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  • Galland, lunedì 15 aprile, 2019

    E' online il nuovo sito web

    In questo sito troverete le schede tecniche di aerei militari italiani e la storia degli aviatori che li hanno pilotati. Due agili velivoli da caccia su un campo dell’Africa Settentrionale, un trimotore che si appresta al decollo per un raid [ ... ]

Foto intestazione
storie di crociere e primati

Primati: storie di aviazione

Il raid Roma Tokio del 1920

Il germe del volo Roma-Tokio nasce nella mente del poeta Gabriele D’Annunzio attraverso la conoscenza, avvenuta nei tormentati anni della guerra mondiale, con lo scrittore giapponese Haru-Kichi-Shimoi, sincero ammiratore dell’Italia. L’impresa deve costituire auspicio di amicizia fra i due popoli e dimostrazione delle straordinarie possibilità del mezzo aereo, agli inizi del suo impetuoso sviluppo. Al termine del conflitto il progetto prende corpo con la definizione dei velivoli da impegnare e delle inedite esigenze logistiche connesse al lunghissimo e complesso volo. Viene dato corso al dislocamento nelle varie tappe, sovente in località remote carenti o addirittura prive di linee ferroviarie, telegrafo o addirittura strade degli essenziali accantonamenti di materiali. Risulta utile chiarire che tale non indifferente dispiego di mezzi trova la sua ragion d’essere non nell’interesse del Governo di dare lustro alla nazione con una grande impresa aviatoria, quanto nell’intento d’allontanare D’Annunzio dall’Italia nel timore (tutt’altro che privo di fondamento)della sua azione politica svolta negli agitati anni del dopoguerra che vedono il pendere delle questioni relative a Fiume. Infatti D’Annunzio, in una lettera del 3 gennaio 1920 inviata al colonnello Berliri, principale organizzatore dell’impresa, dichiara di dover rinunciare al raid. Nonostante il cadere della ragione, si potrebbe dire, occulta dell’evento dato il suo stato d’avanzamento si decide per la sua prosecuzione.

Savoia S.55 "Jahu", la traversata dimenticata

Ma è destino che il Savoia S.55 ”Alcione” debba compiere una nuova grande impresa: il pilota brasiliano Joao Ribeiro de Barros, infatti, discute il progetto di trasvolata a New York con il collega portoghese Coutinho e costituisce un equipaggio composto dal Capitano Newton Braga, dal sottotenente Arthur Cunha e dal meccanico Vasco Cinquini. Ribeiro si reca quindi presso gli stabilimenti della SIAI di Sesto Calende per ordinare un S.55 atto a compiere la trasvolata.

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schede, storie ed immagini di aerei militati italiani

Aerei: schede tecniche e storia

Cansa Fc.12

un interessante prototipo di velivolo d'assalto/addestratore

Bücker Bu.131 «Jungmann»

un esuberante biplano acrobatico

Bestetti-Nardi BN.1

Un velivolo bimotore dalla signolare architettura

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storie di piloti di aerei

Uomini: storie di piloti

Come è nato l'Aer. Macchi C.202, intervista a Mario Castoldi

Pubblicato sul numero 7 (1-15 aprile 1942 – XX, pagine 9/12) della rivista “L’Ala d’Italia” riportiamo integralmente l’interessante intervista all’ing. Castoldi sulla genesi dell’Aer. Macchi C.202.

La porta aerei italiana in un progetto del Generale Alessandro Guidoni

Un interessante progetto di massima del 1926 per una nave portaerei, formulato dall'eclettico Generale Alessandro Guidoni.

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