Bollettini di Guerra

1941 - ottobre dal n. 486 al 516

486 - 1 ottobre

Nell'Africa settentrionale nostri aerei hanno bombardato con succes­so le posizioni ed i magazzini inglesi di Marsa Matruh. Velivoli ger­manici hanno attaccato, colpendolo, un piroscafo nemico in naviga­zione ed hanno bombardato le banchine del porto di Tobruk; hanno inoltre abbattuto un Blenheim che tentava un attacco contro una nostra nave mercantile. Velivoli nemici hanno compiuto incursioni su Bengasi e su Tripoli, danneggiando alcune strade ed abitazioni: uno dei velivoli attaccanti è stato abbattuto in fiamme a Tripoli e un altro a Bengasi.

Nell'Africa orientale nostri reparti hanno eseguito con successo ar­dite ricognizioni entro le linee nemiche.

Nel pomeriggio di ieri una formazione di sette velivoli da caccia, che attaccava a volo radente un aeroporto della Sicilia è stata inter­cettata da tre nostri cacciatori che hanno abbattuto un apparecchio avversario il cui pilota si è lanciato col paracadute in mare aperto al largo di Punta Scarania. Un nostro velivolo della Croce Rossa in­viato sul posto per raccogliere il pilota inglese, è stato attaccato da sette Hurricane. La nostra caccia, in crociera di interdizione, inter­venuta tempestivamente, ha disimpegnato il nostro aereo - soccorso ed abbattuto due velivoli nemici in fiamme.

La flotta inglese, dopo i duri colpi subiti per le azioni della nostra Aeronautica citate nel bollettino straordinario n. 484, ha sofferto, durante il suo ritorno verso Gibilterra, nuovi danni per opera di nostri sommergibili operanti nella zona di mare che essa avrebbe do­vuto attraversare. Cinque dei nostri sommergibili sono riusciti ad attaccarla silurando sicuramente due unità.

 

487 - 2 ottobre

In Africa settentrionale, presso la costa cirenaica, velivoli tedeschi hanno mitragliato e costretto ad ammarare un Blenheim che è suc­cessivamente affondato. Altri aerei tedeschi hanno, in più riprese. attaccato obiettivi militari della piazza di Tobruk. Il nemico ha com­piuto incursioni su Bengasi, causando danni ad edifici e su alcuni villaggi del Gebel cirenaico, ove è stato colpito un ospedale da cam­po. Altri velivoli britannici hanno bombardato Tripoli: sono stati danneggiati alcuni edifici privati e l'ospedale coloniale.

Nell'Africa orientale, nella zona di Gondar, un reparto nemico ha tentato avvicinarsi alle nostre posizioni: è stato arrestato con note­voli perdite da un nostro campo minato e disperso dal fuoco di ar­tiglieria. Aerei nemici hanno sorvolato e spezzonato un nostro ca­posaldo provocando lievi danni a materiali. Nostri velivoli hanno bombardato, nella notte sul 2, l'aeroporto di Nicosia (Cipro).

Nel canale di Sicilia sette nostri velivoli da caccia hanno attaccato una formazione di otto Hurricane abbattendone due.

 

488 - 3 ottobre

Reparti della R. Aeronautica hanno nuovamente attaccato, nella gior­nata di ieri, le basi aeree dell'isola di Cipro causandovi incendi no­tevoli.

In Africa settentrionale, unità della nostra Aviazione e apparecchi germanici hanno ripetutamente bombardato importanti obiettivi ter­restri nelle zone di Tobruk e Marsa Matruh ed hanno colpito aero­porti avanzati del nemico.

La città di Bengasi ha subito un'altra incursione aerea. Un velivolo Hurricane é stato costretto ad atterrare nelle nostre linee; l'ufficiale pilota é stato catturato.

In Africa orientale nulla di notevole da segnalare.

 

489 - 4 ottobre

Nella giornata di ieri la località di Catanzaro Marina é stata attac­cata da velivoli britannici; un certo numero di bombe ha colpito la stazione ferroviaria e alcune abitazioni civili. Si lamentano due morti e dodici feriti tra la popolazione; qualche tratto di binario é rimasto danneggiato.

In Africa settentrionale durante una incursione aerea su Bengasi, che ha causato alcuni danni materiali ma nessuna vittima umana, un apparecchio nemico é stato abbattuto dalla difesa contraerea. Stukas germanici hanno attaccato con successo, nella notte sul 2, apprestamenti difensivi nella zona di Tobruk ed installazioni por­tuali a Marsa Matruh: sono stati osservati incendi. La nostra arti­glieria é stata attiva contro le difese nemiche della piazza di To­bruk, le cui opere sono state anche efficacemente bombardate da unità della R. Aeronautica. Altri nostri aerei hanno centrato con nu­merose bombe la stazione e gli impianti ferroviari di Marsa Matruh. In Africa orientale attività di nostri elementi avanzati.

 

Reggiane RE.2001

 

Reggiane Re.2001 “Falco” 

Caratteristiche: motore Alfa Romeo RA1000 RC41-I (Daimler Benz DB. 601/A1) cv. 1.175, apertura alare: m. 11.00, lunghezza m. 8.36, altezza m. 3.15, superficie alare: mq. 20.40, peso a vuoto: kg. 2.460, massimo: kg. 3.240, velocità massima: km/h. 545 a 5.470 m, tangenza m. 11.000, autonomia: km. 1.040.

 

490 - 5 ottobre

In Africa settentrionale e orientale scontri locali a noi favorevoli. La R. Aeronautica ha svolto intense azioni di bombardamento col­pendo apprestamenti e banchine di Tobruk ed impianti e baracca­menti nella zona di Marsa Matruh: sono stati provocati incendi ed esplosioni.

Durante una nuova incursione aerea su Bengasi sono stati fatti pre­cipitare in fiamme altri due apparecchi nemici; un terzo apparec­chio é stato abbattuto dalla caccia germanica.

Le basi aeree di Malta sono state efficacemente bombardate dalla nostra aviazione; altri velivoli hanno colpito con successo nell'isola di Cipro, gli aeroporti di Nicosia e di Larnaca ed hanno affondato naviglio nemico nel porto di Paphos.

 

491 - 6 ottobre

Nel pomeriggio di ieri alcuni aerei britannici hanno sorvolato la città di Catania lanciando un certo numero di spezzoni incendiari e bombe di piccolo calibro: quattro abitanti feriti e qualche danno. Un bombardiere ed un caccia nemici sono stati abbattuti, rispettiva­mente, dall'artiglieria c. a. e dalla nostra aviazione da caccia.

In Cirenaica, velivoli avversari hanno nuovamente attaccato con bombe la città di Bengasi e Barce, provocando danni ad abitazioni e causando sette feriti tra la popolazione ed hanno mitragliato senza conseguenze alcuni villaggi colonici del Gebel. La nostra difesa c. a. ha fatto precipitare due degli aeroplani attaccanti, che sono rimasti distrutti. Un altro apparecchio é stato abbattuto in Tripolitania dalla nostra caccia.

Sul fronte di Sollum, in azioni di reparti avanzati italo - germanici, sono stati catturati numerosi prigionieri ed armi. In combattimenti aerei la caccia tedesca ha abbattuto due Hurricane.

Formazioni di bombardieri della R. Aeronautica e di apparecchi da combattimento germanici hanno ripetutamente agito contro gli im­pianti portuali di Tobruk e Marsa Matruh colpendo in pieno ban­chine di scarico, baraccamenti e depositi di materiali; sono stati anche bombardati con successo alcuni aeroporti avanzati nemici.

In Africa orientale, aeroplani inglesi hanno lanciato bombe sul mer­cato indigeno di Gondar, causando la morte di nove sudditi mentre altri diciotto sono rimasti feriti.

Nel Mediterraneo, una nostra unità da guerra ha abbattuto un aereo britannico; un nostro bombardiere ha colpito una petroliera nemica da 1.200 tonnellate.

 

492 - 7 ottobre

Aerei britannici hanno lanciato bombe dirompenti e spezzoni in­cendiari nei territori di Catania e di Licata: nessun danno. In Africa settentrionale reparti della R. Aeronautica hanno bombar­dato con successo un aeroporto nei pressi di Marsa Matruh ed obiet­tivi terrestri in zona di Tobruk.

Sui fronti marmarici, attività di fuoco e di esplorazione delle nostre truppe.

L'aviazione avversaria ha compiuto incursioni notturne su Tripoli sganciando bombe cadute per la maggior parte in mare.

In Africa orientale, nello scacchiere di Gondar, nostri reparti hanno eseguito ricognizioni in forze e respinto tentativi d'attacco dell'av­versario. Durante un'incursione, un aereo inglese, colpito dalla rea­zione contraerea, é caduto in vicinanza delle nostre posizioni e si è incendiato.

 

493 - 8 ottobre

Nell'Africa settentrionale, in azioni locali sul fronte di Tobruk, no­stri reparti di fanteria hanno respinto tentativi d'avvicinamento del nemico; l'artiglieria ha battuto con efficacia apprestamenti difensivi della Piazza.

E' stato accertato che nei combattimenti aerei nel cielo di Sollum, menzionati nel bollettino di guerra del 6 ottobre, la caccia tedesca ha abbattuto cinque, anziché due, apparecchi nemici. Aeroplani in­glesi hanno nuovamente lanciato bombe su Tripoli causando cinque vittime e danni materiali di poca consistenza. Velivoli nazionali han­no bombardato questa notte gli aeroporti di Malta: sono state notate grandi esplosioni.

In Africa orientale, nessun avvenimento di rilievo.

 

494 - 9 ottobre

Consistenti formazioni di nostri velivoli da bombardamento hanno attaccato ieri notte le raffinerie ed i serbatoi di carburante di Caifa (Palestina). Nonostante la violenta reazione nemica, i nostri aerei sono riusciti a colpire gli obiettivi, dai quali si sono sprigionati in­cendi di vaste dimensioni. Tutti gli apparecchi, alcuni dei quali col­piti dal tiro contraereo, sono rientrati alle basi.

Nella stessa notte il nemico ha effettuato una incursione su alcune località della costa orientale della Sicilia con lancio di bombe e azione di mitragliamento che non hanno causato ne vittime né danni. La difesa c. a. di Siracusa ha abbattuto un apparecchio, il quale è pre­cipitato nel mare in prossimità della costa: l'intero equipaggio è stato fatto prigioniero.

In Africa settentrionale, azione di reparti esploranti sul fronte di Tobruk: sono stati respinti elementi nemici, che hanno lasciato pri­gionieri in nostre mani.

Sul fronte di Sollum cacciatori tedeschi hanno abbattuto due aero­plani avversari; altri velivoli germanici hanno attaccato aeroporti avanzati nemici colpendo magazzini di rifornimento e distruggendo un velivolo al suolo.

Un'incursione aerea su Tripoli ha arrecato soltanto lievi danni ma­teriali.

In Africa orientale, una forte colonna mista di truppe nazionali e coloniali al comando del tenente colonnello Carmelo Liuzzo, uscita dal caposaldo di Ualag (nord - est di Gondar), ha vigorosamente at­taccato l'importante posizione di Amba Gheorghis, sede di comando inglese. Superata ogni resistenza, volto in fuga l'avversario infliggen­dogli notevoli perdite e stroncandone i successivi ritorni controffen­sivi, le nostre truppe hanno dato alle fiamme la sede del comando nemico e hanno distrutto un deposito munizioni e la stazione radio; indi sono rientrate alla base di partenza con prigionieri, armi e ma­teriali catturati. Tutti i reparti e particolarmente il 25° battaglione coloniale, si sono distinti per decisione e valore.

Nel pomeriggio del giorno 7 un nostro aereo in ricognizione sulla strada di Debra Tabor ha mitragliato e incendiato automezzi nemici.

 

495 - 10 ottobre

In Africa settentrionale, vivaci azioni di fuoco delle nostre artiglierie sul fronte di Tobruk.

Aerei britannici hanno effettuato un'incursione su Bengasi. Forma­zioni aeree italiane e germaniche hanno attaccato, in tempi succes­sivi, le banchine e le installazioni portuali di Tobruk, postazioni di artiglieria e altri apprestamenti terrestri della piazza, la stazione fer­roviaria di Marsa Matruh e un treno in movimento, nonché alcuni aeroporti nemici. Gli obiettivi sono stati efficacemente colpiti. Tutti i velivoli sono rientrati alle loro basi.

Due bombardieri britannici, sorvolanti un tratto della costa sicula, fortemente ostacolati dalla nostra reazione contraerea, son venuti a collisione incendiandosi: uno è caduto al suolo, rimanendo distrutto; l'altro si è inabissato in mare. Gli equipaggi sono deceduti.

In Africa orientale, un nostro reparto in ricognizione ha volto in fuga elementi avversari nel settore del lago Tana.

 

496 - 11 ottobre

Davanti a Tobruk, in azioni locali, le nostre truppe hanno catturato alcuni prigionieri.

Unità aeree dell'Asse hanno effettuato nuove azioni offensive contro la piazzaforte di Tobruk e la zona di Marsa Matruh colpendo con numerose bombe di vario calibro impianti portuali, batterie, depositi di materiali, concentramenti di automezzi, installazioni ferroviarie, attendamenti e aeroporti: sono stati osservati incendi ed esplosioni. Apparecchi britannici hanno ancora lanciato un certo numero di bombe sulla città di Bengasi e dintorni causando danni materiali; nessuna vittima.

Sui fronti dello scacchiere di Gondar, nulla di importante da se­gnalare.

 

497 - 12 ottobre

Nell'Africa settentrionale fanterie nemiche appoggiate da mezzi mec­canizzati hanno attaccato le nostre posizioni in corrispondenza di un settore del fronte di Tobruk. Le nostre truppe hanno stroncato net­tamente l'azione dell'avversario, che è stato respinto con perdite. Aerei italiani e tedeschi hanno nuovamente bombardato con muni­zioni di grosso calibro gli obiettivi delle zone di Tobruk e Marsa Matruh, provocando altre notevoli distruzioni negli apprestamenti e negli impianti nemici. Tutti gli apparecchi, alcuni dei quali col­piti senza gravi conseguenze, sono rientrati. Aeroplani britannici hanno compiuto un'incursione su Derna lanciandovi diverse bombe: sono rimasti danneggiati alcuni edifici civili. Due apparecchi, colpiti dalla difesa c. a., sono precipitati in fiamme.

Tre altri aerei nemici sono stati abbattuti da cacciatori germanici nel cielo della Marmarica e sul mare.

Nell'Africa orientale, nostri battaglioni coloniali usciti in ricogni­zione offensiva dal caposaldo di Celga si sono scontrati con una grossa formazione di armati nemici, la quale, incalzata dai nostri reparti, è stata dispersa ed ha lasciato numerosi morti sul terreno.
In Sicilia, nelle prime ore del giorno 11, aerei nemici hanno sorvo­lato a più riprese la località di Vittoria (Ragusa) lasciando cadere bombe di piccolo calibro: danni a costruzioni civili e quattro feriti tra la popolazione.

In Mediterraneo, nostre unità siluranti di scorta a convogli hanno abbattuto tre velivoli: una parte degli aviatori nemici è stata cat­turata, l'altra è deceduta.

 

498 - 13 ottobre

Sul fronte di Tobruk l'avversario ha rinnovato tentativi d'attacco che sono stati immediatamente repressi dal pronto intervento di fuoco delle nostre truppe.

Aerei nazionali e germanici hanno ancora bombardato con successo obiettivi della Piazza nonché impianti ferroviari e aeroporti di Marsa Matruh provocando nuove distruzioni.

L'aviazione nemica ha effettuato incursioni su Bengasi e Tripoli; le bombe lanciate hanno colpito alcune abitazioni e causato un solo ferito.

Nello scacchiere di Gondar nostri reparti in ricognizione hanno volto in fuga elementi avanzati nemici.

 

499 - 14 ottobre

In Africa settentrionale è stato respinto un nuovo tentativo d'attacco notturno contro un nostro caposaldo del fronte di Tobruk. In suc­cessiva azione un reparto di carri armati avversari è stato pronta­mente ricacciato dal fuoco delle nostre armi anticarro col concorso di elementi corazzati germanici. Sul fronte di Sollum, attività di fuoco d'artiglieria.

In combattimenti nei cieli di Bugbug e Sollum l'aviazione da caccia tedesca ha abbattuto 5 apparecchi britannici.

Aerei nemici hanno nuovamente bombardato Derna senza causare vittime ed hanno lanciato bombe sul porto di Tripoli, tutte cadute in mare. Uno degli aerei è stato abbattuto.

In Africa orientale, nel settore del lago Tana, nostri reparti hanno eseguito ricognizioni in forze ed a largo raggio.

Nel Mediterraneo orientale, durante le prime ore pomeridiane di ieri, una formazione navale nemica, comprendente due navi da bat­taglia ed alcuni incrociatori e cacciatorpediniere, è stata sorpresa ed attaccata da nostri aerosiluranti. Nonostante la violentissima reazio­ne di fuoco, i nostri ardimentosi aviatori sono riusciti a colpire con siluri una nave da battaglia ed un incrociatore da 10.000 tonnellate, il quale è stato visto sbandare fortemente. Tutti i nostri velivoli, di cui uno gravemente danneggiato, ma con l'equipaggio incolume, sono rientrati. Ufficiali capi equipaggio degli apparecchi che hanno effettuato i siluramenti: tenenti piloti Giulio Cesare Graziani, Car­lo Faggioni e Giuseppe Cimicchi.

Stamane all'alba, reparti da caccia della R. Aeronautica hanno attac­cato a volo radente l'aeroporto di Micabba (Malta): tre aeroplani ne­mici sono stati distrutti al suolo ed altri efficacemente mitragliati. Nostri cacciatori di scorta, venuti a contatto con una formazione nemica hanno abbattuto due aerei. Nessun nostro apparecchio è an­dato perduto.

 

500 - 15 ottobre

Nella giornata di ieri il nemico ha effettuato nuovi attacchi, tutti respinti, contro un tratto delle nostre posizioni sul fronte di Tobruk. Sono stati catturati alcuni prigionieri; mezzi meccanizzati nemici sono rimasti distrutti.

La città di Bengasi ha subìto due successive incursioni aeree con lancio di bombe dirompenti ed incendiarie che hanno danneggiato specialmente il quartiere arabo; si lamentano 23 morti e alcuni fe­riti, in maggior parte tra la popolazione libica.

Ulteriori, notizie sull'azione di Amba Gheorghis (scacchiere Gondar), citata nel bollettino del 9 ottobre, confermano le gravi perdite su­bite dal nemico: oltre 250 uccisi sono rimasti sul terreno. Aerei inglesi hanno attaccato senza effetto le nostre posizioni del caposaldo di Ualag.

Questa notte unità da bombardamento della R. Aeronautica hanno effettuato un'azione contro la base navale di La Valletta (Malta): gli obiettivi sono stati efficacemente colpiti. Tutti i velivoli sono rientrati.

 

kubelwagen KDF-VW B2.jpg

 

Kubelwagen KDF - VW B2

 

501 - 16 ottobre

In Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, scontri favorevoli alle nostre truppe; elementi meccanizzati nemici sono stati colpiti dal tiro di artiglieria; opere e baraccamenti della Piazza sono stati bombardati dall'aviazione.

Nell'Africa orientale, un improvviso attacco contro le nostre posi­zioni del caposaldo di Ualag (Gondar) è stato nettamente respinto: l'avversario ha subito perdite notevoli. Reparti del caposaldo di Cul­quabert hanno disperso ed inflitto perdite a elementi nemici che ten­tavano di avvicinarsi alle nostre risorse idriche per danneggiarle.

In Mediterraneo un sommergibile britannico è stato affondato da nostre unità adibite alla caccia del naviglio subacqueo.

 

502 - 17 ottobre

Unità della R. Aeronautica hanno bombardato questa notte la base navale di La Valletta (Malta).

Aerei nemici hanno compiuto un'incursione su Napoli lanciando un certo quantitativo di bombe: sono stati colpiti alcuni edifici civili, nei quali 12 persone sono rimaste uccise ed altre 37 ferite; il lancio di spezzoni incendiari ha dato origine, in qualche punto della città, a incendi prontamente circoscritti e domati.

Nell'Africa settentrionale, mezzi meccanizzati nemici in un tenta­tivo di sortita dalla piazza di Tobruk sono stati immediatamente cen­trati dal fuoco della nostra artiglieria e ricacciati. Apparecchi britan­nici hanno lanciato bombe su Bengasi causando danni ad abitazioni. Nell'Africa orientale, un nostro caccia in ricognizione offensiva ha mitragliato gruppi di autocarri nella zona di Dabat (nord - est di Gondar), incendiandone alcuni. Benché più volte colpito dalla nu­trita reazione antiaerea, il nostro velivolo è rientrato. Reparti del caposaldo di Celga, di scorta ad una nostra autocolonna di riforni­mento, hanno avuto scontri con elementi avversari, che sono stati volti in fuga.

Nel Mediterraneo, oltre al sommergibile già menzionato dal bol­lettino di ieri, un altro è stato affondato da una nostra torpediniera comandata dal capitano di corvetta Luigi Franzoni.

 

503 - 18 ottobre

Apparecchi britannici hanno lanciato alcune bombe sulla città di Siracusa, danneggiando fabbricati e causando 4 morti e 24 feriti tra la popolazione civile; altri aerei hanno compiuto un'incursione su Elmas (Cagliari), senza arrecare danni.

In Africa settentrionale, vivaci azioni di fuoco della nostra artiglieria contro le posizioni avversarie di Tobruk. Durante l'incursione aerea su Bengasi, citata nel bollettino di ieri, sono stati abbattuti due bombardieri nemici.

Nell'Africa orientale, aerei inglesi hanno attaccato nei giorni scorsi l'abitato ed il campo di aviazione di Gondar: un apparecchio è stato colpito dal tiro contraereo ed è da considerarsi perduto. Nei settori di Culquabert e di Celga, scontri favorevoli alle nostre truppe.

Questa notte reparti della nostra aviazione hanno bombardato basi aeree di Malta: gli obiettivi sono stati centrati.

 

504 - 19 ottobre

Sui fronti terrestri dell'Africa settentrionale e orientale, intensa at­tività dei nostri reparti avanzati.

La città. di Crotone è stata attaccata nel pomeriggio di ieri da alcuni apparecchi nemici, i quali hanno lanciato bombe dirompenti cadute in parte nel mare ed in parte sulla spiaggia: né vittime, né danni. Nella giornata del 17, durante un combattimento sostenuto dalla nostra caccia, è stata abbattuto un Hurricane.

Formazioni della R. Aeronautica hanno sottoposto questa notte gli obiettivi militari delle isole maltesi ad azioni di bombardamento. Tutti i velivoli sono rientrati alle basi.

 

505 - 20 ottobre

Durante la giornata di ieri aerei nemici hanno sorvolato le località di Comiso e di Licata (Sicilia) lanciando bombe esplose in gran parte nel mare: né vittime ne danni. In combattimenti aerei ingag­giati dai nostri cacciatori, al largo delle coste siciliane, due velivoli britannici sono stati abbattuti ed altri quattro efficacemente colpiti; nessuna perdita di nostri apparecchi.

Nell'Africa settentrionale, consistenti formazioni da caccia della R. Aeronautica hanno attaccato elementi nemici in movimento sulla strada di Bugbug, nonché attendamenti e mezzi meccanizzati nella zona di Sidi el Barrani: diversi autocarri sono stati incendiati ed altri danneggiati.

Apparecchi germanici hanno bombardato impianti e postazioni con­traeree di Tobruk.

L'avversario ha compiuto un'incursione su Bengasi: qualche danno nella zona adiacente alla città.

In Africa orientale, tre colonne di truppe nazionali e coloniali, agli ordini del colonnello Augusto Ugolini comandante del caposaldo di Culquabert, hanno effettuato nella giornata del 18 una sortita e sono penetrate profondamente nel territorio tenuto dal nemico: dopo violento combattimento, durante il quale veniva espugnato e messo a fuoco un caposaldo fortemente presidiato, l'avversario era volto in fuga e lasciava sul terreno oltre 200 uccisi. Le nostre colonne han­no catturato armi, materiale bellico e viveri. Nella vittoriosa azione si sono distinti per resistenza fisica e slancio aggressivo il gruppo CC. RR., i battaglioni CC. NN. 14° e 240° ed il 67° battaglione co­loniale.

Nel Mediterraneo orientale nostri velivoli in ricognizione offensiva hanno attaccato ed affondato una nave mercantile nemica.

 

506 - 21 ottobre

In Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, tentativi d'attacco nemici sono stati infranti dalla pronta reazione delle nostre truppe. Cacciatori tedeschi hanno abbattuto un velivolo britannico. Il nemico ha effettuato incursioni aeree su Bengasi e su Tripoli: lievi danni.

Altra incursione è avvenuta su Acireale (Catania) : qualche casa è rimasta colpita; la popolazione civile ha avuto un morto e cinque feriti.

Due nostre torpediniere naviganti nel Mediterraneo centrale sono affondate probabilmente per urto contro mine. La quasi totalità degli equipaggi è stata salvata.

Nell'Africa orientale, sui vari fronti dello scacchiere di Gondar, at­tività di ricognizione dei nostri reparti, che hanno sostenuto diversi scontri: l'avversario è stato respinto dovunque con perdite; sono state catturate armi e munizioni.

Nel corso di incursioni su Gondar e su Ualag, due apparecchi ne­mici sono stati abbattuti dal nostro tiro contraereo.

 

507 - 22 ottobre

In Africa settentrionale, azioni di fuoco della nostra artiglieria ed attività aerea dell'Asse contro gli obiettivi della piazza di Tobruk. Due apparecchi avversari sono stati abbattuti dall'aviazione ger­manica.

La città di Bengasi é stata sottoposta ad altri attacchi aerei nemici. Molte bombe sono cadute in mare, altre hanno colpito alcune case arabe in zone eccentriche causando otto morti e sette feriti nella po­polazione indigena; tra le vittime si trovano donne e bambini.

In Africa orientale, truppe del presidio di Culquabert hanno sor­preso una formazione di armati nemici e l'hanno dispersa infliggen­dole molte perdite. Un nostro velivolo da caccia ha mitragliato effi­cacemente un grande accampamento a circa 30 km a sud - est di Gondar.

Questa notte l'aviazione britannica ha compiuto incursioni su Napoli e sul territorio di Catania. A Napoli in cinque successive ondate, durate cinque ore, sono state lanciate centinaia di bombe incendiarie e dirompenti che hanno provocati ingenti danni ad abitazioni e in­cendi subito domati e causato 14 vittime e 27 feriti tra la popolazione civile la quale ha tenuto un contegno ammirevole per calma e di­sciplina; nei pressi di Acireale le bombe hanno danneggiato alcune case: un morto e quattro feriti. La difesa c. a. di Catania ha abbat­tuto un bombardiere nemico, che è precipitato in fiamme vicino alla costa.

Pure nel corso di questa notte, nostri velivoli da bombardamento han­no attaccato il porto di La Valletta (Malta).

 

508 - 23 ottobre

Unità da caccia della R. Aeronautica hanno efficacemente mitra­gliato, nel pomeriggio di ieri, velivoli al suolo sull'aeroporto di Mi­cabba (Malta). In successiva azione, nostri cacciatori hanno attaccato una formazione nemica: nel combattimento che ne è seguito, sei aerei del tipo Hurricane sono stati abbattuti in fiamme ed anche un settimo, gravemente colpito, è da considerarsi perduto. Tutti i no­stri velivoli sono rientrati; uno solo è rimasto danneggiato. Si sono particolarmente distinti il gruppo comandato dal tenente colonnello Marco Minio - Paluello e le squadriglie dei capitani Antonio Larsi­mont - Pergameni e Mario Pluda.

Nella notte l'aeroporto di Micabba è stato nuovamente assoggettato ad offesa da parte dei nostri bombardieri.

Nell'Africa settentrionale, in azioni locali sul fronte di Tobruk, sono stati catturati alcuni prigionieri.

Apparecchi germanici hanno bombardato obiettivi della Piazzaforte provocando esplosioni.

Durante l'incursione su Tripoli, di cui al bollettino in data 21 otto­bre, un aeroplano britannico è stato abbattuto.

In Africa orientale, scontri favorevoli alle nostre truppe che hanno inflitto perdite al nemico.

 

509 - 24 ottobre

Nel pomeriggio di ieri apparecchi nemici hanno effettuato un'incur­sione su Crotone: danni di scarso rilievo e nessuna vittima. Nel corso di questa notte, altra incursione sulla città di Napoli: le perdite si limitano a cinque feriti tra la popolazione civile; danni di non grave entità.

La nostra aviazione ha rinnovato azioni su Malta colpendo l'aeroporto di Micabba e gli impianti portuali di La Valletta. In Africa setten­trionale, nulla di notevole sui fronti terrestri. A Tobruk un velivolo nemico è stato abbattuto dalla nostra caccia.

Aerei britannici hanno bombardato Bengasi, Homs e Tripoli: nes­suna vittima; lievi danni materiali ad Homs. Tre bombardieri sono stati abbattuti in fiamme: due a Bengasi e il terzo ad Homs; battelli di salvataggio hanno ricuperato i corpi carbonizzati di alcuni avia­tori nemici.

In Africa orientale, nel settore di Ualag e del lago Tana, attività dei nostri reparti avanzati che hanno respinto elementi avversari; nessun avvenimento importante negli altri settori.

 

510 - 25 ottobre

Sul fronte di Tobruk, tiri delle artiglierie contro le opere della Piazza e azioni locali dei nostri reparti avanzati con cattura di qualche pri­gioniero.

L'aviazione germanica ha abbattuto tre velivoli avversari in combat­timenti aerei nei cieli della Marmarica.

Sono avvenute incursioni su Tripoli e su Bengasi dove un appa­recchio nemico, colpito dalla difesa c.a., é precipitato al suolo. Sui fronti dello scacchiere di Gondar, le nostre truppe hanno respinto formazioni avversarie che hanno lasciato diversi morti sul terreno. Apparecchi britannici hanno lanciato bombe su Ragusa e Licata (Sicilia) ed hanno nuovamente attaccato Napoli stanotte. Si lamentano nove morti e quindici feriti nella popolazione di Licata; a Ra­gusa e Napoli alcuni feriti. Danni di mediocre importanza. Nel Mediterraneo, nostri aerei siluranti, al comando del capitano pi­lota Marino Marini e del tenente pilota Guido Focacci, hanno at­taccato unità nemiche in navigazione: un piroscafo carico da 10 mila tonnellate è stato affondato; un altro piroscafo da 7 mila tonnellate e stato danneggiato gravemente.

 

511 - 26 ottobre

Nell'Africa, sui fronti terrestri della Marmarica e dello scacchiere di Gondar, nostri reparti hanno effettuato ricognizioni offensive ed efficaci azioni di fuoco.

La nostra aviazione ha bombardato l'aeroporto di Cufra ed ha mi­tragliato automezzi concentrati nell'oasi.

Bombardieri tedeschi hanno colpito obiettivi di Tobruk.

Aeroplani britannici hanno lanciato bombe su Tripoli e su Bengasi: alcuni danni ad edifici civili e pochi feriti tra la popolazione di Tri­poli; a Bengasi è stato colpito il quartiere arabo: nessuna vittima. Unità da bombardamento della R. Aeronautica, scortate da forma­zioni da caccia, hanno attaccato nel pomeriggio di ieri la base navale di La Valletta. Nonostante la violenta reazione c. a., che ha colpito molti apparecchi nostri, gli obiettivi sono stati centrati con bombe di grosso calibro che hanno dato origine a incendi visibili anche dalla costa meridionale della Sicilia. Nel corso di combattimenti aerei im­pegnati contro una formazione nemica, la caccia di scorta, al comando del colonnello pilota Eugenio Leotta, ha abbattuto in fiamme tre velivoli tipo Spitfire.

In Mediterraneo un altro apparecchio nemico è stato abbattuto da un nostro velivolo da ricognizione marittima.

Ieri sera nostri aerosiluranti hanno attaccato, nel Mediterraneo cen­tro - orientale, una formazione navale nemica: il velivolo, comandato dal tenente pilota Aligi Strani, ha colpito con siluro un incrociatore.

 

512 - 27 ottobre

In Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, mezzi meccanizzati inglesi sono stati colpiti e respinti dal tiro delle nostre artiglierie. Al largo delle coste marmariche, bombardieri germanici hanno at­taccato una formazione navale nemica affondando un incrociatore.

L'aviazione britannica ha bombardato Bengasi, Tripoli e Misurata. In quest'ultima città é stato colpito il quartiere arabo; alcuni morti e feriti tra la popolazione locale. A Bengasi e Tripoli, non grandi danni e nessuna vittima.

Un apparecchio Blenheim é stato abbattuto da un'unità contraerea tedesca: l'equipaggio é stato catturato.

In Africa orientale, oltre le nostre posizioni avanzate, le truppe dello scacchiere di Gondar hanno attaccato formazioni avversarie che sono state inseguite ed hanno subito perdite.

 

513 - 28 ottobre

Nel pomeriggio di ieri apparecchi britannici hanno lanciato qualche bomba nei pressi di Cirò Marina (Catanzaro) ed in località Campana (Cosenza): tre feriti e danni di scarsa importanza.

In Africa settentrionale, nessun avvenimento notevole sui fronti ter­restri. L'aviazione nemica ha sorvolato Bengasi lanciando un certo numero di bombe cadute in parte nel mare ed in parte sul mercato e sul quartiere arabo: alcune case danneggiate e tre vittime e dodici feriti tra la popolazione.

Aerei germanici hanno bombardato obiettivi della piazza di Tobruk. Nell'Africa orientale, sui fronti di Gondar, intensa attività di rico­gnizione dei nostri reparti avanzati.

 

514 - 29 ottobre

Sul fronte di Tobruk i, nostri reparti hanno prontamente respinto elementi avversari che tentavano avvicinarsi alle nostre posizioni; l'artiglieria ha colpito opere difensive, della Piazza. Un velivolo in­glese é stato abbattuto dalla difesa di Bengasi durante un'incursione che non ha arrecato danni.

Mezzi meccanizzati nemici sono stati efficacemente mitragliati dalla nostra aviazione nella zona di Giarabub.

Sui fronti dello scacchiere di Gondar, in alcuni scontri con i nostri reparti avanzati, il nemico ha subito perdite notevoli in morti e feriti. Questa notte aerei britannici hanno lanciato bombe su Comiso (Si­cilia): nessuna vittima e danni non rilevanti.

Pure stanotte unità della R. Aeronautica hanno centrato con bombe di grosso calibro importanti obiettivi della base di La Valletta (Malta).

 

515 - 30 ottobre

Nel pomeriggio di ieri l'aviazione nemica ha effettuato incursioni su alcune località delle province di Reggio Calabria e Catanzaro: sono state lanciate bombe che hanno colpito centri abitati e gruppi di lavoratori, in maggioranza donne, intenti ai raccolti. I danni sono minimi; si lamentano complessivamente dieci morti e quarantadue feriti tra la popolazione.

In Africa settentrionale, intensa attività delle nostre artiglierie sul fronte di Tobruk. Incursioni aeree nemiche su Bengasi e su Tripoli dove un apparecchio britannico è stato abbattuto.

In Africa orientale nulla di notevole da segnalare.

Nel corso della notte gli aeroporti di Malta sono stati bombardati dalla nostra aviazione.

 

516 - 31 ottobre

Nell'Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, nutrite azioni di fuoco delle nostre artiglierie.

Velivoli britannici hanno rinnovato incursioni su Tripoli e Bengasi: qualche ferito e danni di scarsa entità. E' stato accertato che durante l'attacco aereo su Bengasi, citato nel bollettino del 26 ottobre, un apparecchio nemico colpito dalla difesa c. a. è precipitato in mare. In Africa orientale, azioni di elementi avanzati. Nel settore di Celga le nostre truppe hanno sventato tentativi di avvicinamento del nemico. Nei pressi delle coste della Sicilia un aereo avversario è stato obbligato ad ammarare; l'equipaggio composto di tre sottufficiali cana­desi è stato fatto prigioniero.

 

Trincea Africana

http://www.squadratlantica.it/