Bollettini di Guerra

1943 - agosto dal n. 1163 al n. 1193

1163 - 1 agosto

Sul fronte siciliano anche ieri si è combattuto aspramente: nelle zone di Regalbuto violenti reiterati attacchi nemici sono stati respinti. Formazioni navali avversarie hanno bombardato località dei ver­santi tirrenico e ionico della Calabria senza causare danni notevoli.

 

1164 - 2 agosto

Nei settori settentrionale e centrale del fronte siculo la persistente offensiva avversaria viene tenacemente contrastata dalle truppe dell’Asse con vivaci contrattacchi.

Ieri il nemico ha effettuato azioni di bombardamento aereo su Na­poli e navale contro la costa salernitana: danni considerevoli a Na­poli, dove 2 apparecchi risultano abbattuti dalla caccia e 3 dalle ar­tiglierie della difesa.

 

1165 - 3 agosto

In Sicilia il nemico ha esteso i suoi attacchi al settore meridionale del fronte dove aspri combat- timenti sono in corso.

Nelle acque della Calabria meridionale nostre motosiluranti soste­nevano uno scontro con unità similari che venivano respinte. La città ed i dintorni di Napoli, nonché numerose località della Si­cilia e della Sardegna, sono state obiettivo di incursioni aeree avver­sarie. Risultano distrutti 6 bombardieri dalle batterie della difesa (2 a Napoli, 2 a Messina, 2 a Cagliari) e 2 Spitfire dalla caccia tedesca in Sicilia.

Nel cielo della Sardegna formazioni avversarie perdevano 12 bimo­tori in ripetuti scontri con i valorosi cacciatori del nostro 51° stormo.

 

1166 - 4 agosto

La battaglia, che da quattro giorni infuria violenta sul fronte della Sicilia, ha assunto carattere di particolare accanimento nel settore centrale, tra Regalbuto e Centuripe, dove la strenua resistenza delle truppe dell'Asse ha impedito ai poderosi reiterati tentativi di sfon­damento dell'avversario di avere successo.

L'aviazione dell'Asse partecipa ai combattimenti battendo obiettivi terrestri e navali.

Nello Ionio orientale 3 Liberator venivano distrutti dalla caccia ger­manica, 2 bimotori da nostri dragamine.

 

1167 - 5 agosto

In Sicilia le unità dell'Asse sostengono con intrepida fermezza il rinnovato impetuoso urto delle forze nemiche.

Velivoli da combattimento germanici hanno attaccato il porto di Palermo affondando un caccia- torpediniere e due piroscafi di com­plessive 13 mila tonnellate e danneggiando un incrociatore, tre cac­ciatorpediniere nonché 8 mercantili per oltre 30 mila tonnellate di stazza.

I quartieri centrali di Napoli sono stati fortemente bombardati da formazioni di plurimotori: molti i fabbricati crollati, numerose le vittime tra la popolazione. Quattro apparecchi risultano abbattuti dalle artiglierie contraeree, 3 dalla caccia italo - tedesca.

Negli ultimi giorni nostre unità navali di scorta a convogli hanno distrutto 6 aerei nemici.

 

1168 - 6 agosto

Nel settore centrale del fronte siculo le unità italo - germaniche sono impegnate in tenaci combattimenti difensivi.

La città di Catania, da tre settimane investita da forze preponderanti e sottoposta giornalmente a violentissimi bombardamenti navali ed aerei, é stata sgomberata: la popolazione ha sopportato in modo esem­plare le massicce azioni di fuoco del nemico e le dure privazioni imposte dalla situazione, dando prova di grande fierezza.

Bombardieri italiani e tedeschi hanno nuovamente attaccato i porti di Palermo e di Augusta colpendo e danneggiando il naviglio alla fonda. Cinque apparecchi avversari risultano distrutti dai cacciatori dell'Asse.

Nella notte sul 4 corrente mezzi d'assalto della R. Marina, portati da un nostro sommergibile, sono penetrati nella rada di Gibilterra e vi hanno affondato due piroscafi tipo Liberty da 7.500 tonnellate ciascuno ed una petroliera da 10 mila.

Analoga missione aveva svolto il medesimo sommergibile, nella notte dal 7 all'8 maggio, nella stessa rada di Gibilterra, dove erano stati colati a picco, pure da mezzi d'assalto, due piroscafi inglesi per complessive 17.500 tonnellate di stazza ed un piroscafo nord - ame­ricano da 7.500 tonnellate.

 

1169 - 7 agosto

In Sicilia la lotta é continuata violenta nella zona centrale del fronte: nuovi forti attacchi sferrati dal nemico, con largo impiego di arti­glierie e di mezzi corazzati, sono stati contenuti dalle truppe dell'Asse. Velivoli germanici hanno agito su naviglio avversario nelle acque settentrionali e orientali dell'isola, incendiando un piroscafo di me­dio tonnellaggio e colpendo gravemente un incrociatore pesante ed un mercantile da 10 mila tonnellate.

Incursioni effettuate dal nemico su Napoli, Messina e su località delle province di Salerno e Cosenza, causavano danni non gravi. Un bombardiere risulta abbattuto a Napoli dalle batterie contraeree e un altro a Bagnara (Reggio Calabria).

 

1170 - 8 agosto

Le forze italo - germaniche, che sotto la crescente pressione del ne­mico sono state costrette a cedere terreno, resistono strenuamente su nuove posizioni nella regione delle Caronie e dell'Etna. Nel corso della giornata la caccia germanica ha abbattuto 4 velivoli. Formazioni aeree tedesche attaccavano naviglio avversario lungo le coste della Sicilia e nelle acque di Biserta affondando un cacciator­pediniere e due piroscafi di medio tonnellaggio e danneggiando altre unità da guerra e mercantili per oltre 50 mila tonnellate di stazza. Incursioni di notevole entità sono state compiute questa notte su Torino, Milano e Genova; i danni sono considerevoli specie nei quar­tieri centrali delle prime due città; non ancora accertate le perdite. A Milano le batterie della difesa hanno distrutto due velivoli.

 

1171 - 9 agosto

Nella regione settentrionale della Sicilia i combattimenti proseguono aspri sulle posizioni occupate dalle truppe italiane e tedesche. Centri delle retrovie avversarie sono stati attaccati da nostri veli­voli; nelle acque dell'isola apparecchi germanici hanno colpito effi­cacemente due cacciatorpediniere.

Formazioni anglo - americane navali ed aeree bombardavano ieri, senza gravi conseguenze, località costiere della Sicilia e della Calabria.

 

117210 agosto

L'offensiva nemica in Sicilia continua a svilupparsi con largo ap­poggio di forze aeree e navali: nonostante la tenace resistenza delle truppe italo - germaniche, alcune posizioni hanno dovuto essere sgom­brate sotto i violenti attacchi di unità corazzate avversarie.

Nodi stradali e centri delle retrovie nemiche sono stati battuti da velivoli italiani e tedeschi: due apparecchi risultano distrutti in com­battimento da cacciatori germanici.

Nostri aerei siluravano al largo della Sicilia un incrociatore e due mercantili di complessive 6.000 tonnellate; bombardieri tedeschi co­lavano a picco nelle acque di Augusta tre piroscafi di medio tonnellaggio, colpendo altresì un incrociatore e due unità minori.

 

1173 - 11 agosto

Duri combattimenti difensivi vengono sostenuti dalle truppe italo - germaniche nei settori centrale e settentrionale del fronte siciliano, per contenere l'avanzata del nemico. Messina é stata intensamente e ripetutamente bombardata dall'aviazione avversaria.

Aerosiluranti italiani hanno attaccato convogli nelle acque della Si­cilia colpendo un incrociatore leggero e due piroscafi di medio ton­nellaggio, mentre bombardieri notturni agivano con favorevole esito sui porti di Palermo e di Siracusa.

Nella rada di Augusta e lungo le coste settentrionali dell'isola ve­livoli tedeschi danneggiavano gravemente con bombe 4 trasporti per complessive 17.000 tonnellate, un cacciatorpediniere e alcuni mezzi da sbarco.

Un aereo inglese veniva abbattuto presso le coste della Sardegna da un nostro cacciasommer- gibile.

 

1174 - 12 agosto

Al centro del fronte siciliano proseguono i violenti attacchi del nemico.

Lungo le coste dell'isola nostri aerosiluranti hanno intercettato unità da guerra e mercantili avversari colpendo un incrociatore da 10 mila tonnellate, un altro da 5 mila e tre mercantili.

Terni é stata ieri bombardata da formazioni di quadrimotori ame­ricani: numerosi edifici pubblici, tra cui l'ospedale e molti fabbri­cati risultano distrutti o danneggiati, elevate le perdite tra la po­polazione. La nostra caccia attaccava gli aerei avversari e in duri combattimenti, protrattisi anche al largo della costa, ne abbatteva 9.

Durante incursioni effettuate dal nemico su località della provincia di Reggio Calabria le batterie della difesa distruggevano 3 velivoli. L'incursione su Terni, citata dal bollettino odierno, ha causato tra la popolazione civile 72 morti e 493 feriti.

 

1175 - 13 agosto

L'attacco nemico, sviluppato con largo impiego di unità corazzate e appoggiato da masse aeree in collaborazione con forze navali, ha costretto le truppe italo - germaniche ad un ulteriore arretramento ad oriente del massiccio dell'Etna.

Milano e Torino sono state questa notte bombardate da reparti del­l'aviazione britannica: ingenti risultano i danni, specie nelle zone centrali delle due città. Le artiglierie della difesa distrugge- vano 4 velivoli.

Formazioni di bombardieri hanno rinnovato oggi l'incursione su Roma e sugli aeroporti perife- rici: in via di accertamento i danni. Dai cacciatori italiani e tedeschi venivano abbattuti ieri nove appa­recchi sull'isola di Ventotene e nelle vicinanze di Napoli.

 

1176 - 14 agosto

Sul fronte siciliano le forze italiane e germaniche ostacolano, in vi­vaci combattimenti difensivi, i movimenti del nemico. Ad occidente della Sicilia nostri aerosiluranti hanno colpito un piroscafo di medio tonnellaggio ed un cacciatorpediniere danneggiandoli in modo così grave da far ritenere certo il loro successivo affondamento; nella rada di Siracusa navi alla fonda sono state bombardate con buon risultato.

L'incursione effettuata ieri su Roma, da gruppi di quadrimotori ame­ricani, ha causato gravi danni prevalentemente ai fabbricati di quar­tieri popolari: 3 quadrimotori e 3 bimotori delle formazioni nemi­che risultano abbattuti dalla nostra caccia, 3 dal tiro delle batterie contraeree.

Squadriglie di plurimotore avversari, che tentavano l'attacco ad una località del Lazio, perdevano in duelli aerei con la caccia italiana 2 apparecchi.

 

1177 - 15 agosto

Sulle nuove posizioni del fronte siciliano le truppe italo - germani­che resistono tenacemente sostenendo l'urto nemico.

In combattimenti nel cielo della battaglia, contro un gruppo avversano numericamente superiore, i nostri cacciatori abbattevano 6 Spit­fire; altri 5 velivoli venivano distrutti dalla caccia germanica. Formazioni di aerosiluranti italiani colpivano nel golfo di Palermo un piroscafo di medio tonnellaggio ed al largo di Biserta una petro­liera, di oltre 10 mila tonnellate che, centrata, esplodeva. Aerei avversari hanno sganciato questa notte bombe su Milano de­terminando il crollo di numerosi fabbricati e molti incendi: 3 bombardieri sono stati abbattuti dalle batterie della difesa ed uno dalla caccia notturna.

In azioni di spezzonamento effettuate su località della provincia di Catanzaro il nemico perdeva un apparecchio.

Due nostri aerei non rientravano alla base dalle operazioni degli ultimi due giorni.

Nella decorsa settimana nostre unità navali e motozattere operanti nello stretto di Messina distruggevano 11 aeroplani di vario tipo.

L'aerosilurante che ha colato a picco la petroliera, di cui al bollet­tino odierno, era pilotato dal capitano Carlo Faggioni da Carrara e dal tenente Leopoldo Ruggeri da Schio (Vicenza).

 

1178 - 16 agosto

Le truppe italo - tedesche, appoggiate ai Monti Peloritani, hanno an­che ieri ritardato, con azioni manovrate, l'avanzata delle forze av­versarie.

Nella zona dello stretto di Messina reparti da caccia del 4° stormo e del 21° gruppo intercettavano varie formazioni nemiche: nel corso dei ripetuti duri scontri, i nostri valorosi aviatori abbattevano 5 Spit­fire e 3 Curtiss.

In audaci attacchi a convogli nel Mediterraneo occidentale, nostri aerosiluranti colavano a picco a piroscafi da 12 mila tonnellate, men­tre un mercantile di medio tonnellaggio, raggiunto da siluro, esplo­deva. Nelle acque della Sicilia velivoli da combattimento germanici danneggiavano gravemente 2 trasporti per complessive 9 mila ton­nellate.

Sulle attrezzature portuali di Biserta aerei italiani hanno sganciato numerose bombe.

Tre nostri velivoli non sono ritornati alla base.

All'alba di ieri nostre motosiluranti, al comando del capitano di va­scello Francesco Mimbelli da Livorno, si portavano arditamente all’attacco di una formazione navale britannica presso Capo Spartivento Calabro ed affondavano un incrociatore leggero.

Incursioni sono state compiute su Viterbo, Novara e nuovamente questa notte su Milano. Ad opera delle artiglierie contraeree l'av­versario perdeva 4 apparecchi a Viterbo e 1 a Milano dove i danni risultano gravi. Un altro bombardiere cadeva nei dintorni di Ca­gliari, colpito dal tiro delle batterie della difesa.

Gli aerosiluranti che hanno affondato i 3 piroscafi, di cui al bollet­tino odierno, erano condotti dai seguenti capi equipaggio: capitano Giuseppe Cimicchi da Orvieto; tenente Vezio Terzi da Aulla (Apuania) e sottotenente Carlo Bernocchi da Perugia.

La motosilurante che nelle acque della Calabria ha colato a picco un incrociatore é comandata dal sottotenente di vascello Antonio Scialdone da Rimini.

Nell'incursione su Novara, citata dal bollettino odierno, sono stati finora accertati 14 morti e 10 feriti.

 

1179 - 17 agosto

Le posizioni antistanti la città di Messina sono state ieri duramente contese al nemico dalle retroguardie italo - germaniche.

Nella rada di Siracusa nostri bombardieri a tuffo hanno incendiato a mercantili; un piroscafo di grosso tonnellaggio é stato gravemente colpito da un aerosilurante presso la costa tunisina.

Velivoli nemici effettuavano incursioni su Torino e sulle zone peri­feriche di Viterbo e di Foggia; i danni e le vittime sono in corso di accertamento. Nei dintorni di Foggia 13 quadrimotori venivano abbattuti dai cacciatori germanici e 2 dalle batterie contraeree; altri 3 apparecchi risultano distrutti a Torino ad opera delle artiglierie della difesa e della nostra caccia notturna.

Azioni isolate condotte dall'aviazione avversaria nelle province di Lecce, Salerno e Reggio Calabria causavano lievi danni ed alcune vittime.

In vari attacchi a convogli, 5 aerosiluranti britannici s'inabissavano in mare, 4 colpiti :dal tiro delle navi di scorta ed uno da un nostro ricognitore.

Con l'azione presso la costa tunisina, citata nel bollettino di oggi, il capitano pilota Giuseppe Cirnicchi da Orvieto ha silurato negli ultimi sette giorni 2 incrociatori e 2 piroscafi per un totale di 42 mi­la tonnellate.

Le vittime finora accertate nella popolazione civile a causa delle incursioni, di cui all'odierno bollettino, ascendono a:

— 7 morti e 22 feriti complessivamente nelle Puglie;

— 3 morti e 16 feriti in provincia di Salerno;

— 15 morti e 4 feriti in Calabria;

— 3 morti e 5 feriti a Viterbo.

 

1180 - 18 agosto

La dura battaglia della Sicilia, che le truppe italo - tedesche hanno strenuamente combattuto per 40 giorni contro la soverchiante po­tenza delle forze anglo - americane di terra, del mare e del cielo è finita ieri. Gli ultimi reparti di retroguardia hanno abbandonato l'estrema punta nord - orientale dell'isola e raggiunto la costa cala­bra, dove erano stati in precedenza traghettati i feriti, 1e altre unità e buona parte dei materiali.

L'aviazione italo - germanica ha svolto notevole attività agendo effi­cacemente su navi nemiche alla fonda nella rada di Biserta e pro­vocando un incendio di vaste proporzioni nel porto di Siracusa; una petroliera, centrata da un nostro bombardiere presso l'isola dei Cani si è incendiata; aerosiluranti hanno colpito un incrociatore nemico nei pressi di Capo Passero e affondato un mercantile a nord di Bona, danneggiandone gravemente un altro dello stesso convoglio.

Due velivoli nemici risultano abbattuti dalla caccia.

Apparecchi avversari hanno sganciato bombe su Castrovillari, nel Salernitano e su alcune località del territorio di Napoli, provocando danni di qualche rilievo; una formazione nemica di quadrimotori, nel cielo dell'Italia settentrionale, ha perduto 3 velivoli abbattuti dalla difesa contraerea; un quarto apparecchio è precipitato a Hyères sotto il tiro delle nostre artiglierie.

Il capo equipaggio del bombardiere che ha incendiato la petroliera di cui al bollettino odierno è il tenente Guido Ferrari da Venezia.

Le incursioni citate dal bollettino di oggi hanno causato a Castro­villari 12 morti e 70 feriti.

Per le incursioni dei giorni 8, 13, 15 e 16 corrente sulla città di Mi­lano sono state finora accerta- te, tra la popolazione civile, 193 morti e 1069 feriti.

 

1181 - 19 agosto

Per la battaglia della Sicilia, così tenacemente sostenuta dalle divi­sioni italiane e germaniche, merita una particolare menzione l'opera della Marina e dell'Aviazione, prodigatesi sia durante i combatti­menti, sia nella difficile fase dello sgombro dell'isola.

Il porto di Biserta è stato bombardato da velivoli germanici: un piroscafo da 3 mila tonnellate risulta affondato e 25 navi, per oltre 100 mila tonnellate di stazza, danneggiate. Nostri aerosiluranti han­no attaccato un convoglio presso Biserta e silurato un mercantile nella zona di Capo Passero.

In combattimenti aerei la nostra caccia abbatteva 5 Spitfire; altri due velivoli precipitavano sotto il tiro di cacciatori tedeschi.

Dalle operazioni di guerra 3 nostri aerei non facevano ritorno.

Il nemico effettuava incursioni su località delle province di R. Ca­labria, Napoli e Cagliari; le batterie della difesa distruggevano un apparecchio che si inabissava in mare presso Sant'Antioco.

 

118220 agosto

Nella rada di Biserta concentramenti di naviglio nemico sono stati attaccati da bombardieri germanici: 11 grosse unità risultano colpite.

Formazioni di quadrimotori avversari, largamente scortate, hanno ieri agito lungo la riviera vesuviana, nel territorio della provincia di Avellino, su Salerno e Foggia, causando danni ingenti in queste due città. Le batterie contraeree e la caccia italo - tedesca impegna­tesi in ripetuti violenti scontri, abbattevano complessivamente 44 apparecchi.

Gruppi di bimotori nemici, in tentati attacchi al traffico marittimo nel Tirreno, venivano intercettati da nostri cacciatori che facevano precipitare in mare 4 aerei; un altro velivolo risulta distrutto dalle artiglierie presso Capo Rizzuto,durante un'incursione su Crotone.

 

1183 - 21 agosto

Al largo delle coste orientali della Sicilia il sommergibile comandato dal tenente di vascello Alberto Donato, da La Spezia, ha affondato un cacciatorpediniere nemico.

Gruppi di quadrimotori, scortati da numerosa caccia, hanno bom­bardato varie località delle province di Napoli e Avellino e la città di Benevento dove i danni risultano ingenti.

La zona di Paola (Cosenza) é stata colpita da alcune bombe sgan­ciate da aerei e dal tiro di artiglierie navali.

Cacciatori italiani e germanici hanno dovunque impegnato le for­mazioni avversarie abbattendo 17 apparecchi nella regione di Na­poli - Salerno e 4 nei dintorni di Avellino, altri 4 velivoli sono stati distrutti dalle batterie contraeree, uno dei quali nei pressi di Missolungi (Grecia). Dalle operazioni degli ultimi due giorni 4 nostri aerei non sono ritornati.

Nel cielo di Nisida un ricognitore marittimo, attaccato da 6 bimo­tori americani, ne abbatteva uno.

 

1184 - 22 agosto

Nella rada di Biserta nostri bombardieri agivano ieri efficacemente contro obiettivi navali; presso la costa tunisina un piroscafo di grosso tonnellaggio, attaccato dall'aerosilurante condotto dal tenente Irnerio Bertuzzi da Rimini, affondava.

Formazioni di quadrimotori nemici, scortate, rinnovavano incursioni su Napoli e paesi della provincia: intercettate dai cacciatori del 3° stormo e del 22° gruppo perdevano, in ripetuti violenti scontri, 12 apparecchi; altri 10 velivoli venivano abbattuti dalla caccia tedesca e un aereo cadeva nei pressi di Torre del Greco colpito dal tiro delle batterie della difesa.

 

1185 - 23 agosto

L'aviazione nemica ha effettuato incursioni sulla città di Salerno causando sensibili danni: impegnata in serrati combattimenti dalla caccia germanica, perdeva 13 aerei.

Nel corso di un'azione di mitragliamento compiuta da quattro ve­livoli sul porto di Prevesa (Grecia), il fuoco della difesa e delle unità della Marina distruggeva due degli apparecchi attaccanti. Nella notte sul 22 le artiglierie contraeree di Crotone facevano pre­cipitare 2 bombardieri nei dintorni della città ed uno in mare presso Capo Colonna.

 

1186 - 24 agosto

Velivoli germanici da bombardamento hanno attaccato navi alla fon­da nel porto di Palermo colpendo 11 unità mercantili e 3 da guerra: 2 piroscafi per complessive 9 mila tonnellate e due cacciatorpedi­niere sono da ritenere affondati.

Carbonia e località periferiche di Napoli e di Bari subivano incur­sioni aeree; tre apparecchi venivano abbattuti dalla caccia tedesca nella zona di Napoli e due precipitavano in fiamme presso S. Antioco (Cagliari) colpiti dal tiro delle artiglierie.

Nei dintorni di Crotone :si sono rinvenuti i resti di 7 velivoli distrutti dalle batterie contraeree nell'azione della notte sul 20, segnalata dal bollettino n. 1182.

 

1187 - 25 agosto

Un convoglio nemico, protetto da forte scorta navale ed aerea, è stato attaccato nel Mediterraneo centrale da nostri velivoli che silu­ravano un grosso cacciatorpediniere, incendiandolo e colpivano due piroscafi per complessive 15 mila tonnellate di stazza danneggian­doli gravemente.

Aerei avversari hanno compiuto ieri incursioni sui dintorni di Na­poli e di Salerno.

L'aerosilurante che ha incendiato un cacciatorpediniere, nell'azione citata dal bollettino odierno, era pilotato dal tenente Vezio Terzi da Aulla (Apuania) e dal sergente Giuseppe Chiccarella da Roma.

 

1188 - 26 agosto

Naviglio alla fonda nei porti di Biserta e di Augusta è stato effica­cemente bombardato da apparecchi italiani e germanici.

Una pesante azione aerea avversaria ha avuto luogo sulla città di Foggia dove i danni risultano gravi; incursioni di minore rilievo si sono svolte su Crotone e nella provincia di Avellino.

L'aviazione anglo - americana perdeva nelle azioni della giornata 16 velivoli: 4 ad opera dei nostri cacciatori nella zona di Avellino, 8 abbattuti dalla caccia tedesca nei dintorni di Foggia e 4 distrutti dalle batterie contraeree di Foggia e di Crotone.

Il tiro di nostri mezzi navali di scorta a convogli colpiva 2 aero­plani nemici che si inabissavano in mare.

 

1189 - 27 agosto

Sul porto di Catania velivoli germanici da combattimento hanno sganciato numerose bombe centrando un mercantile di medio ton­nellaggio.

Lungo le coste sicule un nostro sommergibile ha colpito con siluro due siluranti nemiche.

La città di Taranto e località della provincia di Napoli sono state attaccate da formazioni aeree: in corso di accertamento le vittime e i danni. Durante tali azioni 9 velivoli avversari venivano abbat-tuti dalla caccia italo - tedesca e dalle batterie della difesa; due altri apparecchi risultano distrutti nel Tirreno da una nostra corvetta.

 

1190 - 28 agosto

Nostre motozattere operanti lungo le coste calabre abbattevano negli ultimi giorni 9 aerei nemici, un altro veniva distrutto da unità navali. Formazioni avversarie hanno bombardato Sulmona, Catanzaro e al­cune località. della Campania, causando danni notevoli a Salerno. In duri combattimenti la caccia italiana faceva precipitare 6 apparec­chi e 7 quella germanica, altri 3 velivoli s'infrangevano al suolo, colpiti dal tiro delle artiglierie contraeree.

 

1191 - 29 agosto

Nell'Alto Tirreno il sommergibile inglese Saracen, di cui l'Ammi­ragliato britannico ha annunciato la perdita, é stato inutilizzato il 14 agosto, a seguito di violenta caccia, dalla R. corvetta Minerva co­mandata dal tenente di vascello Mario Baroglio da Casal Monfer­rato. Risultano catturati 5 ufficiali, compreso il comandante e 41 uomini d'equipaggio.

Velivoli germanici colpivano con bombe navi alla fonda nella rada di Augusta, danneggiando 3 piroscafi per complessive 18 mila ton­nellate, un incrociatore ed una unità speciale da trasporto. Taranto, Cosenza, Terni ed alcune località delle province di Napoli e Cosenza hanno subito incursioni da parte di grossi reparti aerei; le formazioni nemiche, prontamente affrontate dall'aviazione della difesa, perdevano in aspri ripetuti scontri 24 apparecchi dei quali 16 abbattuti dai nostri cacciatori e 8 da quelli germanici; altri 5 preci­pitavano colpiti dalle batterie contraeree.

Tre caccia americani venivano distrutti da aviatori -tedeschi nel cie­lo della Sardegna.

 

1192 - 30 agosto

Il porto di Augusta é stato attaccato da una nostra formazione aerea e da bombardieri germanici che colpivano 4 unità per complessive 21 mila tonnellate; una petroliera da 8 mila tonnellate, raggiunta da bombe, é esplosa ed un'altra, di uguale stazza, si é incendiata.

Nel Mediterraneo occidentale un convoglio nemico veniva intercet­tato da velivoli tedeschi che danneggiavano una nave da battaglia ed un incrociatore.

Grossi gruppi dell'aviazione avversaria hanno effettuato incursioni su Orte, nei dintorni di Napoli, in provincia di Salerno e su Catan­zaro, causando danni di notevole entità: 7 apparecchi sono stati ab­battuti dalla nostra caccia e 2 da quella germanica; uno Spitfire ca­deva in fiamme, sotto il tiro delle batterie contraeree.

Nei combattimenti aerei dei giorni 27 e 29 si é distinto il sergente maggiore Luigi Gorrini da Alseno (Piacenza) del 3° stormo caccia, il quale ha abbattuto 2 quadrimotori ed un caccia bimotore.

 

1193 - 31 agosto

Nuove azioni sono state condotte da reparti aerei germanici contro naviglio nella rada di Augusta: un mercantile di medio tonnellaggio e alcuni mezzi speciali da sbarco risultano colpiti.

L'arma aerea nemica ha ieri compiuto incursioni su Civitavecchia, Decimo (Cagliari) e nei dintorni di Napoli; attaccata ogni volta dai cacciatori italiani e germanici, che si gettavano animosamente con­tro i bombardieri ed i bimotori di scorta, l'aviazione avversaria per­deva nel cielo del Lazio e della Campania 40 velivoli, 10 abbattuti dalla nostra caccia, 27 da quella tedesca, 3 dalle batterie contraeree.

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