Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita.
Adolf Galland
Caccia / Assalto
FIAT G.50 Freccia, immagini, scheda e storia
Livio BASSI
nato 1'8 ottobre 1918 a Trapani.
Deceduto all’Ospedale Militare del Celio il 2 aprile 1941 in seguito a ferite riportate in combattimento aereo
MEDAGLIA D'ORO (alla memoria)
R.D. 7 novembre 1941 (E.U. 1941 disp. 51 pag. 2465)
TENENTE A.A.r.n.
Pilota, in S.P.E. del 154° Gruppo Autonomo 395.aSquadriglia
Arditissimo pilota da caccia di provato valore partecipava a numerose ed alle più rischiose azioni di guerra compiute dal so reparto abbattendo con azione individuale 4 velivoli nemici. Durante un bombardamento aereo sul proprio campo, eseguito da preponderanti forze aeree nemiche scortate da caccia, partiva subito in volo affrontando l'impari lotta con suprema audacia e slancio incomparabile, contribuendo a stroncare l'offesa avversaria e ad abbattere due apparecchi. Rimasto ferito, con il velivolo gravemente danneggiato, anziché salvarsi col paracadute, tentava di rientrare al campo; ma, nel generoso tentativo, ai limiti del campo stesso rimaneva avvolto dalle fiamme sprigionatesi dai serbatoi forati. Gravemente ustionato veniva soccorso e trasportato all'ospedale dove, dopo due mesi di atroci sofferenze, sopportate con stoica fierezza, chiudeva serenamente la gloriosa giovane vita nella visione della Patria vittoriosa, già da lui tanto mirabilmente servita.
Cielo della Grecia, ottobre 1940 - febbraio 1941.
Marcello DE SALVIA
nato il 30 ottobre 1920 a La Spezia.
Deceduto nel cielo di Albania il 4 marzo 1941 in combattimento aereo
MEDAGLIA D'ORO (alla memoria)
R.D. 29 maggio 1941 (BIT. 1941 disp. 27 pag. 1079 e pag. 1080)
SERGENTE A.A.r.n.
Pilota in Commutazione ferma del 241, Gruppo Autonomo, 354.a Squadriglia
Superbo pilota da caccia, in quattro mesi di intensa attività sul fronte greco-albanese effettuava più di cento azioni di guerra partecipando alle missioni più arrischiate del suo reparto e a travolgenti mitragliamenti contro munitissime postazioni nemiche. In tre combattimenti aerei sostenuti dal suo gruppo contro preponderanti forze avversarie da caccia e da bombardamento, fedele gregario e magnifico combattente, lottava con intrepida aggressività abbattendo un caccia e cooperando all'abbattimento di altri otto avversari. Il quattro marzo di scorta ad una nostra formazione navale, durante un aspro combattimento contro soverchiante caccia nemica prodigandosi oltre ogni limite, dopo aver contribuito all'abbattimento di cinque avversari, con magnifico slancio inseguiva ed attaccava un velocissimo caccia nemico e, mentre in piena azione, riusciva a colpirlo ed abbatterlo, una raffica nemica lo fulminava al suo posto di vittoria e di gloria.
Cielo di Albania, 5 novembre 1940 - 4 marzo 1941.
Alfredo FUSCO
nato il 5 luglio 1915 a Tripoli.
Deceduto nel cielo di Berat (Albania) il 20 febbraio 1941 in azione di guerra
MEDAGLIA D'ORO (alla memoria)
R.D. 24 ottobre 1941 (B.U. 1941 disp. 45 pag. 2071 e disp. 52 pag. 2562)
TENENTE A.A.r.n.
Pilota in S.P.E. del 154° Gruppo Autonomo 361.A Squadriglia
Brillante ed audace pilota da caccia, in moltissime azioni ed in asperrimi combattimenti, contribuiva all'abbattimento di dieci apparecchi dimostrando elette doti di combattente generoso e sprezzante del pericolo. Il giorno 20 febbraio, in un combattimento contro una soverchiante formazione da caccia nemica, benché ripetutamente colpito continuava a combattere fino a quando gli avversari non rinunciavano alla lotta. Nel pomeriggio dello stesso giorno, pronunciatasi sul campo una incursione di bombardieri nemici, scortati da numerosi caccia, si levava per primo in volo all'allarme benché fosse in turno di riposo. Conscio del pericolo cui si esponeva prendeva quota immediatamente e da solo impegnava combattimento, attirando contro sé l'intera formazione nemica, riuscendo così a distoglierne l'offesa dall'obiettivo prefisso. Nell'impari lotta, crivellato dalle raffiche dei numerosi caccia di scorta, immolava gloriosamente la sua giovane esistenza.
Cielo della Grecia e dell'Albania, novembre 1940 - 20 febbraio 1941.
Mario MONTEFUSCO
nato il 9 gennaio 1912 a Roma.
Deceduto nel cielo dell'A.S. il 4 luglio 1941 in azione di guerra
MEDAGLIA D'ORO (alla memoria)
R.D. 15 aprile 1942 (B.U. 1942 disp. 18 pag. 818 e disp. 29 pag. 1430)
CAPITANO A.A.r.n.
Pilota in S.P.E.
del 20° Gruppo Autonomo Comandante della 151a Squadriglia
Nobilissima figura di combattente dell'aria, temprato ad ogni rischio, osando spesso l'inosabile, in tutti i cieli di guerra ove l'Ala tricolore si affermava vincitrice e gloriosa, portava il suo baldo spirito di cacciatore esperto e di soldato valoroso. Durante un'azione a volo radente su munitissima base avversaria. colpito gravemente dalla violenta reazione contraerea, pur di evitare l'atterramento in territorio nemico raccoglieva, in un supremo sforzo, le sue ultime energie per rientrare alla base. Nel disperato generoso tentativo, stremato di forze, sentendosi venir meno la vita, salutato con un cenno d'addio il fedele gregario che dappresso lo seguiva, precipitava al suolo con il suo velivolo, immolando gloriosamente la giovane esistenza in servizio della Patria.
Cielo dell'Inghilterra e dell'A.S., ottobre 1940 - 4 luglio 1941.
Luigi SPALLACCI
nato il 26 novembre 1918 a Tripoli.
Deceduto nel cielo d'Albania l'11 marzo 1941 in combattimento aereo
MEDAGLIA D'ORO (alla memoria)
R.D. 24 ottobre 1941 (B.U. 1941 disp. 45 pag. 2071 e disp. 52 pag. 2562)
SERGENTE A.A.r.n.
Pilota in Commutazione ferma del 24° Gruppo Autonomo, 355.a Squadriglia
Audacissimo pilota da caccia, sempre primo nelle imprese più arrischiate, in cinque mesi di operazioni partecipava a difficili scorte e crociere ed a un arditissimo mitragliamento di truppe e postazioni nemiche, mentre infuriava asperrima la battaglia. In due combattimenti contro forze avversarie contribuiva all'abbattimento di un bombardiere e di due caccia. In un terzo aspro combattimento contro soverchianti forze da caccia, abbatteva un avversario e nel generoso tentativo di disimpegnare il proprio comandante attaccato da numerosi avversari, veniva fulminato da una raffica nemica al suo posto di combattimento e di gloria.
Cielo di Albania, novembre 1940 - 11 marzo 1941.