Asse che hanno attaccato con successo alcuni aeroporti e danneggiati molti velivoli al suolo.

 

609 - 31 gennaio

In Cirenaica viene mantenuto stretto contatto con il nemico. Conti­nua il rastrellamento del campo di battaglia.

Le opposte aviazioni hanno svolto più intensa attività: quella italo - tedesca vigorosamente attaccando colonne nemiche in ritirata e con­centramenti di automezzi, quella inglese tentando azioni di disturbo sulle nostre retrovie. Due apparecchi avversari sono stati abbattuti dalle artiglierie della nostra difesa contraerea.

Formazioni di velivoli germanici hanno bombardato, a Malta, porti e aerodromi dei quali sono state viste levarsi alte fiamme e dense nuvole di fumo.

Nel Mediterraneo centrale un nostro convoglio ha respinto, senza ri­portare alcun danno, l'attacco di aerosiluranti avversari uno dei quali, colpito, é precipitato in mare.

 

Junkers Ju.87 R2

 

Junkers Ju.87 R2

motore Jumo 211 Da e H cv. 1.200, apertura alare m 13.80, lunghezza m 11.00, altezza m 4.23, superficie alare mq. 31.90, peso a vuoto kg 2.750, massimo kg 5.650, velocità massima km/h. 340 a livello del mare, tangenza 5.800 m, autonomia 1.450 km, armamento 3 mitragliatrici da 7.92 mm, 500 kg di bombe.

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