Bollettini di Guerra

1941 - febbraio dal n. 239 al n. 266

239 - 1 febbraio

Sul fronte greco, normale attività di artiglierie e di pattuglie. Sono stati attaccati a volo radente ed efficacemente spezzonati concentra­menti di truppe nemiche. Nella Cirenaica, nostre unità corazzate hanno attaccato e respinto a sud del Gebel mezzi nemici, che sono stati bombardati dalla nostra aviazione. Nell'Africa orientale, è con­tinuata la battaglia sul fronte nord; in accaniti combattimenti le no­stre valorose truppe, nazionali e coloniali, hanno inflitto notevoli perdite al nemico; anche le nostre perdite sono sensibili. L'Aero­nautica ha continuato a dare, con instancabile slancio, il proprio ef­ficace contributo alla lotta. Durante una crociera notturna di nostre torpediniere nelle acque dell'Egeo, una torpediniera al comando del capitano di corvetta Francesco Mimbelli ha avvistato ed attaccato un convoglio di piroscafi scortato. Uno di essi, di almeno 10.000 ton­nellate, è stato colpito ed è subito affondato. Nonostante la violenta reazione della scorta, le nostre unità sono rientrate incolumi alla base.

 

240 - 2 febbraio

Sul fronte greco, in azioni di pattuglie abbiamo catturato prigionieri e molte armi abbandonate da un reparto nemico battuto nei giorni scorsi; e stato accertato che l'avversario ha subito notevoli perdite; in un sol tratto di Val Tomorizza sono stati contati duecento morti, dei quali tre ufficiali. Aerei nemici hanno bombardato la zona degli ospedali di Valona con danni e vittime: si lamentano dieci morti ed alcuni feriti.

Nella Cirenaica, nessuna novità degna di rilievo. Nostri reparti aerei hanno bombardato nuclei meccanizzati nemici. Due velivoli tipo Hurricane sono stati abbattuti dalla nostra caccia. Il nemico ha com­piuto incursioni su nostri campi di aviazione, con danni, ma senza morti o feriti. Nell'Africa orientale, si sono svolti nella giornata di ieri aspri combattimenti sul fronte Nord fra Agordàt e Barentù, nel bassopiano occidentale eritreo. L'aviazione ha contribuito senza tregua alla lotta, spezzonando e mitragliando posizioni e colonne av­versarie e distruggendo numerosi autoveicoli del nemico. La nostra caccia ha abbattuto un velivolo nemico tipo Hurricane. I reparti del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato con evidenti, efficaci risultati, gli impianti e i porti di Sollum e Bardia. Nel porto di Bardia un pi­roscafo di 10.000 tonnellate è stato affondato. Durante il pomeriggio del giorno 31 gennaio i predetti reparti hanno svolto un'intensa atti­vità offensiva contro naviglio mercantile nemico lungo le coste e nei porti della Marmarica: tre piroscafi di medio tonnellaggio sono stati affondati ed altri tre gravemente danneggiati. Un nostro sommer­gibile operante nell'Atlantico, al comando del capitano di fregata Primo Longobardo, ha attaccato un convoglio scortato di quattro piroscafi inglesi, silurandone ed affondandone tre per un tonnellag­gio complessivo di circa 15.000 tonnellate.

 

241 - 3 febbraio

Sul fronte greco, attività di nostre pattuglie e azioni delle opposte artiglierie. Nostri aerei hanno spezzonato concentramenti di truppe. In Africa settentrionale, nostri reparti aerei hanno bombardato con successo colonne di mezzi meccanizzati britannici. In Africa orien­tale, sono continuati ieri accaniti combattimenti nelle zone di Agor­dàt e di Barentù. La nostra aviazione ha continuato con mirabile spirito a prodigarsi. Aerei nemici, provenienti da ovest, hanno sor­volato la Sardegna, lanciando bombe e due siluri, senza alcun ef­fetto, contro la diga del Tirso: altre bombe sono state lanciate in aperta campagna senza causare né vittime nè danni. Un apparecchio nemico, colpito dalle batterie contraeree, è precipitato; l'equipaggio è stato fatto prigioniero. Un monoplano inglese da caccia tipo Spit­fire è caduto nei pressi di Viareggio. Il pilota è stato fatto prigioniero.

 

242 - 4 febbraio

Sul fronte greco, attività di artiglierie e di pattuglie, ostacolata da cattive condizioni meteorologiche. Nell'Africa settentrionale, intensa attività aerea nostra ed avversaria. Nell'Africa orientale, sul fronte Nord, le nostre truppe hanno occupato una nuova linea ad est di Agordàt e di Barentù, sulla quale è stato nettamente respinto un attacco di carri armati ed uno di reparti misti di inglesi e indiani, che hanno ripiegato lasciando nelle nostre mani armi e prigionieri. Sul fronte Sud, nostri reparti dubat hanno attaccato truppe nemiche costringendole a ripiegare ed infliggendo loro sensibili perdite. La aviazione ha continuato a dare valido contributo ai combattimenti. Il nemico ha compiuto incursioni su alcune località dell'Eritrea e su Mogadiscio. Qualche danno e molte vittime fra la popolazione indigena. Un velivolo inglese è stato abbattuto. Due nostri velivoli non hanno fatto rientro alla base. Nella notte sul 3 febbraio, nostre siluranti in crociera in Mar Rosso, avvistavano un convoglio nemico fortemente scortato da incrociatori e cacciatorpediniere. Portatesi de­cisamente all'attacco, le nostre unità lanciavano complessivamente nove siluri di cui sette colpivano le navi. Le nostre unità, nonostante l'accanita reazione nemica, riuscivano a disimpegnarsi e rientravano incolumi alla base.

 

243 - 5 febbraio

Sul fronte greco, abbiamo respinto un attacco avversario infliggendo al nemico sensibili perdite, catturando prigionieri ed armi. Nell’Africa settentrionale, attività delle opposte aviazioni. Aerei inglesi hanno bombardato Bengasi. Nell'Africa orientale, sul fronte Nord, nostre truppe hanno contrattaccato forze nemiche che si avvicina­vano alla nostra nuova linea, respingendole con perdite: sul fronte Sud nostri reparti dubat, dopo cruento combattimento in cui hanno inflitto notevoli perdite al nemico, si sono ritirati da un posto avan­zato presso il confine ad est del lago Stefania. Intensa attività of­fensiva della nostra aviazione. Il nemico ha bombardato alcune località dell'Eritrea: qualche vittima tra gli indigeni. Due velivoli in­glesi sono stati abbattuti. In Egeo, nella notte sul 4, aerei avversari hanno lanciato bombe su un nostro aeroporto, causando lievi danni al materiale.

Velivoli del C.A.T. hanno attaccato gli aeroporti di Micabba e di Hal Far (Malta). Aviorimesse, alloggi e campi di volo sono stati centrati, provocando esplosioni ed incendi.

 

IMAM Ro.37

 

IMAM Ro.37 

motore FIAT A.30bis R.A. cv.550, apertura alare m. 11.08, lunghezza m. 8.62, altezza m. 2.96, superficie alare mq. 12.81, peso a vuoto  kg. 1.525, massimo kg. 2.360, velocità massima km/h. 297 a  3.000 m, tangenza m. 6.750, autonomia km. 1.200, armamento 3 mitragliatrici da 7.7 mm, 144 kg. di bombe o spezzoni.

 

244 - 6 febbraio

Sul fronte greco, azioni di artiglierie e di pattuglie, ostacolate dal maltempo. Nell'Africa settentrionale, nostri aerei hanno mitragliato e spezzonato mezzi meccanizzati britannici. Nell'Africa orientale italiana, sul fronte Nord, si sono svolti per tutta la giornata di ieri accaniti combattimenti nel settore di Cheren, coll'intervento delle opposte aviazioni. La nostra caccia ha abbattuto in fiamme tre Blenh­eim. Il sommergibile al comando del capitano di fregata Primo Lon­gobardo, oltre ai tre piroscafi già citati nel bollettino 240 del 2 feb­braio, ha affondato anche il piroscafo inglese Urla, di 5.200 ton­nellate.

 

245 - 7 febbraio

Sul fronte greco, nessun avvenimento di speciale rilievo. Nella Ci­renaica, é in corso una violenta battaglia nel sud bengasino tra no­stre truppe e formazioni nemiche. Nell'Africa orientale, nel settore di Cheren i combattimenti continuano. Sul fronte Sud, attacchi ne­mici sono stati respinti dalle nostre valorose truppe. Nostre forma­zioni aeree hanno bombardato postazioni di artiglierie, truppe ed automezzi, provocando incendi di depositi di munizioni e carbu­ranti. Il nemico ha compiuto incursioni su Asmara e su alcune altre località, senza arrecare gravi danni. Ad Asmara un velivolo tipo Gloster é stato abbattuto dalla nostra caccia, prontamente interve­nuta. Un nostro velivolo non é tornato.

 

246 - 8 febbraio

Sul fronte greco, é stato respinto un attacco avversario nel settore della 11a Armata, infliggendo al nemico gravi perdite. Durante que­sta azione si é particolarmente distinto il 13° reggimento fanteria. Una nostra formazione aerea ha bombardato obiettivi militari a Prevesa. Nei giorni 5 e 6 si é svolta nel Sud bengasino una battaglia asprissima, durante la quale le nostre perdite sono state gravi e quelle del nemico, in uomini e mezzi, non meno gravi. Alla sera del 6 il nemico ha occupato Bengasi, sgombrata dalle nostre truppe per ri­sparmiare la popolazione civile, nazionale e indigena. Nell'Africa orientale, intensa attività delle opposte artiglierie nel settore di Che­ren. Scontri di pattuglie alla frontiera sudanese del Galla e Sidama. Nostri reparti aerei hanno bombardato truppe nemiche accampate. In combattimenti con la caccia avversaria, sono stati abbattuti in fiamme tre apparecchi inglesi. Il nemico ha effettuato incursioni su Cheren, Hargheisa e Javello. Il pomeriggio del 31 gennaio, un pon­tone armato della R. Marina, a rimorchio per trasferimento, veniva attaccato da un sommergibile nemico, che apriva il fuoco contro di esso. Il pontone reagiva immediatamente con un intenso tiro, riuscendo a colpire il sommergibile. Il piccolo rimorchiatore, colpito durante il combattimento si incendiava ed in seguito affondava. Sono salvi 48 uomini, sui 67 componenti l'equipaggio.

 

247 - 9 febbraio

Sul fronte greco, azioni di carattere locale. La nostra aviazione ha bombardato e spezzonato posizioni e truppe avversarie, con efficaci risultati. Sono stati pure colpiti alcuni obiettivi delle basi di Prevesa e Navarino. Nel corso di tali azioni, un apparecchio tipo Gloster ed uno tipo P.Z.L. venivano abbattuti dai nostri bombardieri. Un no­stro velivolo in ricognizione sul Mediterraneo occidentale, attaccato da tre aerei da caccia tipo Hurricane, ne abbatteva uno. Nell'Africa settentrionale, combattimenti di carattere locale nel sud bengasino. Nell'Africa orientale, nel settore di Cheren, il nemico ha rinnovato i suoi attacchi, che sono stati respinti. Alla frontiera somala, un at­tacco contro una nostra posizione é stato respinto da nostro contrattacco. La nostra aviazione ha cooperato ai combattimenti con instan­cabile attività, spezzonando e mitragliando truppe, mezzi ed appre­stamenti nemici. Il nemico ha tentato incursioni aeree su Asmara e Adi Ugri, incursioni che sono state stroncate dal pronto inter­vento della nostra caccia, la quale abbatteva quattro velivoli nemici. In tale azione il capitano Mario Visentin ha abbattuto due velivoli, conseguendo la sua sedicesima vittoria aerea. Un altro velivolo ne­mico é stato abbattuto dalla difesa contraerea. Tre nostri velivoli non sono rientrati alla base. In Egeo, nel pomeriggio di ieri, aerei nemici hanno bombardato nostri campi di aviazione. Nessuna vit­tima, lievi danni. Nella notte dal 7 all'8, formazioni del Corpo Aereo Tedesco hanno, con visibili effetti, bombardato alcuni aeroporti della base di Malta. Nella notte dall'8 al 9, sono state ripetute dai reparti aerei tedeschi con notevole intensità ed efficacia le azioni di bom­bardamento sulla base di Malta.

 

248 - 10 febbraio

Sul fronte greco, in azioni di carattere locale, il nemico ha subìto sensibili perdite. Negli ultimi combattimenti si è particolarmente di­stinto il XIV battaglione CC. NN. della legione Leonessa. Intensa attività della nostra aviazione contro nodi stradali, apprestamenti e truppe nemiche, che sono state ripetutamente bombardate e mitra­gliate per la intera giornata, con successo. Sono stati inoltre colpiti, con visibili risultati, importanti basi navali greche, il canale di Corinto e gli obiettivi militari di Salonicco. In combattimenti aerei la nostra caccia ha abbattuto undici velivoli nemici. Nell'Africa settentrionale una colonna meccanizzata nemica è stata volta in fuga presso Cufra, e successivamente spezzonata e mitragliata dalla nostra avia­zione. In Egeo, nella notte sul io, aerei nemici hanno sorvolato un nostro campo di aviazione. Attaccati dalla caccia e fatti segno a vio­lenta azione contraerea, si sono allontanati senza produrre danni. Nell'Africa orientale è continuata l'azione delle artiglierie nel set­tore di Cheren. La nostra aviazione si è prodigata incessantemente, con azioni di bombardamento contro truppe, automezzi e artiglierie nemiche. Una nostra formazione da caccia, in un riuscito attacco a volo radente contro una base aerea, ha distrutto al suolo quindici velivoli nemici. Aerei nemici hanno compiuto incursioni su alcune località senza conseguenze, grazie al pronto intervento della nostra caccia e della difesa contraerea; un velivolo tipo Blenheim è stato abbattuto. Un nostro velivolo non è rientrato alla base.

Alle prime luci del giorno 9 una formazione navale nemica, favorita da densa foschia si è presentata al largo di Genova. Nonostante il pronto intervento delle batterie costiere della R. Marina, le salve ne­miche, che non hanno colpito obiettivi di carattere militare, hanno tuttavia causato 72 morti e 226 feriti — finora accertati — tra la po­polazione ed ingenti danni alle abitazioni civili. La calma e la di­sciplina della popolazione genovese sono state superiori ad ogni elogio. Una nostra formazione aerea ha raggiunto nel pomeriggio le navi nemiche, colpendo con una bomba, a poppa, un incrociatore. Aerei inglesi hanno compiuto alcune incursioni su Livorno e nei dintorni di Pisa, dove non è stato registrato alcun danno. A Livorno un velivolo nemico è stato abbattuto dalla difesa contraerea.

 

249 - 11 febbraio

Sul fronte greco, azioni di pattuglie e di artiglierie.

Numerose formazioni della nostra aeronautica hanno intensamente bombardato rotabili, depositi, basi navali ed aeree, stazioni ferroviarie, apprestamenti del nemico. Sulla base aerea di Giànnina sono stati danneggiati e distrutti diversi velivoli. Nei combattimenti che hanno avuto luogo durante queste azioni offensive, sono stati abbattuti com­plessivamente dodici velivoli nemici in fiamme. Nell'Africa setten­trionale, nessuna novità. Nell'Africa orientale, azioni di artiglierie nel settore di Cheren. Nell'alto Sudan, sulla destra del fiume Orno, nostre truppe hanno respinto attacchi nemici appoggiati da carri.

 

Nostre formazioni aeree hanno spezzonato truppe avversarie. Nella notte dal 10 all'e 11, aerei nemici hanno sorvolato alcune località della Sicilia e dell'Italia meridionale, lanciando alcune bombe che hanno recato lievi danni in una località delle Puglie e nei pressi di Avel­lino, ove si lamentano quattro morti ed alcuni feriti. Un velivolo britannico è stato abbattuto dalla difesa contraerea di Battipaglia. L'equipaggio, lanciatosi col paracadute, è stato fatto prigioniero.

 

250 - 12 febbraio

Sul fronte greco, scontri di pattuglie ed attività di artiglieria. Nei combattimenti di questi giorni, l'aeronautica di Albania e la IV squa­dra aerea si sono particolarmente distinte per il contributo recato alle operazioni terrestri, prodigandosi in continue efficaci e vittoriose azioni. Nella giornata di ieri, formazioni aeree hanno ancora inten­samente bombardato, spezzonato e mitragliato linee di comunica­zione, apprestamenti difensivi e truppe nemiche. Sono stati anche efficacemente colpiti obiettivi militari a Prevesa e Larissa. Forma­zioni da caccia hanno attaccato a bassa quota l'aeroporto di Giànnina, distruggendo al suolo diciotto velivoli tipo Gloster. Altri due veli­voli dello stesso tipo, che tentavano di contrastare l'azione della no­stra caccia, sono stati abbattuti. Un nostro velivolo non è rientrato. Il pilota si è salvato col paracadute. Nell'Africa settentrionale, nulla di particolare da segnalare. Nell'Africa orientale, nel settore Che­ren si sono svolti per tutta la giornata di ieri accaniti combattimenti, con l'intervento delle opposte aviazioni. Nell'Oltregiuba, una co­lonna meccanizzata nemica sussidiata da azioni aeree, ha occupato Afmadù. Nel Kenia, la nostra difesa contraerea ha abbattuto, nei giorni 9 e 10, quattro velivoli. Un altro velivolo, tipo Gloster, è stato abbattuto nel Sudan. Il nemico ha effettuato un'incursione sull’aeroporto di Addis Abeba dove si lamentano nove deceduti, fra cui due indigeni e alcuni feriti; danni lievissimi. Nella notte dall'11 al 12, velivoli britannici hanno lanciato alcune bombe a Catania, senza arrecare danni importanti.

 

251 - 13 febbraio

Sul fronte greco, attività di pattuglie ed artiglierie.

Basi nemiche, vie di comunicazione, postazioni di artiglieria sono state efficacemente bombardate da nostre formazioni aeree. Truppe, attendamenti e salmerie sono state attaccate a volo radente e spez­zonate. Una formazione di cacciatori ha attaccato il giorno 11 un aeroporto nemico, mitragliando e danneggiando gravemente nume­rosi velivoli al suolo. In combattimento aereo, un bimotore nemico é stato abbattuto. Un nostro velivolo non é rientrato. A Malta, l'aero­porto di Micabba è stato attaccato da nostri bombardieri. Nell'Africa settentrionale, velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno effettuato azioni offensive su concentramenti di truppe, colonne in movimento e su un aeroporto nemico. Nell'Africa orientale, nella zona di Cheren, violenti attacchi nemici, appoggiati da bombardamento aereo, sono stati nettamente respinti da nostri contrattacchi. L'aviazione ha validamente appoggiato le nostre truppe nella loro eroica difesa. Nel basso Sudan, nella zona del fiume Orno, nostre truppe hanno re­spinto colonne nemiche, che hanno lasciato sul terreno numerosi morti e feriti. Nella notte dall'11 al 12, velivoli nemici hanno lan­ciato alcune bombe e numerosi razzi illuminanti sull'isola di Rodi. Sono state uccise due donne e un giovanetto; alcuni danni alle abi­tazioni.

 

252 - 14 febbraio

Sul fronte greco, vivace attività delle opposte pattuglie con esito fa­vorevole alle nostre truppe, che hanno inflitto al nemico sensibili perdite e catturato prigionieri ed armi. La nostra aviazione ha bom­bardato una base navale nemica ed efficacemente spezzonato con­centramenti di truppe. La nostra caccia ha abbattuto nove velivoli nemici, dei quali molti entro le nostre linee. Un equipaggio è stato catturato. Aerei italiani e tedeschi hanno bombardato basi aero - na­vali di Malta. Velivoli tedeschi da caccia hanno abbattuto tre aerei del tipo Hurricane. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno inten­samente bombardato basi aeree nemiche nella Cirenaica. Sono state efficacemente colpite aviorimesse, alloggi, baraccamenti e sono stati mitragliati a volo radente numerosi velivoli. In Egeo, nostri bom­bardieri hanno attaccato a ondate successive una base aerea nei pressi di La Canea, distruggendo al suolo quattro velivoli. Aerei nemici hanno lanciato, nelle prime ore del mattino del 13, alcune bombe sull'isola di Rodi. Nell'Africa orientale, è stato respinto un attacco nel settore di Cheren. Nell'Oltregiuba, nostre formazioni irregolari contrastano tenacemente l'avanzata nemica. Una nostra formazione da caccia ha mitragliato truppe nella zona di Cheren, respingendo dopo aspro combattimento la caccia nemica. Nelle ore antimeridiane del giorno 13, aerei nemici hanno attaccato Massaua, con scarsi ri­sultati. Due aerei sono stati abbattuti dalla difesa contraerea della R. Marina. Gli equipaggi sono stati catturati. Nella notte dal 10 all' 11, il nemico ha lanciato nella regione calabro - lucana nuclei di paracadutisti, armati di mitragliatrici, bombe a mano ed esplosivi, col compito di arrecare interruzioni e danni alle nostre comunica­zioni ed alle opere idriche della regione. Grazie al pronto intervento del nostro servizio di vigilanza, tutti i paracadutisti nemici sono stati catturati, prima che avessero modo di arrecare i gravi danni che si erano proposti. Durante la cattura si è svolto uno scontro, in seguito al quale sono caduti una guardia giurata ed un cittadino.

 

CRDA Cant.Z1007 bis

 

CRDA Cant. Z.1007bis “Alcione” 

Caratteristiche: motori Piaggio P.XI RC.40 3 x cv. 1.000 a m. 4.000, apertura alare m. 24.80, lunghezza totale:  m.18.47, altezza m. 5.22, superficie alare mq. 70.00, peso a vuoto:  kg. 9.396, massimo kg. 13.621, velocità massima  km/h. 456 a 4.600 m, tangenza m. 8.400, autonomia km. 2.000,  armamento  2 mitragliatrici da 12.7 mm. e 2 da 7.7 mm, 1.200 kg. di bombe

 

253 - 15 febbraio

Sul fronte greco, tentativi avversari di raggiungere le nostre posi­zioni, sono stati sventati dalla vigorosa reazione delle nostre truppe, che hanno inflitto al nemico gravi perdite. Nella notte tra il 14 ed il 15, nostri velivoli hanno bombardato impianti portuali di La Valletta e l'aeroporto di Micabba (Malta). Nell'Africa settentrionale, nulla di notevole sul fronte terrestre. Nostri aerei hanno bombardato mezzi meccanizzati e, lungo la costa, naviglio del nemico. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno effettuato azioni di bombardamento su truppe, mezzi corazzati ed automezzi. Un velivolo non è rien­trato. Nell'Egeo, durante le incursioni aeree dei giorni 12 e 13, due velivoli nemici sono stati abbattuti. Nell'Africa orientale, il nemico, nel settore di Cheren, ha rallentato la sua pressione. Durante le ope­razioni di rastrellamento effettuate a seguito dei combattimenti del giorno 13 corrente, sono state accertate ingenti perdite nemiche e sono state raccolte numerose armi e munizioni. Nel basso Giuba, sono in corso violenti combattimenti nella zona di Chisimaio. No­stre formazioni aeree hanno efficacemente bombardato concentra­menti dì truppe. Un incrociatore nemico tipo Cairo è stato centrato dal tiro di una nostra formazione aerea. Altro incrociatore nemico, presentatosi al largo di Mogadiscio, è stato posto in fuga dal pronto intervento dei nostri bombardieri. Aerei nemici hanno attaccato una località dell'Eritrea, dove hanno ucciso una ventina di indigeni. Due nostri velivoli da caccia sono stati abbattuti. I piloti si sono salvati col paracadute.

 

254 - 16 febbraio

Sul fronte greco, nella giornata di ieri, si sono svolti aspri combatti­menti nel settore della iia Armata. Nostri aerei hanno spezzonato concentramenti di truppe e salmerie. Nell'Africa settentrionale, ve­livoli del Corpo Aereo Tedesco hanno efficacemente bombardato le opere militari di una base nemica. Nostri velivoli hanno bombar­dato e spezzonato una base aerea nemica nell'isola di Creta, danneg­giando alcuni velivoli. Aerei nemici hanno lanciato alcuni spezzoni incendiari sull'isola di Rodi. Nell'Africa orientale, sul fronte Nord, attacchi avversari nel settore di Cheren e. nella zona di Carora (Eri­trea settentrionale) sono stati nettamente respinti. Nel basso Giuba, continuano i combattimenti intorno a Chisimaio. Il nemico ha compiuto alcune incursioni aeree su località dell'Eritrea. A Massaua un velivolo inglese è stato abbattuto dalla difesa contraerea. Altro veli­volo è stato abbattuto nel settore Giuba.

Nella notte dal 15 al 16, aerei britannici hanno compiuto incursioni su Catania, Siracusa e Brindisi. Su questa ultima località, due veli­voli sono stati abbattuti dalla difesa contraerea della Marina. E' stato catturato uno dei componenti degli equipaggi, lanciatosi col para­cadute.

 

255 - 17 febbraio

Sul fronte greco, nella giornata di ieri sono continuati i combatti­menti, specie nel settore dell'11a Armata.

Nostri reparti aerei hanno bombardato intensamente basi nemiche, vie di comunicazione, apprestamenti difensivi ed hanno spezzonato e mitragliato a volo radente concentramenti di truppe e salmerie. Un velivolo nemico è stato abbattuto. Nella notte dal 15 al 16, nostri bombardieri hanno colpito, con evidenti risultati, l'aeroporto di Mi­cabba (Malta). Aerei da caccia del Corpo Aereo Tedesco hanno ab­battuto, sul cielo dell'isola, tre velivoli tipo Hurricane. A Giarabub, nei giorni 12 e 14 corrente, il nemico, facendo largo impiego di mezzi meccanizzati, ha rinnovato con particolare violenza i suoi at­tacchi, che si sono infranti contro la resistenza delle nostre valorose truppe. Reparti del Corpo Aereo Tedesco hanno violentemente bombardato basi aeree nemiche, vie di comunicazione e gruppi di mezzi meccanizzati inglesi. Un bombardiere germanico non è rientrato. Nell'Egeo, è stata spezzonata e bombardata una base aerea nemica nell'isola di Creta. In Africa orientale, nel settore di Cheren, azioni delle opposte artiglierie. Nel settore del Kenia, una forte colonna autocarrata, che aveva tentato di avvicinarsi alle nostre posizioni, e stata prontamente contrattaccata e costretta a ripiegare, con gravi perdite in uomini e materiali. I nostri reparti aerei continuano a pro­digarsi in appoggio alle operazioni terrestri. Nell'incursione su Brin­disi, effettuata dal nemico nella notte dal 15 al 16, risulta abbattuto un altro velivolo, oltre ai due già segnalati nel bollettino n. 254.

 

256 - 18 febbraio

Sul fronte greco, nel settore dell’11a Armata, sono continuati per tutta la giornata di ieri aspri combattimenti, durante i quali il ne­mico ha subito perdite molto elevate, senza spostare le nostre linee. Anche le nostre perdite sono state sensibili. Le nostre formazioni aeree hanno cooperato durante tutta la giornata con le nostre truppe nel campo tattico, bombardando e mitragliando i reparti nemici. Squadriglie del Corpo Aereo Tedesco hanno effettuato azioni di bombardamento sulle retrovie e sulle basi logistiche del nemico, in Cirenaica. Nell'Egeo, aerei nemici hanno sorvolato le isole del Pos­sedimento, lanciando bombe incendiarie e dirompenti. Nell'Africa orientale, sul fronte eritreo, azioni di carattere locale.

Sul fronte del Kenia, una nostra colonna ha volto in fuga carri ar­mati ed automezzi nemici. Nel basso Giuba, violenti attacchi nemici per forzare il fiume, sono stati respinti. Dopo avere completamente ostruito il porto, le nostre truppe somale di copertura hanno eva­cuato la base di Chisimaio, nel cui settore si continua a combattere. L'Aeronautica dell'Impero, per il contributo di ardire e di sangue dato generosamente dall'inizio delle operazioni e particolarmente per l'audacia e il sacrificio prodigati nel cielo delle recenti battaglie, si è meritata l'ammirazione del Popolo Italiano.

 

257 - 19 febbraio

Sul fronte greco, l'attacco avversario nel settore dell'11a Armata è continuato senza risultato. Le nostre truppe hanno ripetutamente contrattaccato l'avversario, infliggendogli notevoli perdite. Nell'Africa settentrionale, un nuovo violento attacco nemico contro Giarabub é stato respinto. A Cufra, sono stati efficacemente spezzonati automezzi nemici, che tentavano avvicinarsi alle nostre posizioni. Formazioni del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato, in varie ri­prese, una base nemica, bombardando navi alla fonda ed opere por­tuali. Una formazione di Stukas ha sorpreso considerevoli ammassa­menti di mezzi meccanizzati nemici bombardandoli con ottimi ri­sultati. Nell'Africa orientale, sul fronte del Kenia, tentativi avver­sari di avvicinarsi alle nostre posizioni sono stati prontamente re­spinti dalle nostre truppe, che hanno inflitto al nemico perdite in­genti. Nel basso Giuba, nostri velivoli hanno bombardato mezzi mec­canizzati e spezzonato truppe avversarie. A Cheren, la tenace resi­stenza delle nostre valorose truppe ha imposto un tempo di arresto all'attacco nemico. Durante i combattimenti dei giorni scorsi, si sono particolarmente distinti il IV battaglione coloniale Toselli, il XLI battaglione coloniale, l'11° reggimento Granatieri di Savoia, ed il battaglione alpini Uork - Amba. Il nemico ha compiuto alcune incursioni aeree su località dell'Eritrea e nel settore del Giuba.

 

258 - 20 febbraio

Sul fronte greco, nessuna azione di particolare rilievo. Nell'Africa settentrionale, una colonna autocarrata nemica, che aveva tentato di avvicinarsi alle nostre posizioni dell'oasi di Cufra, è stata pronta­mente contrattaccata e costretta a ripiegare, con sensibili perdite. Nostri velivoli hanno bombardato basi aeree nemiche. Velivoli del C.A.T. hanno bombardato e mitragliato con efficace risultato nume­rosi mezzi meccanizzati e postazioni di batterie nemiche. Sono stati abbattuti cinque caccia nemici. Altri velivoli germanici hanno attac­cato in picchiata piroscafi nemici nel mar Mediterraneo. Due piro­scafi da 8.000 tonnellate ed altri di minore tonnellaggio sono stati colpiti con bombe di grosso e medio calibro. Nell'Africa orientale, nel basso Giuba, il nemico ha ripetuto violenti attacchi per forzare il fiume. Negli altri settori, azioni di carattere locale. Nostri aerei hanno attaccato mezzi e truppe nemiche nello scacchiere Nord (Eri­trea). Aerei nemici hanno compiuto una incursione su un nostro centro dell'Eritrea. Un velivolo britannico è stato abbattuto dalla nostra difesa. Altro velivolo nemico, attaccato da un nostro bom­bardiere, è caduto in fiamme nel basso Sudan.

 

 

259 - 21 febbraio

Sul fronte greco, nessun avvenimento di speciale rilievo. Nostre for­mazioni aeree hanno intensamente bombardato e spezzonato truppe, salmerie ed apprestamenti difensivi del nemico. La nostra caccia ha dato una nuova prova di ardimento, abbattendo in fiamme dodici velivoli nemici, in combattimento contro formazioni di Gloster e P.Z.L., numericamente superiori. Un nostro velivolo è stato abbat­tuto. Due altri sono rientrati con morti e feriti a bordo. Nell'Africa settentrionale, consuete ricognizioni di nostre colonne celeri. Nella zona di Cufra, nostri aerei hanno spezzonato apprestamenti nemici, provocando visibili incendi. La notte del 20, velivoli tedeschi hanno attaccato la base di Bengasi, aeroporti e postazioni di artiglierie del nemico. Nell'Egeo, nostri aerei hanno bombardato obiettivi militari di una base greca.

Nell'Africa orientale, nel basso Giuba, continua la battaglia a ca­vallo del fiume. Negli altri settori, nulla di importante da segnalare. Il nemico ha compiuto incursioni aeree su alcune località dell'Eritrea, del Giuba e nella regione di Giavello. Si lamentano vittime ed alcuni danni. Due velivoli nemici sono stati abbattuti dalla difesa contraerea. Nelle prime ore del giorno 21, aerei nemici hanno sorvolato la città di Catania, lanciando alcune bombe che hanno ferito sei persone e causato danni non importanti.

 

260 - 22 febbraio

Sul fronte greco, nessuna azione di rilievo. Nostri aerei hanno effi­cacemente bombardato una base nemica. Nell'Africa settentrionale, a Giarabub, azioni di pattuglie e di artiglierie. In Egeo, nostri aerei hanno attaccato un piroscafo nemico. Sono state efficacemente bom­bardate sistemazioni militari greche nell'isola di Mitilene. Nell'Afri­ca orientale, tiri delle opposte artiglierie a Cheren. Nel Sudan, co­lonne nemiche che avevano tentato di avvicinarsi alle nostre posi­zioni, sono state prontamente contrattaccate e costrette a ripiegare con gravi perdite. Nel basso Giuba, continua la pressione nemica te­nacemente contrastata dalle nostre truppe. Il nemico ha compiuto incursioni aeree su Massaua e Dire Daua, senza arrecare danni im­portanti.

 

261 - 23 febbraio

Sul fronte greco, nulla di importante da segnalare. Nostre forma­zioni di bombardieri hanno ripetutamente ed efficacemente attac­cato una base navale del nemico. Un velivolo non è rientrato. Nel­l'Africa settentrionale, nulla di notevole da segnalare sul fronte ter­restre. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno effettuato azioni in picchiata contro piroscafi alla fonda in un porto della Cirenaica. Un piroscafo è stato colpito con bombe di grosso e medio calibro. Il giorno 21, velivoli germanici hanno intensamente bombardato una base aerea ed un porto nemico. Sono state inoltre efficacemente mitragliate colonne di truppe. Nell'Africa orientale, nella zona di Camceua (Eritrea), è stata respinta un'azione nemica. Nel basso Giuba, una colonna motorizzata che aveva tentato di avvicinarsi alle posi­zioni di Tarba, è stata contrattaccata da un nostro battaglione amhara, e costretta a ripiegare, con sensibili perdite. Aerei nemici hanno bom­bardato una località del Goggiam, senza procurare danni sensibili. Un velivolo nemico é stato abbattuto dalla difesa. Sul cielo del basso Giuba, altro velivolo britannico veniva abbattuto dalla nostra caccia. Durante l'incursione aerea su Massaua, citata nel bollettino di ieri, due aerei inglesi sono stati abbattuti dalla difesa contraerea. Un sommergibile, al comando del capitano di corvetta Riccardo Boris, ha silurato e affondato in Atlantico una petroliera nemica di 6.500 tonnellate.

 

262 - 24 febbraio

Sul fronte greco, attività di pattuglie e di artiglierie. Nostre forma­zioni hanno efficacemente bombardato apprestamenti militari, strade, ponti e retrovie nemiche. La nostra caccia, in combattimenti con quella avversaria, ha abbattuto cinque velivoli tipo Gloster. Tre dei nostri bombardieri non sono rientrati. Nell'Africa settentrionale, a Giarabub, violenti attacchi nemici si sono infranti, ancora una volta, contro la tenace resistenza delle nostre eroiche truppe. Nostri aerei hanno efficacemente spezzonato truppe e mezzi nemici nella zona di Cufra. Unità del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato in Libia alcune basi nemiche. Vari automezzi pesanti sono stati incendiati ed un velivolo è stato distrutto al suolo. Una base navale nemica è stata efficacemente bombardata. Altro reparto aereo tedesco ha at­taccato nel Mediterraneo orientale una formazione navale in navigazione, colpendo assai gravemente una grossa unità di tipo impre­cisato, che è probabilmente affondata. In Egeo, nell'isola di Mitilene, nostri aerei hanno bombardato efficacemente apprestamenti militari nemici. Nell'Africa orientale, due nostre compagnie hanno attaccato ad ovest di Zilmani (Sudan) forze preponderanti nemiche, che dopo accanita resistenza sono state costrette a ripiegare con gravi perdite di uomini e mezzi. Nel basso Giuba, sono continuati i combatti­menti. Nostri aerei hanno bombardato apprestamenti e truppe ne­miche nella zona del Giuba. La nostra caccia ha abbattuto un velivolo tipo Hurricane.

 

263 - 25 febbraio

Sul fronte greco, normale attività operativa. Le condizioni atmosfe­riche proibitive hanno limitato l'attività della nostra aviazione. I tre bombardieri segnalati mancanti nel bollettino di ieri sono rientrati. Nell'Africa settentrionale, consueta attività di nostre colonne celeri e di aviazione. A Giarabub continua la pressione nemica. Forma­zioni del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato un convoglio nemico in navigazione nel Mediterraneo, affondando una nave di 3 – 4.000 tonnellate e colpendone altra di 15.000 tonnellate, carica di truppe. Aerei nemici hanno effettuato un'incursione su Tripoli, causando qualche ferito; danni materiali non rilevanti. Nell'Africa orientale, il nemico è riuscito, dopo una accanita battaglia durata più giorni nel basso Giuba, a forzare il fiume in alcuni punti e a penetrare sulla sponda sinistra. Negli altri settori, azioni di carattere locale.

 

264 - 26 febbraio

Sul fronte greco, niente di speciale da segnalare. Aerei del C.A.T. hanno abbattuto un velivolo nemico nel cielo di Malta. Nell'Africa settentrionale, il mattino del 24 corrente, formazioni del Corpo te­desco in Africa sono entrate per la prima volta in contatto col ne­mico a sud - est di Agedabia. Durante lo scontro con formazioni co­razzate inglesi, diversi automezzi e carri armati nemici sono stati distrutti. Sono stati catturati alcuni prigionieri. Nessuna perdita da parte tedesca. Velivoli del C.A.T. hanno efficacemente attaccato pi­roscafi alla fonda, impianti portuali ed opere militari di una base navale nemica in Cirenaica. Due navi di circa 8.000 tonnellate sono state colpite e gravemente danneggiate. Sono state notate violente esplosioni ed incendi nel porto. A Giarabub ed a Cufra, i valorosi presidi resistono tenacemente alla pressione avversaria. In Africa orientale, attività di opposte artiglierie e di colonne mobili nel set­tore di Cheren. Continua l'eroica resistenza delle nostre truppe ad est del Giuba.

 

265 - 27 febbraio

Sul fronte greco, nulla d'importante da segnalare. Malgrado le con­dizioni atmosferiche avverse, nostri aerei hanno spezzonato e mitra­gliato apprestamenti difensivi e vie di comunicazione nelle retrovie nemiche. Un nostro velivolo non é rientrato. Formazioni germaniche da bombardamento, scortate da squadriglie da caccia italiane e ger­maniche, hanno eseguito una azione in massa sugli aeroporti di Malta. Dieci velivoli nemici sono stati visti ardere al suolo. Nume­rosi altri sono stati gravemente danneggiati. Aviorimesse e impianti portuali sono stati colpiti. Nei combattimenti aerei, quattro velivoli Hurricane sono stati abbattuti dalla caccia tedesca e due dalla nostra. In Africa settentrionale, nostri aerei hanno bombardato e mitragliato automezzi e attendamenti nemici. Il giorno 25, aerei del C.A.T. hanno colpito con bombe di grosso calibro un cacciatorpediniere nemico davanti alla rada di Tobruk, parchi di automezzi e postazioni di artiglieria nei pressi della città. Un reparto di aerosiluranti tedesco ha affondato nel Mediterraneo occidentale un piroscafo di 5.000 ton­nellate.

Nell'Africa orientale, le truppe nemiche battute nella zona di Zil­mani (Sudan), di cui al bollettino n. 262, hanno ripiegato su Boma, lasciando sul terreno numerosi morti e materiale bellico. In Somalia, dopo oltre un mese di accanita resistenza, le nostre truppe di fronte alle preponderanti forze nemiche ripiegano combattendo verso Mo­gadiscio.

 

266 - 28 febbraio

Sul fronte greco, nessun particolare avvenimento. Una formazione di bombardieri nemici che tentava di attaccare una nostra base aerea è stata intercettata dalla nostra caccia che abbatteva un velivolo tipo Spitfire. Un secondo velivolo è stato abbattuto dalla difesa contraerea della R. Marina. Durante l'azione sugli aeroporti di Malta, citata nel bollettino di ieri, oltre ai velivoli segnalati sono stati accertati altri cinque velivoli, distrutti al suolo. In Africa settentrionale, no­stri aerei e aerei del C.A.T. hanno bombardato e mitragliato effica­cemente mezzi corazzati nemici. A Cufra e a Giarabub, reiterati attacchi nemici sono stati respinti dalle nostre truppe. In Africa orientale, nel settore di Cheren intensa attività della nostra arti­glieria. In Somalia, la lotta continua accanita; le nostre truppe, sgom­brata Mogadiscio, si battono strenuamente sulle posizioni a nord della città.

 

Junkers Ju.87 e FIAT G.50 bis

 

Junkers Ju.87 B2

Caratteristiche: motore Jumo 211Da cv. 1.200, apertura alare m 13.80, lunghezza m 11.00, altezza m 4.23, superficie alare 31.90 mq, peso a vuoto  2.750 kg, massimo 4.340 kg, velocità massima km/h.  380 a 4.000 m, tangenza 8.000 m, autonomia 600 km, armamento 3 mitragliatrici da 7.92 mm, 1.000 kg di bombe.

 

FIAT G.50 “Freccia”

Caratteristiche: motore Fiat A.74 RC.38 cv 840 a m. 3.800, apertura alare m 10,99, lunghezza m 8,03, altezza m 3,28 , superficie alare mq 18,25,  peso a vuoto kg 1.963, massimo kg 2.402, velocità massima km/h 470 a 5.000 m, tangenza 10.700 m, autonomia 445 km, armamento: 2 da 12,7 mm, 100 kg di bombe.

Primo caccia monoplano a carrello retrattile ad essere adottato dalla Regia Aeronautica il G.50 risentiva di problemi aerodinamici irrisolti e  di caratteristiche di volo non certo esuberanti. Venne utilizzato sul fronte greco-albanese ed in Nord Africa, terminò la sua carriera come velivolo d’assalto.

http://www.squadratlantica.it/