Bollettini di Guerra

1941 - marzo dal n. 267 al n. 297

267 - 1 marzo

Sul fronte greco nulla di notevole da segnalare. Formazioni di bom­bardieri hanno spezzonato e mitragliato intensamente raggruppa­menti di truppe. Una importante base navale nemica è stata bom­bardata. In violenti combattimenti aerei nove velivoli nemici sono stati abbattuti. Quattro nostri velivoli non sono rientrati. In Egeo, il giorno 25 febbraio un corpo di spedizione inglese, sostenuto da formazioni navali, ha attaccato in forze l'isoletta di Castelrosso, di dieci chilometri quadrati di superficie, presidiata da alcuni soldati e marinai, sulla quale non esiste alcun idroscalo. Le imponenti forze nemiche mobilitate per l'impresa, dopo aver bombardato l'isola la occupavano, sopraffacendo il nostro presidio. Il giorno 28 alcune no­stre siluranti hanno sbarcato a Castelrosso, con l'efficace concorso della nostra aviazione, un reparto da sbarco, che, rapidamente di­strutto il presidio inglese, ristabiliva il nostro possesso dell'isola, cat­turando prigionieri, armi e munizioni ed una bandiera inglese.

Nell'Africa settentrionale, nostri bombardieri hanno efficacemente colpito mezzi meccanizzati nemici a sud - ovest di Agedabia. Nell’Africa orientale, a nord di Mogadiscio continua violenta la pres­sione nemica contrastata accanitamente dalle nostre truppe. Negli altri settori, azioni di carattere locale. Il nemico ha bombardato Asmara, causando morti e feriti tra la popolazione civile. Un aereo nemico è stato abbattuto.

 

 

Caproni Ca.133

 

Caproni Ca.133

Caratteristiche: motore Piaggio P.VII C.15 cv. 435, apertura alare m 21.44, lunghezza m 15.45, altezza m 4.00, superficie alare 65.00 mq, peso a vuoto 4.000 kg, massimo 6.500 kg, velocità massima km/h. 260 a 1.600 m, tangenza 6.500 m, autonomia 2.000 km, armamento 4 mitragliatrici da 7.7 mm, 500 kg di bombe.

 

268 - 2 marzo

Sul fronte greco, nessuna attività terrestre importante.

Nostre formazioni hanno bombardato e spezzonato accantonamenti, apprestamenti difensivi, basi logistiche e vie di comunicazione. Una importante base navale è stata efficacemente colpita. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato, con visibili effetti, il porto di La Valletta (Malta). Un grosso pontone armato con due cannoni é affondato. Nell'Africa orientale, elementi avversari sono stati posti in fuga nel settore di Arresa e nella zona di Sircoli (sud - ovest di Asosa).

 

269 - 3 marzo

Sul fronte greco, nostri velivoli hanno attaccato basi nemiche, appre­stamenti difensivi e concentramenti di truppe. Cacciatori del C.A.T., in combattimenti aerei nel cielo di Malta, hanno abbattuto un velivolo tipo Hurricane. Nell'Africa settentrionale, aerei germanici hanno at­taccato con successo gli impianti portuali di Tobruk ed ammassa­menti di truppe, colonne di automezzi, accampamenti presso Age­dabia. Autoblindo nemiche, che tentavano di avvicinarsi a Giara­bub, sono state poste in fuga dalla reazione delle nostre truppe.

Il nostro piccolo presidio di Cufra, assediato dal nemico da circa un mese, di fronte a rinnovati attacchi di forze preponderanti, é stato sopraffatto dal nemico. Parte delle nostre truppe sono riuscite a rompere l'accerchiamento e sono rientrate nelle nostre linee. Du­rante le operazioni terminate con la rioccupazione di Castelrosso, si svolse una violenta azione di fuoco fra le nostre siluranti e unità navali nemiche. Un mas e un cacciatorpediniere, malgrado la vio­lenta reazione, attaccarono e colpirono con siluro due unità nemiche. Un'altra unità nemica era stata colpita dai nostri aerei con una bom­ba di medio calibro, durante lo sbarco del nemico sull'isola. Tutte le nostre unità sono rientrate incolumi alle basi. Si sono avuti alcuni feriti fra gli equipaggi. Nell'Africa orientale, azioni di pattuglie e di artiglierie. Nel Mediterraneo, nostre siluranti hanno sicuramente affondato due sommergibili nemici. Nell'Atlantico, un nostro som­mergibile, al comando del capitano di corvetta Adalberto Giovan­nini, ha affondato tre piroscafi nemici, per complessive 20.000 ton­nellate.

 

270 - 4 marzo

Sul fronte greco, formazioni di bombardieri hanno efficacemente bombardato basi ed apprestamenti difensivi. In combattimenti aerei sono stati abbattuti tre velivoli nemici. Due nostri velivoli non sono rientrati.

Nell'Africa settentrionale, un reparto germanico si è scontrato con formazioni corazzate nemiche mettendole in fuga e catturando pri­gionieri e materiali. Il nemico ha nuovamente attaccato in forze Gia­rabub, intimando la resa. Il nostro presidio ha risposto col fuoco delle sue artiglierie. Nell'Africa orientale, le nostre truppe hanno respinto un attacco nemico nella zona ad ovest di Gondar. Azioni di pattuglie e artiglierie negli altri settori.

 

271 - 5 marzo

Sul fronte greco, formazioni aeree hanno efficacemente bombardato e spezzonato concentramenti di truppe e apprestamenti difensivi del nemico. Unità della nostra Marina hanno bombardato obiettivi ne­mici lungo la costa albanese. Una forte formazione aerea nemica, che tentava di attaccare le nostre unità, è stata respinta dal violento fuoco contraereo delle navi e dal pronto intervento di un reparto da caccia, in crociera di protezione, il quale con audace risolutezza attaccava la formazione avversaria, forte di un numero più che dop­pio di velivoli. Sei velivoli avversari sono stati abbattuti; due nostri non sono rientrati. Nell'Africa settentrionale, Stukas e bombardieri del C.A.T. hanno bombardato nuovamente concentramenti di truppe nemiche ed un aeroporto nei pressi di Agedabia. Nell'Africa orien­tale, azioni di pattuglie nel settore di Cheren. Nostri aerei hanno bombardato navi ed impianti portuali nella baia di Suda (Creta). Da ulteriori accertamenti risulta che il sommergibile al, comando del capitano di corvetta Adalberto Giovannini, oltre ai piroscafi indicati nel bollettino n. 269, ha affondato in Atlantico altri due piroscafi.

 

Ervin Rommel e Bayerlein

 

272 - 6 marzo

Sul fronte greco, nulla di notevole da segnalare. Nostri aerei hanno bombardato impianti portuali nell'isola di Mitilene. Nell'Africa set­tentrionale, intensa attività di ricognizioni terrestri ed aeree. Veli­voli del C.A.T. hanno bombardato il giorno 4 corrente una base aerea nemica. In Africa orientale, nel settore di Cheren, abbiamo contrat­taccato forze nemiche che tentavano infiltrarsi di notte nelle nostre linee, catturando alcuni prigionieri. Il nemico ha effettuato incur­sioni aeree su alcune località dell'Eritrea; nessuna vittima e lievi danni. Formazioni del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato, in più riprese, basi aeree di Malta. Opere aeroportuali, velivoli al suolo e postazioni di artiglieria sono state efficacemente bombardate e mi­tragliate. Durante l'azione, tre velivoli tipo Hurricane sono stati ab­battuti in combattimento; altre tre velivoli, di tipo vario, distrutti al suolo.

 

273 - 7 marzo

Sul fronte greco, nulla di importante da segnalare.

Nell'Africa settentrionale, nostri aerei hanno bombardato una base aerea nemica. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato colonne in marcia e concentramenti di truppe. Venti automezzi sono stati distrutti e molti altri gravemente danneggiati. Sono stati inoltre bombardati baraccamenti ed attendamenti nei pressi di Derna, pro­vocando incendi. Altri velivoli germanici hanno bombardato obiet­tivi militari di La Valletta (Malta). Nel Mediterraneo orientale, no­stre formazioni aeree hanno attaccato navi nemiche in convoglio fortemente scortato, colpendo un incrociatore, un cacciatorpediniere e tre piroscafi. Nell'Africa orientale è stato respinto un attacco ne­mico presso Kurmuk, nell'alto Sudan. Nel combattimento presso Cheren, segnalato nel bollettino di ieri, sono state inflitte al nemico notevoli perdite.

 

274 - 8 marzo

Sul fronte greco, la nostra aviazione ha bombardato, spezzonato e mitragliato accampamenti, concentramenti di truppe e apprestamenti difensivi del nemico. Nell'Africa settentrionale, il nemico ha nuo­vamente attaccato Giarabub. E' stato arrestato e respinto. Nostri aerei hanno efficacemente bombardato il porto di Bengasi, una base aerea ed una colonna di automezzi nemici. Nell'Africa orientale, incur­sioni aeree avversarie su alcune località dell'Eritrea, senza danni. Velivoli da caccia del Corpo Aereo Tedesco in volo su Malta hanno abbattuto in combattimento un Hurricane ed un Blenheim ed han­no mitragliato da bassa quota un idrovolante Sunderland, incendian­dolo. Una nave da guerra di medio tonnellaggio, per cause impre­cisate, è affondata nel Mediterraneo. Gran parte dell'equipaggio è stata salvata.

 

277 - 11 marzo

Sul fronte greco, nei settori della 9a Armata, azioni di pattuglie. Nei settori della 11a Armata, attività di artiglierie ed azioni locali di fanterie. Nostri velivoli hanno bombardato la base navale di La Valletta (Malta). Velivoli del Corpo Aereo Tedesco, durante una in­cursione a volo radente su una base di Malta, hanno gravemente danneggiato due grossi idrovolanti.

Nell'Africa settentrionale, a Giarabub, un nuovo attacco nemico è stato respinto. Velivoli germanici hanno attaccato da bassa quota ed incendiato alcuni carri armati ed automezzi nemici nella Cire­naica. La nostra caccia ha abbattuto un velivolo del tipo Blenheim. Nell'Africa orientale, sul fronte Nord, intensa attività di nostre pat­tuglie. La nostra aviazione ha attaccato da bassa quota un forte re­parto di automezzi britannici, colpendo ed incendiando una tren­tina di essi.

Aerei nemici che tentavano di colpire una nostra base aerea, sono stati attaccati e fugati dalla nostra caccia, che riusciva ad abbattere un bombardiere del tipo Blenheim.

 

278 - 12 marzo

Sul fronte greco, attacchi nemici nel settore della Vojussa, sono stati respinti, infliggendo all'avversario gravi perdite. Sono stati cat­turati prigionieri ed armi. Nella giornata di ieri e nella notte, con azioni a carattere continuo, nostre squadre aeree hanno ripetutamente attaccato basi logistiche, opere ed apprestamenti militari, batterie e truppe del nemico. In combattimenti aerei, due velivoli nemici sono stati abbattuti; due nostri velivoli non sono rientrati. Nella notte sull'11, velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno bombardato opere militari di Malta. Nell'Africa settentrionale, velivoli del C.A.T. hanno bombardato accantonamenti e automezzi britannici. Il nemico ha compiuto, nella notte dal 10 all'11, una incursione aerea su Tripoli: nessuna vittima, lievi danni. Nell'Egeo, velivoli nemici hanno at­taccato nostre basi aeree dell'isola di Rodi: un ferito, qualche danno. Nell'Africa orientale, nostri reparti hanno attaccato ed occupato una posizione nemica del settore di Cheren, volgendone in fuga il pre­sidio. La nostra aviazione ha spezzonato, nel settore somalo, forze nemiche, provocando vasti incendi. Velivoli britannici hanno bom­bardato alcune località dell'Eritrea, senza arrecare danni di rilievo.

 

279 - 13 marzo

Sul fronte greco, il nemico ha rinnovato attacchi a cavallo della valle Vojussa: è stato respinto e ha subito gravi perdite. La nostra aviazione ha bombardato un'importante base navale nemica. Veli­voli nostri e germanici, in azioni notturne, hanno attaccato gli im­pianti portuali di La Valletta (Malta). Nell'Africa settentrionale, nostri velivoli hanno bombardato basi navali ed aeree della Cirenaica. Reparti del C.A.T. hanno attaccato con bombe e mitragliatrici atten­damenti e mezzi meccanizzati britannici. Nell'Africa orientale, il nemico ha compiuto incursioni aeree su alcuni nostri centri dell’Eritrea, senza arrecare danni.

 

280 - 14 marzo

Sul fronte greco, nel settore della 11a Armata, azioni locali di fan­teria e di artiglieria. Numerose nostre formazioni aeree si sono inin­terrottamente succedute contro apprestamenti difensivi e truppe ne­miche. E' stata inoltre bombardata una importante base navale greca. Cinque velivoli nemici sono stati abbattuti da una nostra formazione da caccia. Tre nostri velivoli non sono rientrati. Nelle ore antime­ridiane del 13 corrente aerei siluranti nemici hanno tentato di attac­care piroscafi nazionali alla fonda nel porto di Valona. Contrastati da violenta azione di fuoco della difesa contraerea della R. Marina, due soli aerei hanno potuto eseguire l'attacco, ma sono stati entrambi abbattuti. Gli equipaggi sono stati fatti prigionieri. Un solo piro­scafo è stato danneggiato. Reparti del Corpo Aereo Tedesco, durante la notte dal 12 al 13, hanno battuto basi aeree e navali in Marmarica. Velivoli a terra, automezzi ed apprestamenti vari sono stati distrutti. Aerei nemici hanno compiuto una azione notturna di bombarda­mento su Tripoli; lievi danni. Nostri reparti aerei hanno bombardato basi aereo - navali dell'isola di Creta. Nella notte dal 12 al 13, veli­voli britannici hanno lanciato bombe incendiarie e dirompenti su alcuni villaggi e su un monastero dell'isola di Rodi, uccidendo due nativi e ferendone altri due; qualche danno ad abitazioni civili. Nell’Africa orientale, un attacco nemico nel settore di Cheren è stato respinto. Nell'alto Sudan, nostri velivoli hanno bombardato auto­mezzi e truppe.

 

281 - 15 marzo

Sul fronte greco, azioni di carattere locale nel settore della 11a Ar­mata. Nella notte dal 13 al 14 e nella giornata di ieri, nostri reparti aerei hanno ripetutamente colpito rotabili, posizioni, batterie e trup­pe del nemico. In combattimenti aerei, quattro velivoli nemici sono stati abbattuti. Due nostri velivoli da caccia non hanno fatto ritorno alla base. Nell'Africa settentrionale, una puntata nemica su Giara­bub è stata respinta. In Cirenaica, il giorno 13, velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno bombardato e mitragliato mezzi meccanizzati nemici. Nell'Africa orientale, sul fronte Nord azioni dell'aviazione nemica su Cheren e altre località dell'Eritrea. Sul fronte occidentale, e stato respinto un attacco nemico. Sul fronte Sud, nostri aerei han­no spezzonato e mitragliato truppe autocarrate inglesi sulla strada Gorrahei - Dagabur.

 

282 - 16 marzo

Sul fronte greco, nel settore della 11a Armata, in azioni di carattere locale, abbiamo catturato armi e prigionieri. Reparti della nostra aviazione hanno bombardato un'importante base aerea greca. Sono state inoltre spezzonate truppe nemiche. Nel pomeriggio di ieri, aerei nemici hanno bombardato Valona arrecando lievi danni. Un aereo nemico è stato abbattuto dalla difesa contraerea della R. Ma­rina. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato gli impianti aeroportuali di Hal Far (Malta). Un velivolo nemico è stato abbattuto. Nell'Africa settentrionale, concentramenti di automezzi britannici sono stati bombardati da reparti germanici, nei pressi di Agedabia. Nell'Africa orientale, il nemico ha ripreso ieri l'attacco in forza con­tro tutto il fronte di Cheren. E' stato ovunque ricacciato ed ha su­bito gravi perdite. Il nemico ha effettuato altresì incursioni aeree su Abrascicò (Eritrea), arrecando qualche danno; su Dire Daua, senza danni, e nel settore di Cheren, dove un velivolo nemico è stato ab­battuto dal tiro di fucileria.

 

283 - 17 marzo

Sul fronte greco, normale attività di pattuglie e di artiglieria. Nostri velivoli hanno spezzonato truppe nemiche. Aerei britannici hanno effettuato un'incursione su una nostra base aerea; la nostra caccia, prontamente intervenuta, ha abbattuto un velivolo tipo Wellington.

Velivoli da caccia germanici, in una incursione su Malta, hanno ab­battuto un Hurricane.

Nell'Africa settentrionale, vari parcheggi di automezzi sono stati at­taccati da velivoli germanici. Nell'Africa orientale, la battaglia si è riaccesa accanita nel settore di Cheren, dove il nemico ha rinnovato senza tregua i suoi attacchi, ovunque respinti dalle nostre truppe. Durante l'incursione nemica su Dire Daua, citata nel bollettino di ieri, la nostra caccia ha abbattuto due velivoli nemici. Altri due ve­livoli sono stati abbattuti nel settore di Cheren. Nella notte sul 15, un aereo inglese ha silurato nel porto di Valona una nave ospedale pronta per il carico di feriti; lievissime le perdite subite.

 

284 - 18 marzo

Sul fronte greco, attività di pattuglie e di artiglierie.

Nostri velivoli hanno bombardato e mitragliato basi aeree nemiche. Il giorno 16,- velivoli del C.A.T. hanno attaccato una formazione na­vale nemica in navigazione nel Mediterraneo orientale. In detta azione due navi da battaglia sono state colpite con siluro. Nell'Africa settentrionale, a Giarabub, unità nemiche avvicinatesi alle nostre po­sizioni sono state respinte. Nostri aerei da bombardamento hanno colpito mezzi meccanizzati, depositi di carburanti e gli impianti di una base nemica. Nella notte sul 17, aerei nemici hanno compiuto una incursione aerea su Tripoli; alcuni feriti e danni ad abitazioni civili. Nell'Africa orientale, la battaglia è continuata violenta nel settore di Cheren. Le nostre truppe hanno più volte contrattaccato il nemico, infliggendogli gravissime perdite e respingendo reiterati attacchi, condotti con numerose forze. Anche le nostre perdite sono sensibili. Alla testa dei suoi battaglioni, è valorosamente caduto il generale Lorenzini. In combattimenti aerei la nostra caccia ha ab­battuto un velivolo inglese; un nostro aereo non ha fatto ritorno alla base. Incursioni aeree britanniche su una nostra base hanno arrecato qualche danno. Una forte formazione navale nemica, presentatasi di­nanzi a Berbera, dopo aver eseguito un violento bombardamento, ha sbarcato reparti di truppa, che hanno sopraffatto il nostro presidio.

 

285 - 19 marzo

Sul fronte greco, nulla di notevole da segnalare. Nell'Africa setten­trionale, nostri velivoli hanno bombardato mezzi meccanizzati e truppe nemiche. Nell'Africa orientale, è continuata la battaglia sul fronte di Cheren, ove gli inglesi concentrano notevoli mezzi terrestri ed aerei. Le nostre truppe, con valida resistenza, hanno respinto il nemico e lo hanno contrattaccato, infliggendogli forti perdite. Una nostra formazione da caccia ha compiuto un'azione di sor­presa contro una base aerea avversaria, distruggendo otto velivoli britannici.

 

286 - 20 marzo

Sul fronte greco, attività di artiglierie, particolarmente nel settore dell'11a Armata. Nostri velivoli hanno attaccato a volo radente ro­tabili, colonne di automezzi, accantonamenti di truppe e depositi nemici. Durante le azioni aeree nemiche dei giorni scorsi contro Valona, risulta abbattuto un altro velivolo inglese, i cui resti sono stati ritrovati nell'isola di Saseno. Nell'Africa settentrionale, le arti­glierie di Giarabub hanno ripetutamente battuto forze nemiche che tentavano di avvicinarsi al nostro presidio. Velivoli nazionali hanno bombardato la base aerea nemica di Berka (Bengasi).

Reparti aerei germanici hanno attaccato varie posizioni ed apprestamenti nemici. Nella notte sul 19, il nemico ha compiuto una in­cursione aerea su Tripoli, causando alcuni morti e feriti ed arrecando qualche danno; un aereo nemico è stato abbattuto in fiamme dalla nostra difesa. Altro velivolo nemico veniva abbattuto, nei pressi di Nufilia, dalla difesa contraerea germanica: il pilota è stato fatto prigioniero. Nell'Egeo, nostri velivoli si sono scontrati con una for­mazione da caccia avversaria. Un aereo tipo Hurricane è stato ab­battuto; un nostro bombardiere non ha fatto ritorno alla base. Nell’Africa orientale, la battaglia di Cheren continua. Malgrado le per­dite precedenti e l'intensa azione aerea nemica, le nostre truppe hanno in più punti contrattaccato. La nostra aviazione si prodiga generosamente nella battaglia, bombardando e spezzonando artiglierie nemiche e mitragliando truppe ed automezzi.

Nostri bombardieri hanno colpito la base aerea di Agordàt, provo­cando intensi incendi. Oltre ai velivoli nemici distrutti, citati nel bollettino di ieri, altri quattro caccia nemici sono stati abbattuti. Nella zona di Giggiga, nostri reparti resistono agli attacchi nemici contro il passo di Marda (nord - est di Giggiga).

 

287 - 21 marzo

Sul fronte greco, normale attività di artiglierie. Nostri velivoli hanno bombardato e mitragliato a volo radente truppe ed apprestamenti difensivi del nemico.

Nell'Africa settentrionale, l'avversario, sostenuto da artiglierie, ha rinnovato con insistenza l'attacco di Giarabub: è stato ovunque re­spinto. Nella Cirenaica, nostri aerei hanno bombardato la base na­vale di Bengasi. Nel cielo di Sirte, il giorno 19, la difesa contraerea germanica ha abbattuto un velivolo tipo Wellington. L'equipaggio è stato fatto prigioniero. Una nostra formazione aerea ha bombar­dato la base navale di Suda (Creta), centrando le navi alla fonda. La nostra caccia ha abbattuto un velivolo tipo Hurricane. Nell'Africa orientale, i continui tentativi inglesi di superare le nostre posizioni di Cheren sono stati tutti frustrati. Nostri aerei hanno attaccato con bombe ed armi di bordo batterie nemiche, causando violente esplo­sioni. Nella regione Galla e Sidama, il nemico ha tentato di forzare il passaggio del Dabus, ma è stato respinto.

 

288 - 22 marzo

In Grecia, una nostra formazione di bombardieri ha attaccato la base navale di Prevesa. Un caccia tipo Gloster è stato abbattuto da un nostro velivolo in ricognizione. Velivoli germanici hanno attac­cato e colpito un cacciatorpediniere britannico nei pressi di La Val­letta (Malta). Nell'Africa settentrionale, il nostro piccolo presidio di Giarabub, al comando del tenente colonnello Castagna, rimasto ferito in combattimento, dopo strenua difesa durata quattro mesi è stato sommerso dalla prevalenza delle forze e dei mezzi avversari. Nell'incursione aerea nemica del 19 su Tripoli, citata nel bollettino n. 286, risulta che un altro velivolo, oltre quello già segnalato, è stato abbattuto dalla difesa contraerea. Nell'Egeo, nostri aerei hanno bombardato e colpito la base nemica di Mitilene. Nostri velivoli hanno attaccato con siluro un incrociatore nemico nei pressi dell’isola di Creta. Nel combattimento con la caccia di scorta alle unità navali, un velivolo tipo Hurricane è stato abbattuto. Nel Mediter­raneo orientale, un convoglio nemico è stato attaccato in picchiata da reparti del Corpo Aereo Tedesco. Una petroliera di 12.000 tonnellate è stata incendiata, un piroscafo di 8.000 tonnellate è affon­dato, un secondo piroscafo di medio tonnellaggio è stato colpito e gravemente danneggiato. Gli altri piroscafi sono stati mitragliati. Nell'Africa orientale, continua la battaglia attorno a Cheren, ove le nostre truppe hanno contrattaccato per migliorare in alcuni tratti le nostre posizioni. Una nostra formazione da caccia, incontratasi con formazioni nemiche superiori, è riuscita ad abbattere un velivolo tipo Hurricane. Un nuovo tentativo nemico di forzare il passaggio del fiume Dabus, nel Galla e Sidama, è stato respinto.

 

289 - 23 marzo

Sul fronte greco, attività di artiglieria. Nostre formazioni aeree han­no attaccato il porto e la base aerea di Corfù. Un piroscafo è stato affondato, un altro piroscafo e gli impianti delle basi sono stati danneggiati. Nostre unità da caccia hanno ripetutamente attaccato a volo radente l'aeroporto greco di Paramythia, incendiando tre ve­livoli al suolo e danneggiandone vari altri. In combattimenti con la caccia avversaria, due velivoli del tipo Gloster sono stati abbattuti. Il gruppo da caccia, al comando del maggiore pilota Oscar Molinari, ha superato la 50a vittoria aerea. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno bombardato il porto di La Valletta (Malta), provocando danni a navi ormeggiate ed a postazioni di artiglierie. Nel combattimento sostenuto con la caccia nemica, sono stati abbattuti sette Hurricane. Nell'Africa settentrionale, velivoli italiani e tedeschi hanno bombar­dato automezzi e truppe nemiche. Nel Mediterraneo orientale, no­stri velivoli hanno attaccato con bombe e siluri un convoglio nemico. Un piroscafo da 10.000 tonnellate, colpito da siluro, è affondato. Velivoli germanici hanno attaccato un convoglio nemico, danneg­giando gravemente tre piroscafi. In altra località, un piroscafo è stato gravemente danneggiato. Una nostra formazione aerea da caccia ha compiuto una incursione a bassa quota sul campo di Iraklion (Cre­ta), incendiando un velivolo nemico e danneggiandone altri. Nell'Africa orientale, il nemico ha ripreso, dalla sera del 21, l'attacco nel settore di Cheren. È stato ovunque sanguinosamente respinto. Nostri veli­voli hanno bombardato, in quel settore, munite posizioni del ne­mico. In combattimenti aerei, tre velivoli britannici sono stati ab­battuti; due nostri velivoli non hanno fatto ritorno. Nel Galla e Sidama, una colonna nemica, che aveva tentato di penetrare nel settore di Giavello, e stata respinta. L'aviazione avversaria ha compiuto in­cursioni su Dire Daua, Cheren, Asmara e su altre località dell'Eritrea. Ad Asmara si lamentano due morti e nove feriti; un velivolo nemico è stato abbattuto. Altro velivolo inglese veniva abbattuto dalla nostra caccia su Dire Daua.

Nel corso delle operazioni suddette, il nemico ha quindi perduto complessivamente undici velivoli per azioni di nostri reparti aerei ed altri sette per azioni del Corpo Aereo Tedesco.

 

290 - 24 marzo

Sul fronte greco, nulla di notevole da segnalare. Nostre formazioni aeree hanno bombardato impianti della base di Prevesa e naviglio nemico alla fonda nel porto di Lixuri. Altri velivoli hanno bom­bardato posizioni e baraccamenti nemici sul fronte della 11a Armata. Aerei nemici hanno compiuto una incursione su Devoli; intercettati dalla nostra caccia, due velivoli tipo Hurricane sono stati abbattuti; al­tro velivolo dello stesso tipo è stato abbattuto dalla difesa contraerea. La base navale di La Valletta (Malta) è stata attaccata in più riprese da formazioni del Corpo Aereo Tedesco scortate da caccia italiani e tedeschi. Oltre alle opere portuali ed a un deposito di nafta, sono stati ripetutamente colpiti, con bombe di grosso calibro, un incro­ciatore, due piroscafi di grande tonnellaggio e tre piroscafi di medio tonnellaggio. In combattimento aereo, i caccia italiani hanno abbat­tuto quattro monoplani nemici. Nell'Africa settentrionale, azioni di elementi meccanizzati tedeschi ai margini orientali del deserto sir­tico. Reparti del Corpo Aereo Tedesco hanno bombardato e mitra­gliato nella Cirenaica ammassamenti di mezzi meccanizzati. In Egeo, nostri velivoli da caccia hanno attaccato una base aerea nemica nell’isola di Creta, incendiando un velivolo al suolo e danneggiandone altri. Nel Mediterraneo orientale, velivoli tedeschi hanno affondato una nave cisterna di 6.000 tonnellate ed hanno gravemente danneg­giato un'altra nave mercantile nemica. Nell'Africa orientale, il ne­mico ha rinnovato accaniti attacchi nel settore di Cheren, la sera del 22 e il mattino del 23, ma è stato ovunque respinto con gra­vissime perdite ed ha lasciato nelle nostre mani un gagliardetto della Legione straniera.

 

291 - 25 marzo

Sul fronte greco, nulla di notevole da segnalare. Unità del Corpo Aereo Tedesco, scortate da caccia italiani e tedeschi, hanno ancora ripetutamente attaccato navi alla fonda ed apprestamenti portuali a La Valletta (Malta). Oltre a cantieri e depositi di carburanti, sono stati colpiti vari piroscafi ed un incrociatore. Nell'Africa settentrio­nale, presso Sirte, aerei britannici hanno bombardato e mitragliato nostre truppe: alcuni feriti. Nel Mediterraneo orientale, nostri ve­livoli hanno colpito con siluro un grosso piroscafo che trasportava truppe, ed hanno bombardato altre navi.

Velivoli germanici hanno affondato una petroliera di circa 10.000 tonnellate ed una nave vedetta. Nell'Africa orientale, continua la battaglia a Cheren. Nel settore di Giggiga, il nemico esercita forte pressione, contenuto dalle nostre truppe. Neghelli, da noi sgombrata, è stata occupata dal nemico. Nel settore di Giavello (Galla e Sidama), un attacco nemico è stato respinto con gravi perdite. Aerei britan­nici hanno compiuto una incursione su Asmara: nove morti e ven­titre feriti; danni a stabili civili.

 

292 - 26 marzo

Sul fronte greco, normale attività di artiglierie. Unità aeree hanno bombardato ripetutamente, sulla riva destra del Devoli, basi logisti­che, depositi ed accampamenti nemici. Nell'Africa settentrionale, aerei italiani e germanici hanno bombardato e mitragliato ammas­samenti di mezzi meccanizzati nemici. Nella notte sul 25, il nemico ha compiuto un'incursione aerea su Tripoli. Nostri velivoli da caccia hanno nuovamente mitragliato nell'isola di Creta la base aerea di Iraklion: un velivolo nemico è stato incendiato al suolo. Aerei ne­mici hanno attaccato alcune nostre basi dell'Egeo, causando qualche ferito. Nell'Africa orientale continua violenta la battaglia di Cheren; ingenti le perdite da ambo le parti. Nel Galla e Sidama, è stato nuo­vamente respinto un tentativo avversario di forzare il passaggio del Dabus. In combattimenti aerei, nel cielo di Cheren, la nostra caccia ha abbattuto un velivolo del tipo Hurricane. Nostre formazioni aeree hanno bombardato una base aerea nemica, colpendo al suolo nume­rosi velivoli.

 

293 - 27 marzo

Sul fronte greco attività di artiglierie. Nostre formazioni da caccia hanno compiuto una incursione su la base aerea nemica di Para­mythia, mitragliando velivoli al suolo: due Gloster sono stati incendiati, altri velivoli gravemente danneggiati. Nostre formazioni da bombardamento hanno attaccato a Prevesa navi alla fonda e opere portuali. Altra base navale nemica é stata colpita nel Peloponneso. Nell'Africa settentrionale, unità italiane e tedesche hanno occupato el Agheila (Sirtica). Nel Mediterraneo orientale, velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato unità navali nemiche in navigazione: due piroscafi da trasporto sono stati colpiti e gravemente danneggiati. Nell'Africa orientale la battaglia continua violenta a Cheren. Ripetuti attacchi avversari sono stati infranti dalla tenace resistenza e dai contrattacchi delle nostre valorose truppe, che infliggono dure perdite all'avversario. I nostri cacciatori hanno contrastato eroicamente l'azione aerea nemica, impegnando numerosi combattimenti contro forze preponderanti: due Hurricane e un Blenheim sono stati abbattuti; un nostro velivolo non ha fatto ritorno alla base. I nostri bombardieri hanno colpito postazioni di artiglierie e truppe. Nostri velivoli da bombardamento hanno attaccato e danneggiato numerosi carri armati e automezzi nemici nella zona di Harar. Un nostro sommergibile, operante nell'Atlantico, al comando del capitano di corvetta Giuseppe Roselli - Lorenzini, ha affondato due piroscafi per complessive 12.500 tonnellate.

 

294 - 28 marzo

Sul fronte greco, attività di artiglierie. Nostre formazioni aeree han­no bombardato in picchiata centri logistici nemici. Nella notte sul 26 marzo, mezzi navali d'assalto della R. Marina sono penetrati nella baia di Suda (Creta) e vi hanno attaccato forze navali e tra­sporti alla fonda, infliggendo gravi perdite al nemico. Una nave da guerra nemica é affondata. Aerei britannici hanno bombardato al­cune nostre basi dell'Egeo, provocando qualche ferito. Dopo sei set­timane di ininterrotta sanguinosa battaglia, le truppe nemiche hanno occupato Cheren. La battaglia continua nelle immediate vicinanze. Nell'Hararino le nostre truppe hanno sgombrato Harar per evitarne il bombardamento. Nostre formazioni da bombardamento hanno mi­tragliato e spezzonato numerosi automezzi nemici ad est della città.

 

295 - 29 marzo

Sul fronte greco, azioni di artiglieria. Nostri velivoli hanno colpito una base aerea greca e gli impianti portuali di Navarino. Durante una crociera su Malta, velivoli germanici hanno abbattuto un Hur­ricane. Nell'Africa settentrionale, nulla di notevole da segnalare. Nell'Egeo, la nostra aeronautica nella giornata di ieri si è prodigata in azioni contro convogli, formazioni navali nemiche, e naviglio alla fonda, attaccando con siluri e con bombe. Una nave portaerei e due incrociatori inglesi sono stati colpiti con siluro dai nostri ve­livoli; un incrociatore è da ritenersi affondato. Altre navi mercantili di piccolo tonnellaggio sono state gravemente danneggiate; una di esse si è incendiata. Nell'Africa orientale, sul fronte nord, la battaglia continua accanita sulle nuove posizioni a est di Cheren. Nostre formazioni aeree hanno bombardato automezzi britannici. In com­battimento aereo sono stati abbattuti, da parte della nostra caccia, due velivoli nemici. Nelle prime ore del mattino del giorno 28, velivoli inglesi hanno compiuto una incursione sull'aeroporto di Lecce, mitragliandone gli impianti: alcuni feriti.

 

296 - 30 marzo

Sul fronte greco, nulla di notevole nei settori terrestri. Nostri veli­voli hanno spezzonato truppe nemiche sul fronte della 11a Armata. Nella notte sul 29, velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno bombar­dato l'aeroporto di Hal Far (Malta). Nell'Africa settentrionale, il nemico nella notte sul 29 ha compiuto incursioni aeree su Tripoli. Nel Mediterraneo orientale, una forte formazione navale nemica è stata ripetutamente attaccata. Nonostante la violenta reazione antiaerea e contraerea, un nostro velivolo silurante ha colpito un incrociatore leggero. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno colpito con tre bombe di grosso calibro una nave portaerei ed hanno abbattuto un caccia nemico. Nell'Africa orientale, sul fronte Nord, continua la pressione nemica ad est di Cheren, validamente contenuta dai nostri contrattacchi. Nella zona dell'Hararino, le nostre truppe, sgombrata Dire Daua, raggiungono ordinatamente nuove posizioni ad ovest. Una nostra formazione da caccia ha compiuto una incursione sulla base aerea nemica di Giggiga, distruggendo al suolo quattro velivoli. In combattimenti con la caccia avversaria, sono stati abbattuti due apparecchi tipo Hurricane; due nostri velivoli non hanno fatto ri­torno alla base.

 

Hawker Hurricane Mk. IIC

 

Hawker “Hurricane”

Caratteristiche: motore Rolls-Royce Merlin XX da 1.460 cv, apertura alare 12,20 m, lunghezza 9,80 m, altezza 2,66 m, superficie alare 24 mq,  peso a vuoto 2500 kg, massimo 3300 kg, velocità massima km/h 550 a 6700 m, tangenza 10.850 m, autonomia 740 km, armamento: 4 cannoni da 20 mm, sino a 450 kg di bombe.

Primo  velivolo da caccia della R.A.F. monoplano a carrello retrattile a superare i 500 km orari di velocità l’Hurricane, non era un progetto particolarmente innovativo riprendendo la struttura dei precedenti biplani. Nonostante ciò l’Hurricane si dimostrò aereo robusto e stabile piattaforma di tiro. Capacità che gli valsero, durante la Battaglia d’Inghilterra un ruolo importante contro i bombardieri della Luftwaffe. L’Hurricane combatté, quindi, per la difesa di Malta, in Africa Settentrionale e orientale, Medio oriente, Birmania. Declassato ad assaltare armato di bombe da 227 kg. o cannoni da 20 mm o rampe di proiettili razzo venne impiegato con utilità e larghezza in tale ruolo. Quando la produzione ebbe termine nell’agosto 1944 ne erano stati prodotti 14.233, l’ultimo dei quali ebbe il ben rappresentativo nome di « The last of the many » (l’ultimo dei tanti).

 

 

297 - 31 marzo

Sul fronte greco, nel settore della 9a Armata, azioni avversarie di carattere locale sono state nettamente stroncate. Velivoli del C.A.T. hanno attaccato gli aeroporti di Malta. Nell'Africa settentrionale, velivoli italiani e germanici hanno colpito mezzi meccanizzati e ar­tiglierie nemiche. Aerei avversari hanno compiuto un'incursione su Tripoli, senza causare danni importanti. Nell'Africa orientale, le nostre truppe sono impegnate in un'epica battaglia ad est di Cheren ed infliggono al nemico gravissime perdite. Anche le nostre sono forti: il colonnello Borghesi é eroicamente caduto guidando all'as­salto i suoi valorosi soldati del 10° reggimento Granatieri di Savoia. In combattimenti aerei, nostri cacciatori hanno abbattuto un velivolo tipo Hurricane. Il nemico ha compiuto una incursione aerea su Asmara: una decina tra morti e feriti e danni ad abitazioni civili. Nella dura battaglia svoltasi nella notte dal 28 al 29 nel Mediter­raneo centrale, abbiamo perduto tre incrociatori di medio tonnellag­gio e due caccia. Molti uomini degli equipaggi sono stati salvati. Sono state inflitte al nemico perdite non ancora completamente precisate, ma certamente gravi. Un grosso incrociatore inglese ha avuto in pieno una bordata dei nostri massimi calibri ed è affondato. Altre due unità sono state seriamente colpite. Un nostro sommergibile, al comando del capitano di corvetta Manlio Petroni, ha affondato nell’Atlantico una nave nemica di medio tonnellaggio.

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